La circonferenza addominale è uno dei parametri utilizzati per valutare il rischio cardiovascolare o metabolico.
Questo indicatore è strettamente collegato alla presenza di grasso addominale, ovvero la concentrazione di tessuto adiposo e massa grassa nella zona dell’addome.
La distribuzione predominante di grasso sottocutaneo a livello addominale, infatti, è correlata all’aumento del grasso viscerale ed è proporzionale alla circonferenza esterna dell’addome.
Il metodo più semplice e diretto è misurare la circonferenza a livello dell’addome.
Sebbene l’indice di massa corporea sia un altro parametro comunemente utilizzato per classificare il peso corporeo e stimare la presenza di obesità o sovrappeso, non è sempre sufficiente per valutare accuratamente la distribuzione del grasso.
Per questo motivo, la misurazione della circonferenza addominale resta un indicatore essenziale per identificare la presenza di grasso addominale e il rischio di complicanze per la salute.
Circonferenza vita: cos’è e come si misura?
Per misurare la circonferenza vita è necessario posizionare un metro da sarta intorno al punto più stretto dell’addome, generalmente individuato a metà strada tra l’ultima costola e la cresta iliaca (osso dell’anca). La rilevazione va effettuata in piedi e con i muscoli addominali rilassati e alla fine di un’espirazione normale. In alternativa, si può misurare circa 1 cm sopra l’ombelico.
È un metodo indiretto, ma pratico, economico e dotato di una discreta attendibilità. Si tratta di un importante indicatore del grasso viscerale e dei rischi correlati. Secondo le linee guida, valori superiori a:
- 80 cm nelle donne e 94 cm negli uomini sono associati a un aumento del rischio di patologie come diabete e malattie cardiovascolari.
- 88 cm per le donne e 102 cm per gli uomini rappresentano una soglia di rischio molto elevato.
Questi valori corrispondono, rispettivamente, a un indice di massa corporea (IMC) intorno a 25, soglia del sovrappeso. Le raccomandazioni internazionali consigliano di mantenersi al di sotto di queste misure per prevenire complicanze metaboliche.
Inoltre, secondo gli studi, le riduzioni della circonferenza della vita, attraverso la dieta o l’esercizio fisico, sono associate a miglioramenti dei fattori di rischio cardiometabolico con o senza perdita di peso.
Questo vuol dire che una riduzione della circonferenza vita, a parità di peso, permette di ridurre i pericoli per la salute. In questo senso l’IMC da solo non basta: questo valore infatti si ottiene dividendo il peso, espresso in chili, per il quadrato dell’altezza, espresso in metri, quindi non tiene conto della misura della circonferenza vita.
Obesità e circonferenza addominale: cosa c’è da sapere
La circonferenza addominale, rilevata secondo il procedimento appena descritto, assume significato diverso in relazione all’età ed al sesso dell’esaminato. In particolare, per un individuo adulto:
- Valori superiori a 94 cm nell’uomo e ad 80 cm nella donna sono indice di obesità viscerale e si associano ad un “rischio moderato”.
- Valori superiori a 102 cm nell’uomo e ad 88 cm nella donna sono associati ad un “rischio accentuato”.
Tali parametri non sono validi per i bambini ed in generale per soggetti di statura inferiore ai 152 cm. Il test è poco indicativo anche per i culturisti (elevata massa muscolare a livello dell’addome).
Il monitoraggio della circonferenza addominale nell’arco del tempo è molto importante, in quanto un suo aumento, anche a parità di peso, riflette una crescita del grasso addominale e, di conseguenza, del rischio di insorgenza di malattie e disturbi.
Come l’eccesso di peso aumenta il rischio di malattie cardiache e ictus
Il peso in eccesso è un fattore di rischio piuttosto significativo per l’ipertensione, l’ipercolesterolemia e il diabete, condizioni che aumentano la probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari e ictus.
Il nostro peso corporeo è determinato dall’equilibrio tra l’energia assunta attraverso il cibo e quella consumata (bilancio energetico). Quando questo equilibrio si altera, le calorie in più rispetto al fabbisogno comportano un aumento di peso.
Essere in sovrappeso significa, infatti, assumere più energia di quanta ne consumiamo. Per mantenere un peso ottimale è quindi fondamentale adottare un’alimentazione equilibrata e sana, come quella proposta da Melarossa e la dieta mediterranea, riducendo l’apporto di grassi, alcol e calorie extra, e praticando una regolare attività fisica.
Se decidiamo di perdere peso, è importante farlo gradualmente e con costanza: questo approccio è più salutare e rende più difficile recuperare i chili persi.
La riduzione del peso comporta diversi benefici come l’abbassamento della pressione arteriosa, della glicemia e del colesterolo LDL, con un incremento del colesterolo HDL.
Inoltre, perdere peso non solo contribuisce alla nostra salute fisica, ma migliora anche il benessere generale e l’aspetto fisico, facendoci sentire meglio con noi stessi.
Conclusioni
La circonferenza vita è un indicatore importante per valutare il rischio legato all’obesità e alle malattie cardiovascolari.
Misurare correttamente questo parametro può fornire informazioni cruciali sul proprio stato di salute, aiutando a prevenire le patologie correlate all’accumulo di grasso addominale.
Per gli adulti, valori superiori a 94 cm negli uomini e 80 cm nelle donne sono associati a un rischio moderato, mentre superare i 102 cm negli uomini e gli 88 cm nelle donne indica un rischio più elevato. Non trascurare questo semplice ma efficace controllo per il tuo benessere.
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Fonti