Sommario
Gli integratori alimentari fanno veramente bene? Possono essere considerati una fonte di nutrienti alternativa al cibo?
I ricercatori della Friedman School of Nutrition Science and Policy hanno scoperto che l’assunzione eccessiva di alcuni integratori può avere effetti nocivi. La ricerca ha esaminato l’impatto dei nutrienti assorbiti sia dal cibo che dagli integratori.
Gli integratori alimentari sono veramente salutari?
Gli integratori alimentari, sempre più usati per sopperire a carenze nutritive dovute anche a dieta squilibrate, non dovrebbero mai sostituire i pasti completi.
Molti integratori, infatti, contengono anche principi attivi che possono avere forti effetti sull’organismo. La combinazione di integratori diversi, l’utilizzo di medicinali e integratori o l’assunzione esagerata e immotivata di troppi integratori, in particolare vitamina A, vitamina D e ferro, può causare anche gravi problemi di salute. Per questa ragione sarebbe sempre consigliabile chiedere al proprio medico di base quali integratori utilizzare e quando. E’ importante, infatti, raggiungere un giusto equilibrio tra nutrienti e integratori alimentari.
Un mercato in salita
Secondo l’indagine sui consumi del 2018 condotta negli Stati Uniti dal Council for Responsible Nutrition (CRN), la fiducia dei consumatori nei prodotti e nell’industria degli integratori alimentari è forte. Il sondaggio ha rilevato che il 75% degli individui statunitensi assume integratori alimentari, contro il 65% nel 2009. Anche in Italia il mercato degli integratori riscuote fiducia da parte dei consumatori.
Secondo i dati pubblicati nel report congiunto Integratori Italia – AIIPA (dati New Line Ricerca di Mercato) e AVEDISCO (Associazione Vendite Dirette Servizio Consumatori) il mercato degli integratori vale 3 miliardi di euro e nell’ultimo anno ha registrato un aumento globale del 4% rispetto all’anno precedente (dati 2018: Sole 24 ore)
Vitamina D e calcio gli integratori più usati
Gli integratori più usati sono le vitamine e i minerali, con in pole position vitamina D e calcio. Tuttavia, anche l’uso di erbe e prodotti fitoterapici, allo stesso scopo degli integratori, per esempio la curcuma, è aumentato significativamente negli ultimi 5 anni.
Secondo recenti indagini, le persone usano integratori perché ritengono che sia il modo migliore per rimanere in salute e sopperire a eventuali carenze nutritive importanti. La percezione della necessità di integrare ipotetiche mancanze è in molti casi indotta dalla pubblicità e dal marketing con cui questi supplenti alimentari vengono proposti sul mercato.
Sostanze nutritive dal cibo vs integratori
Anche se molte persone usano integratori alimentari, uno studio recente ha rilevato che multivitaminici, vitamina D, calcio e vitamina C non hanno mostrato alcun vantaggio nella comparsa o prevenzione delle malattie cardiovascolari o della morte prematura.
Soltanto l’uso dell’acido folico, da solo o in unione con la vitamina B, può ridurre il rischio di malattie cardiache o altre patologie dell’apparato cardiocircolatorio.
La ricerca
Il team della Friedman School of Nutrition Science and Policy della Tufts University di Medford, MA, ha condotto uno studio per valutare l’associazione tra l’uso di integratori alimentari e la mortalità. I ricercatori hanno pubblicato i loro risultati sulla rivista Annals of Internal Medicine.
“Mentre continuano a essere studiati potenziali benefici e rischi dell’uso di integratori”, sottolinea Fang Fang Zhang, Ph.D., professore associato presso la Scuola di scienza e politica della nutrizione di Friedman, “alcuni studi hanno trovato associazioni tra gli eccessi di uso degli integratori e risultati avversi, incluso un aumento del rischio di alcuni tumori”.
Lo studio ha utilizzato i dati di oltre 27.000 adulti statunitensi e ha valutato se un’adeguata assunzione di nutrienti in eccesso fosse collegata alla mortalità per tutte le cause di morte e se i risultati cambiavano quando i nutrienti provenivano dagli integratori anziché dal cibo.
Per ogni sostanza nutritiva, gli scienziati hanno calcolato la dose giornaliera di integratore
“combinando la frequenza di assunzione con le informazioni sul prodotto per ingrediente e la quantità di ingrediente per porzione”.
Ci sono stati diversi risultati chiave:
- Assunzioni adeguate di vitamina A, K, zinco e magnesio – dal cibo, non da supplementi – erano legate a un minor rischio di morte.
- Assunzioni adeguate di vitamina A, vitamina K e zinco – da alimenti, non da supplementi – erano associate a un minor rischio di morte per malattie cardiovascolari .
- L’assunzione eccessiva di calcio da integratori (almeno 1.000 milligrammi al giorno) è stata associata ad un aumentato rischio di morte per cancro.
L’assunzione elevata di alcuni integratori è dannosa
Oltre agli effetti dannosi dell’assunzione di calcio in eccesso proveniente da integratori, i ricercatori hanno scoperto che le persone senza alcun segno di carenza di vitamina D che usano supplementi di vitamina D possono avere un aumentato rischio di mortalità per tutte le cause.
Sono necessarie ulteriori ricerche su questa potenziale connessione.
“I nostri risultati supportano l’idea che, mentre l’uso di integratori contribuisce ad aumentare il livello di assunzione totale di nutrienti, ci sono associazioni benefiche con sostanze nutritive provenienti da alimenti che non hanno evidenze scientifiche con gli integratori”.
Fang Fang Zhang, Ph.D