Sommario
Il cachi o kaki è un ottimo frutto da consumare durante la stagione fredda perché è ricco di carotenoidi (vitamina A) e vitamina C che rendono più forti le nostre difese immunitarie e favoriscono la ricrescita dei tessuti e delle mucose dopo gli attacchi del raffreddore.
E’indiscutibilmente un frutto energetico, per via della abbondante presenza di zuccheri ( 18 %) quindi deve essere consumato con moderazione a dieta. Contiene 65 calorie ogni 100 grammi. Il frutto immaturo ha un elevato potere astringente.
E’ ricco di vitamine e sali minerali, soprattutto vitamina C e potassio, e per assimilarli in pieno è preferibile mangiarlo crudo. I valori nutrizionali sono gli stessi per i diversi tipi di cachi, sia nel loto ‘comune’ sia nel cachi vaniglia o mela.
Ma, non per questo però va penalizzato, anzi: è un frutto che ci può aiutare a fare il pieno di energia quando serve, come ad esempio prima e dopo un’attività sportiva o semplicemente per contrastare i primi freddi.
E non solo questo, è anche utile per la bellezza della pelle. Infatti, previene couperose e lividi, accelera la guarigione delle ferite, attenua i dolori articolari, riduce gli effetti negativi dello stress e previene malattie degenerative.
Cachi: cos’è
E’ il frutto (bacche) della pianta Diospyros kaki, un albero di originie asiatica, più precisamente dell’area centromeridionale della Cina.
In Europa e in Italia la pianta del cachi o kaki è stata introdotta a scopo prettamente ornamentale nel XVI secolo. Ma bisogna aspettare l’inizio del Novecento per incontrare le prime coltivazioni italiane a fini edibili.
Si è diffusa principalmente in Emilia-Romagna, in Campania e in Sicilia. Come è noto sono state riconosciute in queste aree le denominazioni di tipicità PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali), per:
- Loto di Romagna
- Kaki vaniglia napoletano
- Kaki di Misilmeri.
Il frutto della pianta del cachi è una bacca, generalmente tonda. Alcune varietà presentano frutti di forma più piatta o allungata. Il frutto è dolce dopo aver raggiunto e oltrepassato la maturazione e presenta una polpa carnosa e deliquescente.
Alcune varietà, come i “cachi mela” o “loti vaniglia”, hanno una polpa più soda e all’apparenza immatura, ma sono altrettanto dolci e pronti a essere consumati.
Quando consumare i cachi
Un corretto comportamento nutrizionale è di consumarli preferibilmente la mattina a colazione per beneficiare al meglio dell’apporto energetico derivante dagli zuccheri contenuti nel frutto, e per avviare la funzionalità intestinale.
E’ anche un ottimo spuntino per una merenda piena di salute.
Anche a fine pasto può essere di aiuto a chi presenta livelli alti di colesterolo nel sangue in quanto le fibre contenute nel frutto limitano l’assorbimento dei grassi.
Proprietà nutrizionali e benefici del cachi
La pianta di cachi è poco soggetta a malattie parassitarie, quindi solitamente nelle coltivazioni non si ricorre ad interventi con fitofarmaci. Grazie a questa resistenza naturale, il cachi si può considerare uno dei frutti più sicuri e naturali.
Fonte di betacarotene e vitamina C
Come ogni frutto di colore giallo-arancione, il cachi è ricco di betacarotene, ovvero il precursore della vitamina A, utile per la salute di pelle, mucose e vista e per aumentare la resistenza contro le infezioni.
La carenza di vitamina A può essere causa di:
- scarsa adattabilità della vista alla luce crepuscolare
- Danni alla cornea
- Congiuntivite
- Otite
- Infezioni all’apparato respiratorio
- Caduta dei capelli
- Pelle secca
- Perdita di peso
- Ritardo nella crescita.
Inoltre, contiene tanta vitamina C, responsabile dell’avvio alle reazioni chimiche del metabolismo cellulare. Ma non solo, la vitamina C
- interviene nella formazione del collagene e in quella degli ormoni surrenalici
- Favorisce la crescita e il mantenimento delle ossa e delle gengive
- Aiuta l’organismo ad assorbire e utilizzare il ferro
- Rafforza il sistema immunitario
- Combatte i radicali liberi e difende dagli agenti inquinanti.
Cachi contro il reflusso
Il ph lievemente alcalino del cachi è in grado di neutralizzare l’acidità dei succhi gastrici dello stomaco, per cui è indicato per chi soffre di gastrite e reflusso gastroesofageo.
Contiene dei composti che si ossidano facilmente, dando origine a imbrunimenti chiamate catechine note per il loro potere astringente, antinfiammatorio, antinfettivo e antiemorragico.
Regolatore intestinale
Il cachi svolge un’azione protettiva sullo stomaco e sull’intestino, regolandone la funzionalità e ripristinando la flora batterica soprattutto quando è danneggiata dall’uso di farmaci.
Particolarmente utile per la costipazione quando è maturo e privo di buccia e semi grazie alle fibre, il cachi diventa invece astringente quando è acerbo per via del tannino, che diminuisce con la maturazione del frutto.
I benefici del potassio
Importante il contenuto di potassio dei cachi che interviene nell’equilibrio acido-base dell’organismo che permette la trasmissione degli impulsi nervosi:
- regolando il battito cardiaco
- Combattendo l’eccesso di sodio
- Mantenendo il buon funzionamento delle cellule
- Permettendo il mantenimento di un corretto equilibrio idrico dell’organismo e delle mucose in quanto regola la funzionalità dei reni e delle ghiandole surrenali, favorendo così la diuresi
Benefici della fibra alimentare
I cachi hanno una significativa quantità di fibra alimentare insolubile che svolge funzioni importanti per l’organismo.
La fibra non ha valore nutrizionale per l’uomo, perché non è digeribile (solo in parte dal colon, ma non da stomaco e intestino tenue). Proprio per questo svolge essenzialmente un ruolo meccanico e regolatore: aumenta il volume fecale legandosi all’acqua e favorendo così il transito intestinale.
Ecco perché il cachi è un ottimo lassativo naturale da consumare per evitare fenomeni di stipsi. La fibra insolubile è anche molto utile nel regolare i livelli alti di colesterolo nel sangue, riducendone sensibilmente l’assorbimento a livello intestinale.
Curativo per la pelle
La vitamina C favorisce l’elasticità e l’idratazione della pelle e rende il cachi particolarmente adatto alle pelli mature in quanto interviene nella sintesi del collagene.
Inoltre, grazie anche all’azione degli antiossidanti presenti nel frutto come i flavonoidi e il beta-carotene che contrastano i radicali liberi, il cachi rappresenta un alimento anti-invecchiamento.
Valori nutrizionali dei cachi
Con 65 calorie ogni 100 grammi, il cachi contiene (sempre in 100 grammi):
- 82 g di acqua
- 16 g di carboidrati
- 0,6 g di proteine
- 0,3 g di lipidi
- 2,53 g di fibre.
Controindicazioni
L’elevato apporto calorico, derivante dagli zuccheri contenuti nel cachi, suggerisce di non eccedere mai con la quantità consumata.
Questo consiglio, che vale in generale per tutti i frutti zuccherini, risulta particolarmente importante per chi già presenta elevati indici glicemici nel sangue o per chi segue regimi alimentari che prevedono un basso contenuto di calorie. Normalmente, è bene limitarsi consumando un frutto al giorno o ogni due, durante la stagione di raccolta.
Invece, meglio evitare i cachi nei pasti principali soprattutto se abbondanti, per evitare di alzare troppo il carico glicemico. In particolare è bene evitarlo a cena poiché durante la notte gli zuccheri in eccesso, che non vengono utilizzati dall’organismo, vengono trasformati in grassi.
Infine, è sconsigliato il consumo di cachi per chi soffre di colite o diarrea, per evitare di peggiorare i sintomi, viste le proprietà lassative del frutto.
Cachi: guida all’acquisto
Le variabili di maturazione e di aspetto esteriore dei cachi vanno tenute presente al momento dell’acquisto: conoscerne le varietà permette di capirne le caratteristiche e di conseguenza il giusto grado di maturazione.
Molte varietà di cachi non possono essere consumate direttamente al momento della raccolta o nelle immediate ore successive. Perché l’elevato contenuto di tannino risulta infatti “allappante” e genera una sgradevole sensazione in bocca.
Per consumarlo, bisogna che trascorra un periodo di “ammezzimento” completando e anche oltrepassando la maturazione.
Di fatto, il momento giusto è quando la buccia si spacca facilmente e ha assunto un colore arancione/rosso brillante. Solo allora il frutto è diventato dolcissimo, con una consistenza gelatinosa e deliquescente.
Però, se vuoi accelerare la maturazione dei frutti, basta tenerli chiusi in ampi contenitori con alcune mele o pere cotogne a temperatura ambiente. Perché, nel loro processo di maturazione sprigionano acetilene ed etilene, sostanze gassose che intervengono anche sulla maturazione dei cachi.
In altre varietà, è invece possibile gustare questo frutto appena raccolto.
Come conservarlo
Una volta giunti a maturazione, i cachi si conservano in frigorifero per un limitato periodo di tempo.
Usi in bellezza: maschera di bellezza fai da te con il cachi
Con il cachi è possibile realizzare una semplice maschera dal profondo effetto idratante. Ripetere il trattamento una volta alla settimana per avere una pelle idratata, luminosa e senza impurità.
Ingredienti:
- 2 cachi maturi
- 1 cucchiaio di miele liquido
- 1 cucchiaio di yogurt greco
- 1/2 cucchiaino di burro di mandorle
Preparazione: sbuccia i cachi e tagliali a fette, poi falli cuocere molto bene in acqua bollente o al vapore. Una volta cotti e raffreddati, trasferiscili in una ciotola e schiaccia la polpa con una forchetta.
Aggiungi il miele, lo yogurt e il burro: mescola tutti gli ingredienti finché non otterrai una crema omogenea.
Prima di applicare la maschera, ricordati sempre che la pelle del viso deve essere perfettamente pulita: quindi, fai un’attenta pulizia del viso per eliminare ogni residuo di trucco e impurità.
Applica la maschera con i cachi sulla pelle pulita e perfettamente asciutta. Lascia agire 10 minuti e poi risciacqua.
Cachi: usi in cucina e ricette
I cachi vengono generalmente consumati freschi, al naturale, grazie alle note profumate e al gusto dolce e saporito. Opportunamente sbucciati e privati di eventuali noccioli, possono essere frullati anche insieme ad altri frutti o possono rientrare quale ingrediente in macedonie di frutta, e dolci.
Inoltre i cachi sono ottimi per preparare delle marmellate, crostate e budini.
Infine, è possibile essiccare i cachi non ancora giunti a maturazione. Riducendo il frutto in spicchi sbucciati e denocciolati, si lasciano essiccare al sole, o in apposito essiccatore, fintanto che sulla superficie si è formato un sottile strato bianco zuccherino e gli spicchi hanno raggiunto una consistenza gommosa.
Il processo di essiccazione permette di mantenere inalterate le proprietà nutrizionali del frutto.
Hoshigaki: la ricetta giapponese dei cachi essiccati
La ricetta degli hoshigaki (cachi essiccati) è una ricetta usata in Giappone da secoli. Poichè il cachi è un frutto che matura velocemente, questa ricetta anti spreco è ottima per degustare in un modo diverso i cachi, che potrai mangiare a colazione o come spuntino.
In Giappone, quando è la stagione dei cachi, i produttori si organizzano. Devono non solo fare la raccolta e vendere i cachi freschi ma anche essiccarli.
La tecnica è lunga e laboriosa: si mantengono foglie e piccioli del cachi, a volte anche il gambo, attorno al quale si attacca lo spago. I frutti vengono sbollentati per qualche secondo. Dopodiché, vengono appesi. I cachi si essiccano, nell’arco di qualche settimana, sospesi nel vuoto, ballando al vento.
Il luogo è importante per la riuscita dell’essiccatura ma se non hai spazio fuori, il consiglio è di scegliere un locale ben aerato della casa.
Per realizzare questa ricetta, hai bisogno del seguente materiale:
- cachi non troppo maturi
- corda o spago da cucina
- bastone
- acqua bollente.
1 – Budino di cachi e cacao
Calorie: 130 calorie
Ingredienti per una persona:
- 1 cachi
- 1 cucchiaino di cacao amaro.
Scopri come preparare il budino di cachi e cacao.
2 – Crostata di cachi
Calorie totali: 2750 / calorie a persona: 275
Ingredienti per 10 fette
Per la base
- 100 g farina integrale
- 100 g farina 00
- 60 g farina di avena
- 60 ml olio di semi di mais o riso
- 70 g zucchero
- 30 ml acqua
- 1 tuorlo
- 1 uovo intero
- limone biologico scorza grattugiata
- 5 g lievito instantaneo per dolci
- 1 sale pizzico
Per il ripieno
- 500 g cachi
- 80 g zucchero di canna
- limone non trattato succo e scorza
- 1 mela.
Scopri come preparare la crostata di cachi.
Cachi: botanica
La pianta
La pianta del cachi può vivere molto a lungo, anche diverse centinaia di anni. Inoltre, è in grado di raggiungere un’altezza imponente di oltre 15 metri, ma ha una crescita lenta.
In ogni caso, la pianta ha trovato un habitat ideale nel clima mediterraneo, sopportando anche bruschi cali di temperatura. In realtà, i cachi non hanno bisogno di un particolare tipo di terreno, ma richiedono che sia ben drenato, profondo e di scarso contenuto in sodio e boro: per questo si adatta meglio alle località più vicine al mare.
La pianta di cachi ha il fusto dritto e un’abbondante ramificazione, con foglie ellittiche di due differenti tonalità di colore verde. Le foglie, caduche nel periodo autunnale, si colorano di un vivace e appariscente giallo-rosso e, nel cadere, lasciano i rami spogli, mettendo in mostra l’arancione intenso dei grossi frutti rotondi, solitamente molto numerosi.
Infatti, per questa caratteristica è una pianta ornamentale, che contrasta il grigiore invernale e risplende anche da molto lontano.
Il frutto
La pianta fiorisce a maggio e quindi non è soggetta a rischi di gelate. Ha un processo di fioritura abbastanza complesso. A seconda delle varietà, i cachi possono avere fiori ermafroditi, cioè che portano sia fiori femminili che fiori maschili in grappoli fiorali. Per questa ragione, può avere piante impollinatrici che portano fiori maschili e piante che portano fiori femminili.
Le varietà dei cachi
Le varietà delle piante di cachi si distinguono per:
- caratteristiche botaniche
- effetti prodotti dall’impollinazione
- proprietà organolettiche dei frutti al momento della raccolta.
Le varietà diffuse in Italia
- Loto di Romagna
- Vaniglia della Campania
- Fuyu
- Kawabata
- Suruga
- Cioccolatino.
Fonti
- Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione- CREA.
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