Il tumore al seno, che in Italia colpisce una donna su 8, è un’esperienza che lascia ferite, nel corpo e nell’anima. Ma è anche un dramma dal quale si può rinascere. Attraverso l’incontro con medici e psicologi, la conoscenza delle possibilità che la medicina offre, per esempio le nuove tecniche di ricostruzione mammaria, la condivisione di esperienze e il dialogo tra donne.
Come nella mostra “Donna x Donna”, allestita dal 25 al 27 ottobre a Roma (Hotel Plaza, via del Corso, 126 – inaugurazione ore 18.30 – ingresso libero) sotto la direzione artistica del fotografo Silvio Esposito di Obiettivo Fotografico. Un percorso per immagini che, attraverso l’obiettivo di donne che fotografano altre donne, racconta l’esperienza dolorosa del tumore al seno ma anche le possibilità di ricostruire la propria vita dopo la malattia.
L’evento è prodotto e organizzato da Obiettivo fotografico con il supporto dell’Associazione Beautiful After Breast Cancer Italia Onlus e fa parte del calendario di iniziative del BRA-DAY – Breast Reconstruction Awareness Day 2019, giornata internazionale per la consapevolezza sulla ricostruzione mammaria che si è celebrata qualche giorno fa.
Donna x Donna: conoscere, condividere, ascoltare per sconfiggere la malattia
Donna x Donna è una mostra che rivoluziona il concetto di malattia. Perché ne racconta il dolore ma, molto di più, celebra “la speranza, la spinta, lo stimolo a disattenderne il volto maligno” attraverso un percorso basato sul “condividere e diffondere, conoscere e comprendere, ascoltare e capire altre donne”.
È un dialogo fotografico in cui donne si mostrano all’obiettivo di altre donne senza remore né paure. Un invito a riflettere su come recuperare il proprio essere donna dopo il tumore e su come guardare al futuro attraverso le possibilità che la medicina offre.
Microstorie fatte di amicizia, famiglia, amore, sessualità, che mostrano esperienze e solidarietà, in un confronto tra medici, pazienti e soprattutto, totalmente, tra donne. Amazzoni contemporanee ferite dal male, ma pronte a sfoderare le loro risorse e a combattere.
Il tutto raccontato dall’obiettivo di 6 fotografe (Carla Tanitzergh Del Ciotto, Giulietta Vulcano, Marina Visvi, Sabrina Genovesi, Sandra Paul, Tiziana Ruggiero) con tecniche diverse: bianco e nero o colore, immagini digitali, scale di grigi, pellicole 35 mm, analogiche, foto stampate in diversi formati.
Il risultato è una carrellata di scatti attraversati da una complicità giocosa, da una leggerezza data dalla “consapevolezza che esiste un dopo nuovo, che la rinascita è un dato reale, tangibile, condivisibile con gioia”. Che è possibile ricostruire. Come si legge nella didascalia di una delle foto in mostra:
“Ricostruire. La propria vita, il proprio futuro, il proprio corpo, la propria mente e rivedersi belle, perché lo si è sempre state. Diffondere questo pensiero e darsi questa possibilità. Perché la serenità si può ricostruire, con coraggio e determinazione, anche tornando ad amare il proprio corpo e la propria immagine rimuovendo i segni della malattia dall’anima, senza paura”.
Ricostruire il seno per ricostruire la propria vita
La mostra Donna x Donna rinnova, per il quarto anno, la collaborazione tra Obiettivo Fotografico e l’associazione Beautiful After Breast Cancer Italia Onlus. BABC è un’associazione presieduta dalla prof.ssa Marzia Salgarello, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Plastica della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma.
Il suo obiettivo è quello di divulgare la ricostruzione mammaria dopo mastectomia per aiutare le donne a rielaborare la propria esistenza a partire dall’intervento. Le attività dell’associazione sono quindi finalizzate a consentire l’accesso delle pazienti a tutte le informazioni utili per fare scelte consapevoli.
In quest’ottica, anche quest’anno la BABC è stata tra i protagonisti del BRA-DAY, Breast Reconstruction Awareness Day, giornata internazionale per la consapevolezza sulla ricostruzione mammaria. E lo ha fatto con un progetto di informazione sui rischi di contrarre il linfoma ALCL (anaplastico a grandi cellule) dopo un intervento di ricostruzione con impianto mammario. Un evento raro, ma che sta destando forte preoccupazione tra le donne che hanno subito una ricostruzione mammaria o sono in attesa di operarsi.
Si tratta di “Help yourself with information”, un manifesto in cui un gruppo di specialiste in chirurgia plastica e di senologhe delle Breast Unit italiane risponde alle 10 domande più ricorrenti delle donne sulle opportunità e sui rischi della ricostruzione mammaria.
Il manifesto sarà distribuito negli ambulatori e nelle sale d’attesa dei reparti di chirurgia plastica e nei centri di senologia per aiutare le donne a scegliere consapevolmente per la propria salute e la propria vita.