Sommario
Le uova alla Benedict sono un succulento piatto unico di tradizione americana, perfette per una prima colazione salata o per il brunch. Le uova in camicia vengono servite su una fetta di pane tostato assieme a del prosciutto (nella versione tradizionale, della pancetta canadese) e ricoperte dalla salsa olandese.
Una pietanza davvero golosa e ricca, quindi, ma di base molto semplice. Sono i piccoli tocchi in più, a partire dalla salsa, a renderla davvero speciale. La preparazione non è complessa, ma ci sono dei passaggi da rispettare. Vediamo quali e come fare per realizzarli al meglio.
Una preparazione perfetta
Per preparare delle squisite uova alla Benedict devi conoscere ovvviamente la tecnica della cottura in camicia, essenziale per avere un tuorlo cremoso e scioglievole (running, come si dice in gergo). Per capire come si cucinano le uova in camicia ti consigliamo di leggere il nostro approfondimento con tutte le possibili varianti (in acqua bollente, forno e forno a microonde).
Ma il cuore delle uova alla Benedict è la salsa olandese. Considerata nella cucina francese come una delle cinque salse fondamentali, la salsa olandese è fatta con tuorli d’uovo e burro. I tuorli vengono montati a bagnomaria su una bastardella d’acciaio che non deve toccare l’acqua bollente. Si aggiunge poi del succo di limone, per acidificarli, e il burro.
Puoi usare del burro fuso chiarificato, ovvero con una parte grassa più spiccata, perfetto per rendere la salsa setosa. O anche incorporare il burro a temperatura ambiente a tocchetti, poco alla volta. Incorporalo lentamente, in modo da non stracciare la salsa (farla impazzire come può avvenire con la maionese). Il risultato è una crema dal sapore rotondo, morbida e liscia.
Uova alla Benedict, la ricetta
Uova alla Benedict
Ingredienti
Per le uova alla Benedict
- 4 uova
- 4 fette di prosciutto cotto
- 4 fette di pane integrale
Per la salsa olandese
- 2 tuorli d’uovo
- 200 ml di aceto bianco
- 60 g di burro
- 1/2 limone il succo
- pepe nero in grani q.b.
- 1 ciuffo di prezzemolo
- sale q.b.
Istruzioni
Prepara la salsa olandese
- Versa quasi tutto l’aceto, tranne un paio di cucchiai, in una pentolina assieme al pepe e ai gambi del prezzemolo. Fai bollire e riduci la fiamma della metà .
- Usa due cucchiai di questo aceto per montare i tuorli d’uovo. Mettili insieme in una bastardella e sbattili molto bene su un pentolino con acqua in ebollizione. Ci vorranno 5-6 minuti per ottenere una crema spumosa.
- A questo punto aggiungi il burro a pezzetti, poco alla volta, rimettendo la bastardella sul fuoco, continuando a montare. Una volta incorporato il burro, togli dal fuoco. Regola di sale, pepe, aggiungi qualche goccia di limone e tieni in caldo.
Prepara le uova in camicia
- Fai bollire l’acqua e quando raggiunge il bollore aggiungi un pizzico di sale e l’aceto che avevi tenuto da parte. Abbassa la fiamma, crea un vortice con una forchetta e aggiungi al centro del vortice l’uovo sgusciato. Attendi che l’albume si rapprenda e poi delicatamente preleva le uova e tienile da parte.
Assembla i toast
- Tosta le fette di pane integrale. Disponi una fetta di pane, aggiungi una fetta di prosciutto, l’uovo e condisci con la salsa.
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Uova alla Benedict, le varianti
Partendo dal presupposto che gli unici ingredienti chiave sono le uova e la salsa olandese, le variazioni possono essere infinite. Puoi scegliere il tipo di pane che ti aggrada di più: semplice pane in cassetta, pane integrale o addirittura l’English muffin (fatto con farina, latte e burro).
La ricetta tradizionale prevede del bacon, o meglio la pancetta canadese, un prodotto in realtà più simile al prosciutto cotto che non alla pancetta come la intendiamo noi. Ecco perché puoi aggiungere del prosciutto cotto, perfetto quello di Praga per il suo gusto affumicato. Oppure, del salmone affumicato, guarnendo con dell’aneto fresco.
Gustosa è anche l’aggiunta dell’avocado o di spinaci. E perché no? Degli asparagi, che si sposano perfettamente alle uova.
Uova alla Benedict, una storia contesa
Un piatto così succulento non poteva non avere una storia interessante. Alcuni lo fanno risalire ai monaci benedettini che erano soliti concedersi delle fette di pane raffermo con un uovo sopra alla domenica.
Ma si tratta solo di uno spunto. Il primo a rivendicare la paternità del piatto è stato lo chef Ranhofer che nel 1894 sperimentò per primo la ricetta nel ristorante Delmonico’s, a Manhattan.
Esiste un’altra pagina della storia, secondo cui a inventare il piatto sarebbe stato Lemuel Benedict, un agente di borsa che nel tentativo di riprendersi da una sbornia ordinò pane, uova in camicia, pancetta e salsa olandese.
Il maître dell’albergo assemblò i singoli ingredienti, sostituendo il pane con un English muffin e la pancetta con del prosciutto.
- Funzioni per scongelare e annullare la tostatura
- Posizionamento automatico delle fette
- Vassoio raccogli-briciole rimovibile
Uova alla Benedict nelle diete e nei menù
Una porzione di uova alla Benedict apporta all’incirca 362 calorie, una quantità perfetta per una colazione ricca e saziante. Si tratta di un piatto che pur avendo una quota di grassi abbastanza elevata, legata alle uova e al burro, è comunque molto completo dal punto di vista dei macronutrienti.
Con i carboidrati del pane e le proteine di uova e prosciutto cotto. Se desideri avere dei grassi migliori, sostituisci il prosciutto con del salmone, ricco di Omega-3.
Non dimenticare di aggiungere anche dell’attività fisica da moderata a intensa, per gustare in tranquillità le tue uova alla Benedict.
Le proprietà nutrizionali
Dobbiamo ripeterci, ma le uova sono un alimento ricco di proprietà nutrizionali importanti. Come anticipato nel precedente paragrafo, sono fonte di proteine di alto valore biologico. In più, apportano carotenoidi, responsabili del color arancio del tuorlo e antiossidanti potenti, zinco e ferro, vitamine A, E, D e del gruppo B, in particolare la B12.
Senza dimenticare gli acidi grassi Omega-3 e Omega-6. Vediamo nel dettaglio. In 100 grammi di prodotto (tuorlo e albume) abbiamo:
- Ferro: 4,9 mg nel tuorlo e 0,1 mg nell’albume.
- Calcio: 116 mg nel tuorlo e 7 mg nell’albume.
- Potassio: 90 mg nel tuorlo e 135 mg nell’albume.
- Fosforo: 586 mg nel tuorlo e 15 mg nell’albume.
- Magnesio: 14 mg.
- Vitamina B1 1,1 mg solo nell’albume.
- Vitamina B2 1,4 mg solo nell’albume.
- Vitamina A: 640 μg.
Il prosciutto cotto è un salume abbastanza magro, non insaccato, ricoperto da cotenna. Più muscoli sono presenti in esso, maggiore sarà la sua qualità . Si tratta di una buona fonte di sali minerali, come potassio, ferro, calcio e fosforo. Discreta anche la quota di vitamine del gruppo B. Digeribile e saporito, va tuttavia consumato con moderazione, soprattutto da chi soffre di pressione alta, per la presenza di sale.
Il pane integrale infine possiede qualità ormai riconosciute a ogni livello. L’alta concentrazione di fibre è ideale in un piatto come le uova alla Benedict perché oltre ad aumentare il senso di sazietà rallenta l’assorbimento dei grassi contenuti nel burro.
Ha inoltre un indice glicemico più basso rispetto al pane bianco, quindi rilascia zuccheri con lentezza, inoltre possiede molte vitamine del gruppo B, come zinco, magnesio e fosforo.