Non esiste solo il contagio da Coronavirus, ma anche lo stress da Coronavirus, una minaccia davvero globale. In un momento di emergenza e repentini cambiamenti di abitudini di vita, come quelli piombati improvvisamente addosso agli italiani con l’emergenza Coronavirus, inevitabilmente si presenta infatti anche lo stress. Ma c’è modo per arginarlo, seguendo alcuni piccoli suggerimenti e avendo buon senso. Lo garantisce l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che ha diffuso una serie di consigli dedicati agli adulti, ma anche ai bambini.
I consigli per gli adulti
Innanzitutto, spiega l’Oms, è normale sentirsi tristi, confusi e spaventati durante una crisi o una emergenza così spiazzante. Anzi, l’Oms consiglia a chi si dovesse sentire sopraffatto dall’angoscia, di parlare con un operatore sanitario o con un consulente. Tra i consigli riservati specificatamente agli adulti:
- parlare con le persone di cui ci si fida veramente, in grado di ascoltare
- cercare informazioni solo su fonti attendibili. Ovvero Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Oms
- non consultare in modo ossessivo i social o i canali che presentano scenari catastrofici
- mantenere uno stile di vita sano (non fumare, non bere, fare esercizio fisico), anche dovendo stare a casa. E continuare a sentire gli amici e la famiglia per telefono o per mail
- limitare la preoccupazione e l’agitazione riducendo il tempo passato a guardare i media che parlano di notizie per te sconvolgenti.
E quelli per i più piccoli
Ma non sono solo gli adulti a essere colpiti dallo stress: lo stress colpisce anche i bambini. E il primo sintomo è che i bimbi siano più agitati, inquieti ed insistenti nelle loro richieste. Possono diventare anche arrabbiati e arrivare a bagnare il letto. Tra i consigli dell’Oms riservati alla cura dei più piccoli:
- rassicurarli con una carezza in più, dare loro pacate spiegazioni e ascoltarli
- cercare di tenere i bambini accanto, per quanto possibile. Farli giocare e rilassare
- in caso di separazione, ad esempio per ricovero in ospedale, stabilire comunque contatti regolari con i bambini, anche per telefono
- rassicurare i bambini fornendo spiegazioni chiare con linguaggio adatto alla loro età: ad esempio, “la mamma, il papà, o altra persona della famiglia, potrebbero iniziare a non sentirsi bene e potrebbero andare in ospedale per un po’ di tempo”
- fornire loro informazioni chiare su come per ridurre il rischio di essere contagiati dalla malattia con parole che possono capire a seconda della loro età.
E, se avete bisogno di qualche suggerimento su come spiegare con chiarezza ai vostri bambini le cose fondamentali sul Coronavirus, leggete il nostro Glossario per capire meglio che cos’è.