Sommario
L’origano è tra le erbe aromatiche dal profumo più intenso e dal gusto inconfondibile, tipico ingrediente comune a tutta la cucina mediterranea ed italiana in particolare. Ma la pianta dell’origano è molto usata anche in fitoterapia (infusi o oli essenziali) per le proprietà antinfiammatorie e antibatteriche.
Che sia origano cubano o selvatico, è una spezia protagonista della cucina mediterranea per il suo aroma e un sapore pungente che conferisce una nota in più ai tuoi piatti.
L’olio di origano, invece, è efficace per combattere il gonfiore e i disturbi della digestione. Infine, è un ottimo prodotto di bellezza per lozioni e olio da massaggio anticellulite.
Origano: che cos’è
L’origano è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, la stessa del timo. Il nome origanum deriva dal Greco: οροξ (òros) = montagna e γανοξ (gànos) = ornamento, ovvero “ornamento della montagna”.
È una delle spezie più diffuse e utilizzate nella dieta mediterranea, apprezzata per il suo aroma intenso e pungente, che arricchisce piatti a base di carne, pesce, verdure, salse e pizza.
Oltre al suo ampio impiego nelle cucine di tutto il mondo, l’origano vanta proprietà benefiche per la salute: è ricco di antiossidanti, ha effetti antimicrobici e può favorire la digestione.
È anche utilizzato in fitoterapia sotto forma di olio di origano per le sue proprietà antibatteriche, antimicotiche e antinfiammatorie, sebbene l’uso va ben dosato per evitare irritazioni cutanee.
L’origano selvatico (Lamiacee Origanum vulgare), invece, è un’erba aromatica dall’aroma ricco e duraturo che arricchisce, con un sapore non troppo invasivo i piatti di carne o le pizze fatte in casa.
Si trova in commercio essiccato con metodi naturali, dopo la raccolta a mano per conservare il profilo nutrizionale e aromatico della pianta.
La raccolta avviene nei mesi di luglio e agosto, nel pieno della fioritura.
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Pianta dell’origano
La pianta è originaria dell’Europa e dell’Asia occidentale. È un’erbacea perenne, che spesso cresce spontanea in molte delle regioni italiane e nei Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo.
Da un fusto principale, la pianta sviluppa fusti eretti di colore verde bruno che possono arrivare fino a circa 1 m di altezza. Alcuni portano al vertice le infiorescenze, altri solo foglie di grandezza variabile e ovali con un margine seghettato e la superficie della pagina superiore tomentosa, cioè ricoperta di una fitta peluria.
Raggiunge un’altezza di circa 40 cm e si trova un po’ in tutta Italia, adattandosi bene anche ai terreni aridi, poveri o ai climi freddi.
La sua coltivazione è semplice, quindi è ideale per l’orto di casa o la coltivazione in vaso.
Per conservare l’origano, in caso di raccolte abbondanti, si può procedere con l’essiccazione: tagliare i rametti, legarli a mazzetti e appenderli in un luogo ventilato e ombreggiato. Una volta essiccati, le foglie possono essere conservate in contenitori di vetro.
Seguendo questi semplici passaggi, è possibile godere del sapore e degli aromi dell’origano fresco direttamente dal proprio giardino o balcone.
Origano cubano
L’origano cubano, un po’ diverso dal più comune origano tipico delle zone del Mediterraneo, è una pianta tropicale dal nome scientifico Plectranthus amboinicus.
Cresce bene in climi caldi ed è una varietà dalle foglie grandi, carnose e un aroma pungente e intenso, che lo rende ideale per diverse preparazioni culinarie.
Ma l’origano cubano è ricco anche di proprietà terapeutiche, tra cui quelle antinfiammatorie e antimicrobiche, grazie ai suoi oli essenziali come il carvacrolo e il timolo.
È quindi utilizzato non solo per insaporire cibi, ma anche per rimedi casalinghi per alleviare disturbi respiratori e digestivi.
Olio essenziale di origano
L’efficacia e l’aroma dell’olio essenziale di origano derivano principalmente dalla presenza di fitocomposti come il carvacrolo e timolo, due fenoli che racchiudono diverse proprietà terapeutiche, tra cui: favoriscono la digestione, sono espettoranti, anti prurito e antimicrobici.
Inoltre, l’olio essenziale di origano mantiene le proprietà benefiche dell’origano stesso quindi è usato in caso di:
- Disturbi gastrointestinali.
- Sintomi del raffreddore come tosse, catarro e mal di gola.
- Infezioni del tratto urinario (cistite).
- Ferite, ulcere e danni alla pelle.
Grazie alle sue capacità antisettiche e antifermentative allevia anche sintomi come pancia gonfia, meteorismo e flatulenza.
Le sue proprietà antisettiche lo rendono anche prezioso per applicazioni cutanee utili nel trattamento di foruncoli, patereccio, verruche, infiammazioni gengivali e dolore ai denti per carie o ascessi.
Origano: proprietà nutrizionali
La composizione in macronutrienti dell’origano è molto interessante: scarsamente proteico e con pochi grassi, ma ricco di potassio, calcio e altri sali minerali. Inoltre, vanta un buon assortimento di vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina A e folati in concentrazioni molto elevate. Presenta anche un buon livello di fibra vegetale.
Infine, il quadro lipidico per oltre la metà del valore è composto di acidi grassi di ottima qualità, ovvero acido oleico (omega-9) e acido linolenico (omega-3).
Origano fresco: valori nutrizionali per 100 g
MINERALI | |
Potassio (mg) | 330 |
Calcio (mg) | 310 |
Fosforo (mg) | 39 |
Sodio (mg) | 3 |
Ferro (mg) | 8.6 |
Zinco (mg) | 0.90 |
VITAMINE | |
Tiamina – B1 (mg) | 0.07 |
Riboflavina – B2 (mg) | 0.32 |
Vitamina B6 | 1.21 |
Niacina (mg) | 6.22 |
Folati (µg) | 274 |
Vitamina C (mg) | 45 |
Vitamina A (µg) | 135 |
Vitamina E (mg) | 1.69 |
Fonte: Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia e CREA Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione
Origano: benefici per la salute
Nella medicina popolare, l’origano era un rimedio consigliato contro molti disturbi e patologie. Infatti, era indicato per malattie respiratorie, soprattutto perché combina l’effetto sedativo della tosse all’azione antibiotica e antinfiammatoria dei composti aromatici.
Inoltre, veniva impiegato anche nella cura dei disturbi digestivi, in particolare dello stomaco, perché esercita un’azione antispasmodica e analgesica, oppure come rimedio in grado di stimolare il ciclo mestruale (emmenagogo) e per favorire la circolazione sanguigna.
Perciò, l’olio essenziale veniva impiegato per frizionare le parti indolenzite da crampi, contusioni, reumatismi, nevralgie, oppure per le cefalee, in quanto si era osservata un’azione efficace e stimolante sul sistema nervoso grazie al suo profumo penetrante, che serviva anche come disinfettante di ambienti.
Ormai, oggi questi rimedi sono sorpassati e il principale utilizzo dell’origano è sicuramente quello alimentare.
Ma non per questo dobbiamo rinunciare ai suoi effetti benefici tra cui:
- Antiossidante. Grazie alla sua elevata attività antiossidante, l’origano è un’importante fonte naturale per la conservazione di diversi alimenti o cosmetici. Per quanto riguarda i flavonoidi, l’iperoside è stato trovato in quantità maggiore, seguito dalla quercetina. Quindi può essere considerato un’importante fonte di composti polifenolici noti per i loro effetti antiossidanti.
- Antibiotico naturale. Secondo alcuni studi sarebbe in grado di sopprimere la crescita microbica soprattutto nei confronti della Salmonella, Escherichia coli, Listeria e Stafilococco.
- Alleato del fegato. Sono stati condotti studi che ne hanno valutato l’attività protettiva nei confronti di situazioni tossiche a carico del fegato. Quindi, può ridurre lo stress ossidativo, ripristinare l’attività degli enzimi antiossidanti e contrastare l’ossidazione lipidica.
- Regolazione del ciclo mestruale. Nella medicina tradizionale, l’origano maggiorana è rinomato per la sua capacità di ripristinare l’equilibrio ormonale e di regolare il ciclo mestruale.
- Azione anti acne. L’acne è un disturbo infiammatorio cutaneo comune in cui un batterio (il Propionibacterium acnes) svolge un ruolo importante nello sviluppo e nella progressione di questa infiammazione. Uno studio ha esaminato l’effetto soppressivo esercitato dall’estratto di origano sugli effetti del batterio, grazie all’attività di quattro composti con forte attività antiossidante, ovvero acido rosmarinico, quercetina, apigenina e carvacrolo.
Origano: usi in cucina
L’origano, oltre ad essere il classico ingrediente da spolverare sulla pizza, si può utilizzare per aromatizzare numerose pietanze della cucina italiana e mediterranea.
Si utilizza generalmente già essiccato con carni rosse e bianche, ma anche con il pesce. Inoltre, nei contorni, l’origano arricchisce di sapore le insalate, le patate e i funghi.
Ma un abbinamento perfetto è quello dell’origano con i pomodori e la mozzarella di bufala, conditi con un filo di olio extravergine di oliva ed un pizzico di sale. Un piatto estivo completo che incarna il profumo e il sapore della cucina mediterranea.
Ecco tre ricette con l’origano firmate Melarossa.
1 – Pizza marinara. La pizza marinara alla napoletana è tra le pizze più popolari. Infatti, nasce a Napoli e deve il nome al fatto che per la semplicità degli ingredienti veniva preparata appunto dai marinai durante i lunghi viaggi. Poco calorica, è ideale se sei a dieta.
2- Caprese con origano. C’è un piatto che “sa di estate” più dell’insalata caprese? Forse no. Il sapore fresco della mozzarella, l’incontro con il pomodoro e l’aroma perfetto del basilico, il tutto con la presenza dell’olio extravergine d’oliva.
3 – Frittata alle erbe aromatiche. E’ un secondo piatto semplice e veloce, perfetto come salva-cena quando hai poco tempo per cucinare. Per prepararla hai bisogno di pochissimi ingredienti: solo uova e un mix di erbe aromatiche.
Origano: controindicazioni
L’origano è generalmente ben tollerato, salvo nei casi di allergia verso la pianta o nei rari casi di intolleranza ai salicilati. Ad esempio, questi si trovano nell’aspirina (acido acetilsalicilico), in prodotti contro l’acne, o molto più frequentemente nei detergenti e nei cosmetici.
Inoltre, nei prodotti alimentari, si trovano altrettanto spesso e l’origano è uno di questi. Quindi, l’utilizzo è sconsigliato nei soggetti che soffrono di reflusso gastroesofageo.
Ma occorre fare una certa attenzione nell’uso dell’olio di origano applicato sulla pelle perché può causare irritazioni. Anche le mucose, se assunto in concentrazioni o in dosaggi elevati, potrebbero risentirne.
Per le sue proprietà emmenagoghe (in grado di stimolare l’afflusso di sangue nell’area pelvica e nell’utero), l’olio essenziale dovrebbe essere usato con cautela durante la gravidanza e durante l’allattamento.
Origano: come assumerlo
A parte l’uso dell’origano fresco o essiccato in cucina, le piante officinali sono usate per il 72% delle loro quantità per la produzione di liquori, nell’industria farmaceutica e in quella cosmetica. Per il 16% nel settore erboristico e solo per il 12% ad uso alimentare. Le parti utilizzate dell’origano sono le foglie e le sommità fiorite.
Solitamente l’origano si trova in forma essiccata, sotto forma di mazzetti o già triturato e confezionato. L’essiccazione è il trattamento attraverso il quale si elimina gran parte dell’acqua. Va eseguita per bloccare la decomposizione e conservare le proprietà farmacologiche. Può essere effettuata o sfruttando la temperatura ambientale, oppure quella artificiale. In ogni caso, va sempre disteso in strati sottili su superfici adatte, oppure in mazzetti.
Il settore erboristico utilizza le parti essiccate per la produzione di tisane e oli essenziali. Le tisane sono utili in caso di aerofagia e flatulenza, mentre l’olio è ideale per i massaggi.
Conclusioni
L’origano è una pianta perenne apprezzata per il suo aroma intenso e le sue proprietà culinarie e terapeutiche. È un ingrediente ormai indispensabile nella cucina mediterranea, specialmente nella preparazione di pizze, salse e piatti a base di carne.
Le sue foglie, sia fresche che essiccate, rilasciano un profumo caratteristico e un sapore piccante che arricchisce vari piatti.
Oltre al suo utilizzo in cucina, l’origano possiede anche proprietà antiossidanti, antibatteriche e antinfiammatorie, grazie ai suoi oli essenziali, come il timolo e il carvacrolo. Sono tutte proprietà che lo rendono utile in campo erboristico per alleviare disturbi digestivi e respiratori.
Fonti
- Banca data di composizione degli alimenti in Italia- BDA.
- Medical News Today.
- Healthline.