Sommario
Il cocco è un frutto tropicale amato per la sua versatilità e i numerosi benefici per la salute. L’olio di cocco è uno dei suoi derivati più popolari, utilizzato sia in cucina, sia per la cura della pelle, grazie alle sue proprietà idratanti, particolarmente efficaci per trattare la pelle secca e le smagliature.
Inoltre, il cocco ha proprietà lassative naturali, aiutando a mantenere un transito intestinale regolare. Aprire una noce di cocco può sembrare complicato, ma seguendo alcuni passaggi diventa molto semplice.
Dalla sua polpa si ricava anche il latte di cocco, un ingrediente basilare in molte ricette esotiche e vegan, apprezzato per la sua cremosità e il sapore delicato. Oltre a essere un ottimo sostituto del latte tradizionale, è una bevanda vegetale rinfrescante e diuretica che aiuta a mantenere il corpo idratato e a eliminare le tossine.
In cucina non è da meno. Infatti, i biscotti al cocco sono una delizia amata da molti, perfetti per uno snack dolce e nutriente. Ricchi di fibre e acidi grassi benefici, questi biscotti combinano gusto e salute in un solo morso, rendendo il cocco un alimento prezioso anche a dieta.
Cocco: che cos’è
Sembra che il nome “cocco” sia stato assegnato a questo albero proprio dai primi esploratori spagnoli e portoghesi. Il nome deriverebbe dall’iberico “El Coco”, che si riferiva a un mitico mostro peloso. Il suffisso “noce” (oppure “nut” in inglese) è stato aggiunto per riferirsi più precisamente al seme.
Quasi un terzo della popolazione mondiale dipende in una certa misura dal cocco per il proprio cibo e la propria economia.
Più che una semplice coltura alimentare sostenibile, ogni parte dell’albero di cocco è utile all’umanità comprese radici, tronco, foglie e frutti con buccia e polpa.
Il frutto è una grossa drupa tondeggiante, leggermente allungata all’estremità inferiore, che a maturità raggiunge un diametro di oltre 25 cm e un peso di circa 2 kg.
La noce di cocco è rivestita da un epicarpo molto sottile che varia dal verdognolo al brunastro a seconda della maturazione. Al di sotto presenta un mesocarpo molto spesso (tra i 4 e gli 8 cm), duro e fibroso. Il seme contenuto all’interno della drupa, quasi perfettamente sferico, è quello che tutti conoscono come “noce di cocco”.
È composto da un guscio ligneo marrone che avvolge l’endosperma commestibile, ricco di sostanze nutritive. Ma anche da una parte solida, cioè la polpa bianca, consistente, rigida, intrisa di oli, delicatamente profumata e molto nutriente da cui si ricavano, per spremitura della polpa sminuzzata, con o senza ausilio di acqua, il “latte di cocco”, oppure, con altri processi estrattivi, “l’olio di cocco”. La polpa essiccata del frutto prende il nome di “copra” o “kopra”.
Invece, la parte liquida, detta “acqua di cocco”, è leggermente viscosa, dolce e dalle spiccate proprietà dissetanti, rigeneranti e blandamente lassative.
L’endosperma solido è la parte commestibile più importante e maggiormente utilizzata in cucina nelle varie forme (latte, olio o farina). La parte liquida è destinata principalmente alla preparazione di bevande.
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Proprietà nutrizionali
Quando si parla di composizione chimica della noce di cocco, si devono tener presente le tre principali forme in cui si trova l’endosperma del frutto, perché in funzione della tipologia di alimento cambiano le relative caratteristiche.
L’olio di cocco non è rappresentato in quanto consumato in dosi molto limitate. I macronutrienti della polpa della noce matura sono, oltre all’acqua: carboidrati, proteine e grassi.
Tra questi, la parte grassa è il principale costituente e rappresenta la frazione più utilizzata anche per gli usi medicinali del cocco.
Ben rappresentate le vitamine del gruppo B, i folati, nonché alcaloidi, tannini e resine in alta concentrazione. Il quadro dei fitochimici si completa con una buona presenza di saponine e glicosidi e una discreta presenza di terpenoidi e steroidi.
Non è da sottovalutare la quantità di questi composti perché hanno dimostrato di avere proprietà importanti, che hanno fatto rivalutare positivamente le implicazioni nutrizionali e salutistiche derivanti dal consumo di cocco.
L’acqua di cocco è meno grassa rispetto alla polpa e quindi meno calorica, ma conserva un ottimo apporto minerale e vitaminico.
Ma quanto cocco si può mangiare al giorno? La quantità giornaliera ideale nella forma essiccata è di circa 20-30 g, mentre per il cocco fresco circa 40-50 g.
Valori nutrizionali per 100 g
Nutrienti (mg) | Noce di cocco | Latte di cocco | Acqua di cocco |
Sali minerali | |||
Ferro | 1,7 | 1,6 | 0,29 |
Calcio | 13 | 16 | 24 |
Sodio | 23 | 15 | 105 |
Potassio | 256 | 263 | 250 |
Fosforo | 95 | 100 | 20 |
Zinco | 0,5 | 0,67 | 0,10 |
Magnesio | 5 | 37 | 25 |
Rame | 0,32 | 0,27 | 0,04 |
Manganese | 1 | 0,92 | 0,14 |
Vitamine | |||
B1, Tiamina | 0,05 | 0,03 | 0,03 |
B2, Riboflavina | 0,02 | – | 0,06 |
B3, Niacina | 0,5 | 0,76 | 0,08 |
B6, Piridossina | 0,05 | 0,03 | 0,03 |
Folati | 26 | 16 | 3 |
Biotina | 2,7 | 2,2 | – |
Vitamina C | 3 | 3 | 2,4 |
Vitamina E | 0,73 | 0,15 | – |
Vitamina K | 0,2 | 0,1 | – |
Fonte: USDA. National Nutrient Database for Standard Reference.
Il cocco fa ingrassare?
La polpa è molto calorica (364 kcal/100g), per via della presenza di una componente grassa molto rilevante. Anche il latte di cocco non è da meno, sebbene leggermente inferiore (236 cal/100g).
Solo l’acqua di cocco ha un tasso calorico molto contenuto (19 cal/100g), equivalente ad un terzo di quello di un succo di albicocca.
Quindi, trattandosi di un alimento molto calorico ed energetico è adatto a chi svolge un’attività fisica molto intensa. Invece, andrebbe usato con moderazione da chi svolge una vita sedentaria. Meglio, in questo caso, rivolgersi ad una salutare bevanda all’acqua di cocco.
Tuttavia, aggiungere un po’ di cocco (circa 30/50g) saltuariamente in una dieta equilibrata di una persona mediamente attiva non rappresenta un errore nutrizionale.
Al contrario, specialmente a colazione, fornisce un adeguato apporto energetico per affrontare con slancio la giornata. Inoltre, favorisce la funzione metabolica, migliora la digestione e non apporta un aumento di colesterolo nocivo alla salute (LDL), ma solo di colesterolo HDL, quello buono.
A cosa fa bene il cocco?
L’acqua di cocco è una fonte di energia di pronto consumo, aumenta immediatamente la forza e la resistenza.
Per questa ragione veniva utilizzata al posto del destrosio/glucosio nelle emergenze mediche di pronto soccorso durante la Seconda Guerra mondiale, in assenza di glucosio sterile.
Nell’acqua del frutto sono presenti alcune citochine (la chinetina e la trans-zeatina) che sembrano avere proprietà antiossidanti contro l’invecchiamento, la degenerazione cellulare e la trombosi.
Ai tropici, l’olio è ampiamente utilizzato nella cura della pelle, per idratare la cute, alleviare la secchezza, la desquamazione e prevenire le smagliature.
Viene utilizzato per ferite, contusioni, ustioni, eruzioni cutanee, eczema e dermatiti. Supporta l’equilibrio chimico naturale della pelle e fornisce protezione dagli effetti dannosi delle radiazioni ultraviolette del sole.
Il cocco, per il suo contenuto di acido caprilico, che ha proprietà fungicide, viene utilizzato nel trattamento delle micosi della pelle come il piede d’atleta, mughetto e candidosi.
Antiossidante
Nell’endosperma del cocco, soprattutto nella parte acquosa, è presente un aminoacido chiamato L-arginina, che riduce significativamente la produzione di radicali liberi.
L’olio vergine di cocco, altrettanto ricco di L-arginina, insieme ai polifenoli, oltre a ridurre il contenuto della perossidazione lipidica, aiuta a mantenere i parametri lipidici nei tessuti e nel siero entro i normali livelli.
Anche la modesta quantità di vitamina C partecipa all’azione antiossidante.
Azione antipertensiva
E’ molto ricco di oligoelementi come il potassio e la concentrazione di questi elettroliti nell’acqua di cocco genera una pressione osmotica simile a quella osservata nel sangue e non influisce sulla coagulazione plasmatica.
L’elevata quantità di potassio promuove l’abbassamento della pressione sanguigna. L’estratto etanolico dell’endocarpo ha mostrato un effetto vaso-rilassante e antipertensivo, probabilmente dovuto alla presenza di composti fenolici.
Cura della pelle
L’uso tradizionale dell’olio di cocco come lozione in molte parti del mondo è ben fondato.
È stato dimostrato che ha effetti antisettici e viene utilizzato come idratante per la pelle con risultati sicuri ed efficienti. L’olio vergine di cocco e la monolaurina sono stati suggeriti per il trattamento della dermatite atopica (eczema) e per molte infezioni cutanee superficiali.
Nella medicina Ayurvedica, l’olio di cocco, il latte, la panna e l’acqua della noce di cocco sono tutti usati per curare la caduta dei capelli e le ustioni.
I suoi effetti antibatterici lo rendono utile per applicazioni topiche.
Effetto anti colecistico
Il cocco è un antisettico urinario ed è efficace nel trattamento dei calcoli renali e uretrali. In particolare, l‘acqua di cocco ha dimostrato di svolgere un’azione profilattica grazie ad un composto chiamato monoottanoina, derivato dall’acido caprilico e dalla digestione dei trigliceridi a catena media.
La monoottanoina è un solvente naturale del colesterolo ed è stata utilizzata per la dissoluzione dei calcoli biliari che si sono formati a seguito di colecistectomia.
La dissoluzione completa dei calcoli biliari si è verificata tra il 50% e il 75% dei casi trattati.
Attività disinfettante e antibatterica
Cocos nucifera è eccellente nel distruggere un vasto assortimento di batteri e di virus patogeni che causano diverse infezioni potenzialmente letali per l’uomo. Questa azione la si deve principalmente agli acidi grassi a catena media (MCFA). Il più abbondante e potente nel cocco è l’acido laurico, che comprende quasi il 50% del contenuto di grassi del cocco.
L’acido laurico è lo stesso composto presente anche nel latte materno, ed avrebbe proprio lo scopo di aiutare a proteggere la delicata salute del lattante da agenti patogeni nocivi. Allo stesso modo, gli acidi grassi MCFA e i loro derivati presenti nel cocco agiscono su virus e batteri disintegrando la membrana lipidica di cui sono rivestiti o interferendo con l’assemblaggio e la maturazione.
Attività anticarie
I decotti ottenuti dalle radici dell’albero di cocco sono usati come collutorio e gargarismi. L’estratto di fibre di Cocos nucifera ha una bassa tossicità e non induce a reazioni dermiche o oculari, dimostrando un buon potenziale nel trattamento delle malattie orali.
Inoltre, la farina ha proprietà antimicrobiche grazie al suo alto contenuto di acido laurico che è stato usato come medicamento per alcune infezioni orali come le ulcere della bocca.
Cocco: usi in cucina
Il cocos viene generalmente essiccato. E’ chiamato anche “copra” o “kopra” che in Malayalam (una delle 23 lingue ufficiali dell’India) significa proprio “noce di cocco essiccata”.
Insieme al latte di cocco è il principale prodotto di partenza per l’estrazione dell’olio di cocco.
Dalla copra si ricava anche la “farina di cocco” che è una polvere ottenuta con un processo di macinatura. Ha una consistenza abbastanza grossolana rispetto alle tradizionali farine di cereali e, generalmente, si può trovare in commercio in due versioni:
- sfarinata grattugiata fine, idonea per la realizzazione di impasti
- grattugiata grossa e adatta per le decorazioni dei dolci.
Invece, l’olio è spesso utilizzato come condimento a crudo per donare ai cibi un sapore esotico. Offre anche ottime prestazioni in frittura, non produce sottoprodotti di combustione nocivi alla salute e non fa fumo.
Poiché è un grasso che solidifica a basse temperature, si può utilizzare come sostituto del burro, in quelle preparazioni dove la consistenza “burrosa” è necessaria.
Sono moltissimi gli utilizzi dei derivati in gastronomia.
Le migliori ricette con il cocco
1 – Biscotti al cocco. I biscotti al cocco sono morbidi e profumati e si preparano velocemente con pochissimi ingredienti. Semplici e senza burro, assecondano quella sana voglia di dolce senza compromettere nemmeno le diete più ferree.
2 – Palline di cocco. Un dolce fresco e goloso con soli tre ingredienti. Morbide e deliziose sfere di ricotta aromatizzate con del cocco grattugiato, perfette come fine pasto o da consumare con del caffè freddo. Si preparano in pochissimi minuti e senza difficoltà.
3 – Torta al cocco. La torta al cocco è un dessert profumato e dal sapore esotico, perfetto da gustare in queste giornate d’estate quando anche solo l’idea di una vacanza da trascorrere in un luogo lontano ci riempie di gioia. Un dolce soffice dall’inconfondibile gusto di cocco, quindi, che può essere consumato come merenda energetica o come un corposo fine pasto.
4- Pollo al latte di cocco. Il pollo al latte di cocco è una ricetta di origine indiana dal gusto agrodolce: si porta in tavola accompagnato dal riso basmati. Il sapore è delicato e particolare: un piatto unico equilibrato e gustoso, ricco di proprietà benefiche per il tuo corpo.
5 – Gelato al cocco. Questa specialità dal sapore rotondo e accattivante, si gusta in diversi modi: in un cono fragrante, in coppetta guarnita con del cioccolato, o come raffinato dessert servito nel suo stesso guscio e irrorato di liquore cremoso.
Burro di cocco
Il burro di cocco è un alimento ottenuto dalla polpa del cocco. A differenza dell’olio di cocco, include anche la fibra e ciò lo rende più denso e nutriente.
Ricco di acidi grassi benefici, è un’ottima fonte di energia e supporta il metabolismo. È ideale per la pelle secca grazie alle sue proprietà idratanti e nutrienti.
In cucina, invece, può essere utilizzato come alternativa vegana al burro tradizionale, perfetto da spalmare sul pane tostato, preparare dolci o aggiungere cremosità a frullati e zuppe. Il suo sapore delicato ed esotico lo rende un ingrediente irresistibile.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Quando non mangiare cocco? Trattandosi di un alimento molto energetico, va consumato ragionevolmente, secondo le singole necessità.
Per sua natura il frutto, nonostante la consistente parte lipidica, ha un alto contenuto di acido laurico che determinerebbe un aumento di colesterolo “buono” (HDL), ragion per cui non risulterebbe dannoso alla salute rimanendo entro porzioni contenute. Ma il condizionale è d’obbligo, poiché la questione è abbastanza controversa tra le più autorevoli rappresentanze del mondo scientifico.
Normalmente è un frutto che non determina reazioni di intolleranza o di allergia, anzi la composizione del frutto promuove buone funzioni metaboliche e digestive. Eventuali casistiche risultano molto rare.
Anche durante la gravidanza, il consumo del cocco e dei suoi derivati viene considerato sicuro e, in talune circostanze, perfino consigliabile per le proprietà nutrizionali che possiede, utili al bambino, come ad esempio il buon apporto di acido folico.
Esami tossicologici relativi all’utilizzo dei cosmetici e di unguenti e trattamenti a base di derivati del cocco attestano l’assenza di particolari controindicazioni.
Cocco: usi per la bellezza
L ’industria cosmetica utilizza tantissimo la palma da cocco. I suoi prodotti comprendono: saponi, oli per la cura della pelle, impacchi nutrienti per i capelli, creme idratanti ed emollienti dopo sole e perfino prodotti per l’infanzia.
L’olio di cocco è in assoluto l’ingrediente che viene maggiormente utilizzato nelle preparazioni cosmetiche, per via delle proprietà emollienti, idratanti e protettive che contiene. Alcuni prodotti prevedono nelle formulazioni anche l’utilizzo del frutto fresco, del succo del frutto, di estratti (di fiori, del frutto o del succo del frutto), la polvere del frutto, l’acqua del frutto.
Ma attenzione, negli ingredienti cosmetici botanici il termine “acqua” si riferisce alla soluzione acquosa del distillato, l’endosperma liquido e il guscio in polvere.
La maggior parte degli ingredienti derivati da Cocos nucifera fungono nei cosmetici come agenti condizionanti per la pelle, mentre alcuni hanno altre funzioni, come umettanti, abrasivi e agenti condizionanti per capelli.
Inoltre, vengono aggiunti ai prodotti cosmetici come veri e propri trattamenti alternativi e principi terapeutici.
Olio di cocco per capelli
L’olio di cocco è noto e apprezzato per i suoi benefici sui capelli. Ricco di acidi grassi e vitamine, nutre e idrata profondamente, riducendo la secchezza e le doppie punte.
La sua applicazione regolare può migliorare la salute del cuoio capelluto, prevenendo la forfora grazie alle sue proprietà antimicrobiche.
Inoltre, l’olio di cocco aiuta a rafforzare i capelli, riducendo la rottura e la perdita. Applicato come maschera pre-shampoo, protegge i capelli dai danni causati dal lavaggio frequente e dallo styling.
Il risultato è una chioma più morbida, lucente e gestibile, ideale per chi cerca un rimedio naturale ed efficace.
Come aprire una noce di cocco
- Soppesare la , deve risultare pesante. Agitarla in prossimità dell’orecchio per sentire lo sciabordio del liquido nella cavità interna.
- Prendere un martello e un oggetto appuntito, come potrebbe essere un cavatappi o cacciavite, e un canovaccio.
- Posizionare la noce sul canovaccio ripiegato. Servirsi dell’utensile appuntito (il cavatappi) per esercitare una forte pressione in corrispondenza di uno dei tre occhi scuri alla base della noce facendo attenzione a tenere ben ferma con l’altra mano la noce.
- Con l’aiuto di un martello assestare qualche colpo secco in testa al cacciavite posizionato con la punta nello stesso occhio inciso dal cavatappi.
- Si aprirà un foro che andrà allargato fino ad arrivare all’interno con la punta del cacciavite. Senza mai capovolgere il cocco, ripetere l’operazione per creare un secondo foro.
- Una volta ottenuti i due fori, versare il liquido in un bicchiere, passandolo con un colino per evitare che possano cadere all’interno delle impurità.
- Con l’aiuto della punta di un coltello, far leva tra la parte interna del guscio e la parte aderente della polpa, quella rivestita dalla pelle marrone, in modo da separare la polpa dalla superficie legnosa.
- Le parti ottenute possono essere conservate in un contenitore, ricoperte dalla stessa acqua prelevata durante l’apertura, oppure da acqua fresca.
- La polpa può essere consumata con la pelle marrone, oppure, può essere utilizzata per preparare il latte di cocco.
- Il latte ottenuto dalla polpa non è dolce. Quindi se vuoi berlo, prima di farlo, va zuccherato. Si conserva in frigorifero per 3 giorni. Il freddo tende a far addensare in superficie la parte grassa, quindi prima di consumare la bevanda agitala bene.
Conclusioni
Il cocco è un frutto tropicale apprezzato per la sua versatilità e i numerosi benefici per la salute. La sua polpa è ricca di fibre, vitamine e minerali, mentre l’acqua di cocco è rinfrescante e diuretica, perfetta per l’idratazione.
L’olio di cocco, estratto dalla polpa, è usato sia in cucina che nella cura della pelle e dei capelli, grazie alle sue proprietà idratanti e nutrienti.
Il latte di cocco, invece, è un ingrediente base in molte ricette esotiche. Inoltre, il cocco ha proprietà lassative naturali ed è utilizzato in tantissime ricette, come i biscotti al cocco, la torta cioccolato e cocco, palline di cocco, ecc.
I contenuti sono stati redatti da Melarossa in collaborazione con Céréal. Nell’articolo sono presenti prodotti a fini promozionali.
Fonti
- Analisi fitochimica del cocco.
- Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia, BDA.
- Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti – USDA. National Nutrient Database for Standard Reference, 2018.