Il 16 novembre è il compleanno della Dieta mediterranea. Infatti, è il decimo anniversario dal riconoscimento Unesco come “Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità”.
Un regime alimentare sano ed equilibrato, capace di prevenire molte patologie, che va diffuso e preservato.
Dieta mediterranea: che cos’è
La dieta mediterranea è un regime alimentare tipico dei paesi dell’area mediterranea. Ha innumerevoli benefici per la salute, è un regime alimentare sano ed equilibrato.
Un vero e proprio stile di vita tanto che nel 2010 ha ottenuto il riconoscimento come “Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità” da parte dell’Unesco.
Ma su cosa si fonda la dieta mediterranea? In sostanza sul consumo di:
- tanti cibi di origine vegetale (verdura, frutta fresca e secca, legumi, pane, pasta e altri cereali, preferibilmente integrali);
- olio extravergine d’oliva come fonte principale di grassi;
- moderato apporto di carne (con preferenza per quella bianca), pesce e uova;
- consumo quotidiano di latte e derivati;
- impiego di erbe aromatiche per insaporire riducendo sale e condimenti grassi;
- assunzione moderata di vino durante i pasti;
- pochi dolci.
Insomma, un modello di regime dietetico in grado di apportare all’organismo salute e benessere.
Dieta mediterranea: perché è un modello inimitabile
La dieta mediterranea è la numero uno al mondo. A decretarne il primato è stato il report Best Diets Ranking 2020, elaborato dalla rivista statunitense U.S. News & World Report. Ha vinto la sfida tra 35 diverse alternative con un punteggio di 4,2 su 5. Tutto merito dei suoi innumerevoli benefici.
Infatti, la dieta mediterranea, a cui si ispira la dieta Melarossa, sale sul podio perché ha effetti positivi su:
- allungamento dell’aspettativa di vita
- efficacia nel controllo e nella perdita di peso
- salute del cuore e del sistema nervoso
- prevenzione del cancro e delle malattie croniche
- prevenzione del diabete.
In definitiva, quello che in occasione dell’anniversario del riconoscimento Unesco ci ricorda la Fondazione Barilla: la Dieta mediterranea “è universalmente associata alla prevenzione di malattie croniche non trasmissibili, dal diabete alle malattie cardiovascolari, ed è un modello alimentare in grado di incidere in modo determinante sulla longevità”.
Dieta mediterranea: l’allarme della fondazione Barilla
Nonostante il valore, ampiamente riconosciuto, della Dieta mediterranea, l’Italia, si sta allontanando da questo modello alimentare.
Infatti, il numero di italiani obesi o in sovrappeso è elevato:
- il 25% dei minori
- il 46% degli adulti.
Sovrappeso e obesità hanno effetti negativi sulla salute. I fattori che incidono sul nostro benessere dipendono anche dalle scelte che facciamo a tavola. Infatti, oltre 3 milioni di persone convivono col diabete, mentre il 44% dei decessi dipende da malattie cardiovascolari.
Questi dati, come sottolinea la fondazione Barilla, denunciano un allontanamento preoccupante da un regime alimentare sano come la dieta mediterranea.
È invece necessario puntare su questo modello, il solo in grado di incidere in modo determinante sulla longevità. Infatti, chi segue la dieta mediterranea ha un’aspettativa di vita di circa 4,5 anni in più.
“La dieta mediterranea può essere uno dei nostri più grandi alleati per tre ragioni fondamentali: nutrizionale – perché ci aiuta a mangiare bene restando in salute – ambientale – perché favorisce il consumo di alimenti con una minore impronta ecologica e, infine, sociale – perché ci responsabilizza come parte di una comunità che può ridisegnare i sistemi alimentari attraverso il modo in cui produciamo, e consumiamo il cibo”, ha dichiarato Marta Antonelli, direttore della Ricerca della fondazione Barilla.
Fonte: Fondazione Barilla