Il problema dell’obesità sembra essere diventato di dimensioni talmente vaste da essere affrontato quotidianamente da specialisti e mezzi di informazione. Quando ad essere coinvolti poi sono i bambini (il Ministero della Salute ha dichiarato che in Italia ben 1 bambino su 3 è in sovrappeso), le cose si complicano visto che entrano in campo fattori che vanno al di là della salute fisica.
Chi non ricorda i vecchi film americani degli anni ’80 in cui il grassottello di turno veniva preso in giro dei compagni di scuola, o lanciato in un maleodorante cassonetto dell’immondizia? Che effetti può avere tutto questo sull’autostima e la socialità dei tuoi bambini?
Negativi, visto che molto spesso le persone grasse risultano essere insicure, introverse, poco inclini alla socialità, incapaci di risolvere qualsiasi tipo di problematica e dunque frustrate, passive ed il più delle volte anche ostili a chi sta loro intorno. Un’ostilità che può essere arma di autodifesa fra loro e chi consciamente o inconsciamente non fa che criticarle e disprezzarle. Come comportarti se tuo figlio è in sovrappeso? Ecco i consigli di Melarossa.
Mai essere troppo dura
Spesso nei confronti dell’obesità hai un comportamento ostile e indelicato: tratti duramente i tuoi figli e li forzi a fare qualsiasi cosa reputi indispensabile per risolvere il problema.
Al contrario dovresti capire che dietro a questo aumento di peso ci sono abitudini alimentari e di vita sbagliate, che molto spesso sei stato tu ad insegnare, ma anche problemi più profondi di tipo emotivo o relazionale. Cerca dunque di essere delicata e di capire su cosa lavorare.
Osserva
Un bambino, ma ancor di più un adolescente in sovrappeso, può diventare bersaglio di adulti e coetanei. Osserva tuo figlio e cercha di capire come si sente. Se ti racconta di episodi di violenza verbale o fisica nei suoi confronti, suggerisci le strategie per farsi rispettare. Fagli capire che la violenza non è la risposta giusta ed invitalo o ad ignorare (un’arma difficile, ma efficace) o a rispondere a tono, magari ironizzando su un difetto dell’aggressore. In questo modo riuscirà a ristabilire l’equilibrio e si sentirà meno debole.
Spronalo alla socialità
Muoversi, uscire, incontrare amici e coetanei può essere uno stimolo importante per evitare che l’ autostima precipiti. Quello che tuo figlio deve capire è che l’aspetto fisico non ha alcun legame con la personalità ed il carattere e che ci sono e ci saranno molte persone capaci di apprezzarlo nonostante i chili di troppo.
Spiega perché risolvere l’obesità, ma senza mortificarlo
Mai e poi mai tuo figlio deciderà di mettersi a dieta se non avrà capito perché essere grassi fa male alla salute. Cerca di spiegargli a quali rischi va incontro (disturbi del sonno, disturbi cardiovascolari, asma, malattie ortopediche) e perché sarebbe bene seguire un regime alimentare sano ed equilibrato, ma evita di mortificarlo, sovraccaricando una situazione già di per sé difficile per lui.
Dieta e attività fisica
Se tuo figlio ti vede come alleata e non come antagonista, sarà sicuramente più propenso ad iniziare la dieta che suggerisci. Elimina snack e junk food e proponi cibi sani e salutari. Invoglialo poi a praticare uno sport trasmettendogli il rispetto del corpo e il piacere di una vita sana.
Sii un esempio
Segui la dieta insieme a lui, pratica sport, rispetta il tuo corpo ed impara a non disprezzare o insultare le persone grasse.