Sopravvivere alla reclusione forzata da Coronavirus con 8 figli, tutti in casa 24 ore su 24? E’ una sfida quotidiana, ma si può. Lo dimostrano, nel racconto fatto a La Repubblica, Irene e Claudio, mamma e papà di una squadra di 8 ragazzi, di età compresa tra i 15 anni e gli 8 mesi, che da quando è iniziata l’emergenza Coronavirus passano, come tutti, le loro giornate a casa, 24 ore su 24, senza scuola né attività pomeridiane o uscite con gli amici a spezzare la monotonia.
Irene e Claudio vivono a Roma e lavorano entrambi, infermiera lei, vigile urbano lui. Ma il lavoro più grande è quello che fanno a casa, per gestire gli spazi e le attività della famiglia.
Per riuscirci si sono dati un’organizzazione ferrea, fatta di regole, una precisa suddivisione dei compiti, anche quelli domestici, tanta collaborazione. Tutto scritto su un tabellone colorato che riassume chi fa cosa e quando.
Il cartellone delle attività quotidiane per organizzare la giornata di tutti
La giornata dei ragazzi, Pietro, Anna, Matilde, Caterina, Esther, Tommaso, Giacomo ed Elena, è scandita dalle attività scritte con pennarelli colorati su un cartello appeso al muro della cucina. Sveglia alle 7.30, colazione entro le 9.30, studio dalle 10 alle 12. Alle 13, tutti a preparare il pranzo, ciascuno con il suo compito, ogni giorno diverso: il giovedì, per esempio, Tommaso e Caterina apparecchiano, Pietro e Anna sparecchiano, Matilde ed Esther cucinano. Giacomo, che ha 5 anni, è l’addetto ai tovaglioli. Svago fino alle 16, studio fino alle 20, ora della cena. Alle 22.30 a letto.
Una tabella di marcia che tutti si impegnano a rispettare, pur con qualche capriccio quando si tratta di dedicarsi a compiti poco graditi, come caricare la lavastoviglie. E che permette a una famiglia così numerosa di condividere tutto il giorno, tutti i giorni, gli spazi domestici in modo organizzato e senza discussioni, fatta eccezione per qualche inevitabile lotta per il bagno.
Una convivenza forzata che, grazie a regole e collaborazione, sta funzionando bene e, anzi, si sta rivelando anche un’opportunità per conoscersi meglio e imparare che è bello fare le cose insieme, persino riordinare la camera.
Gestire il team familiare a casa al tempo del Coronavirus: regole e consigli utili
Quella di Irene e Claudio è una situazione “estrema”, con 8 figli, ma in queste settimane di emergenza, con le scuole chiuse, il divieto di uscire, l’impossibilità di dedicarsi ai propri hobby o di vedere gli amici fuori casa, tutte le famiglie con bambini e ragazzi stanno vivendo le stesse difficoltà. L’esperienza di questi due genitori può essere utile per trovare, se non proprio la formula magica, almeno qualche spunto per affrontare al meglio questa convivenza forzata.
Parole d’ordine: organizzazione e collaborazione
Ecco 4 regole importanti per gestire la famiglia “in clausura”:
- fare un elenco delle attività quotidiane da svolgere, da quando ci si alza la mattina a quando si va a letto a sera. E’ importante coinvolgere nella compilazione della lista delle cose da fare i bambini, che così saranno più motivati a portarle a termine.
- Assegnare a ciascuno i compiti, dalla scuola alle faccende domestiche, e scriverli su un tabellone, magari con un colore diverso per ogni membro della famiglia.
- Stabilire orari e spazi precisi per svolgere le diverse attività. Questo è indispensabile in un momento in cui tante persone condividono gli stessi ambienti domestici per tutto il giorno. E utile fare dei turni per usare gli spazi comuni, come il bagno, o i giochi e gli strumenti che i bambini devono condividere, come tablet e computer. E spiegare ai propri figli che è importante seguire le regole in modo che tutti possano soddisfare le proprie esigenze, senza sovrapporsi.
- Responsabilizzare tutti i membri del team, anche i bambini molto piccoli, coinvolgendoli anche nella faccende domestiche. Ognuno dovrà contribuire facendo quello che la sua età gli permette di fare. I più piccoli potranno sistemare i loro giochi, magari con l’aiuto della mamma o del papà. I più grandi potranno partecipare in modo un po’ più attivo ai lavoretti di casa. Per esempio apparecchiando e sparecchiando la tavola, caricando la lavastoviglie, mettendo in ordine la loro camera, sistemando la spesa, prendendosi cura dei fratellini e delle sorelline più piccoli.
In questo modo la famiglia diventa un ingranaggio quasi perfetto, in grado di sopravvivere, con l’aiuto di tutti, a questa lunga permanenza forzata a casa.
Bambini e lavoretti domestici: i compiti per dare una mano in famiglia a seconda dell’età
I compiti per bambini di 2-3 anni
Compiti per bambini di 4-5 anni
I compiti per bambini di 6-7 anni
Bambini di 8-9 anni: i lavoretti domestici in cui coinvolgerli
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