Sommario
In Italia il mercato dell’acqua minerale è molto più esteso e sviluppato rispetto agli altri paesi occidentali industrializzati. Infatti, siamo primi in Europa per consumo pro-capite di acqua minerale.
Gli italiani si fidano poco di quella del rubinetto e preferiscono scegliere l’acqua minerale secondo i gusti personali e della propria famiglia. Ma qual è la scelta giusta tra le decine di marche e le numerose tipologie di acqua in commercio?
I 5 consigli per scegliere l’acqua minerale
Per prima cosa, informati sulla qualità dell’acqua del tuo Comune. Diverse zone d’Italia sono servite da fonti pure e potabili; in queste, usare l’acqua di casa non solo è la soluzione più economica ma anche quella più ecologica. Niente plastica, nessun trasporto e zero imbottigliamento. Il primo passo è quindi informarsi, conoscere e sapere.
In alcune aree, l’uso di acqua è sconsigliato per la presenza di arsenico; in altre, invece, sono gli eccessivi sali minerali a influenzare la scelta. E tale problematica ci porta a un altro fattore di sostrato assolutamente determinante: conoscere sé stessi. La salute personale, il benessere psico-fisico, lo stato in cui si trovano i reni, la vescica e tutti gli organi vitali sono elementi di primaria importanza anche nell’adozione di un determinato regime alimentare e, quindi, dell’acqua più idonea.
Solo dopo aver appurato i fattori esterni – acqua potabile in casa – e quelli interni – condizioni di salute dell’organismo – puoi operare una scelta responsabile e ideale. Segui allora i nostri 5 consigli essenziali per scegliere l’acqua minerale giusta per te!
I vari tipi di acqua minerale
Le tipologie di acqua minerale in commercio sono:
- Fortemente minerali: residuo fisso 1.500 mg/L
- Mediamente minerali: residuo fisso > 500 e ≤ 1.500 mg
- Oligominerali: residuo fisso > 50 e ≤ 500 mg/L
- Minimamente mineralizzate: residuo fisso ≤ 50 mg/L
Tra queste ci sono le effervescenti naturali e quelle addizionate con anidride carbonica.
Il residuo fisso: cos’è
La differenza tra questi tipi di acqua è il cosiddetto “residuo fisso” obbligatoriamente riportato sull’etichetta.
Il residuo fisso è la parte solida, composta dai sali minerali, che rimane di un litro d’acqua dopo l’evaporazione a secco a 180°. Più è alto il residuo fisso più è “mineralizzata” l’acqua.
Le persone che hanno maggiormente bisogno di apporto di sali minerali, tra cui il calcio, sono sia gli sportivi, che i giovani e gli anziani.
Coloro che hanno necessità di stimolare la diuresi devono invece orientarsi verso le acque oligominerali, che sono appunto chiamate diuretiche. Bisogna invece sfatare la credenza comune che dice che le acque ricche di sali minerali possono far aumentare il rischio di calcoli renali. In ogni caso, chi è predisposto o soffre di calcoli renali dovrebbe preferire il consumo di acque oligominerali proprio per la loro funzione diuretica.
Vi sono acque ricche di sali minerali (come l’acqua Uliveto) che facilitano i processi digestivi. Per esempio il residuo fisso dell’acqua Ferrarelle è superiore a 1200 mg/litro mentre quello dell’acqua Acqua S. Bernardo è 35,5 mg/litro, quasi trentacinque volte meno. L’acqua San Bernardo viene raccolta in montagna, dove la presenza umana è più rarefatta, contiene solo lo 0,002 mg/litro di arsenico.
Per l’acqua Appia, raccolta vicino alla capitale, 8,8 mg /litro. Sono valori entro i limiti imposti dalla legge ma l’acqua Appia ha un contenuto di nitrato quasi 3000 volte più alto rispetto alla San Bernardo.
Imbottigliamento dell’acqua minerale
Un dato importante è quello che riguarda l’imbottigliamento delle acque. L’acqua per poter essere imbottigliata così come sgorga dalla sorgente, non deve mai fermarsi se non dentro la bottiglia a caduta naturale; invece, su 250 marche attualmente in commercio, circa 220 vengono raccolte dai pozzi sorgivi.
Questo accade perché nella stagione estiva l’acqua può scarseggiare e le aziende hanno bisogno di fare “scorta”. Il rischio è che nell’acqua “ferma” inizino a proliferare microorganismi che possono essere dannosi per la salute, e ha quindi bisogno di essere trattata non essendo più “naturale” come promesso dall’etichetta.
Leggendo l’etichetta, verifica la zona di raccolta; se è in montagna, ad esempio, è più facile che la naturalezza dell’acqua sia intatta.
Inoltre, se nella zona di imbottigliamento sono presenti industrie, campi agricoli e insediamenti umani, anche la purezza dell’acqua sarà inevitabilmente compromessa dall’inquinamento.
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Tabella dei valori e presenza di arsenico
Ma quali sono i valori chimici e nutrizionali da tenere d’occhio nell’acqua? Oltre al residuo fisso, alla presenza di sali minerali e proprietà, c’è qualcos’altro che può influire sulla nostra scelta? La risposta è sì. Di fondamentale importanza è conoscere perlomeno le sostanze che, se presenti in maniera eccessiva, possono diventare tossiche per il nostro organismo. Imparare a informarsi è perciò una buona abitudine.
- I nitriti sono sostanze tossiche che, legandosi all’emoglobina, ostacolano l’ossigenazione. Particolarmente a rischio sono i neonati, nei quali la scarsa ossigenazione può causare difficoltà respiratorie e, in casi estremi, asfissia. Il limite per legge nelle acque minerali è di 0.02 mg/litro.
- I nitrati sono composti a base di azoto e ossigeno e sono frutto di una modificazione dell’ambiente indotta dall’uomo. Eccessiva concimazione del suolo con fertilizzanti chimici, forte concentrazione di capi di bestiame in piccoli appezzamenti, dispersione nel sottosuolo degli scarichi civili o industriali.
- L’arsenico è classificato dall’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro (IARC) come elemento cancerogeno certo di classe 1. É posto in diretta correlazione con molte patologie oncologiche, e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute. La legge non obbliga i produttori a riportarne la presenza in etichetta (che deve per legge essere inferiore a 10 microgrammi /litro); ma ciò non significa, quindi, che non sia presente.
Come sempre, è di fondamentale importanza leggere l’etichetta sul retro della bottiglia e valutare l’acquisto a seconda delle proprie esigenze. Scegliere l’acqua minerale giusta significa stare in salute e aiutare al tempo stesso il nostro corpo e l’ambiente. Un concetto da non dimenticare mai.