Massa muscolare: più diminuisce, più aumentano i rischi per la salute del cuore. Almeno negli uomini di età pari o superiore a 45 anni. Sono le conclusioni a cui è giunto uno studio condotto da ricercatori del Centro de Investigación Biomédica en Red de Salud Mental di Madrid, dell’Università di Canberra in Australia e dell’Università di Atene, pubblicato sul Journal of Epidemiology & Community Health. La ricerca ha evidenziato che non solo il rischio cardiovascolare negli uomini aumenta con la perdita di massa muscolare, ma che questo vale anche in assenza di problemi cardiaci o circolatori. Un aspetto, quest’ultimo, che non era stato indagato in precedenza.
Massa muscolare e salute del cuore: lo studio
Il team ha analizzato le informazioni mediche di 2.020 partecipanti, metà uomini e metà donne, per un periodo di 10 anni. Tutti i soggetti avevano un’età pari o superiore a 45 anni e non soffrivano di malattie cardiache.
Sono stati presi in esame stile di vita (dieta e esercizio fisico), valori dei grassi nel sangue, biomarcatori di infiammazione sistemica, peso e pressione sanguigna. Tutti elementi che possono influire sul rischio cardiovascolare.
Gli studiosi hanno anche calcolato la massa muscolare scheletrica dei partecipanti, adattata in base al peso e all’altezza di ogni individuo.
Durante il periodo di follow-up di 10 anni, i ricercatori hanno registrato 272 eventi cardiovascolari, sia fatali che non fatali.
Il team ha scoperto che gli uomini avevano circa quattro volte più probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari rispetto alle donne. Inoltre, sempre tra gli uomini, ha osservato un legame tra un volume di massa muscolare inferiore e un rischio maggiore di problemi cardiovascolari.
I maschi con il più alto volume di tessuto muscolare avevano, invece, un rischio inferiore dell’81% di eventi come ictus e infarto, rispetto a quelli con la massa muscolare più bassa.
Il team ha inoltre osservato che negli uomini con il più alto volume di tessuto muscolare erano anche meno presenti altri fattori di rischio cardiovascolare, come ipertensione, diabete o obesità.
Gli autori sottolineano che lo studio, di tipo osservazionale, non permette di stabilire una relazione di causa ed effetto tra massa muscolare e rischio cardiaco. Nel documento di studio suggeriscono, comunque, che:
“la prevenzione del declino della massa muscolare scheletrica, sempre più diffuso tra le popolazioni di mezza età e più anziane, può costituire un mezzo efficace per promuovere la salute cardiovascolare.”
Massa muscolare: come ridurre la perdita
Una perdita di massa muscolare scheletrica è fisiologica con l’avanzare dell’età. Questo processo colpisce soprattutto gli uomini: la ricerca mostra che dopo i 30 anni la massa muscolare tende a diminuire del 3-5% per decennio.
La massa muscolare rappresenta circa il 50% della massa magra, che determina in larga misura il metabolismo basale, cioè il dispendio energetico dell’organismo in condizioni di riposo. In generale, più muscoli abbiamo, più calorie tendiamo a consumare nell’arco della giornata. Ecco perché una riduzione di massa muscolare, quindi anche di massa magra, oltre a rappresentare un rischio per il cuore può favorire il sovrappeso e contribuire a cattive condizioni di salute.
Per prevenire e ridurre al minimo questa perdita, è importante mantenersi il più possibile attivi, praticando regolarmente sport o approfittando di ogni occasione per fare movimento, anche semplicemente camminando o usando le scale invece dell’ascensore.
Fonte: Sciencedaily