Gusto e profumo inconfondibili, dolce al punto giusto, il gelato alla vaniglia è un intramontabile classico della tradizione. Al naturale, in purezza, o come base per essere arricchito con frutta fresca, pistacchio tritato, uvetta o cioccolato in polvere, si presta ad ogni occasione come merenda o fine pasto nella stagione estiva.
Si può preparare in casa artigianalmente con o senza gelatiera: pochi ingredienti e un risultato di successo. Servito in coppette, si può guarnire con panna montata, frutti di bosco, cialde, biscotti e sigarette. Un’ottima ricetta, ideale anche per preparare milkshake e frappè.
Nello step by step di Melarossa troverai la la preparazione sia senza gelatiera che con la gelatiera. Ovviamente, se possiedi una gelatiera i tempi di preparazione diventano più veloci. Ma comunque sappi che, con pazienza e una buona dose di tempo, il risultato a livello di qualità e gusto è il medesimo!
La ricetta del gelato alla vaniglia
Gelato alla vaniglia
Ingredienti
- 500 g panna fresca liquida
- 250 ml latte
- 1 baccello di vaniglia
- 100 g zucchero
- 4 tuorli
- 1 arancia (per la scorza)
- 1 limone (per la scorza)
Istruzioni
- In un pentolino versa la panna fresca liquida e il latte intero, aggiungi le scorze di limone e di arancia e metà bacca di vaniglia e accendi il fuoco.
- Mescola in continuazione con una frusta – meglio se metallica. Porta al limite di ebollizione, si devono formare sul bordo del pentolino tante bollicine, e spegni il fuoco.
- In una ciotola monta i tuorli finché diventano bianchi e spumosi, poi aggiungi lo zucchero setacciato e i rimanenti semi della bacca di vaniglia.
- Ora versa il composto ancora caldo di panna e latte sulla crema di tuorli, riporta sul fuoco bassissimo o a bagnomaria e fai addensare.
- Spegni il fuoco e lascia raffreddare eliminando la stecca di vaniglia e le scorze di limone e arancia. Travasa il composto in un contenitore o in una caraffa con tappo ermetico e metti a riposare in frigo per almeno 6 ore.
- CON GELATIERA – Trasferisci il composto nella gelatiera con le pale già in movimento e fai mantecare a bassa velocità per una ventina di minuti: deve apparire liscio e setoso. Puoi servire subito il gelato alla vaniglia, altrimenti spostalo in un contenitore ben chiuso e mantieni in freezer.
- SENZA GELATIERA – Se non possiedi la gelatiera, una volta preparato il composto mettilo in freezer e ricorda di lavorarlo ogni 15 minuti con un cucchiaio di legno fino a quando inizierà ad addensarsi e non si potrà più lavorare.
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Calorie del gelato alla vaniglia e uso a dieta
Una porzione media del gelato alla vaniglia secondo la ricetta di Melarossa apporta circa 280-290 kcal.
Un ottimo e sano nutrimento per chi svolge una vita attiva e pratica sport. In stili di vita sedentari o alla fine di un lauto pasto, invece, è da consumare con parsimonia, soprattutto se guarnito con altri alimenti ipercalorici come la panna montata.
Sconsigliato a chi soffre di diabete, segue diete dimagranti o è intollerante al lattosio.
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Proprietà nutrizionali
La vaniglia è una pianta della famiglia delle orchidee e si utilizzano i semi contenuti nei suoi baccelli. I baccelli e i semi contengono la vanillina, un polifenolo ricco di proprietà antiossidanti e antinvecchiamento utili per la salute del sistema cardiocircolatorio, per contrastare i radicali liberi e proteggere da malattie tumorali.
Il prezioso baccello, inconfondibile per il gradevole profumo dato dalla vanillina, è benefico per la salute del cervello e dell’ umore. Dà un buon apporto di vitamine, soprattutto dei gruppi B, A, C, D, E e K. Buona anche la quantità di sali minerali: come calcio e fosforo, contro l’osteoporosi e i calcoli renali, ma anche potassio, magnesio, zinco, rame, manganese e ferro.
Riconosciuta come antisettico naturale e come un prezioso calmante, è l’ideale per affrontare periodi impegnativi e combattere lo stress. Utile per rilassarsi, abbassare i livelli di cortisolo nel sangue e ritrovare la serenità.
Nella ricetta del gelato alla vaniglia, immancabile è il latte, il quale contiene soprattutto acqua (87,5%), ma anche proteine di alto valore biologico. Ha diversi sali minerali importanti, come il potassio, lo zinco e soprattutto il calcio, fondamentale per la crescita delle ossa e per allontanare l’osteoporosi. Contiene anche vitamine, come la A, la D e quelle del gruppo B. Il latte intero fornisce 64 kcal ogni 100 g, quello parzialmente scremato (1,8% di grassi) 46 kcal, quello scremato 36 kcal.
Anche la panna contiene il lattosio, lo zucchero del latte; fornisce energia di rapido impiego ed è necessario per il sistema nervoso perché partecipa alla struttura della mielina, guaina protettiva delle fibre nervose.
Gelato alla vaniglia, aromatico e rinfrescante
Come tutti i gelati, anche quello alla vaniglia nasce dal raffreddamento della miscela di panna, latte, zucchero, aromi o frutta, sopra un contenitore di ghiaccio e sale.
La vaniglia è una pianta originaria del Messico; ai giorni nostri, il più grande produttore è il Madagascar. Le sue bacche si prestano a svariate preparazioni di dolci, creme, piatti salati e liquori. È chiamata “la regina delle spezie” perché si narra fosse offerta come prezioso dono ai sovrani aztechi che cercarono a lungo di custodirla come rarità locale.
Verso la metà del 1600 arrivò in Spagna, conquistando le corti e gli aristocratici ed ampliando via via i suoi usi, oltre a quello culinario. Come fragranza profumata, nella preparazione di cosmetici e per fini terapeutici, è infatti un ottimo antisettico, un calmante e un rilassante. Si fece conoscere anche per i poteri afrodisiaci sulla libido maschile.
Quando nel 1820, per merito di alcuni veneti, nacquero in Austria le prime gelaterie, ebbero subito un enorme successo e il gusto alla vaniglia fu tra i primi ad essere confezionati ed apprezzati.
Intere valli del Cadore, dello Zoldano e del Friuli emigrarono in Germania, Austria e Stati Uniti per produrre e proporre il vero gelato artigianale italiano, che veniva venduto in furgoncini che si spostavano di paese in paese. E il gusto alla vaniglia non mancava mai.