Quanto devi “faticare” per bruciare un determinato cibo? Se l’etichetta te lo dice, mangerai meno e potrai risparmiare fino a 200 calorie al giorno.
A rivelarlo è una meta-analisi pubblicata sul Journal of Epidemiology & Community Health e condotta da un team di ricercatori dell’Università britannica di Loughborough.
Il potere delle etichette per farti mangiare di meno
Analizzando un ampio set di dati di diversi studi pubblicati sull’argomento, i ricercatori hanno scoperto che se le etichette dei prodotti alimentari riportano quanto movimento è necessario per bruciare un certo cibo, si tende a mangiarne di meno.
Qualche esempio? Se l’etichetta di una barretta di cioccolato ti mettesse in guardia sul fatto che per smaltirla dovrai camminare per 44 minuti o correre per 22, forse ci penseresti due volte prima di mangiarla. Lo stesso accadrebbe per una bevanda gassata, se l’etichetta ti avvisasse che, se la bevi, dovrai camminare per 26 minuti, o correre per 13, per smaltire le 138 calorie che contiene.
Secondo i ricercatori britannici, utilizzare questo genere di etichetta sui prodotti aiuterebbe i consumatori a scegliere cosa e quanto mangiare, molto più della semplice informazione sulle calorie che in genere viene fornita. Etichette di questo tipo, spiegano, permetterebbero di risparmiare ogni giorno almeno 200 calorie, in media 65 a pasto. Potrebbero inoltre stimolare a muoversi di più nel tentativo di bruciare le calorie introdotte col cibo.
Calorie: sono importanti, ma non sono tutto
Non c’è dubbio che questo “trucchetto” possa rappresentare un incentivo a mangiare di meno o a fare più movimento, utile magari a chi vuole perdere peso e deve fare attenzione a non esagerare con le calorie. Ricorda, comunque, che quando scegli i cibi da portare in tavola le calorie sono importanti, ma non sono tutto. E’ bene tenerne conto, ma anche prestare la giusta attenzione ai nutrienti presenti in un alimento. Una dieta sana ed equilibrata è una dieta ben bilanciata non solo sul fronte dell’apporto calorico ma anche sul fronte dei nutrienti che apporta. Ce lo conferma il nutrizionista, Lorenzo Traversetti.
“Credo che questa credenza secondo la quale le calorie sono il male per eccellenza vada sfatata. Un pranzo a base di panino da fast food o un pasto a base di insalata mista con pollo e pane integrale hanno le stesse calorie ma i nutrienti all’interno cambiano completamente. Allo stesso modo, le etichette sono uno strumento utilissimo ma andrebbero usate in modo corretto“.
“Non credo che spiegare come bruciare ciò che mangiamo ci aiuti a scegliere meglio. Ritengo invece che indicare gli ingredienti in modo veritiero e insegnando a ‘capire’ l’etichetta debba essere la strada da seguire, per promuovere un’educazione alimentare che possa insegnarci a scegliere il cibo migliore e non a pensare come fare per recuperare da uno sbaglio. Si tratta di una frase inflazionata ma, mai come in questo caso, utilissima: prevenire è meglio che curare!” Lorenzo Traversetti, nutrizionista.
Fonte: Ansa