Sommario
La fecola di patate è un alimento dalle antiche origini che ha trovato ampio spazio sia in cucina che nella cosmesi. E’ un ingrediente derivato dal tubero della patata, povero di proteine e grassi, ma ricco di carboidrati al punto da fornire circa 350 calorie per 100 g di prodotto.
In qualità di amido resistente ha dimostrato di apportare numerosi benefici all’organismo, tra questi: migliora la sensibilità all’insulina e produce batteri buoni per l’intestino. Si tratta di un ingrediente alternativo utilizzabile da chiunque segua una dieta priva di glutine.
Le sue caratteristiche la rendono utile da aggiungere come agente addensante. È un ottimo sostituto delle uova.
Inoltre, la proprietà lenitiva dell’amido presente nella fecola di patate aiuta la pelle in caso di rossori e irritazioni, ma contribuisce anche a regolare la produzione di sebo. In questo caso, può essere utile per chi soffre di pelle e capelli grassi.
Fecola di patate: cos’è, caratteristiche e tipologie
La fecola di patate si ottiene dall’amido delle patate. E’ una farina di colore bianco che, a causa della lunga lavorazione per ottenerla, perde tutti i nutrienti di cui è composta la patata, quindi si tratta di un prodotto poco nutriente ma molto calorico.
E’ naturalmente insapore tanto che può essere usata sia come alimento base che come addensante per preparare numerosi piatti tra cui dolci e creme. Ma è anche inodore e per questo adatta alla preparazione di numerosi prodotti cosmetici per la pelle e il viso.
Essendo priva di glutine, la fecola di patate appare adatta anche ai celiaci e a chi ha problemi di sensibilità a questa proteina.
Che differenza c’è tra maizena e fecola di patate
A differenza dalla fecola di patate, la maizena o amido di mais è un carboidrato ottenuto dall’endosperma della pianta in questione, ossia il germe, la parte più interna del chicco. Si tratta di una vera e propria riserva di amido, ricca di carboidrati e senza proteine.
Generalmente è utilizzata per diversi scopi sia in cucina che a livello industriale, ad esempio, per addensare salse, sughi, zuppe, torte e altri dolci.
Differenza con la farina di patate
Sebbene entrambe derivino dalle patate, si tratta di due prodotti molto diversi.
- Per fare la farina di patate, le patate intere vengono cotte, asciugate, disidratate e macinate finemente per ottenere una polvere sottile dal sapore simile alla patata.
- Per fare la fecola di patate, invece, le patate vengono prima pelate e schiacciate a crudo, poi essiccate e trasformate in una polvere bianca leggera dal gusto insipido.
Differenza con le altre fecole
Quando si parla di fecola ci si riferisce a prodotti derivanti da vari alimenti. Oltre a quella di patata, esistono infatti: la fecola di banane, la fecola di castagne, la fecola di manioca e la fecola di mais. Vediamone le caratteristiche.
Fecola di banana
Ottenuta dagli scarti delle banane verdi, meno dolci delle altre, è un tipo di farina del tutto senza glutine e con un basso indice glicemico. E’ molto economica e per questo molto usata nei paesi poveri, mentre da noi ha preso piede come ingrediente di frullati e barrette nutrizionali.
Fecola di castagne
E’ un prodotto che si produce essiccando e macinando le castagne. Ha un gusto dolce e delicato e viene utilizzata per realizzare ricette tipiche della tradizione come il castagnaccio, i necci toscani (simili alle crepes) e la polenta dolce.
Così come le altre fecole viste finora è gluten free quindi adatta ai celiaci.
Tapioca e fecola di patate
Questa fecola, detta tapioca, proviene dal tubero della manioca, uno degli alimenti fondamentali della popolazione Maya e di molte altre civiltà tuttora presenti in sud America e Africa.
Alla fine del processo di lavorazione, la tapioca si presenta come piccole sferette bianche ipercaloriche ma poco nutrienti. Con essa è possibile realizzare ricette come budini, crepes e torte.
Fecola di patate: a cosa serve e come si usa in cucina
La fecola di patate è famosa in cucina, soprattutto, per il suo potere addensante. Viene dunque usata per preparare dolci e piatti salati. Per esempio:
- Viene usata per addensare crema pasticcera, cioccolata calda e budini, ma anche come ingrediente per rendere soffici le torte.
- Nelle ricette salate viene utilizzata come addensante per preparare sughi e salse o per preparare torte salate, sformati e focacce.
Fecola come sostituto
Grazie alle sue proprietà, trova spazio anche per altri utilizzi, può:
- Essere sostituita alla farina 00 per velocizzare il processo di lievitazione degli impasti.
- Aiutare a rendere più cremosi passati di verdura, zuppe e vellutate.
- Essere sostituita alle uova per preparare crepes e altri piatti solitamente a base di uova.
Come cucinarla?
I metodi di cottura della fecola di patate variano in base alla ricetta dove viene impiegata. Vediamo qualche esempio.
- Per addensare zuppe e passati, bisogna aggiungere 1 o 2 cucchiai di fecola e mescolare. La quantità può variare in base alla densità desiderata.
- Nei dolci, un uovo corrisponde a due cucchiai di fecola di patate e può essere impiegata per fare torte, muffin, brioche, ciambelle e plumcake.
- Per preparare due tazze di cioccolata calda basta aggiungere 25 g di fecola alla ricetta base.
Proprietà
La fecola di patate, al pari delle altre fecole, è costituita prevalentemente da amido e quindi da due polimeri di glucosio: l’amilopectina e l’amilosio.
L’amilopectina è il polimero presente in maggiore quantità, circa l’80%, ha un elevato peso molecolare ed è una molecola facilmente digeribile.
Ha un indice glicemico molto alto ed è grazie ad esso che la fecola di patate ha proprietà addensanti. Invece, l’amilosio è ciò che permette all’amido di dissolversi parzialmente in acqua fredda.
Come nutriente, la fecola di patate non vale molto, in quanto è priva di grassi e contiene una piccola quantità di proteine e minerali, ma è molto calorica.
Valori nutrizionali e calorie della fecola di patate
100 g di fecola di patate apportano circa 357 calorie così suddivise: 93,8% di carboidrati, 5,4% di proteine, 0,8% di grassi. La tabella che segue indica le componenti principali di cui è ricco questo prodotto.
Componenti principali
Energia kcal | 357 |
Carboidrati g | 83,1 (93,8%) |
di cui zuccheri g | 3,52 |
Proteine g | 6,9 (5,4%) |
Fibre g | 5,9 |
Grassi g | 0,34 (0,8%) |
Acqua g | 16,1 |
Minerali
Ferro mg | 0,3 |
Calcio mg | 91,5 |
Sodio mg | 31 |
Potassio mg | 1580 |
Fosforo mg | 27 |
Zinco mg | 1,3 |
Vitamine
Vitamina B6 mg | 0,01 |
Vitamina E | 0,26 |
Folati totali μg | 51 |
Benefici della fecola di patate
Sebbene si tratti di un alimento povero, la fecola di patate presenta numerosi benefici per tutto l’organismo. Vediamoli nel dettaglio.
Stitichezza
Lo zucchero chiamato amilopectina presente nella fecola di patate potrebbe essere un valido aiuto, del tutto naturale, contro la stitichezza.
Grazie alla capacità di questo elemento di richiamare l’acqua nell’intestino, le feci si ammorbidiscono favorendone l’espulsione. Inoltre, visto che l’amido funziona come le fibre, favorisce la regolarità intestinale.
Glucosio
Anche se la fecola di patate ha un elevato indice glicemico ed è quindi sconsigliata ai diabetici, un suo consumo moderato può aiutare nella prevenzione del diabete di tipo 2.
Infatti, fa parte della categoria dell’amido resistente, cioè di quel tipo di amido presente negli alimenti che non viene elaborato dall’apparato digerente e che ha la capacità di migliorare la sensibilità all’insulina e di ridurre i livelli di zucchero nel sangue.
Intestino
In qualità di amido resistente, agisce anche come probiotico alimentando i batteri buoni dell’intestino e riducendo l’infiammazione sistemica.
Alcuni studi pubblicati nel 2019 sulla rivista Nutrients hanno rivelato, inoltre, la sua capacità di migliorare la diversità del microbioma intestinale.
Glutine
La fecola di patate è naturalmente priva di glutine. Non sono presenti, infatti, al suo interno le lipoproteine di questo gruppo. Per questo motivo rappresenta un prodotto sicuro per i celiaci ed è indicata anche per chi è sensibile a questa proteina e per coloro che vogliono portare avanti una dieta gluten free.
Fecola di patate: usi per la bellezza
Oltre che in cucina, la fecola di patate è protagonista di numerosi trattamenti di bellezza. La sua polvere è delicata e sottile, adatta quindi a tutti i tipi di pelle anche quelle più sensibili.
In particolare, può essere usata come:
- Maschera per viso e mani screpolate. Per prepararla basta mescolare un cucchiaino di fecola con pochissima acqua e qualche goccia di olio di mandorle.
- Shampoo a secco per capelli grassi. Basta prendere la polvere e passarla direttamente sul cuoio capelluto, prima dello shampoo, massaggiando per bene.
- Doposole, insieme ad un po’ d’acqua per alleviare eventuali scottature.
- Cipria, mischiandola alla polvere che usi di solito. Questo metodo ti permetterà di eliminare il classico effetto lucido sulla pelle.
- Additivo, da aggiungere a creme fatte in casa.
Dove acquistarla e come scegliere
Si può trovare facilmente in commercio ad un prezzo accessibile, circa 1 euro al pacco da 250 g. Quasi tutti i negozi di alimentari ormai la vendono, a partire da supermercati e negozi bio. Per quanto riguarda il suo uso, bisogna fare riferimento alle indicazioni riportate sulla confezione ed evitare di consumarla oltre la data di scadenza.
La fecola di patate, come tutte le farine, va conservata in un luogo asciutto, ben chiusa e lontano da fonti di calore. Inoltre, non dovrebbe stare a contatto con alimenti che hanno un odore particolarmente forte, in quanto potrebbero influenzarne il sapore.
Controindicazioni
Ci sono casi in cui il consumo della fecola di patate è controindicato. I casi specifici sono:
- Diabetici, a causa dell’elevata presenza di zuccheri.
- Chi segue una dieta ipocalorica. Ricordiamo che 100 g di fecola corrispondono a circa 350 kcal.
- Persone allergiche o intolleranti alla patata.
Inoltre, dovrebbero evitarne il consumo anche coloro che sono allergici al consumo di piselli, carote, sedano e pomodori.
Cenni storici
La storia della fecola di patate inizia in sud America, nelle Ande, dove, guarda caso, ha avuto origine la patata come alimento. I popoli andini come gli Inca, difatti, furono i primi a scoprire e produrre questo prodotto ottenuto dalle patate macinate.
La procedura con cui veniva prodotta prevedeva, prima, la cottura dei tuberi e poi, una volta ammollati, la macinatura. Il prodotto ottenuto veniva, infine, setacciato.
L’Europa l’ha adottata soltanto alla fine del XVIII secolo, in quanto prima di allora il fabbisogno era dipeso unicamente dal grano. Ma da quel momento in poi divenne uno dei più grandi produttori di fecola di patate.
Fonti
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