Sommario
Tipici del Trentino Alto Adige, Friuli e alto Veneto, i canederli o knödel sono molto diffusi anche nell’Europa centrale (Germania, Austria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia).
È una pietanza tipica della cucina povera e contadina, nata dall’esigenza di riciclare gli avanzi e di non buttare via nulla, soprattutto il pane. Scopri la ricetta originale firmata Melarossa!
Come cucinare i canederli
Sono versatili, economici e adatti anche per chi è a dieta. Li puoi servire come piatto unico insieme alle verdure, con brodo di carne o vegetale, con un fumante minestrone o perfino con sugo di pomodoro.
Ne esistono molte versioni: con gli spinaci, cime di rapa, barbabietole, erbette tritate, formaggio o speck, da gustare senza paura della bilancia.
Insomma, con un po’ di creatività si possono realizzare ricette fantasiose a base di canederli, che altro non sono che una specie di gnocchi a base di pane raffermo, ammollato nel latte, e impastato con la farina e altri ingredienti.
Li puoi anche servire al posto del pane, accompagnati da uno spezzatino di carne o della verza in padella.
Ricetta canederli
Canederli
Ingredienti
- 250 g pane raffermo a dadini
- 200 ml latte scremato tiepido
- 1 prezzemolo fresco mazzetto
- 100 g speck a piccoli cubetti
- 2 uova
- sale q.b.
- 50 g farina tipo 0
- 1 erba cipollina fresca tritata mazzetto
- brodo di carne o vegetale q.b.
Istruzioni
- Metti i dadini di pane in una ciotola e bagnali con il latte tiepido, lasciandoli ammorbidire per almeno un'ora.
- Riscalda una padella antiaderente a fiamma viva e fai saltare leggermente lo speck tagliato a cubetti.
- Passato il tempo, strizza il pane e unisci lo speck a cubetti, l’erba cipollina e il prezzemolo tritati; lavora il composto con le mani per ottenere un composto sufficientemente liscio ed omogeneo. L’impasto non dovrà risultare troppo morbido né secco.
- Aggiungi le uova, il sale e la farina, amalgamando bene gli ingredienti, poi con le mani inumidite, crea delle palline di circa 3 cm di diametro o delle dimensioni che preferisci.
- Appena il brodo inizia a bollire tuffaci dentro (con delicatezza) i canederli e cuoci per una decina di minuti. Per una buona cottura dei canederli accertati che siano venuti tutti a galla.
Note
- Li puoi servire con il brodo stesso o li puoi scolare e accompagnare con delle verdure (con la verza è un abbinamento perfetto) o con delle salse vegetali.
Come fare dei canederli buonissimi
Se l’impasto dovesse essere troppo morbido, puoi aggiungere del pangrattato. Evita di aumentare la dose di farina altrimenti, dopo la cottura, i canaderli potrebbero risultare eccessivamente duri.
Se ne gradisci il gusto poi unire in padella, insieme allo speck, 50 g di cipolla tritata e farla appassire. Darà una piacevole nota dolce e profumata ai canederli.
Li puoi servire con il brodo stesso o li puoi scolare e accompagnare con delle verdure (con la verza è un abbinamento perfetto) o con delle salse vegetali.
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Proprietà nutrizionali
Un canederlo semplice (circa 50 g) fornisce 114 calorie, quindi si può inserire facilmente in un regime alimentare dietetico.
Unisce le proprietà nutrizionali del pane e del latte ed è composto (per 100 g) da:
- Carboidrati (circa 37 g)
- Proteine (18 g)
- Grassi (10 g)
- Acqua
- Fibre
- Sali minerali e vitamine (ferro, fosforo, calcio, vitamina K, del gruppo B, in particolare la B12, molto importante per le attività metaboliche).
Quindi, è un cibo energetico, con pochi grassi, ma non più della pasta e del riso di cui rappresenta una valida alternativa.
I carboidrati sono quelli complessi, cioè a lento rilascio energetico. Regolano l’attività intestinale, rallentano l’assorbimento del glucosio e conferiscono un senso di sazietà.
Poi, le proteine del latte e delle uova sono “nobili”, cioè di alto valore biologico, come quelle della carne.
Come inserire questa ricetta nella dieta
Proponiamo la ricetta dei canederli con lo speck, la più tipica del nord Italia. Ma, per una versione light, puoi sostituire lo speck con delle erbe aromatiche (un trito di prezzemolo, basilico, erba cipollina e timo) o con la ricotta.
Canerderli: una storia contadina e antichissima
Le sue origini sono antiche. Nei pressi di Bolzano esiste, infatti, una cappella con un dipinto del 1180 circa che raffigura una donna accanto alla Madonna, intenta a controllare una pentola con dentro cinque canederli.
Secondo una leggenda del Cinquecento, una sera di inverno un gruppo di famigerati Lanzichenecchi affamati entrarono brutalmente in una locanda del Sud Tirolo. Costrinsero il padrone a preparare da mangiare, minacciando la moglie e la figlia. Le due donne si misero subito al lavoro, nonostante avessero ben poco in dispensa. Presero allora del pane raffermo, qualche cipolla, un po’ di speck, farina e latte e impastarono creando delle palline che lessarono in acqua bollente. Nacquero così i canederli.
I soldati soddisfatti e satolli non uccisero nessuno e pagarono perfino il pasto con una manciata di monete d’oro.
Con la consulenza dello chef Giuseppe Rubano executive chef-consulte aziende di ristorazione.
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