In Italia un minore su 4, pari a circa 2 milioni e 130 mila bambini e adolescenti, è in sovrappeso. La maggior parte di loro non pratica sport. Il 74,2% mangia frutta e/o verdura ogni giorno, ma solo il 12,6% arriva a 4 o più porzioni. Mentre un quarto consuma quotidianamente dolci e bevande gassate. E’ la fotografia scattata dall’Istat nell’ultimo report sugli stili di vita di bambini e ragazzi dai 3 ai 17 anni, relativo al periodo tra il 2017 e il 2018.
Il rapporto colloca l’Italia ai primi posti della classifica europea dell’obesità tra i bambini di 7-8 anni. Nei paesi dell’Ue, in media, in quella fascia di età è obeso quasi un bambino su otto. La situazione peggiore è quella di Cipro (20%), ma l’Italia segue a ruota con la Spagna (18%), poco distanti da Grecia e Malta (17%). I tassi di obesità tra i 7 e gli 8 anni sono quindi ancora molto alti, a dispetto del calo registrato in Italia (-4 punti percentuali) così come in molti paesi europei tra il 2007-2008 e il 2015-2017. Diminuita anche la quota totale di bambini e ragazzi in sovrappeso e obesi, che nel biennio 2010-2011 era pari al 28,5% e nel biennio 2017-2018 è scesa al 25,2%. Un quarto dei giovani continua comunque ad avere un peso non nella norma: un problema a cui concorrono una vita troppo sedentaria e abitudini alimentari sbilanciate.
L’alimentazione sana passa anche dalla merenda: non solo dolce e con tanta frutta
Uno spunto utile per traghettare i ragazzi verso una dieta più equilibrata e per arginare il dilagare di abitudini alimentari poco salutari arriva dal “Manifesto della Merenda”, elaborato dall’Unione Italiana Food e dall’Istituto Bambino Gesù per la salute del Bambino e dell’Adolescente. Un progetto che mira a ridurre il consumo di dolci e incentivare quello di frutta e verdura tra i ragazzi in uno dei pasti che spesso è sinonimo di snack e altri alimenti poco salutari.
8 le parole chiave che identificano la merenda sana per eccellenza: quotidiana, adeguata, moderata, saziante, varia, serena, dolce, salata.
Non solo merenda dolce, quindi, ma anche salata, con merendine (senza eccessi) e dolci fatti in casa che si alternano a panini con formaggio, salumi e verdure. Verdure magari non da sole, ma inserite all’interno di piatti che le rendano più gradite, per esempio una torta rustica. Ma soprattutto la frutta, che deve restare il caposaldo della merenda, sia a casa che a scuola.
Importante, poi, fare merenda tutti i giorni, a metà mattina e a metà pomeriggio, e non saltarla mai per non arrivare troppo affamati ai pasti principali, fattore che può portare a mangiare più di quanto il proprio fabbisogno richiede.
Anche la merenda, come gli altri pasti, deve tenere conto del fabbisogno energetico di bambini e ragazzi, che varia a seconda della loro età. L’apporto calorico dello spuntino dovrà quindi essere di circa 150 Kcal per bambini di 4-6 anni, 200 Kcal per bambini di 7-11 anni, 260 Kcal per ragazzi di 12-15 anni e 285 Kcal per ragazzi di età compresa tra i 15 e i 17 anni.
Colazione: mai saltarla per prevenire l’obesità
Anche la colazione, accanto alla merenda, è un pasto importantissimo, sia per iniziare la giornata con la giusta energia, sia nell’ottica di contrastare l’obesità giovanile.
Spesso i bambini la saltano, oppure la fanno in modo non bilanciato, aumentando le calorie di pranzo e cena. Questo, secondo uno studio dell’Università di Porto, fa sì che i pasti principali abbiano un apporto energetico troppo elevato, per compensare il mancato introito energetico della colazione, con conseguente aumento del rischio di sovrappeso e obesità.
La corretta ripartizione delle calorie lungo tutto l’arco della giornata, a cominciare dalla colazione, è invece un fattore cruciale per prevenire il sovrappeso.
La colazione dovrebbe assicurare il 20-30% dell’apporto calorico quotidiano ed essere composta da tutti i nutrienti, cioè carboidrati, proteine, sali minerali, grassi e fibre.
Leggi i consigli e gli spunti di menù del nutrizionista per comporre la tua colazione nel modo corretto.
Fonte: Ansa