E’ allarme Alzheimer nel mondo. A a causa dell’invecchiamento della popolazione, infatti, il numero delle persone con demenza di Alzheimer è destinato a triplicarsi. Superando a livello globale i 160 milioni di casi nel 2050. La previsione viene da uno studio
commissionato dal Rotary.
L’impatto economico dell’Alzheimer
Esaminando i trend attuali, rispetto ai 49 milioni di malati del 2019, già entro il 2020 questo numero salirà a 52 milioni. Comportando un costo annuo della demenza che a livello mondiale supera i mille miliardi di dollari, cifra destinata a raddoppiare già entro i prossimi 10 anni.
In Italia il costo medio annuo per malato è pari a 71 mila euro.
Un costo che è comprensivo delle spese a carico del Servizio Sanitario Nazionale e dei costi indiretti che ricadono sulle famiglie o sulle organizzazioni di sostegno.
“Moltiplicando questo costo per gli attuali 1,2 milioni di italiani malati di Alzheimer, si può capire quale sia il gigantesco impatto economico di questa malattia. Che nel nostro Paese rappresenta dunque una spesa di oltre 85 miliardi di euro annui“, sostengono gli analisti del Rotary Club Roma Capitale.
Una cifra che è 8 volte superiore rispetto al dato ufficiale riferito ai costi diretti, che ufficialmente ammontano a circa 11 miliardi di euro. Il 73% dei quali a carico delle famiglie.
L’Alzheimer colpisce di più le donne
Inoltre, la prevalenza di questa patologia aumenta con l’età, risultando maggiore nelle donne. Con percentuali che che vanno dall’1% per la classe di età dai 65 ai 69 anni, fino al 24% per le ultra-novantenni, rispetto agli uomini i cui valori variano rispettivamente dallo 0,6% al 18%.
La ricerca sta studiando come combattere questa malattia. Ma in attesa di risultati scientifici, si può iniziare a prevenirla, ad esempio, con uno stile di vita sano. Leggi il nostro articolo Uno stile di vita sano può combattere il rischio di demenza.
Considerando che l’Italia è il Paese più longevo d’Europa con 13,4 milioni di ultra-sessantenni, pari al 22% della popolazione, questo problema ci riguarda molto da vicino. “Per questo, ci proponiamo di fare con l’Alzheimer lo stesso che abbiamo fatto con la poliomelite. Con un impegno economico di circa 2 miliardi di dollari da parte dei soci rotariani di tutto il mondo. Un impegno che ha consentito di vaccinare 2,5 miliardi di bambini in 122 Paesi e di eradicare quasi del tutto questa malattia”, annuncia Pier Luigi Di Giorgio presidente del Rotary Club Roma Capitale.