Sommario
Il cumino è una spezia dal sapore intenso, molto usata in cucina per arricchire piatti etnici come il curry e i falafel.
Derivata dai semi di cumino, è una spezia disponibile sia in forma di semi da mangiare che come cumino in polvere.
Oltre al suo uso in cucina, è apprezzato anche per le sue proprietà benefiche: favorisce la digestione, allevia il gonfiore e il meteorismo; in più ha anche proprietà antiossidanti. Infatti, i semi, ricchi di oli essenziali, sono spesso utilizzati anche per preparare ottime e profumate tisane digestive.
Tuttavia, è importante conoscere anche le controindicazioni: l’uso eccessivo può causare irritazioni gastrointestinali o reazioni allergiche in chi è predisposto.
Che cos’è il cumino e a cosa serve?
Il Cuminum cyminum è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Apiaceae, nota anche come anice dei Vosgi, caravita (in Sicilia), kummel e pestenaria. È una specie annuale con un fusto sottile e ramificato, alto tra 24 e 40 cm. Le sue foglie, di un verde chiaro, sono finemente divise in segmenti sottili, mentre i fiori, piccoli e delicati, possono essere bianchi o rosati.
I frutti, detti acheni, contengono un unico seme dalla forma allungata e dall’aroma intenso. I semi, dal caratteristico colore marrone dorato, sviluppano un profumo pungente e leggermente piccante, particolarmente apprezzato in cucina. Dopo la raccolta, vengono fatti maturare e poi essiccati, per essere utilizzati interi o ridotti in polvere.
La polvere di cumino è tra le spezie più versatili e costituisce un ingrediente fondamentale del curry. Il suo sapore deciso e leggermente amaro è sufficiente a trasformare un piatto, conferendogli un carattere distintivo. Tuttavia, data la sua intensità, è bene dosarlo con attenzione per non coprire gli altri aromi. Perfetto per insaporire carne, pesce, verdure e salse, si presta anche alla preparazione di tisane digestive.
Pur essendo tradizionalmente usato in semi interi, la sua versione in polvere è un’alternativa più pratica e immediata per esaltare i sapori in cucina.
Olio di cumino nero
Estratto dai semi della Nigella sativa, è un rimedio naturale noto per le sue numerose proprietà benefiche.
Ricco di antiossidanti, acidi grassi essenziali e vitamine, questo olio è utilizzato sia in ambito cosmetico che come integratore alimentare.
È apprezzato per la sua capacità di supportare il sistema immunitario, migliorare la digestione e contribuire alla salute della pelle. Inoltre, quest’olio è spesso impiegato per alleviare infiammazioni e combattere infezioni grazie alle sue proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie.
Nonostante i suoi numerosi benefici, è importante usare l’olio essenziale di cumino con cautela, soprattutto per chi soffre di allergie o assume farmaci, perché potrebbe interagire con alcuni trattamenti. È bene quindi consultare il proprio medico prima di assumerlo.
Quali sono le proprietà nutrizionali?
E’ una spezia ricca in nutrienti e antiossidanti come i flavonoidi. 100 g, forniscono circa 400 calorie, con 22 g di grassi, di cui solo 1,5 g sono grassi saturi.
È una buona fonte di carboidrati (44 g), con 10.5 g di fibre alimentari e proteine (18 g).
Inoltre, contiene sali minerali essenziali e vitamine del gruppo B e vitamina E, che contribuiscono a vari aspetti della salute, tra cui il metabolismo energetico e la funzione immunitaria.
Valori nutrizionali (100 g)
MINERALI | |
Sodio (mg) | 168 |
Potassio (mg) | 1788 |
Calcio (mg) | 931 |
Fosforo (mg) | 499 |
Zinco (mg) | 4.80 |
Ferro (mg) | 66.4 |
VITAMINE | |
Tiamina – B1 (mg) | 0.63 |
Riboflavina – B2 (mg) | 0.33 |
Niacina – B3 (mg) | 4.58 |
Vitamina B6 (mg) | 0.44 |
Vitamina E (mg) | 2.72 |
Vitamina A (µg) | 127 |
Vitamina C (mg) | 8 |
Fonte dati: Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia e CREA Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione
Quali sono i benefici?
Questa spezia preziosa (Ciminum, Carvi e Nigella) cela, nei propri semi, un vero tesoro. Infatti da millenni è considerato uno dei più importanti rimedi fitoterapici. I suoi campi di azione vanno dalla riduzione di colesterolo, trigliceridi e zuccheri alle proprietà antiossidanti. Le linee giuda ministeriali internazionali e anche quelle italiane riconoscono le seguenti proprietà medicinali.
Bisogna anche tener conto che 100 g è una quantità di prodotto che difficilmente si riesce a consumare in una sola volta..
Carminativo naturale
I semi riducono le fermentazioni dovute all’assunzione di zuccheri, carboidrati, lieviti e proteine. Infatti il suo olio ha proprietà carminative, ossia aiuta ad espellere i gas intestinali. E’ anche indicato nei disturbi di motilità intestinale di origine nervosa per il suo effetto sedativo ed antispasmodico sui centri del sistema nervoso centrale e autonomo.
Ricco in carvone e limonene, sostanze che hanno azione antisettica e antispastica, produce un effetto miorilassante a livello locale sulla peristalsi intestinale, per questo è un alleato contro gastriti, coliti, nei casi di alterazione della flora batterica intestinale e nella sindrome del colon irritabile.
Digestivo
Questa spezia è efficace, sotto forma di tisana o decotto, come digestivo soprattutto dopo pranzi abbondanti.
L’uso più importante è quello della gestione della dispepsia funzionale, detta “cattiva digestione”. Ad esempio, in combinazione con altri fitoterapici (cardamomo, coriandolo e semi di finocchio):
- Ha un effetto rilassante sulla muscolatura liscia.
- Allevia il dolore gastrico.
- Favorisce l’eliminazione dei gas permettendo una buona digestione.
Antiossidante e antinfiammatorio
Ricco di flavonoidi e selenio, è un ottimo antiossidante. Infatti, contrasta l’attività dei radicali liberi che concorrono all’invecchiamento delle cellule sia dell’epidermide che degli organi interni.
L’olio che ne deriva si dimostra utile per ridurre le citochine pro-infiammatorie, pertanto si ritiene un buon alleato nella gestione dei disturbi con componente infiammatoria come la Sindrome dell’intestino irritabile e come coadiuvante nelle malattie infiammatorie intestinali (IBD). Questo grazie alla ricchezza di flavonoidi.
Antimicrobico e antibatterico
Sempre l’olio, secondo alcuni studi scientifici, è indicato come antibatterico, anti fungino, anti-candida ed anti aflatossinico. Inoltre, l’alto contenuto in limonene contrasta le infezioni dovute a virus, batteri e funghi.
Studi recenti hanno evidenziato le proprietà antibatteriche anche nei confronti dell’Helicobacter pylori (batterio che causa la gastrite di tipo B), un’azione antiossidante e rigeneratrice della mucosa gastrica e delle mucose in genere e un’azione stimolatrice della secrezione degli enzimi pancreatici utili per una corretta digestione.
Come si usa il cumino per dimagrire?
Alcune piante sono dette “termogeniche”, hanno cioè la capacità di far bruciare grassi all’organismo. La termogenesi accelera il metabolismo e, di conseguenza, fa bruciare calorie e grasso in maniera più veloce.
Grazie a questa sua proprietà l’assunzione della spezia aiuterebbe a dimagrire. Alcuni studi su soggetti obesi hanno rilevato una riduzione del peso corporeo.
In particolare, uno studio condotto su donne in sovrappeso o obese ha dimostrato che l’assunzione di 3 g al giorno di polvere di cumino, sciolta in due vasetti di yogurt per 3 mesi, può favorire la riduzione del peso, della circonferenza vita e della massa grassa.
Inoltre, lo stesso studio ha evidenziato che può contribuire ad abbassare i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL) e trigliceridi, aumentando contemporaneamente il colesterolo “buono” (HDL).
E’ necessario però distinguere tra diverse piante che portano lo stesso nome. Ad esempio, il cumino nero (Nigella sativa) e il Bunium persicum non sono utili per la perdita di peso. Le due specie che sembrano avere, invece, effetti dimagranti sono il cumino dei prati (Carum carvi) e il cumino comune (Cuminum cyminum).
Il primo è tradizionalmente usato per migliorare la digestione, come carminativo e contro gli spasmi intestinali, mentre l’estratto dei semi, sono stati associati da alcune ricerche alla riduzione della circonferenza vita, del rapporto vita/fianchi e dell’appetito.
Il Cuminum cyminum, invece, è noto per i suoi effetti benefici sull’apparato digerente e ha mostrato effetti positivi sulla perdita di peso se consumato in polvere, all’interno di una dieta ipocalorica.
Quali sono le controindicazioni?
L’assunzione sia dei semi, sia dell’olio è sconsigliata in:
- Gravidanza perché i principi attivi presenti nella pianta possono anticipare la comparsa delle contrazioni.
- Chi soffre di epatopatie (patologie del fegato).
- Chi assume terapie ormonali e farmaci fotosensibilizzanti.
Inoltre, è consigliabile non applicare direttamente sulla pelle l’olio essenziale, perché potrebbe essere troppo aggressivo. Per rimediare a questo fastidio, lo puoi usare diluito, per esempio, con olio di mandorle dolci.
Cumino in cucina
E’ una spezia versatile e dall’aroma molto intenso, usata in molte cucine del mondo.
I semi sono spesso tostati brevemente per esaltare il loro sapore prima di essere aggiunti a piatti di carne, verdure e legumi. In polvere, invece, è ideale per insaporire curry, zuppe, stufati e salse, poiché dona ai piatti un tocco caldo e leggermente pungente.
È un ingrediente essenziale in ricette etniche come i falafel e i curry indiani, ma può essere utilizzato anche in piatti più semplici, come patate arrosto o riso, per aggiungere profondità di sapore.
Sia i semi che la polvere sono ottimi associati ad altre spezie come il coriandolo e la curcuma, un must in ogni dispensa.
Come conservarlo
Si trova in commercio, come le altre spezie, macinato pronto per l’uso, ma il consiglio è di acquistare i semi essiccati e conservarli interi e macinarli al momento dell’utilizzo direttamente sulle pietanze. Infatti, Il sapore, la freschezza, ma soprattutto i principi attivi terapeutici dei semi di questa spezia dureranno più a lungo.
Inoltre, i semi interi hanno un aroma e un sapore più intensi e quindi daranno una miglior resa in cucina.
Sia i semi, sia la polvere macinata si conservano in barattoli di vetro a chiusura ermetica, lontano dalla luce diretta e in un luogo asciutto (per esempio un armadietto).
Non versare direttamente la spezia macinata dal barattolo portandolo sopra la pentola che cuoce, perché il vapore e il calore, potrebbero privarla dell’aroma. E’ senz’altro vantaggiosa anche un’ispezione periodica dei barattoli per verificare che non ci siano delle alterazioni dovute alle presenza di insetti, che possono annidarsi nel prodotto, nel qual caso, è ovvio che i semi dovranno essere sostituiti.
FAQ (domande comuni)
1 – Quali sono le controindicazioni del cumino?
Può causare irritazione gastrica in soggetti sensibili e, in dosi elevate, interferire con alcuni farmaci anticoagulanti o abbassare troppo la glicemia.
2 – Quali sono i benefici?
Favorisce la digestione, ha proprietà antinfiammatorie, aiuta a ridurre il gonfiore addominale, supporta il sistema immunitario e può contribuire alla perdita di peso.
3 – A cosa serve questa spezia?
Viene utilizzato per migliorare la digestione, contrastare il gonfiore, stimolare il metabolismo e favorire la salute intestinale.
4 – Come si usa il cumino per dimagrire?
Si può consumare in infusi, decotti o aggiunto ai pasti, poiché stimola il metabolismo e aiuta la digestione, riducendo il gonfiore.
5 – Dove si può trovare?
È disponibile in supermercati, negozi di spezie, erboristerie e online, sotto forma di semi, polvere o integratori.
Conclusioni
E’ una spezia ricca di storia e sapore, ampiamente utilizzata in diverse tradizioni culinarie. Derivato dai semi della pianta Cuminum cyminum, ha un aroma caldo e terroso con note leggermente amare e pungenti.
I suoi semi possono essere usati interi o macinati in polvere, e sono ideali per arricchire piatti come curry, stufati, zuppe e felafel.
Oltre al suo uso culinario, è apprezzato per le sue proprietà digestive e antinfiammatorie.
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Fonti