Sommario
Nell’affascinante mondo delle spezie spicca il cardamomo: un piccolo frutto, prezioso e costoso, che contiene semi molto aromatici che ravvivano in maniera unica alimenti e bevande.
Il cardamomo riserva una serie di insospettabili proprietà per il benessere dell’organismo. Inoltre, l’olio essenziale di cardamomo è un efficace diuretico e disintossicante che protegge dagli effetti negativi dell’accumulo di tossine nell’organismo.
Questa spezia ha una storia molto antica, non solo a fini alimentari, ma anche medici, cosmetici e religiosi.
Infatti, il profumo e l’aroma del cardamomo e del suo olio essenziale sono ampiamente utilizzati anche in cosmesi e nell’industria farmaceutica.
Si può acquistare in qualsiasi negozio specializzato. Non è difficile reperirlo anche dai siti di vendita on line su internet, ma attenzione a distinguere la qualità migliore, ovvero il cardamomo verde.
Cardomomo: che cos’è
Che tipo di spezia è il cardamomo? Nome botanico Elettaria cardamomum L. – Maton, è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Zingiberaceae (la stessa dello zenzero), da cui si ottiene una spezia conosciuta come cardamomo verde o vero cardamomo.
L’aggettivo “vero” sta a precisare che con lo stesso nome sono indicate anche le spezie ottenute da altre piante della stessa famiglia, ma appartenenti ad altre specie o ad altro genere botanico.
Che gusto ha il cardamomo? Ha un profumo balsamico intenso che ricorda miele, lime, rosa, legno di sandalo e eucalipto. Questo mix di aromi lo rende una delle spezie preferite nell’Africa del Nord e nei Paesi arabi.
Inoltre, il settore farmaceutico lo utilizza per il suo elevato potere coprente di odori e sapori amari o troppo persistenti.
Cardamomo: la pianta
Che pianta è il cardamomo? Originaria dell’India meridionale e dello Sri Lanka, è una pianta perenne che può raggiungere 3-4 metri di altezza, con foglie verdi lunghe e lanceolate.
I fiori sono piccoli e di colore bianco o giallo pallido e crescono in infiorescenze terminali o ascellari. I frutti sono capsule di forma ovale, contenenti numerosi semi aromatici di colore nero o marrone.
Comprende diverse varietà, tra cui il cardamomo verde (Elettaria cardamomum) e il cardamomo nero (Amomum subulatum).
I semi sono noti per il loro aroma intenso e speziato e sono utilizzati sia in cucina che nella medicina tradizionale. Infatti, è un ingrediente base in molte cucine asiatiche e mediorientali; in più, possiede proprietà digestive e antiossidanti che lo rendono un rimedio naturale popolare.
Cardamono verde e nero
Il vero cardamomo ha baccelli piccoli e verdi o biancastri. Ma c’è la varietà più grande e anche più diffusa nota come “nera”, così chiamata perché presenta l’esterno della capsula di colore marrone scuro, caratteristica di gran parte del cardamomo originato dalle piante del Genere Amomum.
Purtroppo, per il fatto che alle due tipologie è stato attribuito lo stesso nome, spesso vengono confuse. Ma in realtà le due spezie, anche se morfologicamente vicine, sono molto differenti tra loro perché caratterizzate da aromi e sapori diversi.
Quindi, vediamo in dettaglio le differenze di aromi e sapori tra i vari tipi in commercio:
- Cardamomo verde (Elettaria cardamomum o vero cardamomo) è il più pregiato, possiede un aroma intenso e balsamico, che ricorda l’anice e l’eucalipto. Il sapore è leggermente piccante e spicca al gusto l’eucaliptina accompagnata da sentori di canfora e limone.
- Cardamomo nero (Amomum subulatum e Amomum tsao-ko) è molto più comune ed economico del tipo verde. Ha un profumo più articolato. I suggerimenti di eucalipto e canfora risultano più pronunciati, dando un sapore che tende più all’amarognolo con sentore di affumicato legnoso e un ricordo di menta.
Valori nutrizionali
Risulta interessante l’apporto da parte del cardamomo di micronutrienti essenziali per le nostre normali attività fisiologiche quotidiane.
Inoltre, presentano metaboliti importanti dal punto di vista nutrizionale che includono: flavonoidi (catechina, miricetina, quercetina e kaempferolo) e carotenoidi (luteina e betacarotene).
MINERALI | |
Sodio (mg) | 18 |
Fosforo (mg) | 178 |
Ferro (mg) | 14 |
Potassio (mg) | 1120 |
Zinco (mg) | 1.4 |
Manganese (mg) | 2.8 |
Magnesio (mg) | 229 |
Calcio (mg) | 383 |
VITAMINE | |
B1 – Tiamina (mg) | 0.20 |
B2 – Riboflavina (mg) | 0.18 |
B3 – Niacina (mg) | 1.1 |
B5 – Pirossina (mg) | 0.23 |
Vitamina C (mg) | 21 |
Vitamina A (µg) | 500 |
Fonte: ANSES – Agenzia francese per la salute e la sicurezza alimentare, ambientale e sul lavoro
Proprietà del cardamomo
A cosa serve il cardamomo? Il cardamomo, noto per il suo aroma intenso e speziato, offre anche diversi benefici per la salute. Ha proprietà digestive, quindi allevia gonfiore e indigestione, e agisce come antiossidante, proteggendo le cellule dai danni dei radicali liberi.
Inoltre, alcuni studi lo hanno correlato alla riduzione della pressione sanguigna, dunque al benessere cardiovascolare.
Nella medicina tradizionale cinese veniva usato il cardamomo per trattare costipazione, mal di stomaco, infezioni della vescica e dissenteria dei bambini. Invece, nella medicina Ayurvedica, il cardamomo è stato ampiamente usato anche per curare l’intossicazione alimentare.
Ecco le principali proprietà di questa spezia.
Attività antiossidante
Lo stress ossidativo è un fattore principale che porta a un invecchiamento precoce e all’induzione di diverse malattie croniche e degenerative.
Gli antiossidanti sono composti naturali o sintetici che possono essere usati per prevenire la formazione di radicali liberi attraverso lo scavenging e la soppressione delle malattie croniche e degenerative.
Attualmente, c’è un crescente interesse verso gli antiossidanti naturali provenienti da erbe.
Proprietà antimicrobica e antibatterica
I batteri di origine alimentare rappresentano agenti patogeni che causano malattie sempre più in aumento e sempre più difficili da debellare. Perciò, la ricerca è impegnata costantemente nell’individuazione di agenti antibatterici naturali da cui ottenere i massimi risultati benefici con il minor impatto collaterale.
I monoterpeni, sesquiterpeni e flavonoidi presenti nell’olio essenziale di cardamomo costituiscono un forte potenziale con attività antimicrobica in grado di inibire la crescita di numerosi microrganismi dannosi che causano il deterioramento del cibo. Infatti, l’olio essenziale è in grado di produrre risultati soddisfacenti nell’inibizione della crescita di: muffe, funghi e virus rispetto agli altri prodotti farmaceutici.
L’attività antimicrobica si espleta anche nell’igiene orale. Infatti, l’olio essenziale di cardamomo agisce come disinfettante orale naturale e come aiuto nel trattamento di: ulcere della bocca, alitosi, infezioni orali di denti e gengive e mal di denti.
Infatti, i cantanti usano l’olio di cardamomo per tonificare la voce.
Problemi respiratori
L’olio essenziale di cardamomo è un naturale regolatore della circolazione sanguigna che ha un riflesso sull’intero benessere dell’organismo.
Difatti, le terapie curative tradizionali hanno utilizzato l’olio essenziale di cardamomo nel trattamento della bronchite, della pertosse e dell’asma, poiché è rinomato che sia in grado di migliorare la circolazione sanguigna nei polmoni.
Inoltre, essendo un espettorante naturale con aroma balsamico, aiuta a rompere anche i pesanti depositi di muco e catarro e allevia la congestione dei polmoni e dei seni.
Basta inalare i vapori dell’olio di cardamomo per alleviare i sintomi di:
- Congestione.
- Raffreddore o influenza.
- Tosse.
- Mal di testa.
Inoltre, l’olio di cardamomo può anche essere aggiunto ai gargarismi per alleviare il mal di gola.
Allevia i disturbi gastrici e gastrointestinali
L’olio essenziale di cardamomo è un aiuto digestivo naturale sin dall’antichità. Agisce come eccellente antipasto, eminente agente gastrico durante i pasti e ottimo deodorante per bocca dopo i pasti.
Una tisana a base di cardamomo, zenzero e finocchio funge da tonico digestivo naturale ed è un’ottima cura per l’indigestione.
Attività tranquillante e antidepressiva
L’olio di cardamomo contiene il cineole, che è uno stimolante del sistema nervoso centrale che aiuta a:
- Calmare la tensione nervosa.
- Rilassare i muscoli.
- Alleviare la stanchezza.
- Instillare pace e chiarezza mentale.
Infatti, basta aggiungere 4 gocce di olio di cardamomo nella vasca per alleviare lo stress, la depressione e combattere dolori e disagi.
Perciò, l’olio essenziale di cardamomo aumenta la potenza dei nervi e allevia dai disagi fisici ed emotivi ringiovanendo così lo spirito interiore e inducendo uno stato mentale sereno che solleva lo spirito.
Quindi, inalare l’aroma di olio di cardamomo può avere effetti positivi sul cervello e sul sistema nervoso, anche per aumentare la concentrazione e migliorare il potere intellettuale.
Cardamomo: controindicazioni
Il cardamomo, sia al naturale che sotto forma di olio essenziale, è molto ben tollerato. Ma particolare attenzione va osservata nel consumo di cardamomo da coloro che presentano calcolosi della colecisti. Potrebbe sollecitare la motilità scatenando dolori addominali o addirittura coliche.
Inoltre, sono state rilevate interazioni con farmaci antiaggreganti del sangue, pertanto è consigliata una certa precauzione nel consumo qualora si stia seguendo una terapia farmacologica di questo genere.
In ogni caso, è sempre bene consultare preventivamente il medico curante.
Come si può usare il cardamomo?
Il frutto intero si presenta come una capsula contenente tanti piccoli semi di colore marrone-nero. Sono proprio i semi ad essere adoperati come spezie, ma si deve farlo in modo veloce perché una volta frantumati perdono molto rapidamente il proprio aroma.
Semi e olio essenziale
L’olio essenziale si estrae dal cardamomo, con una resa che arriva fino a quasi il 9%, in funzione della varietà.
Perciò, i metaboliti bioattivi contenuti nell’olio essenziale di cardamomo contribuiscono al suo caratteristico aroma e lo rendono utile come alimento funzionale in farmaceutica e nutraceutica.
Comunemente viene conservata e commercializzata l’intera capsula, generalmente essiccata.
Come aprire i semi di cardamomo? Al momento dell’uso, a seconda dell’intensità aromatica che si desidera ottenere, la capsula va utilizzata in modi differenti.
- Intera, tal quale ma leggermente schiacciata o con delle leggere incisioni laterali, per ottenere un aroma delicato e per avere la possibilità di toglierla dalla preparazione al momento desiderato.
- La capsula può essere aperta totalmente e i semi possono essere immersi in acqua o in olio per ottenere una buona aromatizzazione della soluzione che verrà poi unita alla preparazione.
- Può essere rotta e i semi (con o senza capsula) possono essere frantumati con un pestello e rapidamente aggiunti alla preparazione, per ottenere un sapore forte e deciso.
Il potere aromatico dei semini di cardamomo, benché protetti dal guscio, è molto volatile e si disperde rapidamente nell’ambiente a contatto con l’aria. Quindi, per questo motivo, le capsule di cardamomo devono essere ben conservate, ma non nella plastica.
Come si usa il cardamomo in cucina?
Le dosi da utilizzare variano in funzione sia del gusto soggettivo, sia del tipo di preparazione che si desidera ottenere.
Ad esempio, per aromatizzare un riso basmati da utilizzare come accompagnamento di piatti unici, si possono utilizzare 2 o 3 capsule intere, leggermente pestate nell’acqua di cottura del riso, unendo un paio di chiodi di garofano e un pezzetto di cannella.
Inoltre, il suo aroma lo rende adatto a speziare, anche con l’aggiunta di altri aromi, primi piatti e carni arrostite ma anche dolci, soprattutto torte o creme al cioccolato e altri prodotti da forno.
Cardamomo: usi in cosmesi
Oltre a conferire aroma e sapore ai piatti o per preparare un’ottima tisana, dove viene usato il cardamomo? E’ una spezia che trova diversi impieghi. Ecco i principali.
- Pelle e capelli. L’olio essenziale di cardamomo è utile anche per tenere lontane le infezioni del cuoio capelluto, la forfora e per mantenere i capelli sani e lucenti. Inoltre, ringiovanisce la pelle, apre i pori e previene l’insorgenza di acne e brufoli.
- Viso e corpo. Contro la ritenzione idrica, diluisci 5 gocce di olio essenziale di cardamomo con l’olio di mandorle e massaggia gambe e pancia. Come antirughe, aggiungi 1 goccia di olio essenziale nella tua crema da notte, mentre come tonico astringente per punti neri, aggiungi 2 gocce di olio essenziale in mezzo bicchiere di acqua minerale e passalo sul viso con del cotone.
- Repellente. Con alte concentrazioni di monoterpeni come cineolo e terpineolo, l’olio essenziale di cardamomo funge da efficace repellente naturale per insetti e parassiti.
Come e dove usare il cardamomo?
I baccelli sono disponibili interi o divisi e i semi sono venduti sfusi o macinati. Ma è preferibile acquistare le capsule di cardamomo intere poiché, una volta macinati i suoi semi, il suo aroma si disperde rapidamente e il suo sapore perde di efficacia.
Quindi, per essere sicuri della freschezza e della buona conservazione, la scelta deve ricadere sul prodotto che presenta una scorza di un bel colore verde brillante, evitando i baccelli dalla colorazione che vira sul beige, sicuramente più stagionati o mal conservati.
La cucina europea non è tradizionalmente abituata all’uso del cardamomo. Tuttavia, fanno eccezione alcuni paesi nordici, come la Scandinavia, dove viene utilizzato per aromatizzare il pane e i dolci, come ad esempio il Käffebrod, un tipo di pasticcino da servire col caffè.
Oppure per insaporire insalate e zuppe, ma anche per bevande come il Glogg, il famoso drink alcolico svedese. Invece, in Belgio, è una spezia che ricorre spesso nelle birre trappiste.
Altre tradizioni gastronomiche ne fanno un gran consumo. A partire da quella indiana dove è un ingrediente fondamentale di moltissimi piatti e delle miscele classiche del garam masala e del curry. Anche in Cina è utilizzato per aromatizzare piatti di carne arrostita, mentre è una delle spezie più importanti delle cucine arabe, dal Medio Oriente ai paesi del Golfo e al Nord Africa.
Nella cucina yemenita viene usata una miscela di spezie chiamata Hawaij in versione sia salata che dolce, il cui ingrediente è il cardamomo.
Spezia per bevande
Particolare menzione merita l’uso del cardamomo nelle bevande. Come si è detto, risulta ottimo l’abbinamento con la cioccolata e per aromatizzare il caffè. E’ il caso del qahwa, una bevanda molto amata dagli arabi, dove le dosi di cardamomo possono essere addirittura superiori al caffè. La preparazione è semplice: basta aggiungere i semi di cardamomo nella polvere del caffè che, una volta pronto, va servito con panna e già zuccherato.
La spezia aggiunge un profumo molto intenso se usata nel tè nero o tè verde. Inoltre, in India è famoso il masala chai, una bevanda a base di latte, tè nero e spezie.
Ma oltre all’uso di cardamomo nel caffè, nella cioccolata e nel tè, con i semi di questa spezia è possibile ottenere degli ottimi infusi, che rappresentano un vero toccasana per l’organismo ed una piacevole alternativa alle bevande più comuni.
Per preparare un infuso occorre portare a ebollizione l’acqua, mettere un cucchiaino di semi di cardamomo in una teiera riscaldata. Quindi versare l’acqua bollente e coprirla per evitare che l’olio essenziale benefico si disperda nell’aria. Lasciare in infusione per 5-10 minuti circa, filtrare e bere.
L’infuso può essere arricchito a piacere con altri ingredienti come grani di pepe nero, chiodi di garofano, pezzetti di cannella, zenzero in polvere, ecc.
Fonti
- Agence nationale de sécurité sanitaire de l’alimentation et de l’environnement, ANSES.
- 10 Health Benefits of Cardamom, Backed by Science.