L’obesità continua ad essere una delle malattie più pericolose. L’accumulo patologico di grasso corporeo è legato a cattivi stili di vita e naturalmente ad un’alimentazione sbilanciata e non risparmia i bambini. La giornata mondiale contro l’obesità, che si celebra il 4 marzo, è l’occasione giusta per rimarcare dei concetti fondamentali per tutti: mangiare bene è una scelta essenziale per la nostra salute. E si deve cominciare presto.
Un recente studio condotto in Irlanda ha stabilito che la dieta materna in gravidanza influenzi non solo gli esiti del parto, ma in qualche modo anche la tendenza all’obesità del nascituro. In sostanza, una cattiva alimentazione durante la gravidanza può influire sensibilmente sulla possibilità che i piccoli diventino obesi.
Obesità infantile, uno sguardo ai dati
I ricercatori dell’University College di Dublino hanno analizzato i dati provenienti da 16.295 coppie madre-figlio. Alle donne, 30 anni di età media e con un indice di massa corporea nella norma, è stato chiesto di redigere un diario alimentare della gravidanza.
Con particolare attenzione alla frequenza con cui assumevano cibi ad alto potenziale infiammatorio come grassi saturi e carni rosse. Ricevendo per ogni risposta un punteggio.
Ai rispettivi bimbi, invece, è stato calcolato l’indice di massa corporea in diversi momenti della vita: a 2, 6 e 10 anni. Incrociando i dati è emerso che i bambini nati da mamme che durante la gravidanza avevano seguito una dieta squilibrata avevano una maggior possibilità di sviluppare massa grassa in tarda infanzia.
Una relazione allarmante, certo, ma che può essere sicuramente sfruttata in ottica di prevenzione.
Dieta sana, gravidanza serena
Sfatiamo la regola che una mamma debba mangiare tanto perché mangia per due. Si mangia progressivamente di più, una media di 300 calorie al giorno durante tutta la gravidanza, ma non tanto da aumentare di peso in maniera anomala. Ciò che conta è lo sviluppo regolare del feto e far sì che, mese dopo mese, il suo organismo abbia tutti i nutrienti necessari per la crescita.
In questo senso, mangiare di più vuol dire mangiare bene. In particolare, facendo il pieno di vitamine del gruppo B, Vitamina A, Calcio e Ferro.
Tante proteine in più e grassi buoni
Per la donna in gravidanza aumenta anche il fabbisogno di proteine. Quindi sì al consumo di carne e pesce, preferibilmente cotti al vapore o in umido, uova, latte e suoi derivati e di tutte le fonti proteiche vegetali.
Legumi e cereali integrali, questi ultimi perfetti contro i picchi glicemici, sono poi un’accoppiata vincente sia per le mamme onnivore che per quelle che seguono un’alimentazione vegetale.
Il condimento deve essere sempre l’amato olio extravergine d’oliva. Divieto assoluto infine per cibi crudi e salumi e per l’alcol.
Mai senza
- Avocado. Ricco di Potassio e grassi buoni, è un aiuto concreto contro la stanchezza.
- Indivia. In sole 16 calorie si trova una buona quantità di ferro, calcio e acido folico.
- Lenticchie. Sono fonte di ferro e di antiossidanti e hanno un elevato potere saziante. Una porzione copre fino al 90% del fabbisogno giornaliero di Vitamina B9.
- Ricotta. Nutriente e leggero, questo formaggio magro fornisce vitamine importanti come B12 e B2. Oltre a calcio e fosforo.
- Tacchino. Una carne magra digeribile e ricca di proteine che fa anche bene all’umore. Contiene infatti il triptofano che favorisce la produzione della serotonina, l’ormone che ci fa star bene.
- Orata. Fonte di iodio e Omega 3 è magra e nutriente. Ed è perfetta per un pranzo leggero ma gustoso.