Dalla doratura croccante e dorata esternamente, soffice e morbido all’interno, il panino all’olio, rigorosamente extravergine d’oliva, è una variante arricchita e sfiziosa del pane quotidiano comune.
Profumati, saporiti, di piccola pezzatura, di varie forme a seconda della località, i panini all’olio sono una prelibatezza ideale per accompagnare qualsiasi pietanza; perfetti per un pasto veloce e “take away”, una delizia da farcire con affettati, formaggi ma anche con verdure fresche o grigliate, hummus o preparati veg per alternative leggere.
I panini all’olio d’oliva diventano anche una merenda sana e appetitosa per i bambini se spalmati di crema alla nocciola senza zuccheri aggiunti, marmellata light o del buon miele. Ottimi anche come stuzzichini per accompagnare gustosi aperitivi.
Bastano pochi ingredienti semplici e genuini per la preparazione di questo pane; servirà solo un po’ di pazienza per una perfetta lievitazione. Ricorda che potrai realizzare, se lo desideri, anche la versione con il poolish, un amalgama che favorisce la lievitazione e che deve essere preparato prima dell’inizio della ricetta.
La ricetta del panino all’olio
Panino all’olio
Ingredienti
- 300 g farina 00
- 200 g farina 0
- 7 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
- 7 g lievito di birra secco
- 300 ml acqua
- ½ cucchiaino di miele
- sale q.b.
Istruzioni
- Nella ciotola della planetaria con gancio versa l'acqua e il lievito. Lascialo sciogliere per qualche minuto, poi aggiungi il mezzo cucchiaino di miele e metà della farina totale e inizia a impastare.
- Dopo qualche secondo versa l'olio EVO (circa 5 cucchiai) e il sale, sempre mentre la planetaria è in azione. Appena l'impasto comincerà a diventare omogeneo, versa anche la restante farina e completa l'amalgama fino a completa incordatura.
- Togli dalla planetaria l'impasto e mettilo sul piano di lavoro infarinato, cerca di dargli una forma sferica ben compatta e poni la palla ottenuta in una ciotola capiente, copri con pellicola e lascia lievitare per circa due ore in un luogo asciutto e con temperatura stabile. Il forno spento con la luce accesa è il luogo ideale per la lievitazione.
- Trascorso il tempo riporta l’impasto sulla spianatoia, deve essere sodo e non appiccicoso; dividilo in 10 parti uguali (se vuoi panini più grandi puoi dividerlo in 8, se li vuoi più piccoli puoi fare circa 12 unità) e stendi ogni pezzo d'impasto dandogli una forma rettangolare e uno spessore abbastanza sottile.
- Bagna leggermente tutte le unità con acqua e olio e arrotolale su sé stesse, ottenendo dei barilotti che sistemerai con la chiusura verso il basso su una teglia rivestita di carta forno; copri tutti i panini ottenuti con un canovaccio e lasciali lievitare per un'oretta.
- Infine, spennellali con un po’ d’olio EVO rimasto e inforna in preriscaldato, nel ripiano centrale, a 180° ventilato o a 190° statico, e cuoci per circa 25 minuti. Lasciali raffreddare prima di consumarli o farcirli.
Note
- Ai panini puoi dare a piacere la forma che desideri: a banana, a treccia, a cerchio, a pagnottina, a montasù, cercando di mantenere una pezzatura di circa 100 grammi.
- Se non possiedi la planetaria puoi preparare i panini anche a mano, facendo i conti, però, con maggiori tempo ed energia.
- I panini all’olio si conservano in un panno di stoffa per non più di 2-3 giorni.
Uso in diete e menù
Il pane è da millenni alimentazione principe per l’uomo, lavorato secondo culture e tradizioni diverse. I panini all’olio sono una forma più ricca e nutriente del pane comune, preparati con ingredienti semplici e sani, farina e olio extravergine di oliva. Una porzione media di questo pane fornisce meno di 250 kcal. Un buon nutriente anche mangiato al naturale.
Può essere consumato da tutti: soprattutto bambini e anziani, dagli sportivi e anche da chi conduce una vita attiva e pratica movimento durante la giornata. Deve invece moderarne il consumo chi segue regimi ipocalorici o soffre di glicemia alta.
Per una alimentazione equilibrata è consigliabile porre un po’ di attenzione agli abbinamenti con cui si consuma il pane all’olio, che si presta ad essere farcito con salumi, formaggi e carni facendo lievitare il livello calorico assunto. Da prediligere le bontà vegetali, crude o cotte, e alternative vegetali proteiche come il tofu o i preparati alla soia.
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Le proprietà di un panino all’olio fatto in casa
L’olio extravergine d’oliva è l’ingrediente nobile di questi deliziosi e morbidi panini. Si tratta di un prodotto d’eccellenza del Made in Italy richiesto in tutto il mondo; soprattutto il nostro extravergine, considerato un vero e proprio elisir di lunga vita alla base della dieta mediterranea. Per la preparazione di questa ricetta va utilizzato esclusivamente l’EVO, il top della produzione, l’unico ottenuto attraverso un processo di estrazione meccanica a freddo, che sia centrifugazione, sgocciolamento o pressione da cui è possibile estrarre il cosiddetto “succo d’oliva”.
L’olio extravergine d’oliva è ottimo per tenere a bada i livelli di colesterolo cattivo (LDL) e proteggere la salute cardiovascolare grazie all’elevata presenza di acido oleico, unitamente a quella degli acidi grassi essenziali (acido linoleico e linolenico). Questo prodotto è, inoltre, indicato per contrastare l’invecchiamento cellulare poiché svolge una potente azione antiossidante grazie alla presenza di polifenoli e di vitamina E, toccasana di salute e bellezza. L’olio EVO è altresì ricco di carotenoidi e vitamina A, che promuovono la sintesi di collagene e la formazione di nuove cellule rendendo la pelle luminosa ed elastica.
Panino all’olio: una variante italiana
L’origine dei panini all’olio sembra essere attribuita alle regioni del nord Italia. Ma perché è nata questa ricetta? Già nei secoli scorsi si panificava in laboratori al coperto, ma la cottura del pane nei forni a legna era sempre svolta nei cortili esterni. Durante le stagioni fredde dell’Italia settentrionale succedeva spesso che il pane portato all’aperto per la cottura risentisse dello sbalzo di temperatura, bloccando la sua lievitazione proprio a causa del clima rigido. Il pane perdeva così tutta la morbidezza e risultava duro e poco appetibile.
I panettieri locali pensarono allora di aggiungere dell’olio nell’impasto come protezione e barriera per preservare la giusta lievitazione. L’idea fu un vero successo: si ottenne un pane con una sottile crosticina esterna e all’interno morbidissimo, profumato e fragrante.
Non si conosce di preciso l’anno di nascita dei panini all’olio, ma si suppone che la produzione giornaliera di questo tipo di pane si sia sviluppata verso la metà del ‘900, quando il benessere economico si era mediamente diffuso in tutta Italia e si potevano utilizzare ingredienti più costosi.