Il Kale o il cavolo riccio (in inglese “Curly Kale”) appartengono alla specie Brassica oleracea convar Acephala, di cui fanno parte tutti quei cavoli che non formano la cosiddetta “testa” o “palla”, ma che si coltivano per le loro foglie.
Le due varietà sono caratterizzate da foglie di colore verde che si dipartono direttamente da un fusto centrale. Le foglie sono la parte commestibile della pianta. Quelle del cavolo nero sono di colore verde scuro, lanceolate e divise, con la superficie rugosa e bollosa. Le foglie del kale vanno dal verde intenso all’azzurro, al viola e, come suggerisce il nome della pianta, hanno l’aspetto arricciato.
Kale: benefici
La fortuna del kale, o cavolo riccio, è legata al fatto che è stato classificato tra i “superfood”, cioè tra quegli alimenti di origine vegetale che ci aiutano a:
- rinforzare il sistema immunitario
- prevenire e contrastare molte malattie
- ridurre i segni dell’invecchiamento cellulare.
Cavolo riccio e varianti di cavoli: scopri tutti benefici e come consumarli.
Cavolo riccio: valori nutrizionali
Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile:
- calorie: 53
- acqua (g): 89,6
- proteine (g): 2,9
- lipidi (g): 1,5
- carboidrati disponibili (g): 4,4
- zuccheri solubili (g): 0,9
- fibra totale (g): 4,1.
Micronutrienti
- Calcio (mg): 133
- Sodio (g): 44
- Ferro (mg): 1,59
- Potassio (mg): 447
- Vit. C (mg) : 122
- Vit. A (µg): 241
- Vit K (µg): 389,6
- Folati (mg): 0,26.
Kale: come consumarlo
La pianta del cavolo riccio è quella che più si avvicina al cavolo selvatico. In Italia, attualmente il cavolo riccio è un ortaggio quasi dimenticato e poco coltivato. Lo si trova quasi solo in Puglia, dove viene chiamato “cole rizze” e sopravvive grazie ad un’antica tradizione agricola e gastronomica.
La regione Puglia l’ha inserito all’interno del Programma di Sviluppo Rurale per la “Tutela della biodiversità” come specie a rischio di erosione genetica.
Fonte
USDA.