L’Italia è tra i primi produttori al mondo di pere. Purtroppo, se si parla di consumi, non vanta una classifica dei consumi altrettanto alta.
Secondo un sondaggio (Agri2000), i consumatori over 50 sono quelli che apprezzano di più il sapore e la varietà di questo frutto che allieta la stagione fredda. Purtroppo, tra i più giovani la pera non raccoglie consensi, tanto che la consuma solo la metà degli under 50. Un modo per poter avvicinare al consumo di pere anche la fascia più giovane è rappresentato da varietà di pera che sembrerebbe rispondere ai gusti giovanili: dolce e croccante, ideale per snack e aperitivi “happy hour” con interessanti risvolti anche pratici.
Pera Nashi: come è arrivata sulle nostre tavole
La pera Nashi arrivò in Europa negli anni ’80 e, fin da subito destò grande interesse tra i produttori. Tuttavia, le difficoltà nella messa a punto della coltivazione portò molti a desistere. Non fu così per i coltivatori piemontesi di JOINFRUIT che hanno creduto nelle potenzialità di questo frutto, trasformandosi in uno dei punti di riferimento del settore frutticolo del “Nashi made in Italy”.
Il territorio del cuneese alle falde del Monviso ha rappresentato il territorio ideale, per lo sviluppo della coltivazione.
Grazie ad un microclima particolare, l’area permette di ottenere un elevato standard qualitativo dei frutti.
Pera Nashi: come riconoscerla
Il Nashi si riconosce facilmente perché ha una tipica forma tondeggiante, un po’ appiattita.
La buccia, di colore bronzato-arancio, è liscia e delicata, tipicamente “punteggiata”, per la presenza di lenticelle (una sorta di pori) molto evidenti. La polpa è molto croccante e succosa, spesso granulosa. Il sapore dolce manca di acidità, non ha la prevalenza degli aromi tipici delle pere europee ed è dissetante.
Il frutto di Nashi va raccolto al giusto grado di maturazione perché, al contrario delle pere europee, non prosegue la maturazione dopo la raccolta.
Dal punto di vista nutraceutico, la pera Nashi ha un basso apporto calorico (solo 40 Kcal per 100 g), contiene vitamine del gruppo B e C, sali minerali (soprattutto potassio, fosforo e magnesio) e un’alta dose di acqua e di fibre.
La pera Nashi è un toccasana per il nostro benessere.
Pera Nashi: abbinamenti ideali di consumo
Il Nashi è un ingrediente ideale di antipasti, insalate, macedonie. È ottimo da abbinare, fresco di frigorifero, con i crostacei, con i formaggi a pasta dura e con il prosciutto crudo. Per questa ragione ben si addice alla preparazione di snack e aperitivi.
Ha una “strana” peculiarità
Secondo uno studio australiano molto curioso, sembra che il succo di Nashi rappresenti anche un aiuto per smaltire più velocemente gli effetti di qualche “drink”. Lo rivela al Sydney Morning Herald, il prof. Manny Noakes, capo-team dello studio pubblicato sul sito del Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation CSIRO.
Infatti, la pera Nashi può ridurre le concentrazioni di alcol nel sangue, oltre che di colesterolo.
Circa 220 ml di succo di Nashi prima del drink agiscono sugli enzimi coinvolti nel metabolismo dell’alcol, accelerandone l’eliminazione o inibendone l’assorbimento. In particolare, con il consumo di succo di pera Nashi, sono state osservate riduzioni nei livelli di acetaldeide nel sangue, il metabolita tossico ritenuto responsabile dei postumi dati dall’alcool.