Vino rosso e cioccolato aiutano ad aumentare il benessere del tuo intestino. Si, hai capito bene. Da due recenti studi, pubblicati sulla rivista Science, sembrerebbe che questi due alimenti aumentino il livello di biodiversità della flora batterica, da cui deriva la salute dell’intestino. Questo non vuol dire gettarsi a capofitto sul cioccolato e bere damigiane di vino rosso, ma che un loro consumo equilibrato fa bene.
Questi studi sono stati effettuati dall’Università di Groningen in Olanda e dall’Istituto di Biotecnologia delle Fiandre in Belgio. Entrambe le ricerche hanno dimostrato che un’alimentazione varia aumenta la biodiversità della flora batterica, accrescendo il livello di benessere dell’intestino. I ricercatori hanno riscontrato effetti benefici derivanti dall’assunzione moderata di vino rosso, cioccolato ed altri alimenti come latte, burro e caffè. Al contrario, una dieta carica di carboidrati e zuccheri semplici produrrebbe l’effetto contrario. Per ottenere questi risultati, i ricercatori hanno analizzato accuratamente i batteri presenti nell’intestino. Nello studio olandese, i partecipanti seguivano un’alimentazione ricca di latticini, mentre in quello belga la dieta comprendeva l’assunzione di cioccolato e birra. Alexandra Zhernakova, autrice dello studio dell’Università di Groningen, ha dichiarato al giornale The Indipendent che “sono stati trovati sessanta diversi fattori in grado di influenzare la biodiversità e quindi la salute dell’intestino”.
Tali studi sulla flora batterica hanno quindi dimostrato come alcuni batteri siano fondamentali per una digestione regolare e per la difesa dagli agenti patogeni. Questi microrganismi presenti nell’intestino sono infatti risultati importantissimi per la nostra salute. Jeroen Raes, dell’Istituto di Biotecnolgia delle Fiandre, ha chiarito che per ora si tratta solo di associazioni e sarà necessario approfondire il rapporto del vino rosso e cioccolato con il nostro intestino. I ricercatori olandesi e belgi sono, però, certi che tali studi potranno spalancare la strada verso nuove cuei delle malattie dell’intestino.