Sommario
La dislipidemia รจ un gruppo di disturbi del metabolismo caratterizzate da unโelevata presenza di grassi o lipidi nel sangue (trigliceridi o colesterolo).
Lโaccumulo di queste molecole allโinterno del sangue puรฒ avvenire sia per cause ereditarie, sia per squilibri legati allโalimentazione, alla vita sedentaria e allโobesitร .
In entrambi i casi bisogna lavorare a livello dietetico e se necessario con farmaci e integratori, per tenere sotto controllo il profilo lipidico ematico ed evitare un impatto significativo sulla salute cardiovascolare.
Uno squilibrio di tali valori puรฒ essere, infatti, tra i fattori che conducono alla sindrome metabolica o a lungo andare a ictus e altri accidenti cardiovascolari.
In questo articolo si inquadreranno le diverse tipologie di dislipidemia, ponendo lโattenzione sulle cause, sui sintomi che possono generare e sulle eventuali terapie alimentari e farmacologiche da mettere in atto.
Cos’รจ la dislipidemia: significato e definizione
Secondo lโAmerican College of Cardiology (ACC) le dislipidemie sono caratterizzate da alterazioni dei livelli di lipidi nel sangue, che possono includere l’ipercolesterolemia (aumento del colesterolo) e l’ipertrigliceridemia (aumento dei trigliceridi). Entrambe le condizioni possono avere unโorigine di tipo ereditaria oppure essere indotte da uno stile di vita non adeguato.
Visto che possono portare a spiacevoli eventi cardiovascolari, lโACC ha redatto delle linee guida per tenere a bada tali livelli ematici, senza dover demonizzare o eliminare dalla propria dieta gli alimenti che contengono trigliceridi e colesterolo.
Queste molecole, infatti, nella giusta quantitร sono essenziali per la stabilitร delle membrane cellulari, per la biosintesi endogena di ormoni di natura steroidea (come cortisolo e aldosterone), ma anche come molecole che entrano allโinterno di diverse reazioni metaboliche fondamentali.
Una dieta variegata, che rispetti le linee guida per una corretta e sana alimentazione, porterร il corpo a mantenere uno stato di salute che si porti allโinterno di parametri ben definiti.
Valori del colesterolo e dei trigliceridi
Alcuni di questi parametri possono modificarsi in base al sesso, allโetร , alle condizioni di salute del paziente e non essere per forza correlati allโalimentazione.
Le dislipidemie ereditarie, infatti, hanno minime implicazioni con i livelli di lipidi assunti con la dieta e quindi necessitano di terapie farmacologiche specifiche e adeguate a gestire il problema.
Misura del Pannello Lipidico | Valore Normale | Significato Clinico |
Colesterolo Totale | Meno di 200 milligrammi per decilitro (mg/dL) | Il colesterolo totale rappresenta il totale dei lipidi nel sangue e dovrebbe essere mantenuto a livelli sani per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. |
Colesterolo LDL | Meno di 100 mg/dL (ottimale) | Meno di 70 mg/dL (molto buono per chi รจ a rischio elevato) |
Colesterolo HDL | Piรน di 60 mg/dL (ottimale) | Livelli elevati di colesterolo HDL, noto come “colesterolo buono”, sono associati a un ridotto rischio di malattie cardiache. |
Trigliceridi | Meno di 150 mg/dL | I trigliceridi sono un tipo di grasso presente nel sangue, i cui livelli elevati possono essere associati a un aumentato rischio di malattie cardiache e diabete. |
Classificazione della dislipidemia
Si parla sempre al plurale di questa condizione metabolica, poichรฉ la dislipidemia non รจ una sola e nemmeno 2 o 3, sono moltissime le condizioni ereditarie o meno, che portano ad unโalterazione dei livelli di lipidi circolanti allโinterno del sangue.
Bisogna distinguere in primis di che tipologia di lipide si parla, colesterolo LDL (colesterolo “cattivo”), colesterolo HDL (colesterolo “buono”), trigliceridi o colesterolo totale, e solo in seguito si potrร valutare la classificazione Fredrickson, che si basa sulle alterazioni visibili delle lipoproteine nel sangue.
Tipo I: iperchilomicronemia familiare (FCH)
Patologia caratterizzata da livelli elevati di chilomicroni nel sangue. E’ causata da una carenza congenita dell’enzima lipoproteina lipasi (LPL) o da una carenza di apolipoproteina C-II (apo C-II).
Puรฒ portare a pancreatite acuta, xantomi e accumulo di chilomicroni (lipoproteine) nel sangue.
Dislipidemia di tipo IIa: ipercolesterolemia familiare (FHC)
Coinvolge livelli elevati di colesterolo LDL (cattivo) nel sangue. ร provocata da un aumento della produzione di LDL o da una diminuzione della rimozione degli LDL dal flusso ematico.
ร uno dei tipi piรน comuni di dislipidemia familiare.
Tipo IIb: iperlipemia mista familiare
ร caratterizzata da elevati livelli sia di colesterolo LDL che di trigliceridi allโinterno del sangue. Molto spesso viene associata all’iperinsulinemia e al diabete di tipo 2.
Tipo III: disbetalipoproteinemia o deficit di apolipoproteina E (apo E)
Caratterizzata da elevati livelli di beta-lipoproteine, noti come lipoproteine a rimanenza (IDL, VLDL). ร causata da una carenza congenita di apo E o da mutazioni della medesima.
Tipo IV: ipertrigliceridemia familiare (FHT)
Coinvolge livelli elevati di trigliceridi nel sangue. Spesso viene generata da una combinazione di fattori genetici e stili di vita malsani, come una dieta ricca di zuccheri, grassi e alcol.
Tipo V: iperlipoproteinemia mista familiare di Frederickson (FHF)
Caratterizzata da livelli molto elevati di chilomicroni e VLDL nel sangue. ร causata da una combinazione di carenze genetiche di LPL, apo C-II e apo E.
Sintomi della dislipidemia
Secondo uno studio pubblicato nel 2017 su “European Heart Journal,” in Italia, la prevalenza delle dislipidemie varia a seconda della tipologia che si va a considerare.
Ad esempio, l’ipercolesterolemia familiare, che รจ la forma genetica di dislipidemia, รจ stata stimata in circa 1 su 200-250 individui in tutta la penisola.
Al contrario, per le dislipidemie legate allo stile di vita, come l’ipercolesterolemia e l’ipertrigliceridemia, pur essendo molto piรน comuni รจ difficile ottenere delle stime specifiche e dettagliate.
Ma quali sono i sintomi che caratterizzano queste dislipidemie?
La dislipidemia di per sรฉ non provoca sintomi evidenti, ma se trascurata o non diagnosticata puรฒ condurre ad arteriopatie sintomatiche, che coinvolgono il distretto coronarico, carotideo e periferico, con il conseguente corredo sintomatologico associato.
Elevati livelli di trigliceridi (>1000 mg/dl)
Possono generare delle dolorose coliche addominali con localizzazione iniziale epigastrica e successiva irradiazione a tutto lโaddome, che insorgono improvvisamente e possono accompagnarsi a febbre e leucocitosi (aumento dei globuli bianchi), fino a sfociare in episodi di pancreatite acuta.
Le elevate concentrazioni di trigliceridi possono dar vita anche a manifestazioni cutanee come gli xantomi eruttivi, papule giallastre rilevate e circondate da un alone rosso, non pruriginose, localizzate prevalentemente sulla superficie estensoria degli arti e dei glutei.
Livelli elevati di colesterolo LDL
Invece, livelli molto elevati di colesterolo LDL possono presentarsi con dei segni clinici caratteristici come il gerontoxon, un anello sottile di colore verde-azzurro intorno all’iride dell’occhio provocato da squilibri del metabolismo del rame.
Anche altri sintomi possono manifestarsi, come ad esempio gli xantomi cutanei, tendinei e tuberosi e gli xantelasmi, depositi di colesterolo localizzati tra la palpebra superiore e lโangolo nasale.
La maggior parte dei sintomi che caratterizzano questi squilibri della presenza lipidica nel sangue sono rari e si avvertono solo in caso di livelli estremamente alti di colesterolo e trigliceridi, spesso correlabili alle dislipidemie di tipo genetico ed ereditario.
Il piรน delle volte le dislipidemie, come anche accade per lโipertensione, sono patologie silenti che รจ difficile diano segni evidenti della loro presenza, finche non arrivano a generare eventi cardiovascolari avversi come un ictus.
Per questo รจ importantissima la prevenzione e il monitoraggio attraverso analisi del sangue e controlli periodi.
Cause della dislipidemia e soggetti a rischio
Di seguito sono inquadrate le principali cause che possono condurre a quadri di dislipidemia:
- Cause genetiche\ereditarie: alcune mutazioni di geni coinvolti nel metabolismo del colesterolo possono provocare patologie come lโipercolesterolemia familiare (FH), che si presenta con elevati livelli di colesterolo โcattivoโ LDL sin dalla nascita. In questo caso, รจ facile comprendere come le abitudini di vita e la dieta cโentri poco e niente con la genesi di tale patologia.
- Stile di vita: una dieta squilibrata ricca di acidi grassi saturi, zuccheri semplici e prodotti confezionati, puรฒ contribuire alla dislipidemia. Se a questo si aggiungono lโassenza di attivitร fisica, il sovrappeso e lโobesitร e bassi livelli di colesterolo HDL, il gioco รจ fatto!
- Consumo di alcol: lโelevato consumo di alcolici puรฒ provocare disfunzioni epatiche anche gravi e lโaccumulo di trigliceridi nel sangue. Lโalcol andrebbe ridotto il piรน possibile allโinterno della propria alimentazione.
- Diabete di tipo 2 e ipotiroidismo: il diabete mellito di tipo 2 una condizione in cui il corpo diventa resistente all’insulina. Questa condizione รจ spesso associata a livelli elevati di trigliceridi e a bassi livelli di colesterolo HDL. Anche delle carenze funzionali della ghiandola tiroidea, come lโipotiroidismo, possono essere collegate con squilibri lipidici nel sangue.
- Terapie farmacologiche: alcuni farmaci, come corticosteroidi, diuretici tiazidici e farmaci immunosoppressori, possono influire sui lipidi presenti nel sangue.
Una volta analizzate le principali cause di dislipidemia, รจ molto semplice comprendere i target che sono maggiormente a rischio nello sviluppare tali squilibri.
Le persone con storie familiari di dislipidemia o con casi in famiglia di malattie cardiovascolari sono tra i principali soggetti a rischio. Diabete, obesitร , ipotiroidismo possono aumentare ancora di piรน la possibilitร di sviluppare problematiche metaboliche collegate allโaumento di colesterolo, trigliceridi e altre lipoproteine nel sangue.
Diagnosi della dislipidemia e screening
Per combattere le dislipidemie ed evitarne le conseguenze piรน severe sullo stato di salute, รจ necessaria la prevenzione e lo screening periodico.
Valutare abitualmente il proprio pannello lipidico allโinterno di esami del sangue ed emocromo, risulta fondamentale per capire lโandamento di valori essenziali per il benessere dellโintero organismo.
L’American Heart Association (AHA), uno dei principali enti per quanto riguarda la salute del cuore e del sistema cardiovascolare, raccomanda uno screening dei lipidi in tutti gli adulti a partire dai 20 anni, con una frequenza periodica che aumenta se sono presenti fattori di rischio aggiuntivi.
Gli esami periodici del sangue sono necessari per tenere sotto controllo valori come il colesterolo totale, il colesterolo LDL, il colesterolo HDL, ma anche i trigliceridi e altre lipoproteine che possono dare indicazioni sullo stato di salute dellโorganismo.
La gestione della dislipidemia puรฒ includere modifiche dello stile di vita (come dieta e attivitร fisica) e, se necessario, farmaci per ridurre i livelli lipidici, ma la prevenzione rimane comunque la principale arma a disposizione.
Farmacie, ospedali e altri enti appartenenti al Sistema Sanitario Nazionale, organizzano eventi di promozione della salute e screening per salvaguardare e prevenire dislipidemie e problemi di salute ad esse correlati.
Dislipidemia: cura e trattamenti
Il trattamento delle dislipidemie prevede in primis delle modifiche dello stile di vita, che comprendono accorgimenti alimentari e una maggiore attivitร fisica, ma anche lโutilizzo di integratori alimentari, prodotti nutraceutici e infine di farmaci.
Ovviamente, nel caso in cui le dislipidemie siano di natura genetica, lโalimentazione ha una bassa influenza sui livelli di lipidi nel sangue. Quindi, sarร necessario concordare con il proprio medico una terapia farmacologica ideale per ridurre lโimpatto di tali concentrazioni ematiche deleterie.
Modifiche dello stile di vita
Il primo approccio che viene utilizzato per la prevenzione, ma anche per il trattamento di casi lievi di dislipidemia รจ la dietoterapia.
Con lโaiuto di un dietologo o un biologo nutrizionista รจ possibile creare un programma alimentare sano ed equilibrato, che mette al centro della strategia lโassunzione di moderate quantitร di grassi saturi e grassi trans, aumentando di contro la presenza e il consumo di fibre alimentari e alimenti ricchi di omega-3 e acidi grassi mono e polinsaturi, amici del sistema cardiovascolare.
Nello specifico, lโassunzione di fibre solubili e insolubili, anche attraverso prodotti salute e integratori, favorisce una modulazione dellโassorbimento intestinale di lipidi e zuccheri, ottenendo come risultato finale un maggiore controllo sulla presenza ematica di questi nutrienti.
Ad accompagnare la dietoterapia deve esserci un aumento delle ore di attivitร fisica settimanali e lโutilizzo di comportamenti virtuosi che aiutino a rimanere sempre in movimento.
Scegliere le scale al posto dellโascensore e camminare a piedi possono essere giร degli ottimi fattori per lโaumento delle ore di attivitร fisica giornaliere.
Per finire, รจ necessario ridurre lโassunzione di alcolici, evitare il fumo di sigaretta e lโabuso di farmaci quando non necessari, poichรฉ molti di questi vanno ad impegnare il fegato in processi di metabolizzazione talvolta impegnativi.
Farmaci e integratori per le dislipidemie
Le strategie farmaceutiche per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo e trigliceridi ematici sono numerose e vengono utilizzate qualora le modifiche dello stile di vita non siano sufficienti a raggiungere gli obiettivi prescritti dal medico.
Le decisioni sui farmaci specifici e il dosaggio dipendono anche dalla gravitร della dislipidemia e da altri fattori di rischio cardiovascolare.
Integratori
Integratori e prodotti nutraceutici si basano sullโazione di fitosteroli, fibre solubili e insolubili, omega 3 e riso rosso fermentato.
Questโultima sostanza contiene una sostanza chiamata monacolina K, che puรฒ avere un effetto simile a una statina (farmaco di sintesi) sulla riduzione del colesterolo LDL.
Tuttavia, รจ importante notare che la monacolina K puรฒ avere interazioni con farmaci e deve essere utilizzata sotto la supervisione medica del medico.
Gli integratori per il colesterolo non devono mai andare a sostituire le terapie farmacologiche prescritte dai medici, ma possono essere abbinati alla dietoterapia, in caso di dislipidemie lievi o moderate.
Farmaci
I farmaci che agiscono sui livelli di colesterolo e trigliceridi sono, invece, statine, fibrati e resine leganti gli acidi biliari.
Le statine sono sicuramente le piรน conosciute e anche le piรน prescritte e agiscono andando a inibire lโenzima responsabile della sintesi endogena del colesterolo, HMG-CoA reduttasi.
I fibrati presentano unโazione rivolta anche nei confronti dei trigliceridi circolanti, mentre le resine leganti gli acidi biliari agiscono a livello del lume intestinale.
Queste, come suggerisce il nome stesso, agiscono legando a sรฉ gli acidi biliari riversati nell’intestino attraverso la bile (ricca di elementi lipidici) prodotta dal fegato e concentrata dalla cistifellea. In questo modo ne prevengono il riassorbimento a livello dei villi intestinale aumentandone l’escrezione con le feci.
Possibili complicazioni
Una corretta gestione delle dislipidemie a livello dietetico e farmacologico dovrebbe evitare complicazioni di salute, soprattutto se ci si accorge subito attraverso lo screening di essere predisposti a tali problematiche.
Ci sono casi in cui, perรฒ, la dislipidemia in modo silente si trascina negli anni e puรฒ condurre a stati patologici o complicazioni spiacevoli. Di seguito sono riassunte alcune delle possibili complicazioni derivanti da dislipidemie non trattare.
Complicazione | Descrizione |
Aterosclerosi | L’accumulo di colesterolo LDL nelle pareti delle arterie puรฒ condurre a placche aterosclerotiche, che possono restringere il flusso sanguigno aumentando il rischio di malattie cardiovascolari e trombi. |
Malattie Cardiovascolari | Le dislipidemie sono un fattore di rischio principale per le malattie cardiovascolari, tra cui infarto miocardico, ictus e angina pectoris. |
Ipertensione | Elevati livelli di trigliceridi possono contribuire all’ipertensione, aumentando il carico di lavoro del cuore e il rischio di danni ai vasi sanguigni. |
Pancreatite | Livelli estremamente elevati di trigliceridi (ipertrigliceridemia) possono causare pancreatite, una grave infiammazione del pancreas. |
Xantomi | Accumuli di grasso che possono formarsi sotto la pelle, specialmente sulle articolazioni, a causa di depositi di colesterolo. |
Xantelasmi | Xantelasmi sono piccole protuberanze giallastre sulla pelle intorno agli occhi, spesso causate da depositi di lipidi. |
Malattie Epatiche | L’accumulo di grassi nel fegato (steatosi epatica) puรฒ verificarsi a causa delle dislipidemie e predisporre a malattie epatiche. |
Fonti
- 2020 ACC/AHA Guideline for the Management of Patients With Dyslipidemia – Journal of the American College of Cardiology.
- –SISA-โSocietร Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosiโ.
- – AHA Guidelines for the Management of Blood Cholesterol.