Quando il mondo ti crolla addosso ti chiudi in te stesso, passi ore steso sul divano davanti alla tv, spenta o accesa poco importa, fumi una sigaretta dietro l’altra e ti accontenti di spuntini veloci e ripetuti. Non hai fame, ma cerchi di riempire ugualmente un buco interiore che non riesci a colmare in altro modo. Ti riconosci? Vuoi superare questo stato? Il nostro consiglio è impastare!
E’ ormai comprovato che impegnare la mente in lavori manuali aiuta i pazienti affetti da malattie depressive e da disturbi mentali in genere. Dal giardinaggio al bricolage, dalla pittura alla musica.
Ma è la cucina in questo momento a primeggiare tra le attività a sostegno di chi soffre. E la conferma arriva dalle migliaia di richieste di informazioni arrivate a John Whaite, cuoco panettiere e pasticcere, vincitore della penultima serie del reality inglese Great British Bake Off, a cui otto anni fa era stata diagnosticata una forma di depressione maniacale, che riesce a tenere sotto controllo proprio impastando.
Nelle sue interviste John spiega come sia riuscito a trasformare un disturbo distruttivo in qualcosa di costruttivo ed utile, di cui andare fieri. “Quando sono in cucina a misurare l’esatta quantità di zucchero, farina o burro, o a rompere il numero esatto di uova, sono sotto controllo, cosa fondamentale per la mia malattia che spesso mi induce alla perdita di controllo”.
John, autore del libro: “Recipes for every day and every mood”, è anche ambasciatore di “Baking A Smile”, organizzazione no-profit per la fornitura e creazione di torte personalizzate per bambini affetti da gravi malattie in tutto il Regno Unito e l’Irlanda.
E l’Inghilterra sembra essere terreno fertile per questo tipo di iniziative: Emma Thomas, creatrice di The Depressed Cake Shop, negozio itinerante di dolci a forma di faccine tristi e nuvole piovose, è convinta che i dolci calmino l’anima. L’attività ha il fine di devolvere gli incassi ad associazioni dedite a malattie mentali. Anche ospedali come lo Yeatman Hospital di Sherborne propongono corsi di panificazione per i propri pazienti o direttamente le panetterie, come la Better Health Bakery di Londra o il forno di Aberdeen, che offrono esperienze lavorative per persone con problemi mentali.
Una tendenza questa che comincia a prendere piede anche in Italia grazie a il pane dei galeotti, progetto portato avanti dal carcere di Marassi di Genova, che offre un’occasione di riabilitazione per i detenuti, insegnando loro una professione.