Dormire fa bene alla salute, all’umore, persino alla dieta, ma se lo fai per più di 9 ore per notte il beneficio si trasforma in rischio: quello di aumentare le tue possibilità di essere colpito da ictus.
A scoprire il legame tra questa malattia e il tempo dedicato al riposo è stata una ricerca cinese, pubblicata sulla rivista Neurology. Il team di scienziati della Huazhong University of Science and Technology di Wuhan hanno osservato che non solo dormire troppo durante la notte, ma anche fare pisolini pomeridiani troppo lunghi è associato a un maggiore rischio di ictus.
9 ore di sonno a notte e pennichella pomeridiana: il legame con l’ictus
Per 6 anni, il team di studiosi ha condotto esami e analisi su oltre 31mila adulti sani, in media di 62 anni di età, monitorando il loro stile di vita, le abitudini alimentari, l’attività fisica svolta e, naturalmente, la durata e la qualità del sonno. Nel periodo di follow-up, si sono verificati 1.557 casi di ictus.
Gli studiosi hanno così scoperto che dormire più di 9 ore per notte era associato ad un aumento del 23% delle probabilità di venire colpiti da ictus. Il rischio di ictus era addirittura del 25% per chi a metà giornata faceva una pennichella di più di un’ora e mezza. Anche dormire male, hanno osservato gli studiosi, era associato a un aumento del rischio di ictus del 29%.
Si tratta di uno studio che non dimostra una relazione di causa-effetto tra sonno e ictus, ma solo un’associazione. Le ragioni sono ancora da indagare in modo approfondito. Tuttavia “studi precedenti hanno dimostrato che l’abitudine di dormire molto e di fare lunghi pisolini determina cambiamenti sfavorevoli dei livelli di colesterolo e un aumento della circonferenza vita, entrambi fattori di rischio per l’ictus”, ha fatto notare Xiaomin Zhang, tra gli autori dello studio.
Sonno: anche troppo poco non è buono
Naturalmente, un sonno che non duri più di 7-8 ore per notte non fa male, anzi. Al contrario, dormire troppo poco mette a rischio la salute quanto dormire troppo, come evidenziato da numerose ricerche.
Gli studiosi del sonno della School of Medicine and Western Psychiatric Institute and Clinic dell’Università di Pittsburgh, ad esempio, hanno dimostrato che la carenza di sonno è in grado di compromettere moltissime funzioni dell’organismo, dal metabolismo alle funzioni cerebrali, dall’umore all’attenzione.
Sembra anche esserci un legame tra poco sonno e aumento di peso. Non dormire a sufficienza abbassa i livelli di leptina, l’ormone della sazietà (quello che comunica al cervello che hai assunto abbastanza cibo), mentre fa aumentare quelli di grelina, che stimola l’appetito. La mancanza di sonno mette a rischio anche la capacità di correlare il desiderio di cibo alla valutazione del gusto. Il risultato è che, se si dorme poco, si tende a mangiare di più e a preferire cibi grassi e dolci.