Orzo, caffè, camomilla e tè. E ancora: cioccolato, ginseng, cappuccino e mocaccino. I prodotti solubili in commercio sono davvero tanti, molto apprezzati per la loro praticità di utilizzo.
Ma ti sei mai chiesto che ingredienti contengono? Innanzitutto c’è da dire che, rispetto ai prodotti tradizionali (macinati o in filtri), provengono da materie prime “di recupero”, non conformi alla vendita: per fare un esempio, per la parte di caffè non adatta all’industria della torrefazione, come i chicchi rotti o troppo piccoli, viene destinata alla lavorazione del solubile. Detto questo, per scegliere i prodotti migliori al supermercato, devi leggere attentamente l’etichetta. Così facendo scoprirai che, mentre il caffè e l’orzo istantanei contengono esclusivamente (e rispettivamente) caffè ed orzo al 100%, non è così per tutti i prodotti.
La camomilla solubile, ad esempio, oltre all’estratto secco di camomilla, contiene lo zucchero, per di più al primo posto nella lista degli ingredienti (il che significa che è l’ingrediente contenuto in maggiori quantità).
Un altro esempio è il ginseng, il cui consumo va tanto di moda; ecco un’etichetta tipo: latte scremato in polvere (29%), zucchero, sciroppo di glucosio, caffè solubile (14,3%), lattosio, aromi, olio di cocco, estratto di ginseng (0,5%), stabilizzante E339. Insomma, qui del ginseng c’è solo l’ombra! E poi trovi tutta una serie di ingredienti meno graditi, come gli aromi (che non sono naturali, visto che non è specificato) e l’olio di cocco.
Un ultimo consiglio per fare la scelta migliore al supermercato: alcuni solubili, come il caffè, si possono dividere in tre categorie commerciali, che indicano tre diverse modalità di produzione: liofilizzato, agglomerato e spray.
Ricorda che il primo è di qualità superiore: è prodotto a freddo e quindi, oltre a mantenere al meglio l’aroma originario del caffè, si scioglie per bene a contatto con l’acqua tiepida. Gli altri due, invece, hanno un ciclo produttivo “a caldo” e si sciolgono meno facilmente e rapidamente.