Sommario
La dislessia fa parte dei disturbi specifici dellโapprendimento (DSA), insieme alla disgrafia, disortografia e alla discalculia. Ma, รจ un disturbo che riguarda la capacitร di leggere e scrivere in maniera corretta e fluente. Infatti, lettura e scrittura sono atti automatici, ma un bambino dislessico fa fatica ad automatizzare questi processi.
Difatti, in Italia riguarda almeno 1.500.000 persone e nella popolazione scolastica si stima che in media ci sia un alunno con DSA per classe.
Tuttavia, la dislessia non รจ determinata nรฉ da un deficit di intelligenza, nรฉ da problemi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali o neurologici. Inoltre, le cause non sono ancora del tutto note, ma sembrano giocare un ruolo importante fattori neurobiologici ed ereditari.
Quindi, la dislessia รจ considerata un โdisturbo evolutivoโ perchรฉ inizia a manifestarsi giร dallโinfanzia. ร dunque fondamentale saper riconoscere subito i sintomi nei bambini dislessici per avviare un intervento riabilitativo adeguato alle caratteristiche individuali.
Dislessia: che cos’รจ
La parola dislessia deriva dal greco ed รจ composta da dys, che significa mancante o inadeguato e lexis che significa parola o linguaggio.
Quindi, la combinazione dei due lemmi traduce la parola come โlinguaggio mancante o inadeguatoโ.
La dislessia evolutiva rientra nei Disturbi Specifici dellโApprendimento (DSA) e si manifesta con una minore correttezza e rapiditร nella lettura ad alta voce rispetto a quanto ci si aspetta dallโetร anagrafica e dallโistruzione ricevuta.
ร una disabilitร dellโapprendimento con origine neurobiologica. Si caratterizza da difficoltร nel riconoscimento preciso e/o fluente delle parole e da limitate abilitร di spelling e decodifica.
Quindi, il bambino dislessico รจ in grado di leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacitร e le sue energie, poichรฉ non puรฒ farlo in maniera automatica. Ma, per questo motivo si stanca rapidamente, commette errori, rimane indietro e ha difficoltร di apprendimento. La difficoltร nella lettura puรฒ essere piรน o meno grave e, generalmente, si associa a problemi nella scrittura e nel calcolo.
Tuttavia questi bambini sono intelligenti e, di solito, vivaci e creativi.
Da cosa dipende la dislessia
Ma, come per tutti i disturbi specifici dellโapprendimento, le cause della dislessia non dipendono da un deficit cognitivo o da traumi o da blocchi emotivi, ma sono una condizione neurobiologica. Quindi, la dislessia riguarda solo il processo di apprendimento legato alla lettura. Ma, รจ un disturbo inaspettato, specifico e persistente che si manifesta nonostante siano presenti unโintelligenza adeguata, istruzione, aspetti socioculturali โnella normaโ e siano assenti deficit sensoriali o disturbi significativi della sfera emotiva.
Ma, รจ un disturbo permanente, cioรจ dura tutta la vita.
Cosa accade al cervello
Il cervello non riesce a collegare correttamente suoni e simboli (lettere). I motivi non sono ancora del tutto chiari e dipendono da alcune connessioni cerebrali. Sono alterazioni presenti fin dalla nascita e possono determinare errori di pronuncia, di scrittura e una riduzione di velocitร e di accuratezza durante la lettura ad alta voce.
Anche se le inversioni delle lettere, che spesso si manifestano in bambini dislessici, possano indicare problemi di vista, nella maggior parte dei casi sono correlate alla percezione del suono.
Invece, non presentano alcuna difficoltร di comprensione del linguaggio parlato.
Dislessia: personaggi famosi
Ma, associare la dislessia a scarse capacitร cognitive รจ una leggenda da sfatare. Infatti, lo testimoniano grandi uomini dislessici come:
- Leonardo Da Vinci
- Albert Einstein
- Mozart
- Picasso
- Winston Churchill
- John Lennon.
Perciรฒ, il dislessico รจ una persona con unโintelligenza pari o superiore alla norma, ha solo una diversa modalitร di apprendimento.
Le regole della lettura
Quando si impara a leggere, si apprendono le regole di conversione grafema-fonema, ma si costruisce anche una sorta di vocabolario visivo che permette di leggere e capire le parole senza bisogno di tradurle mentalmente in suoni. Questo tipo di lettura visiva funziona per le parole conosciute e non รจ utilizzabile per le โnon paroleโ (parole prive di significato).
Quindi, in sintesi, per decodificare la scrittura generalmente si usano due vie:
- via lessicale: il riconoscimento delle parole avviene nel suo insieme. Si utilizza generalmente per le parole conosciute e le parole irregolari
- via fonologica: converte le singole unitร grafiche in fonemi e permette di leggere le parole nuove o quelle prive di significato.
Nella norma si usano entrambe le vie, nelle persone dislessiche, invece, una o entrambe le vie non producono risultati efficaci. Infatti, alcuni soggetti riescono a leggere solo utilizzando il vocabolario visivo, come nel caso dei dislessici fonologici.
Dislessia: cenni storici
Si inizia a parlare di dislessia nel 1878 grazie al neurologo tedesco Adolph Kussmaul e al suo interesse verso gli adulti con problemi di lettura causati da complicazioni neurologiche. Kussmaul si accorse che molti dei suoi pazienti non riuscivano a leggere correttamente e usavano parole nellโordine sbagliato. Fu lui a coniare lโespressione โcecitร per le paroleโ.
Invece, sarร , nel 1887, Rudolph Berlin, medico tedesco, a usare per la prima volta il termine โdislessiaโ per descrivere il caso di un paziente adulto con dislessia acquisita, cioรจ causata da una lesione cerebrale.
Inoltre, in uno studio pubblicato da W. Pringle Morgan sul British Medical Journal, nel 1896, si descrive il caso di un ragazzo di 14 anni che, nonostante lโintelligenza al pari dei ragazzi della sua etร , presentava difficoltร nella lettura, soprattutto di parole lunghe; diversamente era in grado di leggere le singole lettere. Tale incapacitร fu attribuita dallo studioso a un โdifetto congenitoโ.
Ma, prima di Morgan la dislessia era considerata generalmente un disturbo del linguaggio dovuto a un’inabilitร nella produzione linguistica o a un ritardo mentale.
Dislessia: epidemiologia
Secondo le statistiche, le difficoltร di apprendimento scolastico riguardano il 10-20% della popolazione in etร scolare.
La prevalenza dei DSA (dislessia, disgrafia e disortografia, discalculia) oscilla tra il 2 e il 5%.
In Italia lโincidenza รจ intorno al 4% o poco piรน della popolazione in etร evolutiva. Ma, รจ piuttosto frequente che il disturbo non sia riconosciuto subito o sia confuso con altri deficit. In Inghilterra si stima che il 10% della popolazione britannica soffra di dislessia, invece negli Stati Uniti la soglia si attesta tra il 20-25%.
Si ipotizza che unโincidenza cosรฌ bassa in Italia sia dovuta principalmente alla specificitร dellโalfabeto italiano che, a livello fonetico, รจ piuttosto chiaro, cioรจ vi รจ una palese corrispondenza fonema/grafema, tranne eccezioni come la distinzione tra [ha] verbo avere e [a] preposizione.
Invece, lโinglese o il francese definite lingue opache (in cui grafema e fonema non corrispondono se non in rari casi), sono lingue piรน difficili da scrivere, pronunciare e apprendere per uno studente dislessico.
Cosa dicono le statistiche
Secondo le statistiche elaborate dal MIUR nellโanno scolastico 2016/2017, il numero degli alunni con Disturbi Specifici dellโApprendimento di ogni ordine e grado si รจ attestato complessivamente intorno alle 254.600 unitร , pari al 2,9% del totale degli alunni.
Quindi, dando uno sguardo alla distribuzione territoriale, nelle regioni meridionali la percentuale รจ nettamente piรน moderata, pari in media allโ1,4%. I valori piรนฬ elevati si rilevano in Liguria, Valle dโAosta, Piemonte e Lombardia, con il 4,9%, il 4,8% e il 4,5% sul totale della popolazione scolastica.
Ma, negli ultimi anni le diagnosi di DSA sono notevolmente aumentate: se nel 2010/2011 la percentuale si attestava sullo 0,7%, nel 2016/2017 tale percentuale รจ salita al 2,9% nei diversi ordini di scuola.
Dislessia e disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)
Cosa sono i disturbi specifici dellโapprendimento? Si tratta di un gruppo di disabilitร in cui si presentano significative difficoltร nellโacquisizione e nellโimpiego della lettura, della scrittura e del calcolo.
La principale caratteristica di questa categoria รจ proprio la โspecificitร โ. Il disturbo interessa cioรจ uno specifico e circoscritto ambito di abilitร necessarie per lโapprendimento (lettura, scrittura, calcolo), lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Ciรฒ significa che per una diagnosi di dislessia, il bambino non deve presentare deficit di intelligenza, problemi psicologici, deficit sensoriali o neurologici.
Principali disturbi dell’apprendimento
Quindi, fanno parte dei DSA:
- dislessia (Disturbo Specifico della lettura)
- disgrafia (Disturbo Specifico della scrittura nella realizzazione grafica)
- disortografia (Disturbo Specifico della scrittura nella componente ortografica)
- discalculia (Disturbo Specifico del calcolo).
Dislessia
La dislessia รจ una disabilitร specifica dellโapprendimento caratterizzata dalla difficoltร ad eseguire una lettura accurata e/o fluente. Il bambino, allโinizio del percorso di scolarizzazione, ha difficoltร a:
- riconoscere le lettere dellโalfabeto
- combinare la corrispondenza fra segni grafici e suoni
- automatizzare tale processo di conversione.
Perciรฒ, queste problematiche si ripercuotono sullโapprendimento scolastico e sulle attivitร che richiedono la lettura di testi scritti.
Disortografia
La disortografia รจ un disturbo che riguarda la costruzione della scrittura e consiste nella difficoltร di scrivere in modo corretto da un punto di vista ortografico. Quindi, il bambino disortografico presenta difficoltร a:
- applicare le regole di conversione dal suono alla parola scritta e quindi a riconoscere i suoni che compongono la parola
- individuare la regolaritร o irregolaritร ortografica e a individuare il corretto ordine con cui questi elementi si compongono.
Disgrafia
Riguarda lโaspetto grafo-motorio (scrittura poco leggibile), si riferisce cioรจ alla difficoltร di scrivere in modo fluido, veloce ed efficace. Quindi, il bambino disgrafico puรฒ presentare difficoltร a:
- impugnare bene la penna o la matita
- non riuscire a utilizzare lo spazio nel foglio
- avere difficoltร nel disegnare forme geometriche e copiare immagini
- manifestare alternanza tra macro e micrografia.
Discalculia
La discalculia riguarda la difficoltร a comprendere e a usare i numeri e ad automatizzare alcuni compiti numerici e di calcolo. Il bambino discalculico puรฒ presentare difficoltร :
- nella cognizione numerica (meccanismi di quantificazione, seriazione, comparazione, capire il valore posizionale delle cifre, associazione numero quantitร , eseguire calcoli a mente)
- nelle procedure esecutive (lettura, scrittura, messa in colonna dei numeri) e di calcolo (recuperare i risultati delle tabelline, recupero dei fatti numerici e algoritmo del calcolo scritto).
Principali caratteristiche dei DSA
- Neuroevolutiva: le strutture neuronali sono in fase di sviluppo e i disturbi si manifestano solo quando il bambino รจ esposto alla lettura, alla scrittura o al calcolo. Il deficit riguarda quindi lo sviluppo di abilitร non acquisite e non perse a causa di eventi traumatici (per questo si parla di โdislessia evolutivaโ);
- specificitร : tali disturbi riguardano solo alcune abilitร che โnormalmenteโ sono automatizzate (quali la decodifica, lโassociazione fonema-grafema, ecc.), compromettendo cosรฌ in modo circoscritto solo le abilitร relative alla lettura/scrittura/calcolo, ma lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.
Dislessia: cause
Ma quali sono le cause della dislessia? Secondo molti studi derivano principalmente da alterazioni di alcune aree del cervello e da anomalie dello sviluppo neurologico.
In particolare, รจ associata a disfunzioni delle aree cerebrali responsabili delle associazioni verbali (area motoria del linguaggio di Wernicke) e della produzione dei suoni e del linguaggio (area motoria del linguaggio di Broca). Le interazioni tra le diverse aree cerebrali deputate alla lettura, scrittura e ortografia sono piuttosto complesse. Per questo motivo la dislessia non si presenta con le stesse caratteristiche in ogni persona, molto dipende dalle aree cerebrali interessate.
Mediante indagini con tecniche di neuroimaging si รจ visto che quando le persone dislessiche elaborano le informazioni, il loro cervello funziona in modo diverso da quello delle persone non affette da dislessia. Quindi non cโรจ alcuna relazione con il loro livello di intelligenza.
Dislessia: genetica o ambiente?
Uno dei dibattiti piรน accesi tra i ricercatori riguarda proprio il rapporto tra genetica e ambiente. Ma, lo sviluppo di un bambino รจ ovviamente influenzato dallโinterazione tra i due aspetti.
In numerosi studi รจ stato dimostrato che i geni influenzano lo sviluppo delle abilitร di lettura e che la dislessia si tramanda nelle famiglie.
I bambini i cui genitori sono dislessici manifestano lo stesso disturbo in una percentuale che va dal 30% al 50%.
Tuttavia anche i fattori ambientali possono condizionare lo sviluppo di tale abilitร . Infatti, lโapprendimento รจ influenzato da una complessa relazione tra caratteristiche individuali, ambiente familiare e ambiente scolastico. Ma, anche se ambiente familiare e scolastico non rappresentano una causa diretta di dislessia, possono comunque avere un impatto importante sullo sviluppo delle abilitร del bambino.
Secondo una ricerca pubblicata su Psychological Science, cโรจ una significativa correlazione tra il livello di istruzione dei genitori e il grado di ereditarietร della dislessia: nelle coppie in cui lโistruzione dei genitori รจ elevata, la dislessia dei figli รจ principalmente dovuta a cause di tipo genetico.
Invece, nelle coppie di genitori che presentano unโistruzione di livello inferiore, la dislessia dei figli sarebbe principalmente dovuta a cause di tipo ambientale.
Come si manifesta la dislessia
Tipi di dislessia
Come sono classificate le diverse forme di dislessia? ร importante distinguere tra dislessia:
- evolutiva, di origine genetica, che si manifesta fin dalle prime fasi dellโapprendimento scolastico e puรฒ evidenziarsi in modo diverso a seconda delle fasi dello sviluppo;
- acquisita, presente negli adulti o adolescenti, che si manifesta in seguito a lesioni cerebrali che hanno compromesso, in modo parziale o completo, la capacitร di leggere e parlare correttamente.
Dislessia evolutiva
- fonologica
- lessicale o superficiale
- mista
- iperlessia.
Dislessia acquisita
- profonda
- lettera per lettera
- da neglect
- attenzionale.
Dislessia fonologica
In questo caso รจ attiva solo la via lessicale di lettura. Si presenta con la difficoltร nel leggere le non-parole e le parole sconosciute o le parole funzione (che hanno solo una funzione grammaticale tipo gli articoli, i pronomi personali, congiunzioni, ecc.). ร, invece, conservata la capacitร di leggere le parole che fanno parte del vocabolario del soggetto.
Caratteristiche
Le caratteristiche principali sono:
- incapacitร di leggere le non parole
- disgrafia
- errori visivi (soprattutto tra le parole e le non parole se visivamente simili)
- incapacitร di leggere le parole funzione poichรฉ prive di significato e non immaginabili visivamente
- errori morfologici (errore nella corretta analisi delle parole).
Dislessia lessicale
ร attiva solo la via fonologica. La lettura รจ piรน corretta rispetto alla dislessia fonologica, ma piรน lenta, poichรฉ la conversione grafema-fonema rallenta la decodifica.
I tratti caratteristici di questo tipo di dislessia sono:
- lettura delle parole regolari migliore di quelle irregolari
- errori di accento nelle parole polisillabiche
- errori nella lettura delle parole irregolari.
Dislessia mista
ร la forma piรน frequente e piรน complessa, anche in senso riabilitativo. In questa tipologia vi รจ una compresenza di alterazione di entrambe le vie, anche se spesso con una prevalenza di un meccanismo di lettura sullโaltro.
Iperlessia
Questa tipologia รจ presente in forma evolutiva soprattutto nei disturbi dello spettro autistico e nei disturbi del linguaggio. I bambini con iperlessia imparano precocemente a leggere, ma hanno difficoltร a comprendere il significato di ciรฒ che leggono.
Le caratteristiche principali di questo disturbo sono:
- difficoltร di socializzazione e di interazione appropriata con gli altri
- difficoltร ad iniziare la conversazione
- comportamenti abitudinari e ritualistici
- difficoltร a pensare concetti astratti e in modo non letterale
- ottima memoria visiva e uditiva.
Dislessia profonda
Questa forma di dislessia acquisita presenta, oltre al deficit della via fonologica, anche una compromissione semantica. Ciรฒ comporta errori di significato (ad esempio, leggere โcaneโ invece di โgattoโ).
I tratti specifici di questo disturbo sono:
- errori semantici
- errori visivi se la parola letta ha molte lettere in comune con quella scritta (ad esempio โlettoโ al posto di โmettoโ)
- incapacitร di lettura di parole nuove e non parole
- sostituzione di parole funzione (โquandoโ รจ letto โquantoโ)
- difficolta nella lettura di parole astratte
- difficoltร a leggere le parole funzione perchรฉ prive di significato e non immaginabili visivamente.
Disturbo lettera per lettera
ร una forma di dislessia acquisita in cui le lettere che compongono la parola sono lette singolarmente. Il processo di lettura รจ simile a quello dei bambini durante le prime fasi di apprendimento. Si osserva lโincapacitร di unire con facilitร i grafemi. Piรน lunghe saranno le parole, maggiore sarร la difficoltร . Sono soggetti che commettono molti errori di tipo visivo, cioรจ confondono grafemi e parole visivamente simili.
Disturbo da neglect
ร un disturbo dell’elaborazione visiva delle parole per un deficit di una parte del campo visivo, generalmente la parte sinistra. Il soggetto con questo tipo di disturbo commette errori nella lettura perchรฉ non presta attenzione alle porzioni delle parole corrispondenti alle aree dello spazio โneglettoโ.
Dislessia attenzionale
ร un disturbo che permette di leggere le parole, ma non le lettere che le compongono. Ovvero i soggetti sono in grado di leggere la parola CASA, ma non di denominare le lettere che la compongono (C-A-S-A).
Dislessia: sintomi
Il bambino dislessico presenta difficoltร scolastiche che solitamente si manifestano giร nei primi anni di scuola, a volte giร nella scuola dellโinfanzia, e persistono negli anni successivi. ร quindi con lโingresso nella scuola che i bambini con dislessia si confrontano con la difficoltร di imparare a leggere e scrivere.
Principali indicatori della dislessia
Gli indicatori non sono presenti tutti contemporaneamente e questi comportamenti non sono esclusivi della dislessia e possono manifestarsi anche in forme piรน o meno evidenti. Segnalano quindi la possibile presenza di un Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA). Perciรฒ, in questi casi, รจ consigliato eseguire una valutazione specialistica.
- Leggere e scrivere molto lentamente
- confondere lโordine delle lettere nelle parole
- avere difficoltร nel fare lo spelling
- capovolgere/ruotare le lettere, ad esempio scrivendo “b” invece di “d”
- difficoltร nel comprendere le informazioni scritte ma non a comprendere informazioni comunicate verbalmente
- problemi a eseguire delle indicazioni in sequenza
- difficoltร di pianificazione e organizzazione.
La difficoltร di lettura puรฒ essere di grado variabile e associarsi a problemi nella scrittura e nel calcolo. Tali difficoltร portano il bambino a stancarsi facilmente, commettere errori, rimanere indietro nel programma scolastico e a non imparare.
Come riconoscere la dislessia
ร molto importante, in caso di sospetto DSA, procedere prima possibile a una valutazione diagnostica per capire le difficoltร del bambino e trovare gli strumenti idonei per aiutarlo.
Infatti, ogni bambino dislessico รจ diverso dallโaltro, perchรฉ la dislessia รจ un disturbo eterogeneo con caratteristiche diverse da persona a persona. Tuttavia, sicuramente unโimprevista difficoltร nella lettura e della scrittura sono i campanelli dโallarme piรน importanti.
Errori tipici nel bambino
Quindi, il bambino spesso compie errori tipici come:
- inversione di lettere e di numeri (es. 21 vs 12)
- sostituzione di lettere (m/n; v/f; b/d, a/e)
- a volte fatica a imparare le tabelline o le lettere dellโalfabeto, i giorni della settimana e i mesi dellโanno
- puรฒ fare confusione nei rapporti spaziali e temporali (destra/sinistra; ieri/domani; mesi e giorni)
- puรฒ non riuscire ad esprimere verbalmente quello che pensa
- a volte puรฒ presentare difficoltร in alcune abilitร motorie (ad esempio allacciarsi le scarpe).
Inoltre, in alcuni casi il bambino potrebbe manifestare anche problemi psicologici, soprattutto nellโinterazione con i compagni o con gli insegnanti e rifiutarsi di andare a scuola. Tuttavia queste sono le conseguenze e non la causa delle difficoltร scolastiche.
Anche nella scuola secondaria il ragazzo dislessico puรฒ presentare i seguenti indicatori:
- lentezza ed errori nella lettura, che possono ostacolare la comprensione del testo scritto
- impiega molto tempo nei compiti scritti e appare disorganizzato nelle sue attivitร , sia a casa che a scuola
- difficoltร a copiare dalla lavagna e a prendere appunti delle istruzioni ricevute oralmente
- puรฒ perdere fiducia in se stesso e manifestare alterazioni dellโumore e del comportamento.
Campanelli di allarme
Bambini in etร prescolare:
- ritardo nella comparsa del linguaggio
- pronuncia scorretta delle parole lunghe o inversione dellโordine delle lettere allโinterno delle parole
- difficoltร nel linguaggio parlato e nella costruzione della frase
- disagio con filastrocche e frasi in rima
- difficoltร a imparare le lettere dell’alfabeto.
Bambini in etร scolare.
- difficoltร nellโapprendimento dei nomi e dei suoni delle lettere
- ortografia incoerente e inadeguata
- capovolgimento/rotazione di lettere e cifre, ad esempio “6โ invece di “9” o “b” invece di “d”
- confusione nellโordine delle lettere allโinterno delle parole
- lettura lenta e poco fluente (lettura ad alta voce faticosa, stentata e con errori)
- problemi visivi durante la lettura
- difficoltร a rispondere per iscritto a delle domande cui si era giร risposto oralmente
- difficoltร a eseguire una sequenza di indicazioni
- complicazioni ad apprendere le sequenze, come i giorni della settimana o l’alfabeto
- scrittura lenta e difficoltosa.
Dislessia: diagnosi
La dislessia impedisce al bambino di apprendere le basi fondamentali della letto-scrittura, ma influisce anche sullโautostima e puรฒ avere effetti negativi a lungo termine. Per questo i genitori che rilevano nel figlio difficoltร nella lettura dovrebbero confrontarsi prima possibile con gli insegnanti e il proprio pediatra.
Ma, nonostante sia prematuro diagnosticare la dislessia prima della terza elementare, รจ possibile, giร alla fine della prima o allโinizio della seconda elementare, avere un sospetto sulla presenza del disturbo. In questi casi sarebbe opportuno da parte degli insegnanti segnalare la presenza di queste difficoltร e consigliare ai genitori di aiutare il bambino anche con interventi di figure specializzate nelle aree carenti.
Chi fa la diagnosi di dislessia
La diagnosi deve essere fatta da specialisti esperti, mediante una valutazione con test specifici. Ma, per questo รจ necessario rivolgersi al medico di famiglia che indirizzerร i genitori alla ASL di competenza, anche se i tempi di attesa sono piuttosto lunghi. Inoltre, รจ possibile anche rivolgersi a Centri logopedici privati, Reparti di Neuropsichiatria infantile o allโAssociazione Italiana Dislessia (AID).
La valutazione permette di capire che cosa sta accadendo al bambino, evitando di colpevolizzarlo perchรฉ non si impegna a scuola o attribuire il problema a sofferenza psicologica. Nonostante sia prematuro fare diagnosi di dislessia, disortografia e disgrafia prima della fine della seconda classe primaria e di discalculia prima della fine della terza classe primaria, รจ possibile comunque dichiarare un sospetto di DSA. Questo permette di attivare tempestivamente gli interventi di prevenzione del disturbo.
Strumenti diagnostici
Si eseguono diversi tipi di valutazioni:
- capacitร di lettura, per analizzare il riconoscimento delle parole e la loro analisi, la scioltezza, la comprensione del testo scritto e di quello ascoltato, il livello di comprensione del vocabolario e il processo di lettura;
- uso delle parole, del linguaggio e dell’udito per verificare il grado di deficit nell’elaborazione dei fonemi (elementi sonori) nel parlato;
- valutazioni psicologiche per sondare i problemi emotivi che possono aggravare un’incapacitร alla lettura.
Successivamente, รจ necessario assicurarsi che il bambino abbia una visione e un udito normali, attraverso screening ambulatoriali o tramite una visita audiologica o un test visivo. Invece, le valutazioni neurologiche possono evidenziare manifestazioni secondarie (ad esempio immaturitร del neurosviluppo o anomalie neurologiche) e la presenza di altre patologie (ad esempio, lโepilessia).
Come si esegue una diagnosi di dislessia
Prima di iniziare la valutazione, lo specialista ricostruirร con i genitori la storia del bambino e analizzerร le difficoltร riferite. Quindi, il bambino sarร sottoposto a una serie di test per la valutazione dellโintelligenza, della scrittura, della lettura, della comprensione del testo e della matematica. Inoltre, in alcuni casi si possono utilizzare test per approfondire:
- capacitร di linguaggio
- attenzione
- memoria
- capacitร visuo-motorie, ecc.
Il risultato della valutazione conterrร la diagnosi e le indicazioni per migliorare lโapproccio didattico-educativo del bambino.
Protocollo diagnostico
Generalmente il protocollo diagnostico รจ suddiviso in quattro fasi:
- anamnesi
- valutazione
- colloquio conclusivo e relazione scritta
- controllo .
Anamnesi
ร la raccolta, a scopo diagnostico, di tutte le notizie riguardanti i precedenti fisiologici e patologici, personali e familiari di un soggetto. Generalmente si svolge attraverso unโintervista ai genitori e/o attraverso la compilazione di un questionario.
Valutazione
Al bambino sono sottoposti diversi test per valutare le seguenti aree:
- livello cognitivo generale;
- abilitร scolastiche strumentali (lettura, scrittura, calcolo);
- linguaggio;
- funzioni cognitive di base (attenzione, memoria, prassie).
Colloquio conclusivo e relazione scritta
Al termine della valutazione si comunica la diagnosi rilasciando alla famiglia una relazione scritta in cui sono riportati:
- diagnosi con i relativi codici ICD-10 (Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e dei Problemi Sanitari Correlati);
- valutazione neuropsicologica;
- valutazione dellโarea affettivo-relazionale;
- proposte e suggerimenti per lโintervento riabilitativo;
- misure e strumenti compensativi suggeriti per la scuola;
- controllo. Si consiglia di fissare una visita di controllo periodica poichรฉ il DSA รจ un disturbo in costante evoluzione e cronico.
Quindi, una volta accertata la dislessia, รจ opportuno richiedere alla scuola un Piano Didattico Personalizzato (PDP) per favorire l’apprendimento senza modificare i contenuti del programma scolastico. Dunque, si tratta di un progetto educativo personalizzato, adatto alle potenzialitร dell’alunno, rispettoso dei suoi tempi di apprendimento.
Dislessia negli adulti: come diagnosticarla
In etร adulta, la valutazione e l’accertamento (diagnosi) del disturbo sono piรน difficili da ottenere a causa della mancanza di servizi specializzati e dellโesiguitร di strumenti validati per lโaccertamento dei disturbi specifici di apprendimento in etร adulta.
Ma se a un adulto venisse il sospetto di essere dislessico puรฒ avere una diagnosi?
Ad oggi, in Italia, i servizi sanitari per i DSA non prendono in carico persone che hanno superato i 18 anni e i servizi di neuropsicologia per adulti non si occupano di dislessia. Tuttavia, esiste un questionario composto da 20 domande. ร l’Adult Dyslexia Check List in cui un punteggio superiore a 8 puรฒ indicare dislessia, ma non ha un valore diagnostico certo. Inoltre, nei centri logopedici privati รจ possibile avere una valutazione.
Se vuoi saperne di piรน, scopri le linee guida DSA per studenti e tutor.
Come riconoscere la dislessia in un adulto
Oltre alle difficoltร nella lettura e nella comprensione del testo, possono manifestarsi difficoltร in questi settori:
- organizzazione e gestione del tempo
- imparare una lingua straniera
- lessico povero
- esprimere chiaramente dei concetti
- ambito lavorativo.
Comorbilitร
Una caratteristica tipica nei DSA รจ la comorbilitร (o โdisturbo associatoโ). Quindi vuol dire che dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia possono anche essere compresenti.
Diversi studi evidenziano che nella pratica clinica si riscontra unโalta presenza di comorbilitร sia fra i disturbi specifici dellโapprendimento stessi, sia fra DSA e altri disturbi:
- disprassie
- disturbi del comportamento e dellโumore
- ADHD
- disturbi dโansia, ecc..
ร importante considerare questa compresenza come una semplice sincronia, senza relazione causale. Tuttavia, in alcuni casi, alcune manifestazioni psicopatologiche associate a disturbi specifici dellโapprendimento, possono essere la conseguenza di come il soggetto vive la presenza di questi disturbi.
Infine, lesioni in zone specifiche del cervello possono poi comportare diversi tipi di dislessia (dislessie acquisite).
Comorbilitร psichiatrica negli adolescenti
Nei soggetti adolescenti con DSA si evidenziano percentuali rilevanti di associazione con i disturbi psichiatrici (dal 30 al 50%), anche se esistono ancora pochi studi sullโargomento. Tra questi:
- disturbi di ansia
- ADHD (disturbo da deficit di attenzione/iperattivitร – ADHD – Attention Deficit Hyperactivity Disorder)
- depressione.
Quindi, sia in etร infantile che adolescenziale e adulta, un disturbo mentale puรฒ essere la manifestazione di un disagio correlato a DSA non riconosciuto.
Dislessia: complicanze
I bambini e i ragazzi con DSA, come la dislessia, possono aver bisogno di sostegno per superare i loro problemi. Inoltre, le difficoltร in alcuni ambiti dellโapprendimento possono creare disagio emotivo e insicurezza che possono poi ripercuotersi nella vita adulta. Queste riguardano principalmente:
Ortografia
I compiti scolastici sembrano svolti in maniera superficiale e disordinata. Molti studenti temono che unโortografia povera li associ a una scarsa abilitร intellettiva.
Possono aspettarsi, poi, che lโinsegnante non valuti correttamente il contenuto del loro sforzo didattico. ma sia condizionato dallo scritto.
Grafia
Anche qui conta lโimpatto visivo. Una grafia imprecisa puรฒ portare a una valutazione negativa delle abilitร dello studente. La grafia dei dislessici puรฒ apparire disordinata o persino infantile. Se poi risulta difficile da leggere, i docenti possono non riconoscere la qualitร del contenuto.
Lessico
Puรฒ essere limitato perchรฉ lo studente tende a usare le parole che sa scrivere bene e non quelle che vuole usare. Quindi, il risultato finale sarร un testo scritto semplificato.
Lettura
Ma, se per molti, la lettura รจ un processo semplice e automatico, per il dislessico รจ molto faticoso. La difficoltร dei dislessici a identificare rapidamente le parole non permette unโadeguata fluenza di lettura. Inoltre, la velocitร di lettura รจ un requisito importante in molte situazioni sia scolastiche che lavorative.
Prendere appunti
Si tratta di unโabilitร importante per gli studenti, perchรฉ dei buoni appunti possono essere di grande aiuto per lโapprendimento. Ma per i dislessici รจ unโattivitร molto impegnativa, poichรฉ prendere appunti richiede contemporaneamente:
- ascolto
- lettura
- scrittura.
Organizzazione del lavoro
Lโorganizzazione del lavoro e la pianificazione delle attivitร di studio possono essere una barriera per i dislessici. Infatti, date e obiettivi possono generare confusione e comportare ritardi nella consegna dei compiti. Inoltre, questo puรฒ essere considerato come negligenza o mancanza di motivazione e non come aspetto di una specifica difficoltร di apprendimento.
Autostima
Il successo scolastico promuove lโautostima, mentre il fallimento scolastico puรฒ avere lโeffetto contrario. Spesso i dislessici vivono esperienze scolastiche negative che possono trascinarsi per tutta la vita. Infatti, alcuni sono considerati alunni lenti o con problemi comportamentali. Quindi, rendono problematica la competizione allโinterno dellโambiente scolastico.
Memoria
Non tutti i dislessici hanno problemi di memoria, ma molti sรฌ. La difficoltร puรฒ essere dovuta a un sovraccarico della memoria di lavoro per processare e gestire le informazioni in tempi rapidi (i calcoli a mente sono un buon esempio)
Altre complicanze
La dislessia puรฒ manifestarsi associata ad altre condizioni di deficit:
- calcolo (discalculia)
- abilitร motorie (disprassia)
- linguaggio (disfasia), ecc.
Dislessia: cure e trattamenti per bambini e per adulti
Il trattamento della dislessia รจ riabilitativo ed รจ gestito da operatori specializzati (principalmente logopedisti e neuropsichiatri infantili). Va attuato prima possibile, meglio se durante la scuola elementare.
Non cโรจ una cura e il disturbo dura tutta la vita. Tuttavia molti studi tendono a considerare la dislessia come una โneurodiversitร โ, cioรจ modalitร diverse di apprendimento.
Quali sono gli obiettivi
Il trattamento mira a migliorare la velocitร e la correttezza della lettura. Quindi, รจ diretto all’automatizzazione dei processi di conversione tra lingua scritta e lingua orale e delle attivitร per agevolare la consapevolezza fonologica e l’apprendimento delle regole di conversione fra grafemi (lettere) e fonemi (suoni).
In Italia la Legge 170/2010, garantisce al bambino con disturbo dell’apprendimento una didattica personalizzata, anche con il supporto strumenti compensativi. Si tratta di strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta. Sono adottate poi misure compensative, concedendo, ad esempio, allo studente di non svolgere alcune prestazioni che possano risultare particolarmente difficoltose e che non migliorano lโapprendimento.
Scopri la legge su disturbi specifici dell’apprendimento in ambito scolastico.
Strumenti compensativi
- tabella dei mesi, la tabella dell’alfabeto e dei vari caratteri
- tavola pitagorica, la tabella delle formule
- tabella delle misure, tabella delle formule geometriche
- calcolatrice
- registratore
- computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico e sintesi vocale
- dizionario digitale
- diversa presentazione delle modalitร di verifica, ecc.
A questi si aggiungono misure compensative come:
- esercizi piรน corti
- uso del vocabolario
- interrogazioni programmate.
Come aiutare un bambino dislessico
ร importante che anche i genitori siano coinvolti nel percorso riabilitativo, poichรฉ svolgono un ruolo molto importante nel favorire lโautostima del bambino. Quindi รจ fondamentale che lo incoraggino e lo sostengano mentre impara.
Ma in che modo? Di seguito alcuni suggerimenti:
- leggere al bambino: ascoltare migliorerร il suo vocabolario e incoraggerร l’interesse per i libri;
- leggere insieme: permetterร di dialogare su ciรฒ che si sta leggendo;
- rileggere piรน e piรน volte il libro preferito dal bambino: rafforzerร la comprensione e la familiaritร con il testo;
- rendere la lettura divertente: i bambini imparano se motivati, perciรฒ dovrebbero essere loro a scegliere i libri.
Dislessia : trattamenti per adulti
Gran parte dei consigli e delle tecniche utilizzate per aiutare i bambini dislessici possono essere utili anche per gli adulti. Perciรฒ, l’uso della tecnologia puรฒ essere molto utile per la scrittura e l’organizzazione delle attivitร quotidiane. Ad esempio, anche registrare una lezione allโuniversitร per poi riascoltarla, puรฒ essere molto utile. Cosรฌ come la creazione di mappe concettuali o mentali che utilizzino parole chiave e immagini per creare una raffigurazione visiva di un argomento.
Ma, spesso una dislessia non diagnosticata, da adulti puรฒ causare bassa autostima e fiducia in se stessi, cosรฌ come difficoltร nel trovare lavoro. Cโรจ una proposta di legge del 22/3/2017 per modificare la legge 170/2010, prevedendo lโestensione degli strumenti compensativi anche al di fuori dellโambito scolastico per le persone con DSA.
Strumenti compensativi per adulti con dislessia
- scrittura al PC con font maiuscolo;
- software che convertono il parlato in testo (speech to text);
- audiolibri;
- agende digitali;
- sveglie sul cellulare per le note importanti;
- memorizzazione tramite immagini e schemi;
- brevi elenchi delle procedure sul lavoro in ordine cronologico.
Dislessia: prognosi
I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) sono biologicamente determinati e la dislessia resta comunque una condizione permanente. Tuttavia le persone dislessiche riescono a raggiungere ottimi risultati anche con lโausilio della tecnologia.
I dati degli studi in corso sulla prognosi a lungo termine mostrano come nelle persone dislessiche i deficit neuropsicologici permangano. I DSA hanno poi un impatto individuale e sociale anche nel percorso scolastico e professionale.
Giร nellโinfanzia il bambino si confronta con le difficoltร di apprendimento che, a lungo andare, possono causare problemi di autostima, anche in etร adulta. Ma, non cโรจ una relazione diretta tra DSA e aumento del rischio di sviluppare difficoltร psicologiche, tuttavia negli adulti รจ frequente un abbassamento dellโautoefficacia e autostima nella sfera lavorativa.
Gli studi disponibili in Italia sulla prognosi della dislessia in etร adulta sono ancora scarsi, nonostante lโattuale interesse per i DSA, sia in ambito clinico che socio-assistenziale. Lโevoluzione della dislessia รจ condizionata dal livello inziale di gravitร , ma anche nelle forme lievi non cโรจ un pieno recupero del deficit.
Dislessia e alimentazione
Cโรจ una relazione tra dislessia e alimentazione? I pareri sono discordanti. Secondo lโAssociazione italiana dislessia, i DSA sono neuro-diversitร , cioรจ una caratteristica individuale che dura tutta la vita. Sono disturbi che dipendono dalle diverse modalitร di funzionamento dei neuroni coinvolti nei processi di lettura, scrittura e calcolo. Ma, non dipendono da deficit intellettivi, problemi ambientali o psicologici e nemmeno dallโalimentazione.
La pensa diversamente un gruppo di ricercatori inglesi, secondo il quale una dieta ricca di grassi insaturi sarebbe di aiuto ai bambini dislessici e nel trattamento dei deficit di attenzione e iperattivitร .
Lo studio britannico ha coinvolto un campione di 41 bambini (tra gli 8 e i 12 anni) per tre mesi. A metร bambini รจ stato somministrato un integratore alimentare a base di Lcpufa (acidi grassi polinsaturi a lunga catena del gruppo omega 3 e omega 6), all’altra metร un placebo.
Al termine dellโesperimento, si รจ evidenziato che chi aveva assunto lโintegratore presentava un significativo miglioramento delle abilitร cognitive e comportamentali, mentre il gruppo di controllo con placebo manteneva inalterati i disturbi di partenza.
Cosa consigliare ai genitori di bambini con DSA
Una sana e corretta alimentazione รจ sempre raccomandabile. ร anche evidente che esiste una relazione tra alimentazione e processi di apprendimento in generale.
Infatti, il consumo regolare di determinati alimenti migliora e ottimizza le capacitร di apprendimento. Ad esempio, la vitamina A, presente nella frutta, verdure colorate, olio di pesce, fegato di vitello, latte e derivati, agisce sulle cellule dellโippocampo deputate alle funzioni di apprendimento e memoria.
Ma, anche acidi grassi essenziali e i fosfolipidi giocano un ruolo fondamentale per il nostro cervello, poichรฉ la struttura delle membrane cerebrali รจ composta prevalentemente da queste sostanze.
Quindi, adottare un sano regime alimentare, ricco degli alimenti sopracitati, รจ sicuramente di aiuto, ma non risolve la dislessia o il DSA.
Occorre abbinare un percorso terapeutico personalizzato di potenziamento delle abilitร compromesse unitamente a un regime alimentare sano ed equilibrato. Ciรฒ permette al bambino sia di sviluppare strategie efficaci per lo studio, sia di acquisire a livello cerebrale sostanze che possono favorire il potenziamento delle sue abilitร cognitive.
Sport e dislessia
Generalmente si รจ portati a pensare che svolgere uno sport possa essere unโesperienza negativa per un ragazzo dislessico. Infatti, questi ragazzi spesso incontrano difficoltร di socializzazione e/o di coordinazione motoria. Tuttavia i ragazzi con DSA hanno spesso una visione dโinsieme e riescono a โleggereโ le situazioni in modo piรน ampio.
Cervelletto: equilibrio e movimento
D’altra parte, รจ nel cervelletto che le abilitร motorie diventano automatiche, cioรจ eseguite senza alcuna consapevolezza (come ad esempio andare in bicicletta). Secondo alcuni studiosi il cervelletto รจ coinvolto in attivitร cognitive piรน complesse ed รจ collegato alla corteccia cerebrale, inclusa lโArea di Broca (area del linguaggio). Quindi, il cervelletto รจ coinvolto nello sviluppo del linguaggio, in particolar modo nellโarticolazione e nella fluenza. Per questo motivo sembrerebbe esserci una relazione con la dislessia.
Vantaggi o svantaggi
Infatti, praticare uno sport spesso richiede lโutilizzo delle risorse attentive e il coordinamento motorio e, secondo alcuni studi, i ragazzi con DSA presentano maggiori difficoltร nella:
- destrezza manuale
- abilitร con la palla
- equilibrio.
In sintesi si รจ evidenziata una correlazione tra capacitร di lettura e abilitร motorie, confrontando bambini con sviluppo tipico e bambini con DSA.
Invece, altri studi hanno dimostrato che il controllo posturale dei dislessici รจ associato al modo in cui le informazioni sensoriali sono acquisite dallโambiente. I bambini dislessici richiedono piรน tempo per elaborare stimoli sensoriali e questo puรฒ inficiare le prestazioni sportive.
Dislessici e successo nello sport
Nonostante le difficoltร oggettive, i ragazzi dislessici o con altri DSA che intraprendono uno sport, presentano meno ansia e piรน passione e determinazione.
Infatti, la pratica sportiva permette di esprimere le proprie potenzialitร , rafforzando il senso di sicurezza per affrontare le sfide della vita e la capacitร di socializzazione.
Inoltre mettono in campo altre capacitร :
- ragionano in modo dinamico
- riescono a vedere la realtร da prospettive diverse
- usano tutti i sensi
- elaborano le informazioni in modo globale invece che in sequenza.
Questo li rende creativi e in grado di trovare nuove idee e soluzioni.
Tutte queste peculiaritร aprono buone possibilitร di successo per i dislessici nel campo dello sport. Aspetto molto importante, poichรฉ questi ragazzi, il piรน delle volte, leggono nelle espressioni degli insegnanti, dei compagni di scuola e perfino dei genitori la sfiducia nelle loro capacitร . Quindi, lo sport puรฒ essere una bella rivincita.
Grandi campioni dislessici
Solo per citarne alcuni, perchรฉ la volontร e il sogno spesso superano le abilitร .
- Jackie Stewart, tre volte campione del mondo di Formula 1;
- Nolan Ryan, lanciatore della Major League Baseball;
- Magic Johnson, leggenda del basket americano;
- Michael Phelps, medaglia olimpica nel nuoto;
- Fabio Basile, campione di judo e medaglia dโoro olimpica.
Dislessia: prevenzione
ร fondamentale lโidentificazione precoce dei DSA, soprattutto attraverso lโosservazione da parte degli insegnanti nella scuola dellโinfanzia e per tutto il percorso scolastico.
Infatti, lโimportanza dellโosservazione dei docenti รจ stata ribadita dalla Legge 170/210 che affida alla scuola la tutela di persone con differenti caratteristiche neurobiologiche: โai DSA si accompagnano stili di apprendimento e altre caratteristiche cognitive specifiche, che รจ importante riconoscere per la predisposizione di una didattica personalizzata efficace. Ciรฒ assegna alla capacitร di osservazione degli insegnanti un ruolo fondamentaleโ.
Prevenire il disagio
Il bambino con DSA vive ogni giorno la propria difficoltร senza capirne le ragioni.
Confrontandosi poi con lโambiente circostante e le reazioni non sempre positive di amici, compagni di scuola, insegnanti e genitori, puรฒ sviluppare un forte disagio psicologico.
Quindi, tutto ciรฒ puรฒ portare a un aumento dellโansia e a un senso di frustrazione che si ripercuotono negativamente sullโautostima e, piรน in generale, sulla formazione della personalitร .
Inoltre, numerose ricerche hanno messo in relazione il disturbo di apprendimento con un disagio caratterizzato da bassa autostima, senso dโinadeguatezza, isolamento e problemi relazionali.
Questo puรฒ portare a:
- abbandono scolastico
- difficoltร di inserimento sociale e lavorativo.
Infatti, il bambino o il ragazzo dislessico o con DSA non comprende cosa accade, anche perchรฉ spesso nemmeno gli adulti riescono a riconoscere questi disturbi. Quindi, la presenza di DSA costituisce anche un fattore di rischio per la comparsa di:
- comportamenti di tipo depressivo (disinteresse per tutto ciรฒ che puรฒ richiedere impegno, chiusura in se stessi, ritiro, distrazione);
- mancanza di autonomia e dipendenza dallโadulto.
Dislessia: cosa devono fare i genitori
Perciรฒ รจ necessario, soprattutto da parte della famiglia, attivarsi subito se si riscontrano nel figlio i sintomi tipici di un DSA o ci sia un sospetto. Dopo di che รจ importante, insieme agli insegnanti e alla figura di riferimento per il trattamento riabilitativo, costruire, conoscere e utilizzare tutte le risorse e le strategie a vantaggio del bambino con DSA.
Inoltre, va garantito un adeguato ed efficace percorso di apprendimento per affrontare il compito educativo nel rispetto e nella condivisione dei percorsi tra genitori, insegnanti e gli alunni, per evitare rischi ed eventuali gravi conseguenze di emarginazione scolastica.
Con la consulenza della Dott.ssa Franca Carzedda (Psicologa e Psicoterapeuta) dellโEquipe per lโEtร Evolutiva delle Scuole di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva, Associazione di Psicologia Cognitiva (APC) e Scuola di Psicoterapia Cognitiva (SPC).
Link esterni
- Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento- MIUR;
- Societร Italiana di Neuropsichiatria dellโinfanzia e dellโadolescenza. Linee guida per i disturbi di apprendimento- SINPIA;
- foto di Michael Phelps: copyright: 1000cuorirossiblu.it ( storie Olimpiche).
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