Sommario
Il nervo sciatico, insieme a quello vago, è il nervo più lungo del nostro corpo. Infatti, nasce nella parte bassa della schiena e arriva fino al piede. Tuttavia, il nervo sciatico infiammato provoca dolori anche forti nella zona lombare che si diffondono attraverso il gluteo e le gambe.
E’ quella che chiamiamo “sciatica”: una patologia non grave che però ci impedisce di svolgere gran parte delle attività quotidiane, comprese le più banali.
Scopri quindi i sintomi, i rimedi, quanto dura e come curare il nervo sciatico.
Infiammazione del nervo sciatico: che cos’è
L’infiammazione del nervo sciatico, chiamata anche sciatica o lombosciatalgia, è generalmente causata dalla compressione di questo nervo o dei nervi spinali da cui trae origine.
Ma effettuare la diagnosi di infiammazione del nervo sciatico non è difficile. Infatti, è sufficiente l’esame obiettivo effettuato dal medico.
Invece, se si vuole indagare sulle cause che scatenano questa dolorosa infiammazione, sarà necessario sottoporsi ad una risonanza magnetica e, se necessario, anche all’elettromiografia. Il trattamento dell’infiammazione dipende dalla gravità della sintomatologia e dalla causa che la genera.
Questa infiammazione è più facile che colpisca le persone a partire dai 40 anni ed è più comune negli uomini.
Ma quanto dura il nervo sciatico? La durata dei sintomi può essere anche piuttosto lunga, per poi risolversi gradualmente, anche fino a 30 a 60 giorni in caso di evoluzione positiva come avviene nella maggior parte dei casi.
Cenni di anatomia
Insieme a quello vago, è il nervo più lungo e più grande presente nel nostro corpo. Nasce nella parte bassa della colonna (ovvero nella zona lombare dai forami L4-L5-S1-S2-S3), attraversa il gluteo (al di sotto del muscolo piriforme), la coscia e il ginocchio. A questo punto si divide in due rami:
- sciatico popliteo interno: che interessa la zona del polpaccio e della pianta del piede.
- Sciatico popliteo esterno: quello che ci permette di alzare la punta del piede ed eseguire la flessione dorsale, fondamentale per camminare.
Inoltre, il nervo sciatico è importantissimo sia per la sensibilità della gamba (dal dolore alla sensazione termica e tattile) che per la sua motilità.
Infiammazione del nervo sciatico: sintomi
L’infiammazione, nota anche come sciatalgia, può causare una serie di sintomi piuttosto sgradevoli spesso concentrati lungo il percorso del nervo sciatico, che si estende dalla parte bassa della schiena, attraversa i glutei e si estende lungo la parte posteriore della gamba fino al piede.
I sintomi più comuni dell’infiammazione del nervo sciatico includono:
- Dolore: può essere acuto, tagliente, lancinante o sordo. Può variare da lieve a grave e può colpire la parte bassa della schiena, i glutei, il retro della gamba o persino il piede.
- Formicolio o intorpidimento: può interessare una o entrambe le gambe.
- Debolezza muscolare: specialmente quando si tenta di sollevare il piede o muovere il piede verso l’alto.
- Difficoltà a camminare: a causa del dolore, del formicolio o della debolezza muscolare, può comparire una certa difficoltà a camminare o a eseguire movimenti normali con la gamba colpita.
- Sensazione di scosse elettriche.
- Peggioramento con movimenti specifici: come piegarsi in avanti, starnutire, tossire o sedersi per lunghi periodi.
- Rigidità o tensione muscolare: la zona colpita può diventare rigida o tesa a causa del dolore e della tensione muscolare.
È importante evidenziare che i sintomi possono dipendere anche dalla causa sottostante dell’infiammazione, tra cui: ernia del disco, stenosi spinale, sindrome del piriforme o lesioni traumatiche.
Infiammazione del nervo sciatico: cause
Generalmente quando si infiamma il nervo sciatico è perché questo, o uno dei nervi spinali, viene soggetto a compressione, che genera, a sua volta, effetti irritativi dolorosi. Inoltre, le patologie che possono generare la compressione del nervo sciatico sono molte. Tra le più comuni abbiamo:
- ernia del disco lombo-sacrale.
- Protrusione/ernia.
- Discopatia degenerativa lombo-sacrale.
- Stenosi vertebrale lombo-sacrale, ovvero il restringimento di una parte del canale spinale all’interno del quale c’è il midollo spinale.
- Stenosi foraminale lombo-sacrale: si verifica quando c’è un restringimento dei piccoli canali attraverso cui passano le radici dei nervi spinali.
- Spondilolistesi lombo-sacrale: si tratta di una patologia che provoca lo scivolamento di una vertebra sull’altra.
- Sindrome del piriforme: indica che il muscolo piriforme comprime il nervo sciatico generando così dolori e fastidi. Generalmente tale sindrome si verifica a causa di un trauma o una contrattura.
- Tumore spinale lungo il tratto lombo-sacrale della colonna vertebrale: le masse cellulari in espansione spingono sul midollo spinale e/o sulle radici dei nervi spinali, provocandone così la compressione.
- Gravidanza: quando la gestazione è nella sua fase avanzata, l’utero, al massimo del suo volume per la presenza del feto, può comprimere il nervo sciatico.
- Lesioni traumatiche del nervo sciatico: queste, generalmente, sono causate dalle fratture scomposte delle ossa della coscia o della gamba che possono addirittura provocare la recisione del nervo sciatico.
Infiammazione al nervo sciatico: fattori di rischio
Vediamo quali sono invece le condizioni che possono predisporre all’infiammazione del nervo sciatico per capire come poterle prevenire:
- invecchiamento: con il passare dell’età la colonna vertebrale subisce dei fisiologici mutamenti che la predispongono allo sviluppo delle ernie discali.
- Obesità: il peso eccessivo, soprattutto se prolungato nel tempo, può modificare la struttura della colonna vertebrale esponendola così allo sviluppo delle ernie discali.
- Postura: una postura scorretta (sedersi in modo scomposto, stare molte ore seduti alla scrivania) può favorire lo sviluppo di ernie del disco.
- Sedentarietà: chi fa poco movimento è più predisposto ad avere la sciatica.
- Artrite della colonna vertebrale: patologia che rende vulnerabili alla compressione dei nervi spinali.
- Diabete: una complicanza del diabete è la neuropatia diabetica, ovvero il deterioramento dei nervi periferici, compreso quello sciatico.
- Protesi dell’anca: quando, in modo del tutto involontario, si recide il nervo sciatico durante l’intervento chirurgico di protesi dell’anca. Si tratta, fortunatamente, di un’evenienza molto rara.
Complicanze
Le complicanze dell’infiammazione del nervo sciatico sono direttamente proporzionali al livello di compressione del nervo stesso. Se la compressione è grave o le cure inadeguate, si può incorrere in:
- zoppia.
- Insensibilità dell’arto interessato.
- Debolezza muscolare.
- Perdita di controllo dello sfintere anale e di quello viscerale.
Quando rivolgersi al medico
Ma quando è importante rivolgersi al medico? Quali sintomi dobbiamo tenere sotto controllo? E’ necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia quando i sintomi:
- peggiorano senza un motivo apparente.
- La sintomatologia appare dopo un trauma violento alla schiena.
- Ai sintomi classici dell’infiammazione se ne sovrappongono altri quali formicolio, scarso controllo dello sfintere anale e vescicale.
Diagnosi
La diagnosi di infiammazione del nervo sciatico si basa sull’anamnesi, ovvero sul racconto dei sintomi effettuato dal paziente, e sull’esame obiettivo. Qualora ciò non fosse sufficiente, il paziente deve essere sottoposto alle seguenti analisi strumentali per capire le cause e identificare così la cura adeguata.
- raggi X alla colonna vertebrale: permettono di identificare, se molto evidenti, ernie discali, stenosi vertebrali, stenosi foraminali;
- Risonanza magnetica lombo-sacrale e/o TAC: permettono al medico di identificare, in una fase iniziale, tumori spinali, ernie discali, stenosi vertebrali, stenosi foraminali;
- Elettromiografia: si utilizza nella diagnostica neurologica per la valutazione di patologie a carico del sistema nervoso periferico e dell’apparato muscolare lungo il nervo sciatico.
Come si cura il nervo sciatico: terapia
Il trattamento dell’infiammazione del nervo sciatico varia in base alla gravità della sintomatologia e delle cause che la generano.
Infatti, quando l’infiammazione è lieve, è sufficiente il riposo fino alla scomparsa del dolore e la correzione di eventuali posture scorrette.
Anche l’osteopata può rappresentare un valido rimedio per attenuare i sintomi di una sciatalgia. Invece, quando le cause sono clinicamente importanti e l’infiammazione non passa con il riposo, diventa necessaria la somministrazione di farmaci e/o sedute di fisioterapia (esercizi volti a migliorare la postura, rinforzare la muscolatura e la flessibilità della colonna vertebrale) o, in casi estremi, l’intervento chirurgico.
Quest’ultimo è previsto quando:
- l’infiammazione è causata da ernia del disco lombo-sacrale, da stenosi spinale lombo-sacrale, da spondilolistesi, che non hanno risposto adeguatamente alle cure effettuate.
- La sofferenza al nervo sciatico è causata da un tumore spinale che interessa il tratto lombo-sacrale della colonna vertebrale.
Oltre al riposo, soprattutto dalle attività sportive, è possibile fare esercizi quotidiani di stretching per allungare i muscoli della schiena. Il fisioterapista saprà insegnarteli dopo un’analisi del problema alla radice. Anche lo yoga è un ottimo rimedio per alleviare il dolore e allungare la zona lombare.
Yoga per alleviare il dolore
Nervo sciatico: prevenzione
Per prevenire l’infiammazione del nervo sciatico, è consigliato cambiare alcune abitudini sbagliate per proteggere il proprio corpo. In particolare dobbiamo porre la massima attenzione:
- durante il sollevamento di pesi.
- Alla postura, in particolare quando siamo seduti;
- Attenzione al materasso, che può contribuire alla formazione di protrusione ed ernie discali quando deformato. Prestare attenzione ai dolori al mattino appena svegli e controllate l’elasticità del vostro materasso.
- All’esercizio fisico che deve essere costante, regolare ed equilibrato. Ottimo il movimento in acqua perché non sovraccarica le articolazioni. L’assenza dell’attività motoria predispone comunque all’infiammazione del nervo sciatico.
Sciatica: prevenzione a tavola
Possiamo prevenire la sciatica anche a tavola, seguendo accortezze semplici ma efficaci. Intanto dobbiamo ricordarci di bere tanto perché una corretta idratazione conserva in salute i muscoli ed aiuta l’eliminazione delle scorie.
Inoltre, lo zenzero è un analgesico naturale: se lo aggiungiamo fresco ai nostri piatti il giovamento è assicurato. Fondamentali, come sempre, anche frutta, verdura e gli alimenti che contengono vitamina B.
Recenti ricerche scientifiche metterebbero in correlazione l’infiammazione del nervo sciatico con una carenza di vitamina B12.
Infatti, questa contribuisce in modo essenziale alla produzione di mielina, un complesso di proteine varie che compongono uno strato di pellicola grassa, una sorta di “guaina” che avvolge i nervi con lo scopo di “isolarli”.
Se questo rivestimento si impoverisce, il dolore potrebbe farsi sentire, e anche violentemente. Quindi la carenza di vitamina B12 potrebbe anche causare una deficienza nella rigenerazione delle cellule e dei rivestimenti nervosi.
Sciatica: rimedi omeopatici
I rimedi omeopatici sono una scelta individuale ma è bene sempre concordarli con il proprio medico e consultare un medico omeopata.
Quando la causa dell’infiammazione del nervo sciatico è il freddo o l’umidità, il rimedio omeopatico più adatto è il Rhus toxicodendron.
Invece, il Nux Vomica agisce sul dolore e sulla sensazione di fragilità. Inoltre, è ottimo anche per i dolori all’apparato muscolo-scheletrico, e per i reumatismi.
Articolo rivisto dalla Dottoressa Diana Catocchia.