Coronavirus: è allarme anche in Italia. Dopo il primo caso, un 38enne di Codogno (Lodi), registrato la settimana scorsa, e l’individuazione di due focolai di infezione, in Lombardia e in Veneto, il contagio si sta espandendo a macchia d’olio in tutto il Nord. I numeri sono in aumento e collocano l’Italia al terzo posto nel mondo per casi di Coronavirus. Ad oggi i contagi sono oltre 200, 7 le vittime.
Una situazione di emergenza che inevitabilmente preoccupa e che ha portato Ministero della Salute e Regioni ad adottare misure straordinarie per contenere la diffusione del virus. In assenza di farmaci ad hoc e vaccini, infatti, le principali armi a disposizione sono l’isolamento per chi è infetto o ha avuto contatti stretti con pazienti infetti, la diagnosi precoce e il rispetto di norme, prima di tutto igieniche, che aiutino a prevenire il contagio.
Istituzioni, Protezione Civile, strutture sanitarie invitano a non cedere a panico e psicosi, ma anche a mettere in atto, ognuno nel suo quotidiano, tutte quelle misure che possano aiutare a fronteggiare l’emergenza e contribuire a mantenere il virus il più possibile circoscritto. E’ importante attenersi alle linee guida e ai provvedimenti del Ministero della Salute, consultabili in tempo reale sul portale dedicato al Nuovo Coronavirus.
Fondamentale anche rispettare le misure adottate (e pubblicizzate sui rispettivi siti istituzionali) dalle Regioni coinvolte. Previsti stop, chiusure e restrizioni per scuole, chiese, manifestazioni sportive ed eventi – come il Carnevale di Venezia e quello di Ivrea – per contenere la diffusione del virus. L’obiettivo è quello di limitare il più possibile quelle situazioni che determinano una forte concentrazione di persone in un luogo, per evitare che possa scatenarsi un effetto domino.
Coronavirus: 10 comportamenti per proteggerti
Il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore della Sanità, d’intesa con Conferenza Stato Regioni, Ordini professionali medici e Società scientifiche, hanno redatto un manifesto che in 10 punti riassume le buone pratiche da adottare per proteggersi dal contagio. Il documento fornisce anche indicazioni su numeri utili per informazioni e assistenza e fa chiarezza su alcune fake news che stanno scatenando inutili allarmismi.
La prima regola per difendersi da Covid-19 è adottare basilari norme di igiene, in particolare lavarsi le mani, spesso e accuratamente (per almeno 60 secondi) con acqua e sapone. E’ importante anche evitare di toccarsi bocca, naso e occhi con le mani non ancora lavate.
Il nuovo Coronavirus, infatti, si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette, per esempio tramite:
- la saliva, tossendo e starnutendo
- contatti diretti personali
- le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi.
Per questo è anche importante coprire bocca e naso se si starnutisce o tossisce ed evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.
Fondamentale anche una corretta igiene degli ambienti e delle superfici che possano essere state contaminate dal virus. L’utilizzo di semplici disinfettanti è in grado di ucciderlo, annullando la sua capacità di infettare le persone. Sono sufficienti disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all’1% (candeggina).
L’uso delle mascherine è raccomandato se si sospetta di essere malati o si assistono persone malate.
Nessun rischio, invece, arriva dagli animali da compagnia, così come non ci sono pericoli nel ricevere pacchi dalla Cina, o da altri paesi in cui il virus è stato identificato, perché Covid-19 non è in grado di sopravvivere a lungo sulle superfici.
Covid-19: cosa fare se hai dubbi o pensi di poter essere stato contagiato
Per qualsiasi dubbio o richiesta di informazioni, puoi rivolgerti al numero verde dedicato attivato dal Ministero della Salute, 1500, o al tuo medico curante.
In caso di sintomi che possano far pensare a un contagio, l’invito è a non affollare ospedali e pronto soccorso, con il rischio di contribuire alla diffusione del virus venendo in contatto con altre persone se si è infetti. E’ invece importante contattare il 112, che vaglierà ogni singolo caso per valutare la migliore strategia di intervento. Gli eventuali esami che dovessero rendersi necessari per accertare il contagio potranno essere effettuati, qualora fosse ritenuto opportuno, anche a domicilio.
Quali sono i campanelli d’allarme a cui prestare attenzione? Il Covid-19 si manifesta come una semplice influenza, con febbre, tosse, raffreddore, oppure con sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Il periodo di incubazione è di 14 giorni.
I provvedimenti di Lombardia e Veneto
Lombardia e Veneto, le regioni in cui si sono registrati i due focolai di infezione, hanno attivato numeri verdi dedicati e adottato misure specifiche per i cittadini. Vediamo quali sono.
Lombardia
I cittadini che risiedono nei comuni di Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano (come precisato nell’ordinanza di Ministero della Salute e Regione Lombardia del 21 febbraio) e hanno sintomi influenzali non devono recarsi in pronto soccorso ma chiamare il numero verde unico regionale 800.89.45.45, oppure chiamare il 112 o, per informazioni generali, il numero 1500.
Tutte le informazioni aggiornate sui provvedimenti in atto, comprese chiusure, interruzioni di attività e altre misure di contenimento del virus, sono disponibili sul sito della Regione Lombardia.
Veneto
Le persone che temono di essere entrate in contatto con soggetti infetti, ma che non hanno alcun sintomo o che presentano sintomi lievi come febbre e/o tosse senza difficoltà respiratoria, non devono chiamare il 118 e non devono recarsi in ospedale, ma devono rivolgersi al numero verde 800.46.23.40.
In caso di dubbi o sospetti l’invito è a contattare il 1500, in presenza di sintomi la raccomandazione è quella di non andare in ospedale ma di chiamare il 118.
Tutte le informazioni aggiornate sui provvedimenti adottati, incluse tutte le misure specifiche per il contenimento del virus, sono disponibili sul sito della Regione Veneto.
Se vuoi saperne di più su Covid-19 e restare costantemente aggiornato su tutte le misure adottate, a livello nazionale e regionale, per contenere il contagio, consulta il portale del Ministero della Salute dedicato al Coronavirus.