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Il microonde è un elettrodomestico comodissimo per riscaldare gli avanzi o per cucinare qualcosa molto velocemente. Purtroppo però non è adatto a cuocere o riscaldare qualsiasi cosa.
Ci sono infatti alcuni alimenti che non andrebbero mai usati nel microonde, perché potrebbero rilasciare sostanze pericolose per la tua salute o alterarsi nei valori nutrizionali.
Vediamo allora quali sono i 10 cibi da non riscaldare o cuocere nel microonde e perché!
1 – Le patate
Ti sono rimaste delle patate e vuoi riscaldarle rapidamente? Il microonde non è una buona idea.
Infatti, se per caso le patate sono state fatte raffreddare a temperatura ambiente e poi non conservate in frigorifero, questo crea le condizioni ideali per lo sviluppo di un batterio pericoloso, il Clostridium botulinum.
Purtroppo il microonde non serve a debellarlo: per non mettere a rischio la tua salute, meglio tirare fuori la padella o usare il forno tradizionale.
2 – I funghi
I funghi devono essere consumati rapidamente dopo essere stati raccolti e vanno conservati con attenzione. Se questo non avviene, possono deteriorarsi molto velocemente e causare mal di stomaco se riscaldati con il forno a microonde.
Anche in questo caso, meglio usare la più tradizionale padella e se vai proprio di fretta, provali in insalata!
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3 – Il pollo
La carne di pollo è facilmente soggetta a contaminazioni batteriche, come la Salmonella o il Campylobacter, microbi che sono resi inoffensivi solo da alte temperature e da una cottura ben uniforme.
Cosa che il microonde non fa, mettendoti a rischio di ingestione di microrganismi dannosi.
Inoltre, alcuni studi sostengono che, scaldare il pollo in questo forno, scomponga le sue proteine in modo tale da arrecare disturbi e fastidi allo stomaco.
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4 – Le uova
Le uova intere non vanno mai cotte nel microonde, perché finirebbero con l’esplodere.
Per non correre rischi, bisogna immergerle completamente nell’acqua oppure rompere l’uovo e bucare il tuorlo.
Così facendo, si crea uno sfiato che permette al vapore che si crea all’interno del guscio di uscire, senza creare pericolosa pressione.
5 – Il riso
Il riso va mangiato subito dopo la cottura o conservato in frigorifero.
In caso contrario, è soggetto alla moltiplicazione di batteri, che rilasciano sostanze tossiche e provocano disturbi gastrointestinali.
La cottura a microonde non è sufficiente a neutralizzarli, con rischio di diarrea e vomito.
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6 – Sedano, asparagi, spinaci e altre verdure a foglia verde
Queste verdure possono contenere alte concentrazioni di molecole di nitrato, delle sostanze che di per sé sono innocue, ma che possono diventare cancerogene se esposte ai raggi ultravioletti.
Così, utilizzando il microonde per cuocere o riscaldare questi ortaggi, esiste la possibilità che i nitrati mutino in nitrosammine, appunto considerate cancerogene.
7 – Il latte materno e gli omogeneizzati
Scaldare il latte per il bimbo che piange nel microonde sembrerebbe la soluzione più veloce e comoda.
In realtà, si rischia di ustionare la lingua e la gola del neonato, perché anche se il biberon appare freddo al tatto, dentro potrebbe essere bollente. Inoltre, scaldare il latte in questo modo distrugge i fattori anti-infettivi contenuti nel latte.
Lo stesso discorso vale per gli omogeneizzati: se proprio volete usare il microonde, meglio svuotare il vasetto in un piatto.
8 – Frutta congelata
Scongelare la frutta nel microonde potrebbe sviluppare sostanze nocive, addirittura cancerogene. Inoltre, il calore intenso fa perdere sapore e consistenza alla frutta, trasformandola in una specie di pappa.
9 – La paella
Questo piatto tipico spagnolo, contiene frutti di mare, ricchi di iodio.
Questo elemento naturale, sotto le onde elettromagnetiche rilascia numerosi batteri, con il rischio di un avvelenamento alimentare.
10 – Il peperoncino
Il peperoncino, con la sua buccia resistente, non è adatto alla cottura nel forno a microonde.
Le onde elettromagnetiche scatenano una reazione con la capsaicina, la sostanza che lo rende piccante, rendendolo più aggressivo sul palato e anche nocivo.
Inoltre, il caldo fa volatizzare nell’aria la capsaicina, con il rischio che vada a finirti negli occhi, nel momento che apri lo sportello.