Coronavirus: da oggi (15 giugno) l’app Immuni è attiva in tutta Italia. Dopo la sperimentazione che, dall’8 giugno, ha coinvolto 4 regioni – Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia –, da oggi su tutto il territorio nazionale è possibile scaricare dagli store digitali e utilizzare l’applicazione per il tracciamento dei contatti con persone contagiate, per monitorare il rischio Covid-19.
L’utilizzo di Immuni non è obbligatorio ma volontario, anche se il Governo invita ad usarla come ulteriore misura per arginare la diffusione del Coronavirus. Ad ora, sono 2 milioni e 200mila gli italiani che l’hanno già scaricata. Vediamo come funziona e come fare il download.
Come funziona l’app Immuni
L’app è stata scelta dai ministeri di Innovazione e Salute ed è progettata in modo da tutelare la privacy di chi la utilizza: Immuni non raccoglie dati come nome, cognome e data di nascita, numero di telefono, identità delle persone incontrate, posizione e movimenti di chi la usa, in modo che sia praticamente impossibile risalire alla sua identità.
Una volta scaricata, l’app ci avvisa in caso di esposizione a rischio Covid-19, cioè ci invia un alert se negli ultimi 14 giorni siamo entrati in contatto (a meno di 2 metri di distanza e per più di 15 minuti), con persone infette. Per utilizzarla, subito dopo il download, è sufficiente dichiarare di avere più di 14 anni e fornire la regione e la provincia di domicilio. Da quel momento, tramite il Bluetooth, l’app registrerà autonomamente gli incontri. Come funziona, a questo punto, il contact tracing?
Immuni: cosa succede in caso di contatto a rischio
Se una persona che ha scaricato Immuni risulta positiva al Covid dopo il tampone, potrà decidere di fornire agli operatori sanitari il codice di sblocco generato dall’app: si tratta di un codice, composto da 10 caratteri alfanumerici, che sbloccherà, ovvero autorizzerà, l’invio al server centrale, da parte del suo smartphone, della lista dei codici corrispondenti ai suoi incontri con le altre persone.
In questo modo, tutti i cellulari degli utenti che nei 14 giorni precedenti sono entrati in contatto con la persona positiva al Covid-19 riceveranno una notifica. L’alert li avviserà, invitandoli a contattare il proprio medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta per informarli dell’esposizione a rischio. I medici daranno comunicazione al Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di appartenenza e forniranno indicazioni su come procedere. Potranno per esempio disporre la sorveglianza attiva e un successivo tampone se ritengono che il rischio contagio sia alto.
Così come il download dell’app, anche la scelta di contattare il proprio medico nel caso in cui si riceva un alert è volontaria, non obbligatoria. Naturalmente, per chi decide di usare Immuni, l’invito, in caso di esposizione al rischio contagio, è quello di mettere in atto tutte le misure possibili, a partire dall’isolamento volontario, per evitare di contagiare altre persone e contribuire così a contenere l’epidemia di Covid-19.
Come scaricare Immuni
Immuni funziona su smartphone Android e iOS con sistemi operativi aggiornati. E’ disponibile sull’App Store di Apple e su Google Play per gli smartphone Android. A disposizione per qualsiasi dubbio, chiarimento o richiesta di assistenza ci sono un sito (immuni.italia.it) e un numero verde (800912491).
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