Il melone è il frutto dell’estate, ma può diventare un’ottima marmellata da gustare tutto l’anno; anche se sarebbe più corretto parlare di confettura di melone – visto che il termine marmellata è a solo beneficio degli agrumi – oggi scoprirai come preparare una buona marmellata di melone genuina, da fare in casa.
La preparazione è semplice e si possono utilizzare meloni gialli, bianchi, retati o Cantalupo. Una confettura che è un vero nettare, ideale per farcire crostate, dolci, cheesecake, biscotti (come i buccellati siciliani) ed è ottima per sane e nutrienti prime colazioni e merende, spalmata su fette biscottate o su fette di pane tostato.
Una prelibatezza servita come aperitivo con un tagliere di formaggi, volendo. Per una perfetta riuscita è importante scegliere frutta matura al punto giusto e profumata, assaggiandone bontà e dolcezza prima di iniziare la lavorazione.
La confettura di melone si presta ad essere arricchita con zenzero, mele, mandorle, vaniglia, limone o brandy, per renderla ancora più sfiziosa. Puoi scegliere a seconda dei tuoi gusti.
Marmellata di melone: ricetta
Marmellata di melone
Ingredienti
- 280 g melone
- 80 g zucchero di canna
- 1 limone
Istruzioni
- Lava i meloni, tagliali a metà, togli i semi con un cucchiaio e con un coltello elimina la buccia. Tagliali prima a fettine poi in piccoli pezzi che metterai in una pentola capiente e alta, meglio se di acciaio.
- Ora unisci lo zucchero di canna (ma puoi utilizzare anche lo zucchero semolato o il fruttosio); porta a ebollizione a fuoco medio per circa un'ora, mescolando con cucchiaio di legno e facendo attenzione che non attacchi al fondo.
- Trascorso il tempo, aggiungi del limone tagliato a fettine o, se preferisci, succo e scorza grattugiata - rilascerà pectina che è un addensante. Fai bollire per altri 40 minuti, schiumando se necessario, poi togli il limone a fette.
- Nel caso fossero rimasti dei pezzi di frutta interi, usa il mixer a immersione per rendere la confettura omogenea. Per controllare la giusta consistenza, versa un cucchiaino di confettura su un piattino inclinato: dovrà aderire senza scivolare. Puoi aggiungere un po' di brandy e un pizzico di cannella, gli ultimi 2-3 minuti di cottura, per darle un sentore più intenso.
- Spegni il fuoco e trasferisci la marmellata in vasetti di vetro sterilizzati, asciutti e ancora tiepidi, lasciando 1 cm dal bordo. Chiudili ermeticamente e capovolgili finché non si sono raffreddati, in modo da creare il sottovuoto. Dopo aver chiuso i vasetti devi rimetterli in pentola per la pastorizzazione. Riponili in ambiente fresco e buio.
Note
- Puoi scegliere tra meloni gialli, bianchi, retati o Cantalupo; assicurati che siano pesanti, maturi, sodi e profumati. Meglio se li assaggi per valutare bontà e dolcezza e saper regolare le dosi di zucchero, fondamentale per una corretta conservazione della confettura.
- Le dosi sono calcolate per un vasetto piccolo di marmellata (da 125 ml circa).
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La variante senza zucchero
Se desideri preparare una confettura senza zucchero, unisci alla polpa del melone dei pezzi di mela che addolciscono e liberano pectina naturale.
La confettura di melone in diete e menù
La confettura di melone, oltre ad essere squisita, fornisce un valido e salutare apporto energetico soprattutto consumata al mattino a colazione o durante la giornata per chi pratica sport.
Una porzione di confettura abbondante apporta meno di 100 kcal a persona.
Il melone è un frutto ricco di virtù benefiche: è costituito al 90% da acqua ed è consigliato anche nelle diete dimagranti e a chi soffre di colesterolo alto. Nella confettura, però, bisogna tenere conto anche dello zucchero ed è meglio limitarne la dose e preferire quella fatta in casa a una confezionata – se devi comprarla, meglio una preparata con fruttosio.
Non è invece indicata nei casi di diabete, per l’alto indice glicemico del frutto e dello zucchero.
Proprietà della marmellata di melone
L’ingrediente fondamentale è il melone, un vero alleato della nostra salute.
- Questo frutto ha proprietà antiossidanti e diuretiche ed è ideale per chi soffre di ritenzione idrica, cellulite o patologie renali.
- Alleato della pressione arteriosa e della vista, riducendo il rischio di degenerazione della retina e della maculopatia.
- Un toccasana anche per la pelle; la protegge dai raggi solari e stimola l’abbronzatura grazie alle vitamine A e C, ai carotenoidi e ai folati in esso contenuti.
- È inoltre povero di proteine e di grassi e mancano le vitamine del gruppo B e K.
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Ma come si è arrivati a preparare una marmellata di melone?
Il melone è un frutto di origini egiziane che si diffuse rapidamente in tutto il bacino del Mediterraneo. Si narra che le prime confetture di questo frutto risalgano agli antichi Greci, i quali sperimentarono la possibilità di mantenere la polpa del melone – che maturava in grandi quantità concentrate in brevi periodi – facendola bollire con il miele.
Secondo la storia il melone arrivò in Italia nel Medioevo quando i papi trascorrevano le vacanze a Cantalupo: in Sabina, nell’alto Lazio, in provincia di Rieti. Religiosi e fedeli che andavano a onorarli, portarono in dono degli strani frutti dalla buccia rugosa e dalla polpa arancione provenienti dall’Asia: i meloni, appunto. Per la loro bontà furono subito coltivati e presero il nome della località Cantalupo.
Nella preparazione delle marmellate, Francia e Gran Bretagna si contesero a lungo la paternità, mentre la cucina italiana ebbe subito un ruolo di rilievo. La confettura italiana di melone di Calvenzano, nel bergamasco, alle olimpiadi di Atene 2004 fu selezionata per rappresentare l’Italia nel mondo e alle olimpiadi invernali di Torino 2006 vinse come prodotto di qualità. Una prova in più che si tratta di una marmellata davvero mediterranea!
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