Sommario
La gravidanza è sempre un periodo delicato per una donna. Lo è ancora di più se si è affetti da una patologia seria come la sclerosi multipla. Ma diventare mamma non è precluso.
Sclerosi multipla: che cos’è
La sclerosi multipla (SM) è una malattia cronica che colpisce il sistema nervoso centrale, per cui è neurodegenerativa.
Inoltre, è una malattia autoimmune in quanto le difese immunitarie aggrediscono la guaina mielinica che protegge i nervi. La sclerosi multipla può colpire il cervello, il midollo spinale ma anche il nervo ottico. I sintomi variano da un paziente all’altro, ma i disturbi che prevalgono sono:
- fatica
- mancanza d’equilibrio
- calo della vista
- difficoltà motorie.
“In Italia sono colpite da sclerosi multipla oltre 126 mila persone con circa 3.400 nuovi casi”, commenta Gioacchino Tedeschi, Presidente Sin – Società Italiana Neurologia.
“La sclerosi multipla è una malattia neurologica cronica, tipicamente declinata al femminile (63,8% contro 36,2%). Sebbene nella maggior parte dei casi venga diagnosticata tra i 20 e 40 anni, oggi, le evidenze scientifiche dimostrano che le donne possono avere figli senza modificare a lungo termine l’andamento della malattia e senza causare danni al nascituro”, spiega l’esperto.
Se vuoi approfondire il tema leggi il nostro articolo su Sclerosi multipla: che cos’è, sintomi, diagnosi e cura.
Gravidanza e sclerosi multipla: la campagna di Onda
Ogni dubbio viene chiarito grazie alla campagna indetta dalla Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, dal titolo SM e gravidanza: Semplicemente Mamma. Realizzata con il patrocinio di Sin – Società Italiana Neurologia e Aism- Associazione Italiana Sclerosi Multipla, e il contributo di Biogen Italia, ha l’obiettivo di indagare i dubbi, i bisogni e le necessità delle donne con sclerosi multipla che vogliono avere figli.
Onda ha condotto un’indagine in collaborazione con l’istituto di ricerca Doxapharma coinvolgendo pazienti in diverse fasi del loro percorso. Lo studio ha coinvolto 10 donne con sclerosi multipla che avevano il desiderio di intraprendere o che avevano già avviato il progetto di una maternità, con l’intento di indagare il loro vissuto, i timori e i dubbi, insieme a 26 clinici, neurologi e ginecologi, provenienti da centri Sclerosi Multipla sul territorio nazionale.
Gravidanza e SM: l’obiettivo della campagna
Le finalità della campagna sono quelle di capire quali sono le preoccupazioni delle speciali neo mamme e andare incontro alle loro richieste. Queste possono riguardare:
- la gravidanza
- l’allattamento
- la genitorialità
- la paure di trasmettere la malattia
- le eventuali ricadute post-parto.
Insomma, tutte le preoccupazioni che attanagliano la donna in dolce attesa che è affetta da questa patologia.
Il progetto “SM e gravidanza: Semplicemente Mamma” prosegue con una campagna informativa di sensibilizzazione su sclerosi multipla e gravidanza.
Gravidanza e sclerosi multipla: le difficoltà incontrate
La solitudine è la prima condizione vissuta dalla donna affetta da sclerosi multipla che decide di diventare mamma. È come se nessuno la capisse, né chi le sta intorno e neppure i medici che dovrebbero rassicurarla.
Non c’è soprattutto sinergia tra il neurologo e il ginecologo per la gestione congiunta e omogenea della gravidanza e questo accentua il senso di insicurezza nella paziente.
Inoltre, le donne sono poco informate sulla sicurezza di alcuni tipi di farmaci in gravidanza e durante l’allattamento.
Gravidanza e sclerosi multipla: cosa si può fare
Cosa si può fare per migliorare il percorso della donna affetta da sclerosi multipla che desidera avere dei figli? Secondo la ricerca, queste sono le azioni concrete su cui puntare:
- sportelli psicologici
- corsi preparto specifici
- un farmaco sicuro da poter utilizzare lungo tutto il percorso dal concepimento al post partum
- favorire una maggiore sinergia tra i diversi specialisti coinvolti.
- una diffusione capillare di formazione e informazione
- percorsi e linee guida standardizzati su allattamento, parto, fecondazione medicalmente assistita e infertilità.
Fonti: Fondazione Onda
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