Sommario
I calcoli renali sono dei piccoli sassolini composti da elementi comunemente presenti nelle urine, i cosiddetti sali urinari. In determinate condizioni possono precipitare e formare cristalli che, aggregandosi, si depositano nelle vie urinarie.
Solitamente partono dal rene fino ad arrivare allโuretra, da cui sono espulsi attraverso lโurina. In condizioni normali, il nostro organismo utilizza sostanze come il citrato e il magnesio per contrastare la precipitazione e lโaggregazione dei cristalli per evitare la formazione del calcolo. La riduzione di questi sali nelle urine, infatti, รจ una delle cause di questo disturbo.
La calcolosi renale – anche detta nefrolitiasi – rappresenta una delle patologie piรน importanti dellโapparato urinario per la sua alta diffusione nella popolazione.
Calcoli renali: cosa sono
La calcolosi renale รจ la presenza nella zona renale di formazioni cristalline, i calcoli, che derivano dalla precipitazione e aggregazione di soluti presenti nelle urine.
La stessa condizione, riferita piรน in generale a qualsiasi tratto delle vie urinarie (calici, pelvi, ureteri, vescica e uretra), รจ detta calcolosi urinaria – o urolitiasi. Queste condizioni vanno invece distinte dalla nefrocalcinosi, che corrisponde al deposito di sali di calcio allโinterno del parenchima del rene.
Detto in parole piรน semplici ed efficaci, i calcoli sono โsassoliniโ che si formano nelle vie urinarie per precipitazione dei sali minerali contenuti nelle urine come calcio, fosfato, ossalato, e acido urico.
Questo processo puรฒ essere favorito da:
- Aumento della concentrazione dei sali contenuti nelle urine.
- Riduzione del volume delle urine.
Questi sali si aggregano tra loro formando dei cristalli che nel tempo possono crescere di dimensioni, formando inizialmente dei microcalcoli (quelli che sono chiamati comunemente renella o sabbiolina ), poi dei calcoli di dimensioni anche considerevoli, che possono migrare lungo la via escretrice ed ostacolare il flusso dellโurina.
I problemi principali associati ai calcoli urinari sono che – oltre a causare un dolore che spesso รจ descritto come lancinante – costituiscono un terreno favorevole per lo sviluppo di infezioni urinarie, come la cistite, e nel tempo, possono causare un danno renale.
Calcoli renali: come si formano e classificazione
I calcoli urinari vengono classificati, in base alla loro composizione cristallina, in 5 forme.
- Ossalato di calcio.
- Fosfato di calcio.
- Acido urico.
- Cistina.
- Struvite (fosfato-ammonio-magnesio).
A questi vanno aggiunti i calcoli di origine rara (1-2%), come quelli di xantina.
Riconoscere la natura del cristallo รจ importante non solo per la terapia primaria, ma soprattutto per la prevenzione delle recidive.
La forma di gran lunga piรน frequente รจ quella di ossalato di calcio (che rappresenta circa il 70% delle calcolosi), seguita da quella di fosfato di calcio e di acido urico. Queste diverse forme di calcolosi hanno fattori predisponenti diversi (che anche in questo caso รจ importante conoscere soprattutto per la prevenzione delle recidive).
Come si formano
Il meccanismo con cui si formano i calcoli viene definito litogenesi. La causa non รจ del tutto chiara ancora e si ritiene quindi che sia multifattoriale, ossia diversi fattori partecipano alla formazione dei calcoli.
Normalmente nelle urine sono presenti 2 classi di sostanze chimiche che svolgono unโazione contraria, le sostanze promotrici, ossia quelle che partecipano alla formazione dei cristalli, e le sostanze inibitrici, ossia quelle che si oppongono alla precipitazione e formazione dei cristalli.
Tra le sostanze inibitrici, ricordiamo: citrato, glicosamminoglicani, polipepditi, pirofosfato, magnesio, ecc.
In condizioni di normalitร , lโequilibrio tra il grado di saturazione delle urine e la concentrazione delle sostanze inibitrici impedisce la formazione dei calcoli.
Al contrario, variazioni di alcuni fattori possono rompere questo equilibrio e predisporre alla calcolosi:
- Grado di saturazione delle urine, legato e dipendente dalla quantitร di cristalli disciolti in un determinato volume di urine.
- PH urinario, per esempio a causa di infezioni delle vie urinarie.
- Concentrazione delle sostanze promotrici.
Quali sono i sintomi dei calcoli renali
La presentazione clinica della calcolosi urinaria รจ estremamente variabile, ed รจ legata soprattutto alle dimensioni e alla localizzazione del calcolo lungo la via escretrice.
Inoltre, indipendentemente dalle dimensioni, il calcolo puรฒ incunearsi in un tratto della via escretrice, creando un blocco allโefflusso di urina con stasi urinaria, e pertanto causare una dilatazione della via a monte (idronefrosi o ureteroidronefrosi).
Inoltre, questo facilita lโinstaurarsi di infezioni delle vie urinarie da parte di microrganismi che trovano terreno fertile per crescere.
I sintomi sono diversi anche in base alla zona in cui si posizionano, ma senza dubbio i principali sono il mal di schiena e le coliche renali.
Il sintomo piรน tipico รจ proprio la colica renale, cioรจ un forte dolore al fianco associato a vomito e senso di malessere causato dallo spostamento del calcolo lungo le vie urinarie. A volte, invece, puรฒ essere presente solo una lombalgia, tipo un mal di schiena.
Altre, invece, puรฒ manifestarsi microematuria anche senza sintomi, cioรจ la presenza di sangue nelle urine.
I calcoli si possono posizionare in zone diverse dell’apparato urinario con diversa sintomatologia. Di seguito i tipi di calcolosi.
Calcolosi ureterale
I calcoli presenti nellโuretere possono essere associati a sintomatologia sfumata o del tutto assente, soprattutto per calcoli di piccole dimensioni, oppure dare segno di sรฉ come dolore sordo, senso di peso o fastidio nella regione lombare.
Ma la manifestazione piรน tipica รจ certamente la colica renale e corrisponde a un dolore acuto al fianco interessato.
Lโepisodio di colica รจ provocato dallโincuneamento del calcolo, che ostruisce il passaggio di urina a valle (totalmente o parzialmente), causando un brusco aumento della pressione a monte e una distensione delle cavitร renali a monte ed eventualmente dellโuretere fino al punto di ostruzione.
Inizialmente la contrazione della muscolatura dellโuretere (peristalsi) cerca di far progredire il calcolo. Il dolore รจ tipicamente acuto, improvviso, e spasmodico e di intensitร tale – spesso descritto come lancinante o simile a quello di un parto – che spesso spinge i pazienti a recarsi in Pronto Soccorso.
Spesso si associa a nausea e vomito, e ci possono essere anche altri sintomi generali di accompagnamento, come ipotensione e cute fredda e sudata.
Talvolta รจ presente anche ematuria (ossia presenza di sangue nelle urine), generalmente dopo un episodio di colica o attivitร fisica intensa. Puรฒ esserci febbre, che puรฒ essere alta (39-40ยฐC), preceduta da brividi e che colpisce il soggetto in pieno benessere.
Quando il calcolo si trova nella porzione finale dellโuretere, il dolore diventa piรน intermittente (legato alle contrazioni dellโuretere – peristasi) e puรฒ estendersi a livello dei genitali esterni. Infine, giunto in prossimitร della vescica, puรฒ dare sintomi come stimolo urinario imperioso, aumentata frequenza della minzione (pollachiuria) e dolore locale.
Calcolosi vescicale
Se il calcolo che รจ arrivato in vescica รจ piccolo, puรฒ essere espulso in modo spontaneo senza particolari disturbi.
Nei casi in cui coesiste una patologia ostruttiva (come lโipertrofia prostatica benigna, condizione molto comune negli uomini oltre i 50 anni di etร ), o di alterato svuotamento vescicale (come la vescica neurologica), il calcolo non riesce a passare spontaneamente, rimane in vescica e ha la possibilitร di accrescersi e determinare disturbi della minzione, come difficoltร alla minzione (disuria), dolore alla minzione (stranguria) e aumentata frequenza (pollachiuria).
Calcolosi renale
I calcoli presenti nella pelvi renali sono molto spesso asintomatici (vengono spesso scoperti durante esami radiologici eseguiti per altri motivi).
Talvolta possono associarsi a febbre, ematuria, o infezioni ricorrenti delle vie urinarie.
Possono essere di grandi dimensioni โa stampoโ, ossia si accrescono nel tempo prendendo la forma dei calici e della pelvi. Non sono associati a una sintomatologia eclatante, per cui il soggetto se ne accorge tardivamente, quando potrebbero aver giร determinato danni al parenchima renale.
Calcoli renali: cura
La terapia della calcolosi prevede un trattamento che puรฒ essere medico e/o chirurgico, ed รจ variabile in base alle caratteristiche del calcolo. La terapia prevede piรน obiettivi ed รจ articolata in step successivi e spesso complementari.
I fattori determinanti da prendere in considerazione per la scelta della terapia sono:
- Sede, dimensioni, numero e natura – e quindi durezza – del calcolo.
- Caratteristiche della via escretrice.
- Presenza di sintomatologia dolorosa e/o infezione delle vie urinarie.
- Conformazione della via escretrice e condizione fisica del soggetto.
In una buona parte dei casi, il calcolo viene espulso in modo spontaneo grazie allโattivitร di contrazione (attivitร peristaltica) e allโelasticitร della parete dellโuretere.
Inoltre, fattori determinanti sono le dimensioni del calcolo (calcoli fino a circa 7 mm hanno probabilitร di passare spontaneamente).
Piรน รจ piccolo il calcolo, maggiore รจ la probabilitร che passi spontaneamente con assenza di alterazioni anatomiche e/o funzionali dellโapparato urinario.
Eโ opportuno monitorare periodicamente la progressione del calcolo lungo la via urinaria con ecografia e/o Rx diretta dellโaddome.
Trattamento della colica renale
La terapia della colica renale si basa sulla somministrazione di farmaci antidolorifici da scegliere a seconda dellโintensitร del dolore (FANS, fino ai derivati morfinici in caso di forte dolore che non passa con altri farmaci).
Al contrario di quanto si possa credere, non รจ buona pratica assumere antispastici poichรฉ bloccano lโattivitร peristaltica dellโuretere – che invece viene attivata dallโorganismo nel tentativo di favorire lโespulsione del calcolo.
In caso di infezione delle vie urinarie – accertata con urinocoltura – va associata una terapia antibiotica mirata, per evitare lโevoluzione dellโinfezione che puรฒ arrivare a determinare quadri gravi fino a uno stato settico generalizzato.
Nel caso ci sia una dilatazione delle vie escretrici con ostruzione, รจ necessario anche drenare temporaneamente la via escretrice, attraverso il posizionamento per via endoscopica di stent ureterale (ossia un piccolo tubicino che dal rene scende fino in vescica ) o per via percutanea di nefrostomia (ossia un piccolo tubicino che dalle cavitร renali esce allโesterno del corpo).
Terapia medica
La terapia medica nella calcolosi urinaria ha 2 scopi principali: favorire lโespulsione spontanea del calcolo e sciogliere o ridurre le dimensioni del calcolo – quando le caratteristiche del calcolo lo consentono (terapia di prevenzione, trattata nei paragrafi successivi).
Per facilitare questo meccanismo, รจ utile bere circa 2 L di acqua al giorno perchรฉ, oltre a diluire le urine e ridurre la probabilitร di precipitazione dei sali e proteine – e quindi che si formi/aumenti di dimensioni il calcolo -, stimola la peristalsi fisiologica del nostro organismo.
Inoltre, per facilitare ulteriormente questo meccanismo, si possono utilizzare dei farmaci (della classe degli alfalitici, piรน comunemente utilizzati per trattare lโipertrofia prostatica benigna) che distendendo la muscolatura della via escretrice agevolano lโeliminazione, a cui si possono associare anche farmaci antinfiammatori o cortisonici che riducono lo stato infiammatorio locale.
Frantumazione del calcolo
Il trattamento extracorporeo della calcolosi (litotrissia extracorporea ad onde dโurto – ESWL) รจ una procedura non invasiva che utilizza onde dโurto per frantumare il calcolo in frammenti piรน piccoli che possono essere espulsi in modo spontaneo, senza la necessitร di sottoporsi a intervento chirurgico.
Infatti, si effettua in regime ambulatoriale, sotto controllo radiografico o ecografico.
In circa lโ80% dei casi riesce a risolvere la calcolosi come singolo approccio; nel 20% dei casi, invece, va associato ad altri trattamenti.
La sua efficacia รจ dipendente da numerosi fattori, tra cui la durezza del calcolo – i calcoli piรน facilmente frammentabili sono quelli che contengono calcio e quelli di struvite, al contrario, quelli di cistina sono i piรน resistenti – e la conformazione della via escretrice.
Purtroppo, il numero e le dimensioni dei frammenti che si formano non sono prevedibili – รจ comunque una terapia che prevede piรน sedute – e talvolta la progressione del calcolo lungo la via escretrice si associa a dolore tipo colica.
Eโ la tecnica scelta per i calcoli renali fino a 2 cm. Puรฒ succedere, soprattutto per calcoli di maggiori dimensioni, che i frammenti che si formano dalla frammentazione si impilano lungo la via escretrice, ostruendola.
Nonostante nella maggior parte dei casi questa complicanza si risolve spontaneamente, talvolta รจ necessario ricorrere a terapie endoscopiche per drenare e disostruire lโapparato urinario.
Tecnica chirurgica
Le tecniche che sono a disposizione per trattare i calcoli in modo chirurgico sono numerose. Nellโambito della calcolosi, le tecniche mini-invasive hanno preso il sopravvento e ad oggi la tecnica open (tradizionale, a cielo aperto) riveste un ruolo decisamente marginale.
Tra le diverse tecniche ci sono:
- Tecniche endoscopiche: riservate ai casi in cui la terapia medica o quella extracorporea non sono state efficaci o non indicate. Permette – mediante strumenti appositi sempre piรน moderni – di entrare direttamente nella via escretrice dagli orifizi del nostro corpo (non necessita infatti di tagli) e di visualizzare e trattare il calcolo dallโinterno. Il trattamento puรฒ essere di frantumazione (mediante tecniche laser) o di rimozione, sia per calcoli renali che ureterali e vescicali.
- Tecniche chirurgiche: sono notevolmente ridotte e sostituite dalle tecniche precedentemente descritte. Infatti, solo 1-2% delle calcolosi vengono trattate โa cielo apertoโ, e corrispondono ai casi piรน complessi, come calcoli a stampo, soggetti giร operati o con malformazioni. Questi stessi interventi possono essere effettuati anche con le piรน moderne tecniche video-laparoscopica o robot-assistita. Non ci sono indicazioni precise per la tipologia di intervento e tecnica. Pertanto รจ necessario affidarsi alla valutazione del medico specialista che indicherร per ogni singolo caso la terapia piรน efficace e mirata.
Calcoli renali: cause
Per quanto riguarda le cause per cui si formano i calcoli, possiamo classificare 3 condizioni patologiche legate alla loro formazione:
- Pre-renali: dipendono da disordini metabolici, ormonali o legati allโalimentazione come: ipercalciuria, iperossaluria, iperuricemia e disidratazione.
- Renali: sono legate a patologie del rene (come la cistinuria).
- Meta-renali: dipendono da infezioni urinarie e/o patologie ostruttive della via escretrice che possono essere sia di natura malformativa congenita che acquisita.
Capire la causa alla base della formazione dei calcoli non sempre risulta semplice. Inoltre, va tenuto a mente che in circa il 30% dei casi la causa รจ idiopatica, ossia non รจ stato possibile riconoscere una precisa condizione metabolica, anatomica o batterica alla base della formazione dei calcoli.
Le cause responsabili della formazione dei calcoli renali possono essere suddivise in organiche e funzionali.
Fattori organici
Si tratta di diverse condizioni caratterizzate da unโalterazione del deflusso di urina, tra cui ricordiamo:
- Malformazioni urinarie (come stenosi del giunto pielo-ureterale o rene a ferro di cavallo) e patologie acquisite (come stenosi e inginocchiamenti ureterali). In questi casi la stasi urinaria riveste un ruolo fondamentale nel determinare la nucleazione e lโaggregazione dei cristalli poichรฉ aumenta il tempo di permanenza dellโurina in un determinato tratto delle vie urinarie.
- Infezioni delle vie urinarie. La relazione tra calcolosi e infezioni delle vie urinarie รจ duplice. Da una parte la presenza del calcolo puรฒ predisporre allโinsorgenza dellโinfezione. Dallโaltra, lโinfezione puรฒ predisporre alla formazione dei calcoli, poichรฉ causa variazioni chimico-fisiche delle urine, responsabili della formazione e/o crescita del calcolo.
I microrganismi responsabili sono batteri produttori di ureasi che rilasciano grandi quantitร di ammoniaca determinando unโalcalinizzazione delle urine (ossia un aumento del pH urinario) e aumento delle concentrazioni di ammonio con conseguente precipitazione di struvite.
Tra questi: Proteus vulgaris, Proteus mirabilis, Proteus morganii e la Klebsiella pneumoniae.
Fattori funzionali
Possono essere suddivisi in disturbi endocrini e metabolici.
- Disturbi endocrini: iperparatiroidismo primitivo. Si tratta di una patologia caratterizzata da un eccesso di attivitร delle paratiroidi, ghiandole presenti nel collo che sono coinvolte nel metabolismo del calcio. Infatti, rilasciano un ormone – il paratormone – che aumenta i livelli di calcio nel sangue. La causa piรน frequente di iperparatiroidismo primitivo รจ un tumore benigno della ghiandola tiroidea.
- Disturbi metabolici: dismetabolismo calcico, ossalico, urico, cistinico e xantinico.
A questi fattori se ne possono aggiungere altri, tra cui:
- Fattori genetici e familiari: nei soggetti che hanno parenti affetti da calcolosi urinaria il rischio di formare calcoli รจ 3 volte maggiore rispetto al resto della popolazione (nonostante non sia stata individuata una chiara trasmissione genica tra genitori e figli, se non in rari casi).
- Scarsa assunzione di liquidi e/o squilibri del regime dietetico, come dieta ricca di proteine, assunzione di vitamina C elevata.
Calcoli renali: fattori di rischio
Sulla base di quello che abbiamo detto finora, sono molteplici i fattori di rischio che predispongono alla formazione di calcoli delle vie urinarie e che riassumiamo di seguito.
- Sesso maschile: gli uomini hanno una maggiore probabilitร di formare calcoli urinari rispetto alle donne (con un rapporto 4 a 3), poichรฉ queste ultime sono โprotetteโ da una maggiore concentrazione di citrato – sostanza inibitrice – nelle urine.
- Etร : proprio per la maggiore probabilitร di piรน fattori di rischio presenti contemporaneamente, la fascia di etร piรน colpita รจ quella 20-40 anni.
- Familiaritร per calcoli renali, soprattutto per i calcoli di cistina.
- Introito idrico scarso: una riduzione del flusso urinario favorisce la stasi urinaria e dunque la precipitazione dei sali nelle urine.
- Disidratazione da aumentata perdita di liquidi, come per esempio nei casi di diarrea.
- Basso pH urinario <5 (urine acide), per i calcoli di cistina e acido urico.
- Infezioni delle vie urinarie.
- Abuso di farmaci o integratori di sali o vitamine.
- Patologie del metabolismo, come ipertiroidismo, iperparatiriodismo.
- Regime dietetico non equilibrato.
- Fattori climatici: vivere in regioni con clima caldo favorisce la formazione di calcoli, cosรฌ come durante la stagione estiva รจ importante bere di piรน per contrastare la formazione dei calcoli.
Diagnosi dei calcoli renali
Come sempre in medicina, per la diagnosi รจ fondamentale iniziare dalla storia clinica (anamnesi) del paziente, che in questo caso ci dร informazioni riguardo una precedente diagnosi di calcolosi urinaria, stile di vita, assunzione di liquidi giornaliera, familiaritร per calcolosi, altre patologie degne di nota, terapia assunta quotidianamente e interventi chirurgici pregressi. Queste informazioni sono utili per un corretto inquadramento diagnostico e per la ricerca della causa della calcolosi.
La visita medica con esame obiettivo, se effettuata al di fuori dellโepisodio di colica renale, รจ per lo piรน negativa.
Al contrario, lโesame obiettivo nei pazienti con colica renale permette di rilevare dolorabilitร al fianco interessato. La manovra tipica che si effettua in questi casi – manovra di Giordano – risulta tipicamente positiva: colpendo con la mano a taglio il fianco del paziente, si provoca un intenso dolore – che fa sobbalzare il paziente.
Quando si sospetta un calcolo, sono necessari alcuni approfondimenti diagnostici al fine di accertare la presenza, la localizzazione, il numero e – talvolta – la natura dei calcoli.
Esami di laboratorio
Lโesame delle urine con valutazione del sedimento urinario frequentemente rileva la presenza di:
- Cristalli urinari.
- Globuli rossi nelle urine (microematuria).
- Globuli bianchi nelle urine (leucocituria).
- Alterazioni dei valori di pH e del peso specifico delle urine.
Valori molto bassi di pH (<5.5) possono essere espressione di una dieta molto ricca di proteine e rappresentano una condizione che favorisce la formazione di calcoli di acido urico e cistina (anche in presenza di normali quantitร di questi soluti); valori alti di pH (pH alcalino), invece, sono generalmente espressione di unโinfezione delle vie urinarie che favorisce la formazione di calcoli di struvite.
Inoltre, in tutti i pazienti con calcoli renali รจ necessario eseguire un emocromo completo e unโurinocoltura con antibiogramma per valutare la presenza di infezioni delle vie urinarie.
Ecografia renale e vescicale
Lโecografia renale e vescicale permette di accertare la presenza e le dimensioni del calcolo – sia quelli radiopachi che radiotrasparenti – che vengono visti come โsassoliniโ bianchi che creano unโombra posteriormente, se si trovano in alcuni punti della via escretrice.
Infatti, lโecografia permette di visualizzare calcoli a livello del rene e del tratto iniziale dellโuretere e di quello terminale a livello della vescica, nonchรฉ in vescica, ma non permette di valutare tutta la restante porzione centrale dellโuretere, dove frequentemente si localizzano i calcoli.
Pertanto, alla luce del fatto che non tutti i calcoli possono essere visti allโecografia, il fatto che questa risulti negativa non esclude la presenza di calcolosi. Quindi, รจ importante valutare:
- Presenza di dilatazione delle vie escretrici.
- Osservazione del parenchima renale, cioรจ il tessuto dei reni.
Rx addome
Lโesame diretto dellโaddome, al contrario dellโecografia, permette di esplorare la via escretrice lungo tutto il suo decorso, ma non riesce a visualizzare quelli che vengono definiti calcoli radiotrasparenti (ossia quelli di acido urico) e non ci dร informazioni sul parenchima renale o sulla dilatazione.
Infatti, รจ un esame che permette di accertare la presenza, le dimensioni e la forma di calcoli radiopachi sulla proiezione delle vie urinarie.
Anche in questo caso, alla luce del fatto che non tutti i calcoli possono essere visti allโesame diretto, il fatto che questo risulti negativo non esclude la presenza di calcolosi.
TC dellโaddome superiore e inferiore
La TC dellโaddome รจ un esame di II livello, che, anche senza mezzo di contrasto, permette di rilevare il 100% dei calcoli – indipendentemente dalla composizione, localizzazione, dimensioni ed eventuale dilatazione associata.
Con lโaggiunta di mezzo di contrasto permette di ricostruire la via escretrice per tutto il suo decorso. Risulta per questo fondamentale anche in previsione di un intervento chirurgico.
Altri esami
Soprattutto nei casi di calcolosi recidiva, con localizzazioni multiple e nei giovani, รจ indicata lโesecuzione di uno studio metabolico completo che mira a ricercare i difetti metabolici responsabili della calcolosi.
Infine, nei casi in cui si dispone del calcolo espulso, รจ utile eseguire anche unโanalisi chimica e cristallografica del calcolo per una precisa diagnosi della natura del calcolo, necessaria per guidare la corretta terapia preventiva.
Calcoli renali: come prevenirli
Ricordando che la calcolosi ha una patogenesi multifattoriale, ossia รจ il prodotto di diversi fattori (ambientali, dietetici, di stile di vita e metabolici) che interferiscono con fattori dellโindividuo che predispongono alla formazione dei calcoli, ci sono diverse strategie che si possono mettere in atto per la sua prevenzione, che comprendono misure generali e misure specifiche in base alla natura – e quindi composizione – del calcolo.
Unโattenta strategia di profilassi รจ utile soprattutto nei pazienti che vanno incontro frequentemente allo stesso tipo di calcolosi.
Curare l’alimentazione in caso di calcoli renali รจ anche molto importante, cosรฌ come una corretta idratazione.
Misure generali di prevenzione
- Terapia idropinica, ossia aumento dellโassunzione di liquidi (bere almeno 2 L di acqua al giorno, preferibilmente frazionata durante la giornata), quantitร da modificare in base alle attivitร quotidiane del soggetto. Per esempio, viene consigliato di bere di piรน nei periodi estivi o nei giorni di attivitร fisica sostenuta. Lโobiettivo รจ quello di diluire le urine e assicurare unโadeguata diuresi giornaliera al fine di favorire lโespulsione di calcoli di piccole dimensioni e prevenire il loro accrescimento nel tempo mediante un โlavaggio meccanicoโ della via escretrice.
- Alimentazione e dieta, poichรฉ la composizione delle urine viene influenzata dallโalimentazione. Le modifiche del regime dietetico vanno valutate con lo specialista, che darร indicazioni specifiche a seconda del tipo di calcolosi.
- Riduzione del peso corporeo.
- Terapia farmacologica in casi specifici.
Calcoli renali e alimentazione
La dieta come forma di prevenzione per i calcoli renali รจ molto importante. Quindi รจ necessario sapere cosa mangiare e cosa evitare. Ecco alcuni consilgi.
- Bevi abbondante acqua: l’acqua รจ fondamentale per diluire le sostanze che possono portare alla formazione dei calcoli. Bere almeno 2-3 litri di acqua al giorno puรฒ aiutare a prevenire i calcoli renali.
- Limita il sale: una dieta ricca di sodio puรฒ aumentare l’eliminazione di calcio nelle urine, il che puรฒ contribuire alla formazione dei calcoli di calcio. Limita il consumo di cibi salati, cibi confezionati e fast food.
- Riduci l’assunzione di proteine animali: troppe proteine animali possono aumentare la formazione di calcoli di acido urico. Riduci il consumo di carne rossa, frattaglie e frutti di mare, e preferisci fonti di proteine magre come il pollo o il pesce.
- Controlla l’assunzione di ossalati: alcuni calcoli sono formati da ossalato di calcio. Limita il consumo di cibi ricchi di ossalati, come spinaci, barbabietole, noci e cioccolato.
- Consuma calcio in modo equilibrato: contrariamente a quanto si possa pensare, limitare lโassunzione di calcio nella dieta puรฒ aumentare il rischio di calcoli. ร quindi utile consumare quantitร moderate di questo minerale da fonti alimentari sane come latticini a basso contenuto di grassi o alimenti arricchiti di calcio poichรฉ riducono lโassorbimento di acido ossalico.
- Mantieni un peso corporeo ideale: l’obesitร e il sovrappeso sono un fattore di rischio per i calcoli renali. Mantenere un peso corporeo sano attraverso una dieta equilibrata come quella di Melarossa e l’esercizio fisico puรฒ aiutare a ridurre il rischio.
- Limita l’alcol: l’abuso di alcol puรฒ aumentare il rischio di calcoli di acido urico. Quindi bere alcol con moderazione e bere anche acqua, poichรฉ lโalcol porta a disidratazione.
- Evita le bevande zuccherate: possono aumentare il rischio di calcoli renali. Opta per bevande a basso contenuto di zuccheri o tisane senza zucchero.
- Attenzione a un eccesso di vitamina D: poichรฉ favorisce l’assorbimento intestinale del calcio causando ipercalcemia (troppo calcio nel sangue) e ipercalciuria (eccesso nelle urine). Fare quindi attenzione agli integratori di vitamina D.
Cenni di anatomia dell’apparato urinario
I reni sono 2 organi localizzati nella regione posteriore dellโaddome, ai lati della colonna vertebrale. Hanno una forma che ricorda quella di un fagiolo e misurano circa 10 cm. Esternamente sono avvolti da uno strato di grasso – che li protegge – mentre internamente sono formati da 2 zone, una piรน interna (midollare) e una piรน esterna (corticale).
La funzione principale dei reni รจ quella di produrre lโurina e riversarla nella via escretrice.
Nella loro porzione centrale, infatti, sono presenti i calici che si riuniscono in un bacinetto – la pelvi renale – da cui partono 2 tubicini sottili, 1 per ciascun lato – lโuretere di destra e di sinistra – che scendono in basso fino a raggiungere la vescica.
Questโultima ha la funzione di accumulare lโurina e di permettere la minzione, che avviene con il passaggio dellโurina verso lโesterno attraverso lโuretra.
Fonti
- European Association of Urology (EAU).
- Urolitiasi nel mondo- Pubmed.
- Gestione nutrizionale dell’urolitiasi.
- Trattamento basato sulla fisiopatologia dell’urolitiasi.