Hai mai guardato con attenzione lo scaffale dei succhi di frutta al supermercato? E’ uno dei più “affollati”, davanti al quale orientarti è davvero un’impresa. E così, spesso, nel tuo carrello finiscono prodotti in cui la frutta è quasi un miraggio. Insomma, per evitare che “te la diano a bere” devi sapere che i succhi di frutta propriamente detti, devono rispettare regole ben precise previste dalla legge.
In sostanza, con la dicitura “succo di frutta” possono essere indicati solo i prodotti costituiti da frutta al 100%, senza aggiunta di zucchero e di altri ingredienti. Ci sono prodotti, poi, che riportano la dicitura “succo e polpa di” frutta: pensa che in molti li comprano credendo che siano di qualità superiore rispetto ai “semplici” succhi, ma non è così! Se guardi attentamente in etichetta, dopo la scritta “succo e polpa”, compare la percentuale minima di frutta contenuta, che in questo caso scende al 50%.
La differenza, poi, è che questo prodotto, rispetto al succo di frutta, contiene purea di frutta, zucchero, acidificante e antiossidanti. E poi avrai senz’altro acquistato il “nettare di frutta”: anche questa dicitura potrebbe far pensare ad un prodotto migliore del succo, ma pure in questo caso la percentuale minima di frutta contenuta è del 50%. Cosa diversa sono le “bevande alla frutta”, regolate da una normativa a parte: in questo caso la percentuale minima di frutta è davvero molto bassa, pari al 12%; oltre all’acqua ed agli zuccheri, poi, ci possono essere anche altre sostanze, come aromi, coloranti e conservanti: quindi, riguardo a questi prodotti più che mai, devi leggere bene l’etichetta e preferire quelli che non ne contengono (ci sono! Chi cerca, trova…).
Al supermercato la scelta può dipendere anche dal tipo di confezione, perché queste bibite si trovano in bottiglie di vetro, in “cartone” e anche in lattina: ricorda che quest’ultimo formato è molto comodo, ma non totalmente igienico se lo porti alla bocca, anche perché, quando apri la lattina, la linguetta sulla parte superiore si tuffa dentro al succo con tutti i possibili microbi.
Qualunque sia la confezione che scegli, infine, agitala sempre prima dell’uso, perché talvolta si deposita un residuo sul fondo: non è indice di cattiva conservazione, è semplicemente la fibra della frutta che si poggia in basso.