Per gli svedesi, anche durante il lavoro, lo sport non è solo un piacere. È anche un dovere, una responsabilità sociale, un divertimento che nessuno deve tralasciare. Anche perché fa bene.
Lo rivela una recente ricerca dell’Università di Stoccolma. Fare sport, mantenersi in forma, anche durante gli orari di lavoro, diventa una pratica in grado di procurare benefici intensi e migliorare la produttività.
Lo sport facilita la concentrazione e aiuta anche a ridurre le assenze per malattia. Il 70 % degli svedesi fa sport almeno una volta a settimana.
Un’ora obbligatoria di attività fisica in azienda, ogni venerdì, non è solo salutare. È anche una buona prassi per “coccolarti” sul posto di lavoro e fare squadra.
Esempi pratici? I brand che fanno capo al “mito dei miti”, Bjorn Borg, icona indiscussa di volontà e disciplina, impongono ai dipendenti movimenti e pratiche per il benessere.
“Se vuoi che tutti si sentano bene, diano il meglio, se vuoi ottenere risultati nel lungo termine, c’è bisogno che tutti facciano attività sportiva”, sottolinea Henrik Bunge, ceo dell’azienda, come riportato ieri in un articolo del Sole 24 Ore.
Durante i colloqui di lavoro, il “parametro ginnico”, per le aziende, diventa un fattore importante in termini di valutazione, un incentivo a migliorare il percorso professionale.
Movimento e attività fisica, elisir di lunga vita. Camminare, farsi una sana passeggiata all’aria aperta, rimettere a posto schiena e testa con una bella lezione di yoga: tutto concorre a farci stare bene. Mentalmente e fisicamente.
Prendersi cura di sé è, dunque, una buona e determinante abitudine attraverso cui costruire un vero percorso di benessere. Gli svedesi, poi, ne fanno un imperativo categorico, senza se e senza ma. Facciamo, dunque, attività sportiva, anche a lavoro.
Sport “allungavita”: la classifica
Un altro studio condotto dalla Sidney Medical School dell’Università di Oxford, ha stilato una classifica degli sport “allungavita”. Ne sono emersi alcuni risultati, anche sorprendenti.
Al primo posto troviamo il tennis, poi nuoto, ginnastica aerobica e ciclismo. Sono antidoti “potenti” soprattutto rispetto ad alcune malattie come quelle del cuore.
L’esercizio fisico fa allungare la vita anche alle donne operate di cancro al seno. Secondo lo studio dei ricercatori dell’Università della California del Sud, pubblicato sul Journal Clinical Oncology, fare sport diminuisce il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e recidiva del tumore.
Cristina Dieli-Conwright, autrice principale della ricerca, ha sottolineato che la maggior parte delle donne dopo quattro mesi di chemioterapia, sviluppano problematiche di ipertensione, grasso corporeo e colesterolo alto.
Con il movimento costante, la sindrome metabolica delle donne, come riportato dallo studio, migliora, con diminuzione di peso e aumento dei muscoli.
Più movimento, più salute
Lo sport poi aiuta ad invecchiare bene. Rafforza il sistema immunitario, riduce gli stress, allevia i dolori delle articolazioni e della schiena, combatte l’artrosi e l’osteoporosi, aumenta l’energia e la positività.
Da questo punto di vista, sono tante le possibilità. Nordic Walking, pilates, stretching, Tai Chi Chuan, danza da salotto come tango e walzer, o piattaforma oscillante: tutti allenamenti che consentono al nostro fisico di rigenerarsi, mantenersi giovane, correggere la postura, rivitalizzare il corpo, allungare i muscoli e migliorare l’attività respiratoria. Allo stesso modo, per chi preferisce un po’ di svago tra un allenamento e l’altro, i casinos ohne anmeldung rappresentano un’opzione ideale per divertirsi senza troppi vincoli, offrendo un’esperienza rilassante e immediata.
E poi, come ricordava il grande Pietro Mennea, “lo sport è bello perché non è sufficiente l’abito. Chiunque può provarci”.
E soprattutto, non è mai troppo tardi per iniziare.