Sommario
La torta di riso o “torta degli addobbi” è un dolce tipico emiliano che appartiene anche alla tradizione culinaria bolognese. Semplice, genuina e digeribile, dal gusto fresco e delicato e dal profumo di vaniglia, ingrediente che non può mai mancare.
Una torta adatta anche ai celiaci, poiché a base di riso e latte, senza l’aggiunta di farina di grano e lievito. Una bontà morbidissima e cremosa che si scioglie in bocca deliziando il palato. Ecco la ricetta semplice e gustosa di Melarossa!
Come si fa la torta di riso
La ricetta della torta di riso è semplice ma non velocissima, anzi. Per cucinarla davvero bene, tieni a mente che:
- il riso va cotto a fiamma bassa almeno un’ora: solo così si verrà a creare una crema delicata e morbida;
- non vi è torta di riso senza un buon liquore che aromatizza il dolce;
- la torta non va servita bollente, anzi: rispetta sempre almeno due ore di attesa prima di gustarla.
Il dolce si mantiene per 3-4 giorni e più passa il tempo più diventa buono. Se vorrai realizzare la torta di riso tipicamente bolognese, basterà che tu aggiunga degli amaretti sbriciolati, canditi e liquore Alchermes.
Ricetta torta di riso
Torta di riso
Ingredienti
- 170 g riso Roma
- 700 ml latte parzialmente scremato
- 170 g zucchero semolato
- 3 uova fresche
- 1 buccia grattugiata di limone
- 1 cucchiaio di estratto di vaniglia
- mandorle tritate q.b.
- liquore amaretto q.b.
Istruzioni
- In una pentola, porta ad ebollizione il latte con la vaniglia e metà quantità dello zucchero semolato.
- Poi versa il riso, mescola per bene abbassando la fiamma. Fai cuocere per circa 50 minuti girando di tanto in tanto, per ammorbidire al meglio il riso e farlo diventare crema.
- Togli il riso dal fuoco e lascia raffreddare completamente. Nel frattempo, monta le uova con lo zucchero rimanente fino a quando il composto non risulterà bello spumoso. In seguito versa la buccia di limone grattugiata, le mandorle tritate e amalgama delicatamente il tutto.
- Ora è il momento di aromatizzare con il liquore, l'amaretto nel nostro caso.
- Versa il composto in una teglia imburrata e cucina in forno statico preriscaldato a 190° per almeno 45 minuti. Prima di servire, lasciare raffreddare per circa 2 ore.
Le varianti da sperimentare
Golosissima e facile da preparare, senza cottura, la torta di riso soffiato.
- Fai sciogliere a bagnomaria il burro con i mars tagliati a fettine e miscela bene.
- Versali sul riso soffiato facendo attenzione che non diminuisca la temperatura per evitare grumi.
- Mescola e poni in uno stampo per dolci. A questo punto lascia riposare in frigorifero.
Sempre squisita anche la versione torta soffice con farina di riso che prevede:
- uova e zucchero montati molto gonfi, farina di riso e lievito setacciati insieme, latte, olio di girasole ed essenza di vaniglia;
- versa l’impasto in uno stampo ed inforna a 180° per 40 minuti. Questa ricetta si presta anche all’aggiunta delle mele per renderla ancor più squisita.
Chi ama il salato, invece, può sperimentare la torta di riso salata alla genovese, un piatto unico buonissimo e facile da preparare.
- Nel riso cotto nel latte, sfaldato e cremoso, aggiungi ricotta, uovo, parmigiano reggiano, noce moscata, maggiorana e sale.
- Mescola bene e versa il composto, che deve essere abbastanza liquido, su una base di pasta sfoglia o brisee bucherellata con la forchetta.
- Ripiega i bordi verso l’interno ed inforna a 180° per 40 minuti.
Torta di riso: una “scoperta” emiliana
La ricetta della torta di riso ha origini molto antiche. Si preparava a Bologna già nel 1400; di solito verso fine maggio, in occasione del Corpus Domini, quando balconi e finestre venivano addobbati a festa con drappi colorati. Da questa tradizione deriva il nome, appunto, di “torta degli addobbi”.
Altri sostengono che questo dolce sia nato nel sud Italia, in particolare nel periodo in cui dominavano gli arabi; d’altronde erano loro che si occupavano di importare riso e zucchero, prodotti non presenti nel nostro territorio a quell’epoca. Ad avvalorare questa tesi anche l’utilizzo delle mandorle, dei limoni e delle arance, prodotti proprio nel meridione.
Quel che è certo, però, è che la torta di riso per secoli fu appannaggio di nobili e benestanti. Solo nel Novecento divenne un dolce accessibile a tutti, preparato in casa e “aggiustato” a seconda delle tradizioni locali.
La torta di riso nella dieta
La ricetta classica della torta di riso è leggera: non solo per la sua morbidezza ma anche per gli ingredienti semplici e salutari che vengono utilizzati. La torta di riso è un ottimo alimento anche per chi ha problemi di intolleranze ed è allergico al glutine e ai lieviti.
La presenza di riso e latte la rendono particolarmente delicata anche per i bambini. Una porzione apporta circa 400 calorie che, con piccoli accorgimenti, si possono ridurre: ad esempio usando latte scremato e olio evo al posto del burro.
Come ogni ricetta semplice, si offre a tante sperimentazioni e all’aggiunta di ulteriori ingredienti per renderla ancor più squisita: canditi, pinoli, gocce di cioccolato, ottima anche in versione analcolica per i bambini – mettendo il succo di arancia filtrata al posto dei classici liquori di mandorle o amaretto.
La torta di riso è un dessert adatto in tutte le stagioni, soprattutto a Pasqua; ideale per una sana colazione, per una merenda accompagnata da un tè e come fine pasto. Perfetta (perché no!) anche per un picnic all’aria aperta.
Proprietà e valori nutrizionali
Il potere del riso
L’ingrediente principale della ricetta è il riso, una fonte di carboidrati complessi, utili per la produzione di energia. Un alimento privo di glutine e quindi può essere consumato anche da chi soffre di celiachia.
Il riso è un ingrediente prezioso che apporta vitamine del gruppo B e sali minerali, fondamentali per i processi fisiologici, come calcio, fosforo, ferro, potassio, magnesio, selenio. Inoltre, è più digeribile rispetto agli altri cereali grazie alla presenza degli amidi di piccole dimensioni, che possono essere attaccati facilmente dagli enzimi digestivi e assimilati meglio nell’intestino.
Il riso infine presenta una buon apporto di proteine vegetali, ammontano a 7 g, con un valore biologico medio (69, comparato a 49 del frumento) e una notevole quantità di carboidrati (80,4 g), costituiti da amido (72,9 g) e zuccheri (0,2 g).
L’aroma di latte e vaniglia
Un altro ingrediente alla base della ricetta è il latte, il quale contiene soprattutto acqua (87,5%), ma anche proteine di alto valore biologico (3,3%). Ha diversi sali minerali importanti come il potassio, lo zinco e soprattutto il calcio, fondamentale per la crescita delle ossa e per allontanare l’osteoporosi.
Contiene anche vitamine come la A, la D e quelle del gruppo B. Il latte intero fornisce 64 kcal ogni 100 grammi, quello parzialmente scremato (1,8% di grassi) 46 kcal, quello scremato 36 kcal.
Fondamentale è infine la vaniglia, inconfondibile per il gradevole profumo. Riconosciuta come antisettico naturale e come un prezioso calmante è l’ideale per affrontare periodi impegnativi e combattere lo stress. Utile per rilassarsi, abbassare i livelli di cortisolo nel sangue e ritrovare la serenità. La vaniglia è particolarmente indicata per contrastare l’insonnia.
Il suo aroma inconfondibile è dato dalla vanillina. Questo elemento è un polifenolo con proprietà antiossidanti capace di contrastare l’azione dei radicali liberi, tanto gusto associato al beneficio della giovinezza. Bellezza ma anche vigore: a questa spezia sono attribuite proprietà afrodisiache capaci di stimolare l’eccitazione sessuale.
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