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Melarossa è un sito di diete personalizzate ma è anche e sopratutto un promotore del mangiar sano perché mangiare bene è fondamentale per mantenere un buono stato di salute. Tante volte il nostro fisico ce lo chiede ma noi andiamo avanti senza ascoltarlo, un po’ per pigrizia, un po’ per abitudine.
Ed è lì il problema: ti sei accorto che spesso mangi solo per abitudine, senza sentirti gratificato? Oppure, che non ritagli abbastanza tempo da dedicare alla qualità del cibo che porti in tavola? Avevi veramente voglia di assaggiare un determinato piatto oppure è l’abitudine che ti ha spinto ad ordinare la stessa cosa?
Ma ad un certo punto succede qualcosa, ti senti stanco e aggressivo, hai le occhiaie e la pancia sempre più gonfia. E sai perché? E’ semplicemente il tuo corpo che si sta ribellando. Cosa devi fare? La soluzione è semplice: nutrirlo meglio!
E’ quello che hanno fatto 8 amici di Melarossa, che da quel momento hanno ritrovato l’energia e sono fieri della loro scelta! Perché modificare le proprie abitudini alimentari non è un sacrificio ma una via per il benessere, un cambiamento che ti aiuta a funzionare meglio!
Migliora anche tu il tuo stile di vita a tavola e mandaci la tua testimonianza che verrà pubblicata!
Ecco la ricetta di Marina, Bernard, Hugues, SiriSant, Silvia, Alessandra, Roberto e Sandra: leggi le loro storie e scopri come hanno trasformato la loro vita semplicemente mangiando meglio!
1 – Alessandra
“Dedico più tempo alla qualità della mia alimentazione: ho riscoperto il piacere di cucinare”
Cosa ti ha spinta a cambiare le tue abitudini alimentari? Salute, peso, decisione personale o scelta di vita?
Una decisione personale di prestare più attenzione a quello che mangio, evitando prodotti industriali e dedicando più tempo alla cucina. Mi rifiuto di comprare le insalate già lavate che costano 1000 volte di più di quelle del mercato e spesso hanno una carica batterica pesante, quindi preferisco perdere 5 minuti a lavare l’insalata ma mangiarla fresca.
Quando è successo?
Un paio di anni fa circa.
Che cosa hai eliminato?
Tutti i prodotti troppo lavorati, preferendo alimenti integrali e meno raffinati.
In che cosa questo nuovo modo di essere ha cambiato il tuo quotidiano?
Passo più tempo ai fornelli, cerco nuove ricette, parlo di cucina con le mie amiche!
Ti sentì più felice cosi?
Direi soddisfatta.
Ti succede di barare?
Ogni tanto mi concedo cibo non proprio salutare, ma non lo considero barare, al contrario poi apprezzo di più la mia cucina light!
La tua alimentazione cosa ha cambiato in te?
Non sono mai stata “grassa” ma sicuramente ora sono più magra del solito, anche grazie al fatto che sono molto attiva. Mentalmente forse mi accetto di più anche se i miei difetti li vedo tutti!
I lati negativi di questa scelta?
Ogni tanto si riacutizza la mia colite per l’eccesso di verdure!
I tuoi alimenti irrinunciabili?
Senz’altro le verdure e il pesce.
Per sbalordire i tuoi ospiti che cosa cucini?
Non sono una brava cuoca, ma la paella con verdure mi viene bene, e pure le zuppe, molto gustose d’inverno.
Che cos’hai sempre nel frigo?
Latte, non potrei farne a meno a colazione.
Per te mangiare bene è…
Salute.
2 – Bernard
“Mangio vegetariano e biologico: ora la mia tavola riflette quello in cui credo”
Prima di diventare vegetariano, a 40 anni, non mi ero mai interessato a come la carne e il pesce potessero arrivare nel mio piatto, un po’ per pigrizia ma anche per paura di scoprire la realtà. Poi è successo qualcosa e ho cominciato ad approfondire quel tema (film, libri, internet) e ad informarmi sui metodi utilizzati dall’agricoltura e la pesca industriale. Scoprire le numerose deviazioni del sistema, in particolare quelle che riguardano i maltrattamenti che subiscono gli animali, è stato per me una rivelazione che mi ha fatto interrogare sul ruolo e la responsabilità dell’uomo nei confronti degli animali. Molto velocemente ho deciso di non voler più contribuire a questo sistema smettendo di mangiare carne e pesce. Diventare vegetariano è quindi innanzitutto una scelta etica e spirituale (prima ancora che sostenibile e salutare).
Quando è successo?
Quattro anni fa.
Che cosa hai eliminato?
Ho eliminato la carne, il pesce e il latte, ma non i latticini.
In che cosa questo nuovo modo di essere ha cambiato il tuo quotidiano?
All’inizio è stato un po’ difficile, visti i lunghi anni in cui carne e pesce hanno costituito la portata principale del mio pasto. Poi mi sono reso conto velocemente che potevo fare benissimo senza e che più che altro mangiavo questi cibi per abitudine o comodità.
Ogni giorno bisogna stare attenti a consumare pasti sani, equilibrati e completi, sostituendo le proteine animali con proteine vegetali (cereali integrali, legumi, semi), in questo modo ho scoperto tanti alimenti e tante ricette che non conoscevo. I pasti vegetariani sono spesso abbondanti e piuttosto vari ed è uno dei motivi che mi ha portato a scegliere biologico.
Ti senti più felice così?
Si, perché ho scelto un tipo di alimentazione che è in linea con le mie convinzioni. Sono convinto di aver fatto una buona scelta.
Ti succede di barare?
No, non ne sento il bisogno.
La tua alimentazione cosa ha cambiato in te?
Il mio peso non ne ha risentito, come anche la mia capacità di praticare sport, ho perfino più energia. Durante la giornata, poi, non ho più colpi di sonno causati da una cattiva digestione. Al livello mentale, mi prendo le mie belle soddisfazioni.
I lati negativi di questa scelta?
Non ce ne sono.
I tuoi alimenti irrinunciabili?
Lenticchie, tofu, seitan, lievito in scaglie, gomasio, yogurt di soia, latte di riso, mandorle, noci, uva bianca.
Per sbalordire i tuoi ospiti che cosa cucini?
Un ragù di seitan.
Che cos’hai sempre nel frigo?
Gallette di cereali, tofu, yogurt di soia alla vaniglia.
Per te mangiare bene è…
Poter conciliare piacere e convinzioni personali.
3 – Hugues
“I miei figli mi hanno fatto prendere coscienza del mangiar sano”
Ho 41 anni e tengo a sottolineare che qualsiasi cambiamento si può fare tranquillamente poco alla volta. E che non sono un appassionato di cucina, ma semplicemente non sottovaluto l’importanza di sapere cosa do da mangiare ai miei bambini e a me stesso. E in questo senso mi preoccupo di temi come la protezione dell’ambiente e della terra, soprattutto in relazione alle produzioni bio e locali.
Che cosa ti ha spinto a cambiare le tue abitudini alimentari ? Salute, peso, decisione personale o scelta di vita?
Ho cambiato le mie abitudini alimentari quando sono nati i miei bambini: rispetto a prima, i pasti sono diventati più regolari, equilibrati e cucinati sempre più con prodotti biologici o locali.
Quando è successo?
All’incirca dodici anni.
Che cosa hai eliminato?
Abbiamo eliminato, o comunque ridotto fortemente il consumo di piatti precotti, prodotti industriali (zuppe, salse, surgelati, bevande gassate, biscotti), frutta e verdura non di stagione.
In che cosa questo nuovo modo di essere ha cambiato il tuo quotidiano?
Richiede più tempo da dedicare alla spesa, alla preparazione dei piatti, ma questo accende un maggior interesse rispetto ai temi dell’alimentazione, alla cucina in generale che bisogna saper soddisfare (nuovi ingredienti, nuove spezie, ricerca di ricette).
Ti senti più felice così?
Penso che mangiare un cibo diverso ogni giorno sia un piacere da condividere con tutta la famiglia e questo mi rende più felice del solito.
Ti succede di barare?
Si, possiamo fare delle eccezioni quando si hanno delle voglie particolari che non fanno parte delle nostre abitudini (Coca-cola, biscotti o dolciumi, patatine, Mac Donald). Non bisogna proibirsi nulla, e questo vale anche per i bambini. In ogni caso, capita molto raramente.
La tua alimentazione cosa ha cambiato in te?
Dal un lato questa alimentazione mi ha portato benessere fisico (buona digestione, peso costante e il piacere di gustare i cibi), ma anche la presa di coscienza dell’importanza di interessarsi all’alimentazione. Se si considerano tutti gli aspetti, ci si rende conto di come coinvolga la cultura, le tradizioni, il patrimonio, l’ambiente, l’economia.
I lati negativi di questa scelta?
No, sinceramente non ne vedo. Anche da un punto di vista economico, non spendo più di quanto facessi prima. Certo ho diminuito le quantità di carne a favore delle verdure, ma il leggero aumento di spesa causato dall’acquisto di prodotti bio lo recupero largamente evitando gli «spezza-fame» salari o dolci (bevande, snack, dolciumi).
I tuoi alimenti irrinunciabili?
Ce ne sono diversi come la bieta, i carciofi, i cavoli, la pasta, il riso, il pomodoro, la rughetta, i formaggi…
Per sbalordire i tuoi ospiti che cosa cucini?
Dipende dall’umore, dal tempo e dalla stagione: da un’insalata agrodolce a una zuppa di lenticchie o verdure, un tiramisù, piatti tipici della tradizione romana (trippa alla romana, coda alla vaccinara, carciofi alla romana, insalata di puntarelle) o ancora piatti tipici di un altro paese o cultura come la Francia, il Maghreb, l’Asia, l’India.
Che cos’hai sempre nel frigo?
Burro, formaggio, yogurt, verdure, affettati, succhi di frutta, latte e…birra!
Per te mangiare bene è…
Innanzitutto mangiare vuol dire piacere, ma è anche condivisione, curiosità, sperimentazione, viaggio.
4 – Marina
“Ho sconfitto la gastrite!”
Che cosa ti ha spinta a cambiare le tue abitudini alimentari? Salute, peso, decisione personale o scelta di vita?
Avevo dei problemi di gastrite cronica (e non era nervosismo!) e di reflusso esofageo, quindi mi sono decisa ad andare da un nutrizionista che mi ha spiegato quali alimenti sarebbe stato meglio eliminare o diminuire.
Quando è successo?
Il mio regime alimentare è migliorato, senza ossessioni, circa 5 anni fa.
Che cosa hai eliminato?
Non essendo intollerante a nessun alimento, non ne ho eliminato nessuno in particolare. Non mi piacciono gli estremismi e mi piace avere la possibilità di mangiare ciò che desidero. Mi controllo, però, su quegli alimenti che so che mi fanno male. Ho drasticamente diminuito ogni tipo di insaccato, via i fritti e pochissimo latte. Formaggi quando sgarro. Seguo una sana alimentazione mediterranea, con alimenti il più possibile naturali e sempre di stagione. Ho limitato il consumo di carne rossa ad una volta a settimana massimo. Il caffè si è ridotto, ahimè, ad uno al giorno e niente cappuccino mattutino, sostituito con una tazza di thè, di qualsiasi tipo. Una meraviglia.
In che cosa questo nuovo modo di essere ha cambiato il tuo quotidiano?
In niente. Le abitudini rimangono le stesse!! Mi concedo anche un buon bicchiere di vino a cena. Quasi sempre
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Ti sentì più felice così?
Mi sento molto più felice perché sto bene. Non ho più quei terribili mal di stomaco che mi facevano impazzire. Mi sento sana e “pulita”!
Ti succede di barare?
No, mai, perché non è una costrizione. Ormai è il mio stile alimentare e quello di tutta la mia famiglia. Poi, se qualche volta esagero in qualche cosa, non è una tragedia: il giorno dopo sto più attenta! Molto semplice, no?
La tua alimentazione cosa ha cambiato in te?
Mangiare in modo sano non vuol dire cambiare qualcosa di me stessa. E’ semplicemente fare qualcosa per me, fatta nel modo che io reputo giusto. Questo tipo di alimentazione mi fa sentire bene, non ho più fastidi, non mi sveglio più con gli occhi gonfi (mi accadeva quando mangiavo troppa carne la sera, per esempio), ho più energia perché credo di ingerire principalmente alimenti che mi fanno bene. Questo “ritmo” alimentare mi ha tranquillizzata, anche dal punto di vista psicologico. Mi prendo cura di me stessa e questo mi fa sentire serena. Iniziare bene la giornata con una sana e ricca prima colazione è una maniera giusta di partire. Sento che non mi sto facendo del male, e questo mi tranquillizza molto.
Il lati negativi di questa scelta?
Sinceramente non vedo alcun punto negativo. Come si fa a vedere del negativo in qualcosa che fa star bene? E se poi qualche volta esagero, (ed a volte esagero!) pazienza, la mattina dopo bevo più liquidi e cerco di mangiare più leggero.
I tuoi alimenti irrinunciabili?
A me piacciono tantissimo le zuppe di legumi, in qualsiasi maniera si cucinino. E poi le lasagne. Sì, proprio le lasagne…con pomodoro fresco, basilico, poca mozzarella, besciamella fatta da me, pasta fresca bio ed olio di oliva. Il tutto accompagnato da un ottimo bicchiere di vino rosso! E poi le insalate. Ne preparo di buonissime.
Per sbalordire i tuoi ospiti che cosa cucini?
Menù di pesce, freschissimo. Tartare di ricciola, zuppa di broccoli ed arzilla (se è inverno) e pesce bianco al vapore condito con il “salmoniglio” siciliano. Sorbetto, di qualsiasi gusto. Dipende dalla stagione.
Che cos’hai sempre nel frigo?
La mia è una famiglia di 6 persone, con tre figli da sfamare! Quindi c’è quasi di tutto. Ma non manca mai la verdura, sempre di stagione, il parmigiano, i limoni, la carne bianca o pollame. Nella mia credenza non manca mai il riso, di qualsiasi qualità e sempre bio.
Per te mangiare bene è…
Per me mangiare bene è riuscire a gustare un piatto che mi esalti e mi gratifichi, sapendo che è cucinato con alimenti sani e freschi, salutari per me e la mia famiglia. In ogni piatto devo riuscire ad individuare i vari sapori. Se ci riesco è bellissimo!
5 – Roberto
“Mangiare vegetariano: una scommessa con me stesso!”
Dopo diversi mesi di riflessione sul senso del consumo di carne nell’alimentazione moderna, sull’abuso che si fa di carni dalla dubbia provenienza, sul proliferare di malattie e patologie legate a questo abuso, sulle condizioni di vita degli animali destinati all’allevamento intensivo e alla macellazione, ho deciso di fare un tentativo e provare una dieta vegetariana.
Quando è successo?
Circa cinque anni fa. Ero iscritto all’università, in pieno periodo esami, e la spinta me l’ha data una scommessa fatta con me stesso: avrei provato la dieta vegetariana fino al successivo appello in programma.
In caso di esito positivo dell’esame avrei continuato, altrimenti l’avrei interrotta. Ho preso 30….
Che cosa hai eliminato?
Carne, pesce ed ogni piatto condito o cotto con questi due prodotti.
Ho provato successivamente a fare un salto verso il veganesimo, ma la cultura italiana, specialmente quella della ristorazione, non è assolutamente pronta ad accogliere persone che fanno questo tipo di scelta.
In che cosa questo nuovo modo di essere ha cambiato il tuo quotidiano?
Spesso ho difficoltà a mangiare fuori casa e fuori pasto. Per il resto, nelle abitudini quotidiane, non ha assolutamente inciso.
Ti sentì più felice così?
Assolutamente sì.
Ti succede di barare?
No. Solo in alcuni pranzi o cene di lavoro sono stato costretto a scansare il condimento di carne da un primo piatto.
Cosa la tua alimentazione ha cambiato in te?
Nel corpo ha inciso positivamente, sia dal punto di vista salutare che di linea: ho delle analisi del sangue praticamente perfette! Nella mente mi ha reso semplicemente più felice!
I lati negativi di questa scelta?
Come dicevo, l’imbarazzo di trovarsi in occasioni formali e dover aver sempre la preoccupazione di cosa poter mangiare. Purtroppo è un fattore culturale, non siamo pronti ancora ad accettare ed accogliere diete vegetariane o peggio ancora vegane.
I tuoi alimenti irrinunciabili?
Vado molto a periodi. Ultimamente i cereali conditi nelle più stravaganti e saporite maniere. Poi i funghi, le patate e le zucchine.
Per sbalordire i tuoi ospiti che cosa cucini?
Solitamente mi abbandono all’ispirazione del momento. Da poco mi hanno però suggerito una ricetta facile e veloce adatta a vegani e vegetariani. Si tratta di Felafel: crocchette di ceci tritati con cipolla e prezzemolo, sale, cumino e spezie a piacere per dare sapore. Lasci risposare l’impasto per mezza giornata, poi prepari delle piccole polpettine. Nei giorni di festa si possono friggere, per rimanere sempre in linea basta cuocerle al forno!
Che cos’hai sempre nel frigo?
Nel frigo poche cose, perchè sto poco tempo a casa. Nella dispensa non mancano mai legumi e cereali di ogni tipo.
Per te mangiare bene è…
Star bene con me stesso.
6 – Sandra
“Ero sempre stanca: ora ho ritrovato l’energia!”
Cosa ti ha spinto a cambiare le tue abitudini alimentari? Salute, peso, decisione personale o scelta di vita?
Ho 40 anni e vivo a Roma. Sono stata costretta a cambiare le mie abitudini alimentari e quelle dei miei figli quando mi sono accorta che non riuscivo più a digerire la pasta e la carne nello stesso modo.
Dopo aver mangiato i farinacei derivati dal grano (pasta, pizza e altro) avevo la pancia sempre gonfia al punto da somigliare ad una donna incinta di 9 mesi! La digestione era molto lenta e mi sentivo sempre stanca. Ho fatto delle analisi ma è risultato negativo il test di allergie al glutine, così ho deciso di modificare le mie abitudini alimentari variando il più possibile.
Quando è successo?
Un anno fa.
Che cosa hai eliminato?
Ho introdotto diversi tipi di farina ( kamut, riso, mais, farro, castagne, soia) in quasi tutto quello che mangiamo, sia salato sia dolce.
Ho eliminato la carne, ho introdotto molti legumi secchi e mangio prevalentemente il pesce.
In che cosa questo nuovo modo di essere ha cambiato il tuo quotidiano?
Questo nuovo modo di alimentarmi mi fa sentire meglio e con molta più energia. Non sono più stanca dopo i pasti.
Ti senti più felice cosi?
Sto meglio con il mio corpo.
Ti succede di barare?
Mi succede di sgarrare ogni tanto ma so che dopo ne pagherò le conseguenze.
I lati negativi di questa scelta?
I lati negativi sono legati al prezzo delle farine alternative, ma anche alla difficoltà di trovare alcuni prodotti e nuove ricette per utilizzare questi ingredienti che non conoscevo.
I tuoi alimenti irrinunciabili?
I miei alimenti preferiti o “star” sono le lenticchie, le uova, i legumi, la frutta fresca e i prodotti che derivano dal latte.
Per te mangiare bene è...
Mi piace la frase “Siamo quello che mangiamo”. Nutrirsi è ovviamente legato al piacere, perciò penso che bisogna stare attenti a quello che consumiamo, senza estremismi e privazioni.
E’ molto importante educare i nostri figli a mangiare meglio, meno e in modo diverso, spiegando gli effetti nefasti degli alimenti modificati, senza però trasformare tutto in una psicosi.
7 – Silvia
“Basta fiatone quando salgo le scale!”
Che cosa ti ha spinto a cambiare le tue abitudini alimentari? Salute, peso, decisione personale o scelta di vita?
La spinta più forte me l’ha data la consapevolezza che dovevo invertire la marcia. Era arrivato il tempo di nuovi percorsi e di nuovi orizzonti. Non più schiava del fiatone nel fare le scale, delle cerniere che non si chiudevano, dell’imbarazzo di indossare un bikini, dello sguardo di commiserazione delle altre, quelle alte, magre, corteggiate e ammirate.
Quando è successo?
Non so di preciso quando è successo, ma all’improvviso ho capito che non sarei rimasta più prigioniera di quel corpo così diverso dall’immagine che io avevo di me e che non ritrovavo ogni qualvolta mi specchiavo.
Che cosa hai eliminato?
Più che eliminare qualcosa ho cominciato a razionalizzare la scelta dei cibi, cercando di creare menù onnicomprensivi, senza carenze e tenendo presente che l’uomo è onnivoro e che l’organismo necessita di vitamine, proteine, carboidrati.
In che cosa questo nuovo modo di essere ha cambiato il tuo quotidiano?
Diciamo che se prima mi avventavo come un lupo famelico su qualunque cosa potesse essere definito cibo, adesso cerco di gustare prima con gli occhi, poi con l’olfatto ed infine con il gusto, passando magari anche per il tatto e per l’udito.
Ti senti più felice così?
Parlare di felicità mi sembra un po’ azzardato, ma certamente mi sento più soddisfatta e più contenta di me.
Ti succede di barare?
Onestamente no, perché quando ad esempio non riesco proprio a resistere ad un pezzetto di cioccolato fondente, non mento a me stessa, mi dico solo che è arrivato il momento di essere meno inflessibile e che merito un premio per le rinunce sostenute e per i traguardi già raggiunti.
La tua alimentazione cosa ha cambiato in te?
Chiaramente è cambiato il mio aspetto fisico, adesso si abbina meglio alla mia idea di fascino ed al mio modello fisico. Per quanto riguarda la mente devo dire che ho acquisito un nuovo modo di relazionarmi al cibo: mangio sempre per il gusto di mangiare e non per nutrirmi, ma considero diversamente la quantità.
I lati negativi di questa scelta?
Per adesso devo ancora controllarmi sforzandomi di non fare bis delle pietanze che mi piacciono, ma penso che presto diventerà del tutto naturale fermarmi alla prima degustazione.
I tuoi alimenti irrinunciabili?
Le polpette di melanzane, il gateau di patate, la carne alla pizzaiola col pomodoro fresco, il pesce spatola o sciabola al forno.
Per sbalordire i tuoi ospiti che cosa cucini?
Tutti primi piatti velocissimi e ricchi di sapori. Uso molte spezie e aromi naturali e spesso invento ricette con quello che ho a disposizione.
Che cos’hai sempre nel frigo?
Latte, frutta, ortaggi e verdure in quantità.
Per te mangiare bene è…
Decisamente un’arte raffinata.
8 – Siri Sant
“Sono cambiata perché ho un amore smisurato per la vita”
Ho smesso di mangiare prodotti animali una prima volta per 8 anni. L’ho fatto perché avevo maturato un amore per la vita in tutte le sue forme e non potevo più sopportare la sofferenza inflitta agli animali, sia durante l’allevamento sia durante la loro uccisione. E poi, sapendo come erano nutriti e uccisi, non volevo più mettere questo “veleno” nel mio corpo.
Nel 1991.
Ho eliminato tutti prodotti animali ad eccezione del latte nel gelato, delle uova nella pasta, gelati, pasticceria e qualche formaggio ogni tanto.
Ha cambiato il mio modo di relazionarmi a tutti gli essere viventi, con più rispetto, compassione e amore.
Sì, mi sento più felice.
Sì, quando mangio prodotti derivati con latticini (gelati, pasticceria, formaggi) e risento subito gli effetti sulla digestione, sulla pelle e a volte sulle ossa.
Ha cambiato l’abitudine di mangiare qualsiasi cosa mi si presenti davanti, ora ci penso due volte prima di avventarmi su un cibo. I riflessi sono cambiati.
In più, mi fa sentire più coerente, pulita, più in relazione con la terra e l’ambiente.
Un senso di esclusione, me l’hanno confermato anche altre persone che hanno fatto la mia stessa scelta, soprattutto per quanto riguarda i dolci: non è più possibile ritrovarsi a mangiarne per coccolarsi. A parte questo fattore oggi è possibile essere vegetariano /vegan e andare a mangiare fuori senza problemi.
Alghe, maki, legumi, verdure al vapore, tamari, gallette di mais, aglio, cipolle, rape.
Maki, pasta asiatica, piatti indiani, couscous ai carciofi, lasagne alle verdure.
Creme da spalmare su gallette o cracker di kamut o mais.
Per me mangiare bene è mangiare cibi vivi!