Sommario
Il miele millefiori è un dolcificante naturale prodotto da diverse tipologie floreali. E’ l’edulcorante più comune e diffuso nel nostro territorio e si contraddistingue per il suo sapore delicatamente dolce.
Ricco di minerali e sostanze antiossidanti, è un ottimo rimedio per placare la tosse, per tenere sotto controllo le reazioni allergiche e per incrementare le energie fisiche. Oltre ad essere l’ingrediente elettivo per la produzione di ricette cosmetiche. In ambito culinario l’impiego del miele millefiori è versatile.
Cos’è il miele millefiori: tutte le caratteristiche
Non è un prodotto monoflora, ma un dolcificante naturale prodotto da diverse varietà floreali (quali: acacia, tiglio e castagno). E’ una tipologia di miele piuttosto complessa poiché sfrutta il nettare di una moltitudine di specie diverse preservando le virtù terapeutiche di ciascun vegetale.
Si produce su tutto il territorio, sia in pianura che in montagna e in collina. Il luogo di produzione e il nettare raccolto conferiscono al prodotto caratteristiche organolettiche peculiari.
Ad esempio, il dolcificante ricavato dalla flora alpina può presentare un aroma che rimanda al rododendro, mentre il rimedio prodotto in zone mediterranee assumerà il profumo del cardo.
Tipologie
In base al periodo di produzione si possono individuare due macro-categorie:
- Miele millefiori chiaro: caratterizzato da una tonalità chiara e trasparente. Il sapore risulta più delicato e dolce rispetto alle altre varianti, ma meno intenso. Dopo alcuni mesi dal raccolto il prodotto tende a cristallizzare. Si produce a partire da inizio primavera fino a giugno/luglio.
- Miele millefiori scuro: presenta una colorazione scura o ambrata. Il gusto è più deciso rispetto alla variante precedente e si accompagna a un retrogusto amarognolo. Appare molto simile alla melata o al castagno. La consistenza risulta cremosa e cristallizza lentamente. Si produce in tarda estate.
Essendo ricco di pollini di provenienza diversa, è una ricca fonte di minerali e antiossidanti, dalle formidabili proprietà terapeutiche. Risulta particolarmente efficace nel trattamento della tosse e nelle condizioni caratterizzate da cali di energia, oltre ad agire da neutralizzante dei radicali liberi.
Al fine di preservare i nutrienti presenti nel prodotto è importante che si mantenga il più possibile allo stato grezzo. Pertanto si consiglia di acquistare il miele millefiori prodotto con tecniche artigianali e naturali che sfruttino il lavoro delle api che bottinano diverse specie floreali.
Qual è la differenza tra il miele millefiori e quello d’acacia?
Il miele d’acacia è una variante unifloreale e si ottiene attraverso un processo di lavorazione delle api che impiegano il polline dei fiori della pianta Acacia robinia.
E’ caratterizzato da un aroma particolarmente delicato che rimanda al profumo vanigliato dei fiori e presenta una texture più chiara rispetto al dolcificante plurifloreale.
Si produce tipicamente durante il mese di maggio. Il raccolto avviene manualmente da aprile a ottobre per poi lasciarlo maturare per un periodo di 3/4 settimane. Un tratto caratteristico del miele di acacia consiste nel preservare la sua consistenza liquida e morbida anche dopo mesi dall’apertura.
Invece il millefiori è ottenuto da una varietà di fiori appartenenti a specie diverse. Il sapore è intenso e piuttosto dolce e si contraddistingue per una tonalità più scura rispetto a quella tipica della variante d’acacia.
La consistenza del miele millefiori tende a indurirsi con il passare del tempo fino ad assumere una grana bianca. Si produce attraverso un processo di estrazione e centrifugazione seguite da decantazione di soli 10 giorni.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sul miele di acacia.
Proprietà nutrizionali e calorie del miele di millefiori
Il millefiori è composto quasi totalmente da zuccheri. In particolare nella composizione chimica del rimedio troviamo significative concentrazioni di fruttosio: un prodotto naturale che risulta meno dannoso rispetto agli edulcoranti raffinati.
Le principali componenti del prodotto sono l’acqua, gli enzimi, gli acidi organici (in particolare l’acido gluconico), le vitamine e i sali minerali.
Tra questi ultimi spiccano il potassio, il sodio, il calcio, il fosforo, il ferro e il magnesio: preziosi elementi che oltre a supportare il benessere dell’organismo sono responsabili della colorazione del miele.
Pare che il prodotto caratterizzato da una nuance scura sia più ricco in sali minerali rispetto al dolcificante con una texture chiara.
Un cucchiaino di miele millefiori (pari a 21 grammi) apporta:
Energia | 63,8 Kcal |
Acqua | 3,59 g |
Proteine | 0,063 g |
Carboidrati | 17,3 g |
Fibre | 0,042 g |
Zuccheri | 17,2 g |
Saccarosio | 0,187 g |
Glucosio | 7,52 g |
Fruttosio | 8,59 g |
Maltosio | 0,302 g |
Calcio, Ca | 1,26 g |
Ferro, Fe | 0,088 mg |
Magnesio, Mg | 0,42 mg |
Fosforo, P | 0,84 mg |
Potassio, K | 10,9 mg |
Sodio, Na | 0,84 mg |
Zinco, Zn | 0,046 mg |
Selenio, Se | 0,168 µg |
Fluoruro, F | 1,47 µg |
Vitamina C | 0,105 mg |
Folati | 0,42 µg |
Tutti i benefici del miele millefiori
Azione antiossidante
Il millefiori grezzo costituisce una ricca fonte di antiossidanti. Nel prodotto sono presenti ben 30 varianti di composti antiossidanti che agiscono riducendo le infiammazioni che colpiscono l’intero organismo.
Prevenendo così l’insorgenza di alcune patologie importanti attraverso una funzione di neutralizzazione dei danni provocati dai radicali liberi.
Favorisce la digestione
Apporta numerosi benefici alla funzionalità digestiva. Da anni si impiega nella medicina tradizionale per trattare la dispepsia, la costipazione e l’indigestione.
Tali proprietà terapeutiche sono ascrivibili alla presenza di enzimi digestivi, sostanze antiossidanti, polifenoli e prebiotici particolarmente presenti nell’edulcorante naturale.
Inoltre, pare che il millefiori vanti una concentrazione di polifenoli maggiore rispetto alle altre varianti.
Si prende cura della pelle
Grazie alle proprietà antiossidanti, il millefiori applicato topicamente è in grado di contrastare efficacemente le rughe e prevenirne la comparsa. Inoltre aiuta a migliorare il tono della pelle e a ridurre l’infiammazione cutanea.
Riduce le reazioni allergiche
Il consumo regolare può tenere sotto controllo i sintomi dell’allergia. La metodologia impiegata per far fronte alle reazioni allergiche consiste nell’esposizione lenta e ripetuta, a piccole dosi, al polline presente nel rimedio. In modo tale da rendere la risposta immunitaria maggiormente tollerante nei confronti dell’allergene.
Attraverso la somministrazione di elevate dosi di miele per otto settimane si registra un effettivo miglioramento dei sintomi della rinite allergica. Tali effetti perdurano anche dopo un mese dalla fine del trattamento.
Pertanto si può considerare una valida terapia complementare per la cura della rinite allergica.
Migliora l’energia
È costituito principalmente da carboidrati, zuccheri e minerali i quali promuovono il corretto funzionamento del metabolismo e donano una sferzata di energia all’organismo.
Combatte le infezioni batteriche
Al pari delle altre varianti di miele, la tipologia millefiori esercita significative proprietà antimicrobiche. Si stima che riesca a inibire lo sviluppo di ben 60 ceppi batterici e alcune specie di virus e funghi.
Risultando particolarmente efficace nei confronti della Salmonella e dei batteri Escherichia coli, Helicobacter pilori e Shigella.
Inoltre, contiene un peptide antimicrobico denominato Def1 che riesce ad uccidere i microrganismi senza danneggiare le cellule umane.
Agisce da prebiotico
E’ ricco di prebiotici: sostanze organiche che supportano la salute del microbioma. In particolare, gli oligosaccaridi (quali i lattobacilli e i bifidobatteri) contenuti nel rimedio agiscono sostenendo il corretto sviluppo dei batteri benefici nell’intestino.
Lenisce la tosse
Nota è l’azione antitussiva del miele millefiori grezzo. Gli effetti terapeutici che si ottengono in seguito a un’assunzione costante di latte e miele sono equiparabili ai risultati derivanti dalla somministrazione di farmaci per il trattamento della tosse, quali il destrometorfano e la levodropropizina.
Pertanto il dolcificante naturale è considerato un valido rimedio naturale per alleviare la tosse, privo di significativi effetti collaterali.
Inoltre la variante millefiori risulta particolarmente indicata nel trattamento del mal di gola e delle infiammazioni che colpiscono l’apparato respiratorio.
Favorisce la guarigione delle ferite
Poiché il prodotto esercita una significativa azione antibatterica, l’applicazione topica del miele millefiori può risultare utile nel trattamento di piccole ferite e tagli. In quanto il rimedio interviene accelerando il processo di guarigione.
A cosa serve e come si usa il miele millefiori
Usi in cucina
Il suo uso in cucina è versatile. Si può semplicemente aggiungere al latte, al caffè o su una fetta biscottata. Da provare anche per edulcorare il gelato, le macedonie e nella preparazione di biscotti e torte. Inoltre risulta ottimo l’abbinamento con i formaggi, quali il grana e quelli a pasta filata alla piastra, con le noci e nel condimento di insalate.
Una semplice ricetta gustosa e facile da realizzare consiste nel creare un’insalata con finocchi crudi, pinoli, pomodori secchi, arance e olive nere da condire con dell’olio extravergine d’oliva e un cucchiaino di miele di millefiori.
Inoltre, con il millefiori si può insaporire la pastella per le verdure fritte e aggiungere un aroma particolare a brodi, stufati e tajine.
Come conservarlo
Una volta aperto, si consiglia di riporre il barattolo di miele in un luogo fresco e asciutto al riparo dalla luce. In quanto temperature che superano i 25°C e l’esposizione diretta ai raggi solari possono deteriorare le caratteristiche organolettiche del prodotto.
Nonostante solitamente sull’etichetta siano indicati 2 anni come data di scadenza, alcuni nutrizionisti ritengono che il miele si possa conservare per periodi ben più lunghi.
Per verificare se il miele sia andato a male e quindi non consumabile, bisogna valutare l’eventuale presenza di una schiuma oltre al fatto che diventa scuro.
Fitoterapia
Il miele millefiori si può usare a scopo terapeutico per alleviare la tosse, promuovere una migliore funzionalità digestiva e nutrire il microbioma.
Basta disciogliere in un bicchiere di acqua tiepida due o tre cucchiaini del dolcificante e assumere la soluzione giornalmente, lontano dai pasti.
Miele di millefiori: ricette cosmetiche
Scrub rigenerante per il viso
- Miele millefiori: 30 ml.
- Zucchero di canna: 30 g.
- Olio di mandorle: 10 ml.
Amalgamare gli ingredienti in una ciotola e stendere una piccola quantità del rimedio sulla pelle del viso inumidita. Massaggiare con delicati movimenti circolari per un paio di minuti, evitando eventuali zone colpite da irritazioni.
Rimuovere ogni traccia dello scrub con abbondante acqua tiepida. La pelle, dopo l’asciugatura, apparirà maggiormente morbida, liscia e rigenerata.
Burro cacao per le labbra
Fornisce una corretta idratazione alle labbra messe a dura prova dagli agenti atmosferici, quali: freddo, vento e sole.
- Olio di cocco: un cucchiaino.
- Miele di millefiori: un cucchiaino.
- Burro di cacao: un cucchiaino.
- Olio essenziale di mandorla: 3 gocce.
Unire tutti gli ingredienti e mescolarli in una ciotola di ceramica. Trasferire il rimedio in piccoli contenitori a chiusura ermetica e applicare la crema burro così ottenuta più volte al giorno, in modo da garantire alla bocca idratazione e lucentezza.
Il prodotto si conserva per circa 6 mesi.
Bagno rilassante
- Miele di millefiori: 100 ml.
- Latte di mandorla: 500 ml.
- Un vasetto di yogurt naturale.
Mescolare tutti gli ingredienti, aggiungerli nella vasca da bagno e stare in ammollo per una ventina di minuti. Non utilizzare acqua particolarmente calda. Il trattamento non necessita di un risciacquo finale e dona alla pelle una consistenza morbida ed elastica e un aspetto luminoso.
Il bagno ristoratore conferirà anche una piacevole sensazione rilassante.
Come scegliere e dove acquistare il miele millefiori
Il miele millefiori è reperibile tutto l’anno presso i negozi di generi alimentari e rivenditori specializzati sia fisici che online. Il costo del dolcificante naturale artigianale va da un minimo di 5 euro a un massimo di 25 euro al chilo. Prediligere il prodotto puro al 100% e proveniente da agricoltura biologica certificata.
Per verificare la purezza del rimedio aggiungere un cucchiaino di miele in un bicchiere d’acqua a temperatura ambiente senza mescolare.
Qualora il miele cadesse sul fondo del contenitore senza sciogliersi è da considerare puro. Il prodotto di qualità per sciogliersi bene necessita di essere mescolato a lungo.
Controindicazioni
Poiché presenta un elevato tenore calorico, il consumo del prodotto non è adatto a soggetti affetti da diabete e persone obese o in sovrappeso.
Inoltre la somministrazione del rimedio è sconsigliata ai bambini di età inferiore a un anno perché potrebbe aumentare il rischio di incorrere in un’infezione da tossina botulinica.
Cenni storici e origini
Le prime tracce dell’utilizzo del miele risalgono al IV secolo a. C. Prima di raggiungere le tavole del nostro territorio, il dolcificante naturale ha attraversato diverse civiltà e religioni.
Nell’antico Egitto gli apicoltori curavano la fioritura delle piante mellifere presenti lungo le sponde del fiume Nilo e vasi riempiti di miele venivano depositati accanto alle mummie. Tovava impiego nella realizzazione di ricette culinarie e nel trattamento di piaghe e piccole ferite. I Sumeri utilizzavano una miscela costituita da argilla, miele e olio di cedro per produrre maschere di bellezza.
Per i Greci, il miele era considerato il cibo degli dei che giungeva dal cielo per rallegrare la vita terrena. I Romani lo usavano come conservante e dolcificante importandone importanti quantità dalla Spagna e da Malta. Nella religione induista, il miele è annoverato come uno dei 5 elisir dell’immortalità mentre nel credo buddista rappresenta la beatitudine suprema.
Fonti
- Tahereh Eteraf-Oskouei and Moslem Najafi, Traditional and modern uses of natural honey in human diseases: a review.
- Marcela Bucekova, Antibacterial activity of different blossom honeys: new findings.
- S Miceli Sopo, Effect of multiple honey doses on non-specific acute cough in children. An open randomised study and literature review.
- Anand Mohan, Effect of honey in improving the gut microbial balance.
- Patsy Giarda, Local Wildflowe honey protocol for seasonal allergies.
- Honey, FoodData Central USDA