Sommario
Il colesterolo HDL (anche detto “colesterolo buono”) è una lipoproteina che consente il trasporto dei grassi essenziali verso il fegato, pulendo le arterie.
Esso infatti rimuove il colesterolo in eccesso dai vasi sanguigni e altri tessuti e lo restituisce al fegato per essere riciclato o rimosso dal corpo. Al contrario, il colesterolo LDL è etichettato come colesterolo “cattivo” perché trasporta i grassi dal fegato alla periferia favorendo la deposizione e l’accumulo nella parete delle arterie.
A lungo andare questo può portare alla formazione di placche aterosclerotiche che restringono e limitano il flusso sanguigno verso gli organi vitali (aterosclerosi). La misurazione del colesterolo buono è importante, anche in assenza di patologie, a partire dai 20 anni.
Questo infatti, insieme al colesterolo totale e ad altri fattori, viene utilizzato dai medici nei “calcolatori di rischio” che valutano la potenzialità futura di sviluppare malattie cardiovascolari in modo da prevenire infarti e ictus.
Cos’è il colesterolo HDL, il colesterolo buono
Il colesterolo è una sostanza lipidica che fa parte delle membrane che circondano e proteggono il fegato, il midollo spinale, il cervello e altri tessuti.
Esso viene trasportato alle cellule attraverso il sangue e, essendo insolubile in acqua, il corpo lo impacchetta in diverse strutture proteiche formando composti capaci di mescolarsi con il sangue, detti lipoproteine.
Esistono due tipi di colesterolo: HDL e LDL. Il sottotipo HDL (lipoproteine ad alta densità) ha come ruolo quello di trasportare il colesterolo dagli organi al fegato, per essere filtrato.
Il colesterolo è principalmente un prodotto epatico (80%) anche se può provenire anche da fonti esogene, come gli alimenti di origine animale (20%). E’ necessario affinché il corpo sintetizzi la vitamina D, formi tutte le membrane cellulari e produca ormoni come estrogeni, testosterone o cortisolo.
In generale dunque, possiamo riassumere che l’HDL:
- Rimuove il colesterolo in eccesso (grasso) dai vasi sanguigni e da altri tessuti e lo restituisce al fegato per essere riciclato o rimosso dal corpo.
- Ha un effetto antinfiammatorio, che aiuta a proteggere le pareti delle arterie dal colesterolo LDL (colesterolo cattivo).
- Ha un effetto antiossidante, che aiuta a proteggere le cellule e importanti sostanze chimiche nel sangue e nei tessuti dalla degradazione.
Perché l’HDL è detto colesterolo “buono”?
La sigla HDL sta per “lipoproteina ad alta densità”. Ogni particella di colesterolo HDL è una molecola costituita da una porzione di lipoproteina che circonda un centro di colesterolo.
Per viaggiare attraverso il sangue, il lipide deve essere trasportato da molecole chiamate lipoproteine.
Gli esperti ritengono che il colesterolo HDL possa agire in vari modi utili che tendono a ridurre il rischio di malattie cardiache:
- II colesterolo HDL alto rimuove l’LDL, un tipo di colesterolo “cattivo”.
- Riutilizza e ricicla il colesterolo LDL trasportandolo al fegato dove può essere rielaborato.
Il colesterolo HDL funge da equipaggio di manutenzione per le pareti interne (endotelio) dei vasi sanguigni. Il danno alle pareti interne è il primo passo nel processo di aterosclerosi, che provoca infarti e ictus.
Differenza tra colesterolo HDL (buono) e colesterolo LDL (cattivo)
L‘HDL trasporta il colesterolo dai tessuti verso il fegato, dove viene successivamente eliminato. Pertanto, il colesterolo HDL è spesso chiamato colesterolo “buono” perché rimuove i lipidi in eccesso dal corpo.
Bassi livelli di HDL sono associati ad un aumento del rischio cardiovascolare, mentre un livello normale o aumentato è correlato ad effetti protettivi. L’esame del sangue per la misurazione dell’HDL misura la quantità di colesterolo trasportato dalle particelle nel sangue.
Il colesterolo LDL, invece, è etichettato come colesterolo “cattivo” perché trasporta i grassi dal fegato alla periferia favorendo la deposizione e l’accumulo nella parete delle arterie.
A lungo andare questo può portare alla formazione di placche aterosclerotiche che restringono e limitano il flusso sanguigno verso gli organi vitali (aterosclerosi).
Come si misura il colesterolo HDL
L’esame per misurare il colesterolo HDL viene solitamente effettuato al mattino a stomaco vuoto e consiste nella raccolta di un campione di pochi millilitri di sangue venoso.
Non è necessaria alcuna preparazione ed è solitamente rapido (circa 10 minuti). Un infermiere posiziona dunque un laccio emostatico al braccio di un paziente per evidenziare una vena.
Poi, con un comune ago sterile va a pungere il braccio e preleva circa 10 ml di sangue. Lo ripone all’interno di una provetta e lo tiene da parte per essere successivamente analizzato. Il referto richiede in genere qualche giorno e dovrà successivamente essere visionato dal medico curante che ha richiesto l’indagine.
Chi dovrebbe misurare l’HDL?
Il test del colesterolo HDL viene eseguito allo scopo di screening, monitoraggio e diagnosi di problemi cardiaci, vascolari o circolatori, come parte di un controllo sanitario generale (insieme alla determinazione del colesterolo totale o come parte di un profilo lipidico).
Secondo l’American Heart Association, chi ha più di 20 anni dovrebbe controllare il colesterolo ogni 4-6 anni. In alternativa il medico può decidere di controllarlo più spesso, in base a esami precedenti o alla presenza di determinate altre patologie.
Bambini, adolescenti e giovani adulti di età inferiore ai 24 anni, senza fattori di rischio, dovrebbero essere testati anche per il valore dell’HDL una volta tra i 9 e gli 11 anni e di nuovo tra i 17 e i 21 anni, secondo l’Accademia Americana di Pediatria (AAP).
Bambini, adolescenti e giovani adulti ad aumentato rischio di sviluppare malattie cardiache da adulti (diabete, ipertensione o sovrappeso) dovrebbero iniziare lo screening lipidico prima e farlo eseguire più frequentemente in seguito (a 2 – 8 anni).
Il colesterolo HDL può essere richiesto specificamente se il paziente:
- Ha una storia familiare di disturbi del colesterolo.
- Ha una storia familiare di infarto del miocardio, soprattutto in giovane età.
- E’ in sovrappeso.
- Ha il diabete.
- Presenta xantomi (depositi di grasso) intorno agli occhi o altrove sulla pelle.
- Ha la pressione alta.
- Ha recentemente avuto una pancreatite acuta.
- E’ un fumatore.
Il test è anche raccomandato per le persone con precedenti analisi del colesterolo al fine di monitorare l’efficacia del trattamento e correggere il rischio cardiovascolare.
Perché misurare l’HDL?
Il test aiuta a determinare il profilo di rischio per le malattie aterosclerotiche e consente di adottare misure profilattiche e proattive per ridurre la suscettibilità alle malattie cardiovascolari.
Chi ha un basso livello di HDL è esposto a un aumentato rischio di patologie potenzialmente gravi, come problematiche cardiache e ictus.
Inoltre, bassi livelli di HDL sono associati al diabete di tipo 2. Il colesterolo HDL, insieme al colesterolo totale e ad altri fattori, viene utilizzato dai medici nei “calcolatori di rischio”, che valutano la potenzialità futura di sviluppare disturbi cardiovascolari.
Soprattutto il rapporto tra colesterolo totale e HDL si è rivelato un criterio molto più affidabile per stimare il rischio di malattia coronarica e iniziare delle misure dietetiche e terapeutiche.
In alcuni casi è inoltre necessario controllare periodicamente il colesterolo HDL, ad esempio:
- Dopo un precedente esame anormale.
- Dopo una precedente malattia cardiovascolare: a chi è stata diagnosticata una cardiopatia ischemica, infarto del miocardio o ictus, il test del colesterolo può far parte del monitoraggio della salute.
- Dopo aver iniziato il trattamento per ridurre il rischio cardiovascolare: i test possono valutare l’efficacia delle misure dietetiche, dello stile di vita o delle terapie.
- A fini diagnostici: per trovare problemi di salute dopo determinati sintomi, ad esempio, i livelli di HDL sono un criterio per stabilire la diagnosi di sindrome metabolica (un insieme di fattori di rischio per diabete, ictus e malattia coronarica).
Valori normali del colesterolo HDL
I risultati del test possono variare a seconda dell’età, del sesso, della storia medica e delle patologie pregresse.
I livelli di colesterolo HDL dovrebbero essere superiori a 40 mg/dL.
Questo lipide è molto importante perché riduce il rischio di malattie cardiache e più alto è il valore, minore è il rischio. Per esempio, 60 mg/dL o un limite superiore è considerato un buon punto di partenza per proteggersi dalle malattie cardiovascolari e da eventi acuti come infarto o ictus. In breve, possiamo riassumere i valori come:
Livello di HDL | Uomini | Donne | Bambini |
Buono | ≥40 mg/dL | ≥50 mg/dL | ≥50 mg/dL |
Alto | ≥60 mg/dL | ≥60 mg/dL | ≥200 mg/dL |
Basso | <40 mg/dL | ≤50 mg/dL | / |
Colesterolo HDL alto: cause e sintomi
Esiste una forte associazione inversa tra i livelli plasmatici di colesterolo HDL e l’incidenza della malattia coronarica. Sebbene i fattori ambientali svolgano un ruolo importante, la variazione dei livelli del colesterolo buono è determinata geneticamente per almeno il 50%.
Le cause possono essere molteplici, ma in generale possono essere riassunte in primarie (dovute cioè a una mutazione genetica) o secondarie ad altre patologie (farmaci, cirrosi, ipertiroidismo, ecc.).
Deficit di proteina di trasferimento dell’estere del colesterolo (CETP)
Il deficit della proteina di trasferimento dell’estere del colesterolo (CETP) è una rara malattia autosomica recessiva causata da una mutazione del gene CETP.
Poiché il CETP aiuta nel trasferimento del colesterolo dalle HDL ad altre lipoproteine, la sua carenza influisce sui livelli delle lipoproteine a bassa densità (LDL) e ne rallenta la rimozione dal sangue.
Le persone affette non hanno sintomi e non è necessario alcun trattamento.
Il colesterolo è un tipo di grasso (lipide). Troppo colesterolo nel sangue, in particolare il colesterolo cattivo (lipoproteina a bassa densità o colesterolo LDL), contribuisce alla formazione di placche aterosclerotiche, che ostruiscono le arterie e i vasi sanguigni (un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari).
Il colesterolo HDL viaggia attraverso il flusso sanguigno raccogliendo l’LDL e riportandolo al fegato per essere eliminato, così da proteggere contro ictus e infarto.
Le cause di un livello troppo basso di HDL possono essere molteplici.
Una rara mutazione genetica
Secondo un articolo scientifico, il 20% delle persone che hanno un livello troppo basso di colesterolo HDL ha in realtà una rara mutazione genetica che colpisce la sintesi di questo tipo di colesterolo. Per esempio mutazioni nel gene ABCA1 possono contribuire a bassi livelli di colesterolo HDL nella popolazione generale.
Sovrappeso e obesità
Essere in sovrappeso può causare una serie di condizioni tra cui un calo dei livelli di colesterolo HDL. Per i soggetti in sovrappeso o obesi, perdere i chili di troppo aiuterebbe ad aumentare i livelli di colesterolo buono e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.
Diabete non controllato
Molte scelte di vita che facciamo tutti i giorni giocano un ruolo nell’abbassare i nostri livelli di HDL; una delle cause del basso livello di colesterolo buono è il diabete incontrollato.
Ad esempio, il fatto che un paziente abbia costantemente una glicemia alta può contribuire a una sua diminuzione. La glicemia può anche aumentare i livelli di trigliceridi e colesterolo LDL.
Se, invece, il paziente riesce a tenere sotto controllo lo zucchero nel sangue, questo può anche aiutarlo a mantenere il suo colesterolo HDL entro limiti normali.
Sedentarietà
Uno studio recente ha ricercato gli effetti dell’esercizio fisico regolare sui livelli di colesterolo HDL e ha esaminato 20 uomini sedentari di età compresa tra 30 e 51 anni per un periodo di 20 anni, dimostrando di fatto che l’attività fisica migliora significativamente il livello di colesterolo buono.
Gli uomini che hanno partecipato a un programma di esercizio regolare, cioè di 45 minuti al giorno per 3 giorni e mezzo a settimana, hanno avuto un miglioramento di tutti i livelli di lipidi nel sangue, compreso un aumento del colesterolo HDL e una diminuzione del colesterolo totale.
Una moderata attività fisica (anche 30 minuti al giorno, tre giorni alla settimana) è sufficiente per aumentare notevolmente il livello di colesterolo buono HDL.
Dieta povera di acidi grassi Omega-3
Esistono diversi tipi di acidi grassi Omega-3, tra cui l’acido docosaesaenoico (DHA) e l’acido eicosapentaenoico (EPA).
Frutta a guscio, in particolare noci e mandorle e olio di canola, olio di lino, olio di soia e olio di noci sono ricche fonti di DHA.
D’altra parte, l’EPA si trova nei pesci grassi e d’acqua fredda come salmone, sgombro, sardine, halibut, trota e tonno. Non mangiare abbastanza cibi ricchi di acidi grassi Omega-3 è un fattore che contribuisce a bassi livelli di colesterolo HDL.
Fumo
I prodotti chimici nelle sigarette possono abbassare i livelli di colesterolo buono. Smettere di fumare, però, può aiutare ad aumentare questi valori e prevenire altre malattie croniche, come le patologie cardiovascolari.
Dieta povera di frutta e verdura
I frutti di colore purpureo o con la buccia rossa, il più scura possibile, sono ricchi di resveratrolo. Ciliegie, uva, mele e frutti di bosco, secondo gli studi, hanno dimostrato di poter aumentare significativamente i livelli di colesterolo HDL.
Alcuni medicinali
I medicinali che contengono testosterone e altri steroidi anabolizzanti possono abbassare i livelli di colesterolo HDL, quindi è bene che i pazienti evitino queste sostanze anche se fanno sport a livello agonistico.
Un allenamento sano prevede degli step ben mirati per aumentare la massa muscolare e diminuire quella magra ma l’uso di steroidi è spesso incoraggiato in soggetti sani che bramano risultati veloci incuranti delle conseguenze sulla salute.
Sintomi e conseguenze del colesterolo HDL basso
Le persone con un basso livello di colesterolo HDL, ad eccezione di quei pazienti che hanno una sindrome che indica una carenza, non hanno sintomi specifici.
In questo modo queste persone possono andare incontro ad aterosclerosi prematura così come una predisposizione per malattie coronariche (cardiopatia ischemica), malattia delle arterie periferiche o altre condizioni simili senza esserne a conoscenza.
Dopo i 45 anni, in assenza di fattori di rischio, uno screening per la misurazione dei valori colesterolemici è sempre raccomandato.
Quali sono le conseguenze a lungo termine?
Alcune ricerche descrivono in dettaglio gli effetti negativi che può avere un basso livello di colesterolo HDL.
Gli scienziati hanno scoperto che bassi livelli di colesterolo buono sono associati a un gran numero di fattori che influiscono sulla salute, tra cui:
- Stile di vita disordinato.
- Livelli più elevati di trigliceridi.
- Altri fattori di rischio cardiovascolare.
- Patologie acute.
Valori più bassi di colesterolo HDL erano associati a un rischio maggiore di morte per cause cardiovascolari.
C’era anche un rischio più elevato di morte per cancro e altre cause rispetto alle persone che avevano livelli medi di colesterolo HDL. Quindi gli effetti negativi a lungo termine del basso livello di colesterolo buono possono essere: un rischio più elevato di malattie cardiovascolari e di alcuni eventi acuti maggiori (infarto del miocardio, ictus, arteriopatia periferica).
Al contrario, è interessante evidenziare come popolazioni che consumano cibi ricchi di grassi essenziali abbiano la tendenza ad avere una minore quantità di radicali liberi e vivere più a lungo (es. popolazioni giapponesi o mediterranee).
Colesterolo HDL: diagnosi e trattamento
I risultati di un prelievo per la misurazione del colesterolo (totale, HDL e LDL) devono essere portati sempre all’attenzione del medico che ne ha fatta richiesta.
I valori riscontrati vanno perciò confrontati con quelli passati e con l’anamnesi del paziente (malattie pregresse, predisposizione familiare ecc.). Valori troppo bassi di colesterolo buono devono far accendere un campanello d’allarme soprattutto riguardo ai cambiamenti nello stile di vita del paziente.
Stile di vita e prevenzione
Uno stile di vita più attivo (allenandosi per 30-60 minuti quasi tutti i giorni della settimana) può aiutare ad aumentare i livelli di HDL. Il fumo riduce il colesterolo buono e aumenta il rischio di eventi trombotici.
Per rinunciarci è possibile parlarne con il proprio medico di famiglia. Oltre a migliorare i livelli di HDL, evitare l’obesità riduce il rischio di malattie cardiache e molte altre condizioni di salute. Infine, in alcuni casi, il medico può prescrivere farmaci per migliorare il livello di colesterolo HDL.
Mantenere uno stile di vita sano può fare una grande differenza per la maggior parte delle persone e prevenire malattie cardiache e ictus. Gli esperti raccomandano di monitorare i livelli di colesterolo buono ogni cinque anni per la maggior parte delle persone. I soggetti che risultano avere profili lipidici anormali o che hanno altri fattori di rischio possono invece richiedere test del colesterolo più frequenti.
Farmaci
A volte i cambiamenti nello stile di vita apportati dal paziente non sono sufficienti per aumentare i bassi livelli di colesterolo HDL, soprattutto se alla persona viene diagnosticata un’ipercolesterolemia familiare (una malattia genetica).
Il paziente potrebbe aver bisogno di uno o più farmaci per abbassare il colesterolo LDL, come ad esempio:
- Statine, per aiutare il fegato ad eliminare il colesterolo cattivo.
- Sequestranti degli acidi biliari, per aiutare l’organismo a utilizzare quei lipidi in più per produrre bile.
- Inibitori selettivi dell’assorbimento del colesterolo, utilizzati per evitare che l’intestino tenue assorba il colesterolo cattivo e lo rilasci nel flusso sanguigno del paziente.
I livelli di colesterolo buono sono talvolta migliorati con farmaci usati per abbassare il colesterolo cattivo e i trigliceridi, come la niacina (o vitamina B3) e i fibrati.
Sebbene alcuni farmaci usati per abbassare il colesterolo cattivo possano aumentare il livello di colesterolo buono, queste sostanze non vengono solitamente prescritte in base al valore del colesterolo HDL.
Integratori
Oltre ai farmaci sopra elencati possono essere utilizzati anche integratori usati per abbassare i trigliceridi e migliorare il colesterolo buono.
In alcuni casi il medico può consigliare integratori come quelli con vitamina B3 (niacina), con acidi grassi Omega 3 (che hanno effetti sui trigliceridi), quelli con monacolina K (una sostanza che si trova nel lievito di riso rosso giapponese), etc etc.
Se utilizzata come trattamento per aumentare il colesterolo HDL o per correggere una carenza nutrizionale, la niacina è raccomandata in dosi più elevate prescritte da un medico.
Essa può aumentare il colesterolo HDL di oltre il 30%. Gli acidi grassi Omega 3 possono abbassare i livelli di colesterolo nel sangue se consumati come parte di una dieta sana.
Gli integratori di Omega 3 possono essere assunti anche da persone che non mangiano pesci ricchi di grassi nobili (come sgombri, trote, aringhe, sardine, tonno, salmone e halibut).
Cosa mangiare per aumentare i livelli di HDL
Una revisione scientifica di 42 studi ha rilevato che l’olio d’oliva era l’unica fonte di grassi monoinsaturi che sembravano ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. La ricerca ha dimostrato che uno degli effetti benefici dell’olio d’oliva per il muscolo cardiaco è un aumento dei livelli di colesterolo HDL.
L’American Heart Association (AHA) raccomanda ai pazienti di mangiare i seguenti alimenti per aiutare a ridurre il colesterolo totale e aumentare i livelli di colesterolo HDL:
- Una varietà di frutta e verdura.
- Cereali integrali.
- Pollo senza pelle e maiale magro.
- Pesce fresco (al forno o alla griglia) come salmone, tonno o sardine.
- Frutta secca (e non salata).
- Olio extravergine d’oliva (meglio se a crudo).
Se invece devi trattare un colesterolo alto, ecco la dieta che fa al caso tuo!
Fonti
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