Sommario
Sei alla ricerca di un’alternativa sana al sale? Ecco per te il gomasio, un condimento che deriva dal sale. Un alimento perfetto per chi deve ridurre il sodio, ma anche per chi vuole seguire un’alimentazione disintossicante.
Cos’è il gomasio e come si usa
La parola gomasio deriva dall’unione tra le parole giapponesi goma (sesamo) e shio (sale): è un condimento molto usato nella cucina macrobiotica e nella medicina ayurvedica sin dall’antichità. Molto diffuso nelle cucine orientali, sta prendendo piede anche in Occidente, grazie alla sua capacità di limitare il consumo di sale da parte del nostro organismo. Il segreto del gomasio, infatti, sta nei sesamo: la presenza del sale viene, per così dire, “bloccata” dall’azione dell’olio dei semi di sesamo.
Un problema ricorrente di chi è a dieta, infatti, riguarda la quantità di sale da poter consumare. Avendo un apporto calorico pressoché inesistente, le sue quantità non vengono indicate: ma questo non vuol dire il sale possa essere consumato senza freni. Ma troppo sale può diventare un nemico della salute e della dieta, perché causa ritenzione idrica, aumenta il rischio che tu possa ammalarti di ipertensione e obesità. Ma anche perché, come ha rivelato una ricerca condotta dall’Università di Toronto nel 2011, mangiare troppo salato, se associato a scarsa attività fisica, può rendere più rapido il declino mentale, aumentando il rischio di Alzheimer.
Esistono però delle alternative, spesso consigliate proprio per minimizzare tali rischi, che possono rendere i tuoi piatti altrettanto saporiti e appetitosi. Fra queste, appunto, il gomasio, condimento che viene dalla cucina giapponese dove è usato per condire insalate, cereali, verdure cotte e crude.
Sesamo: l’ingrediente segreto per fare il pieno di calcio
Il gomasio è un composto di sesamo, tostato e pestato, a cui viene aggiunto del sale marino integrale. La speciale salsa che ne deriva non soltanto riesce a dare gusto ai piatti in modo genuino, ma diventa fonte di indispensabili nutrienti.
- Il sesamo, infatti, è un seme oleaginoso che contiene grassi buoni del tipo Omega 3 e Omega 6.
- È ricchissimo di calcio, all’incirca 900 mg per 100 grammi. Il sesamo, inoltre, contiene lecitina e fosfati preziosi per il sistema nervoso, ma anche vitamine del gruppo B e proteine.
- Ricorda inoltre che il sale marino integrale è una fonte importante di iodio, fluoro, rame, zinco e magnesio. Il gomasio è un ottimo disintossicante: stimola la digestione, regola i movimenti intestinali, agisce come alcalinizzante del sangue.
- Ricco di ferro, favorisce l’ossigenazione di tutto l’organismo e aiuta un miglior funzionamento delle funzioni cerebrali.
Si tratta di un condimento comunque abbastanza calorico (553 calorie per 100 grammi di prodotto): per trarne benefici sarebbe meglio consumarlo a crudo, spolverizzandolo sugli alimenti a fine cottura.
C’è il sale: qual è la differenza?
La ricetta del gomasio prevede la presenza di sale marino integrale. Allora, ti chiederai, qual è la differenza fra questo condimento e quello tradizionalmente presente sulle nostre tavole? Il trucco è nelle quantità. La ricetta può certamente variare in base ai gusti, ma generalmente si consiglia di mantenere la proporzione 1 a 12. Vale a dire una parte di sale per dodici parti di sesamo. Abusare fa male, ma un pizzico di sale, soprattutto se integrale, può aiutarti a star bene.
Gomasio: come farlo a casa
Lo trovi già pronto nei supermercati di prodotti biologici o nei negozi di cibo macrobiotico, spesso con aggiunte di spezie, ma puoi anche provare a prepararlo a casa.
Per farlo basta tostare i semi di sesamo, in forno oppure in padella, a fuoco lento. A parte tosta anche il sale per eliminare l’umidità in eccesso. Con un mortaio o con il mini pimer pesta infine i due ingredienti sino a polverizzarli e amalgamarli. Versa il composto ottenuto in uno o più barattoli che riporrai, ben chiusi, in frigorifero. Il gomasio fatto in casa conserva intatta la sua fragranza per circa una settimana.
Come usarlo in cucina
Puoi aggiungere un pizzico di gomasio alle verdure crude o cotte, ma anche alle insalate. È inoltre un ottimo condimento per le ricette a base di pesce, ma puoi utilizzarlo in qualsiasi occasione in sostituzione del sale, anche per un sugo di pomodoro. Va bene anche sulla carne, ma ricordati di metterlo solo a fine cottura: le elevate temperature, infatti, “sciupano” le sue proprietà nutrizionali.
Ti è piaciuto il nostro articolo? Condividilo su Pinterest