Mangiare bene fin da giovani è una assicurazione per la fertilità maschile: assumere tanta frutta, verdura, pesce e cereali integrali migliora la qualità dello sperma, danneggiata da stili di vita e di alimentazione sbagliati. Secondo una ricerca pubblicata dalla rivista Jama Urology, gli adulti che seguono una dieta bilanciata sin dalla più tenera età hanno infatti 68 milioni di spermatozoi in più per eiaculato. Rispetto ai coetanei che mangiano a base di cibo spazzatura, da snack a cibo industriale, dolci, pizza, bibite.
Lo studio più ampio mai fatto
Lo studio pubblicato di recente è il più ampio mai condotto. E ha esaminato lo stile alimentare in correlazione con la funzione testicolare dei maschi coinvolti.
Nello studio sono stati coinvolti 2.935 giovani di 19 anni di età. Il campione è stato diviso in 4 gruppi a seconda del loro comportamento alimentare.
È emerso che coloro che mangiavano sano (tanta frutta e verdura, pesce, cereali integrali) avevano 68 milioni di spermatozoi in più per eiaculato. Rispetto a chi seguiva una dieta prettamente occidentale e poco nutriente. I vegetariani invece avevano 33 milioni di spermatozoi in più per eiaculato rispetto ai coetanei che si nutrivano male.
Dati importanti, anche perché la fertilità non è un parametro legato solo alla capacità di procreare, ma è anche legata allo stato di salute e all’aspettativa di vita dei maschi.
E conferma quanto dimostrato anche da studi precedenti, ossia che la dieta mediterranea aumenta la quota di spermatozoi sani e di elevata qualità. Tra gli alimenti consigliati, caffè, agrumi, pomodori, ortaggi a foglia verde, uova, pesce, frutta secca, avocado e olio extravergine di oliva.
Leggi anche il nostro articolo su come mangiare tanta frutta e verdura migliora la fertilità maschile.
La qualità dello sperma è in calo
Probabilmente a causa di molteplici fattori ambientali (tra cui la dieta occidentale, che è stata più volte chiamata in causa) la qualità dello sperma è infatti in continua discesa. La concentrazione di spermatozoi è scesa del 60% tra il 1973 e il 2011. Inoltre, anche la concentrazione di testosterone, l’ormone sessuale maschile, ha un trend in decrescita.
Un uomo che abbia 39 milioni di spermatozoi per eiaculato (o meno di 15 milioni per millilitro di sperma) ha una concentrazione spermatica bassa. Che non solo impatta negativamente sulla possibilità di fare figli, ma riflette anche chiaramente il suo stato di salute generale.
Per migliorarla, oltre a una corretta alimentazione sin dalla giovane età, è bene praticare una regolare attività fisica, anche semplicemente una camminata quotidiana. Oltre, ovviamente, a smettere di fumare.