Sommario
Si torna tra i banchi il 14 settembre dopo l’emergenza Covid-19.
Cambiano però le regole: dal distanziamento sociale, alle mascherine, dalla misurazione della temperatura al referente Covid.
Dalla scuola dell’infanzia a quella secondaria, ecco le linee guida per tornare tra i banchi in sicurezza.
Misurare la febbre
Prima di uscire di casa per andare a scuola è necessario misurare la temperatura. Non è prevista la rilevazione della febbre all’ingresso della scuola.
Ogni istituto, però, può organizzarsi diversamente. Se il termometro segna 37,5 o più o si hanno difficoltà respiratorie, si resta a casa.
Prendere il bus
Per chi usa i mezzi pubblici o le navette scolastiche, la capienza massima dei bus è dell’80%. Si può aumentare solo in caso di adeguata areazione e di ricambio di aria.
Resta comunque obbligatorio indossare la mascherina per coprire naso e bocca e mantenere il distanziamento sia quando si scende che quando si sale sul bus.
Entrare e uscire dalla scuola
Resta sempre valida la regola del distanziamento sociale di almeno un metro e sono vietati gli assembramenti.
Nella scuola dell’infanzia l’entrata dei bambini, accompagnati da un solo adulto, è scaglionata nell’arco di 90 minuti.
Anche nella scuola primaria e secondaria l’ingresso e l’uscita sono frazionati e occorre rendere fruibili tutte le vie di accesso.
Le 4 regole per la Scuola dell’infanzia
1) Non occorre l’uso delle mascherine per i bambini con meno di 6 anni o con disabilità.
2) Al personale scolastico si raccomanda l’uso di dispostivi di sicurezza che li rendano sempre riconoscibili dai bambini.
3) Il distanziamento sociale tra i bimbi non è necessario ma le aree dell’asilo devono essere sanificate e dedicate: aree per il gioco e aree per l’apprendimento.
4) Il pranzo si può servire a mensa se sono garantiti gli spazi necessari per evitare l’affollamento. Ci si organizza in turni o si distribuiscono i pasti in aula. La classe però va sanificata prima e dopo i pasti e deve essere opportunamente areata.
Le 5 regole della Scuola primaria e secondaria di I e II grado
1) Distanziamento interpersonale, sia in aula e che negli spazi condivisi.
2) Alunni e docenti devono indossare la mascherina durante gli spostamenti; si può ovviare se garantita la distanza di sicurezza.
3) I bambini dai 6 agli 11 anni possono stare in classe senza mascherina quando sono seduti, sempre ad almeno un metro di distanza.
4) Anche gli alunni dai 12 ai 19 anni possono stare senza mascherina in aula da seduti, ma solo in aree a bassa circolazione virale. Altrimenti vanno indossate.
5) La disposizione delle aule deve garantire la distanza interpersonale. I banchi saranno monoposto e anche gli spazi tra cattedra e lavagna dovranno assicurare il distanziamento. Tra cattedra e banco la distanza sarà di almeno due metri, sia per gli alunni seduti che in movimento.
Spazi in comune
Negli spazi comuni la segnaletica indicherà i percorsi stabiliti per garantire il distanziamento ed evitare gli assembramenti.
La ricreazione si svolgerà solo in classe.
Nelle scuole secondarie i presidi valuteranno anche la possibilità della didattica a distanza.
Igienizzazione di aree e attrezzature
Nel piano di pulizia saranno inclusi:
• ambienti di lavoro e le aule
• palestre
• aree comuni
• zone ristoro e mensa
• servizi igienici e gli spogliatoi
• attrezzature e postazioni di lavoro o laboratorio ad uso promiscuo
• materiale didattico e ludico
• superfici comuni ad alta frequenza di contatto (es. pulsantiere, passamano).
E se il bambino o il ragazzo ha la febbre?
Ogni scuola avrà un “referente Covid-19”. Il suo ruolo è di collegamento tra la scuola e la ASL. Sarà lui a ricevere le segnalazioni dei casi sospetti e monitorerà le assenze, soprattutto se al di sopra del 40%, in ogni classe.
Se a scuola un alunno manifesta i sintomi del coronavirus sarà isolato e attenderà, in un apposito spazio, l’arrivo dei genitori.
Per lo studente positivo al virus saranno tracciati i suoi contatti e la Asl competente valuterà le misure da adottare.
Può essere necessaria la quarantena per i compagni di classe, gli insegnanti e per chi ha avuto un contatto diretto nelle ultime 48 ore con lo studente positivo Covid.
La scuola dovrà eseguire una sanificazione straordinaria, ma non è prevista la chiusura dell’istituto per un solo caso di coronavirus.
Il decreto “Disposizioni per l’avvio dell’anno scolastico”, prevede il congedo straordinario per i genitori durante il periodo di quarantena obbligatoria del figlio under 14. Sempre che il ragazzo sia stato contagiato o sia entrato in contatto con un soggetto positivo al Covid nei locali della scuola.
Per il rientro è essenziale attendere la guarigione clinica e la conferma di negativizzazione. Sarà essenziale eseguire due tamponi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro.
Se è il personale scolastico ad avere la febbre?
La procedura è simile anche se il contagio riguarda il personale scolastico. È previsto l’isolamento in un’area dedicata e l’uso della mascherina.
Sarà poi contattato il medico di base per capire se è necessario il tampone. È comunque la ASL di competenza ad attivare i protocolli necessari.
E se non era coronavirus?
Se il medico, dopo attenta valutazione, ritiene che non si tratti di SARS-CoV-2 e che non occorre il tampone, si può tornare in classe una volta guariti.
Supporto psicologico
L’attenzione alla salute e il supporto psicologico per il personale scolastico e per gli studenti è una misura di prevenzione importante per una corretta gestione dell’anno scolastico.
Grazie a una convenzione tra Ministero dell’Istruzione e il Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi, si promuove il sostegno psicologico per fronteggiare situazioni di insicurezza, stress e ansia.
Le cause possono riguardare: eccessiva responsabilità, paura del contagio, rientro al lavoro in “presenza”, difficoltà di concentrazione, isolamento vissuto.
Fonti
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