Sommario
Il casatiello napoletano è una delle ricette più amate: immancabile a Napoli a Pasqua e a Pasquetta ma legittimato tutto l’anno per la sua incredibile bontà. L’impasto di questa deliziosa torta salata a forma di ciambella è simile a quello del pane.
E’ possibile preparare il casatiello anche a mano, non necessariamente con il Bimby o la planetaria; basta solo armarsi di pazienza e buona volontà, per mescolare energicamente l’impasto.
Come fare il casatiello napoletano
Ciò che che la rende davvero golosa è l’aggiunta di una generosa quantità di salame napoletano, pecorino e una spolverata abbondante di pepe: come vuole la ricetta del casatiello rustico. Da non dimenticare anche l’aggiunta di uova fresche, da inserire nell’impasto come decorazione: chiuse da una croce di pasta, un dettaglio che lo rende eccezionale all’occhio e alla gola.
Questa è la ricetta originale del casatiello napoletano. Ovviamente, l’interpretazione varia di casa in casa: ogni famiglia ha una particolare “alternativa” che custodisce gelosamente. Impossibile non pensare alla ricetta del casatiello napoletano con sugna e pepe, preparato dalle nonne; oppure alle varianti originali, compreso il casatiello dolce napoletano.
Ma come si prepara la ricetta tradizionale? C’è chi lo fa con l’aggiunta del lievito madre oppure senza criscito, o senza strutto, tentando una variante più “light”. Scopriamo tutti i segreti e la ricetta del casatiello napoletano originale.
La ricetta del casatiello napoletano
Casatiello napoletano
Ingredienti
- 4 uova fresche
- 400 ml di acqua tiepida
- 700 g di farina 00
- 30 g di strutto
- 4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
- 12 g di lievito di birra
- 170 g di salame
- 170 g di pecorino
- sale fino q.b.
- pepe nero q.b.
Materiale
- 1 tortiera a ciambella da 26 cm
Istruzioni
- Sciogli il lievito di birra nell’acqua tiepida. Aggiungi successivamente lo strutto e l’olio. Mescola energicamente con le mani, in modo da creare una miscela il più possibile omogenea.
- Successivamente versa la farina e un pugno di sale fino. Continua a mescolare fino a creare una palla senza grumi d’impasto. Lasciala riposare per qualche minuto.
- Procedi con il ripieno. Taglia il salame e il pecorino in piccoli pezzi.
- Riprendi l’impasto e togline una piccola parte (circa 1/10) che ti servirà per la decorazione con le uova. Appiattisci il resto dell’impasto e amalgama con salame, pecorino e del pepe nero.
- Impasta sempre con le mani fino a inglobare perfettamente tutti gli ingredienti. In seguito cerca di creare un filone lungo con l’impasto. Inserisci il tutto nella tortiera a ciambella, avendo cura di appiattire e unire le estremità.
- Adesso è il momento delle uova. Riprendi la parte di impasto precedentemente messa da parte e crea con esso 8 strisce equivalenti. Poni le uova nella tortiera alla stessa distanza una dall’altra, facendo una piccola pressione per inserirle; poi coprile con le strisce di pasta (2 per ogni uovo) in modo da creare una vera gabbia di pasta.
- Adesso copri la torta con un canovaccio e lasciala riposare per circa 45 minuti, in modo che il tutto lieviti per bene. Trascorso il tempo, cuoci in forno statico preriscaldato per almeno 70 minuti a 170 gradi.
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Il casatiello napoletano in diete e menù
Il casatiello napoletano è tanto buono quanto calorico: impossibile considerarlo come portata per chi sta seguendo una dieta dimagrante. Altra questione per chi segue una dieta equilibrata, che può gustarlo in occasioni speciali ma con assoluta moderazione.
Si tratta infatti di una ricetta ipercalorica che include un apporto di carboidrati complessi (amido), lipidi e proteine. Il casatiello è inoltre un alimento che non è facilmente digeribile ed è sconsigliabile per chi soffre di disturbi del sonno e disfunzioni dello stomaco, soprattutto in caso di reflusso gastroesofageo. Inadatto anche per chi è soggetto a ipercolesterolemia.
Il casatiello napoletano è dunque un alimento da mangiare solo in particolari occasioni, senza esagerare e se non sono presenti particolari disturbi. Il suo apporto calorico può raggiungere anche più di 600 calorie a porzione.
Proprietà e valori nutrizionale
In questa ricetta sono presenti tanti ingredienti diversi: il casatiello è un vero e proprio piatto ricco. La farina costituisce un’ottima fonte di carboidrati, mentre lo strutto e l’olio apportano una notevole quantità di acidi grassi, da evitare per chi ha i trigliceridi alti.
Salame e formaggio: gli ingredienti della tradizione
Il salame ha una composizione principalmente proteica e presenta un contenuto lipidico molto variabile. Quello di maiale viene spesso utilizzato per la produzione dei salumi poiché il suo grasso è particolarmente pregiato, con un rapporto di 1:2 tra grassi saturi e insaturi (rappresentati principalmente da monoinsaturi), diverso rispetto a quello degli altri animali, che lo rende morbido e facilmente miscelabile con gli altri ingredienti per la produzione di insaccati.
Il secondo ingrediente principe del casatiello napoletano è il formaggio pecorino, un alimento spesso demonizzato a causa dell’alto contenuto calorico e dell’apporto di grassi saturi e dannoso per il colesterolo. Bisogna anche dire che il formaggio è ricco di proprietà nutritive importanti per l’organismo, soprattutto per essere una preziosa fonte di calcio, vitamina D e proteine di alto valore biologico. Il consumo di questo ingrediente è dunque da non escludere a priori ma va inserito con moderazione nella dieta.
- Per il corretto montaggio della cerniera, chiudere la linguetta verso destra;
- Non adatto ad impasti liquidi o budini;
- Facile sformabilità, lasciare raffreddare per qualche minuto prima di sformare;
Le uova: il plus del casatiello
Infine, vanno considerate le proprietà dell’uovo, che si dividono a loro volta tra quelle del tuorlo e quelle dell’albume. Il tuorlo, ovvero la parte gialla dell’uovo, è ricco di composti anti-ossidanti, la luteina e la zeaxantina. E’ la parte più nutriente ed energetica, che contiene i tre quarti del suo contenuto calorico che è pari a 128 calorie per 100 grammi di prodotto (circa 75 kcal a uovo).
Altrettanto importante per l’assunzione dei nutrienti dell’uovo è l’albume, dove sono concentrati tutti i grassi presenti in questa materia prima. Se ne contano 6 grammi, per la metà costituiti da acido oleico, da acido palmitico, acido stearico e, in minor misura, acido linoleico.
L’albume contiene anche acidi grassi polinsaturi come gli omega 6, mentre gli omega 3 sono presenti in minori quantità. Non mancano le proteine come la leucina, un aminoacido essenziale, e la colina, un nutriente che aiuta a mantenere integre le membrane cellulari, entrambe importantissime per il benessere del nostro organismo.
L’albume costituisce i due terzi del peso dell’uovo, ma dobbiamo pensare che il 90% è acqua, mentre il restante 10% è un concentrato di proteine, minerali, vitamina B2 e glucosio. Un prezioso apporto di nutrienti in soli 43 calorie per 100 grammi di albume.
Casatiello napoletano: una storia lunga millenni
Il casatiello è tipico della tradizione pasquale; ma a Napoli, come in tutta la Campania, ogni occasione è buona per “fa o casatiello”. Questa ricetta racchiude un’antica tradizione e prepararlo è sempre una festa. Il nome deriva dal latino “caseus” che in napoletano è mutato in “caso“, ovvero formaggio.
Non tutti sanno che esiste anche il modo di dire: “Si proprio nu casatiello“, per indicare una persona noiosa. Tutt’altra accezione ha questa succulenta delizia, che non annoia mai e che ha origini antichissime: risale infatti al periodo greco e romano, quando veniva preparata durante le feste primaverili in onore di Demetra o Cerere.
Testimonianze successive risalgono al Seicento, quando il casatiello era simbolo della Pasqua cattolica: la forma circolare simboleggiava, infatti, la corona di spine di Cristo. Di quel periodo anche l’opera di Giambattista Basile “La Gatta Cenerentola”, dove lo si cita insieme alla pastiera napoletana, altro pilastro della cucina partenopea.
Con il passare dei secoli il casatiello è diventato il piatto tradizionale della Pasqua. La ricetta preparata dalle massaie prevedeva l’aggiunta degli avanzi commestibili, un modo per riciclare i rimasugli e non buttare via niente. Uno dei tanti ingredienti all’apparenza di scarto è proprio il segreto che lo rese uno dei piatti più saporiti di tutta la tradizione napoletana: la sugna, ovvero il grasso del maiale. Questo ingrediente viene tutt’oggi utilizzato (lo strutto), rendendo il casatiello napoletano una vera perdizione di gusto: provare per credere!