Di fronte alla domanda: “Mamma, ma come nascono i bambini?” ti senti spiazzata, spesso spaventata. Sei figlia della generazione dei tabù, dei “Sei troppo piccola per capire” o ancora “Di queste cose non si parla!”. Con un retaggio culturale del genere l’imbarazzo è inevitabile e la voglia di fuggire una certezza.
Ma prima o poi gli interrogativi di tua figlia o di tuo figlio sulla sessualità dovranno avere quelle risposte necessarie per aiutarla o aiutarlo a instaurare un buon rapporto con il suo corpo, ma anche con te, avendo la sicurezza che sarai sempre un punto di riferimento sincero e non giudicante a cui confidare paure, insicurezze e scoperte.
Come nascono i bambini?
Per rispondere a questa domanda lascia perdere la metafora del cavolo o della cicogna. Parti invece da uno dei più grandi tabù della nostra cultura: il corpo. Chiedi a tuo figlia di disegnare il suo corpo osservandosi nuda allo specchio. È un ottimo esercizio per aiutarla a conoscersi.
Disegna poi il corpo di un bimbo maschio e davanti a queste due immagini comincia a spiegare in modo semplice le differenze fra un uomo ed una donna, spiegando come ognuno di noi ha delle parti molto importanti e preziose, gli organi genitali, che copriamo per proteggerle, ma anche perché sono molto personali e siamo noi a poter decidere a chi mostrarle e se mostrarle.
Con l’aiuto di un libro sull’anatomia umana, poi, spiegale come funzionano, scegliendo sempre parole chiare, semplici e delicate. Magari scegli un testo che abbia immagini disegnate, piuttosto che foto, e lasciale la possibilità di osservare e scoprire. Il corpo è una macchina meravigliosa che anche lei deve conoscere!
Fare l’amore
Una volta superato il tabù del corpo e l’imbarazzo, normale, che tu e tua figlia potete aver provato affrontando questo argomento, sicuramente vorrà sapere di più su come effettivamente si fa a far nascere un bambino.
Il concetto di “fare l’amore” è effettivamente troppo complesso per lei, ma potrai spiegarglielo mettendo l’accento sulle emozioni: mamma e papà si vogliono bene e sentono il desiderio di coccolarsi in modo speciale, per questo i loro abbracci sono diversi dagli altri. Non avere paura di raccontarle in cosa consiste questo abbraccio e le emozioni che due adulti provano.
Gravidanza e Parto
Sempre usando un buon libro, raccontale come avviene il concepimento e, se sei incinta, raccontale tutto quello che sta succedendo nella tua pancia. Non solo lei scoprirà parte del segreto della vita, ma accetterà con più entusiasmo l’idea che fra poco non sarà più la sola a ricevere le coccole di mamma e papà.
Il parto, infine, potrebbe essere un altro mistero che suscita domande e curiosità. Se l’hai coinvolta in tutte le fasi della gravidanza, sarà facile condurla lentamente sino all’ultima fase prima della nascita. Tranquillizzala, raccontale con serenità e senza ansia quello che dovrai fare, come ti sentirai e cosa succederà al tuo corpo. Lei lo apprezzerà!
E se è mio figlio maschio a fare domande?
Il metodo è lo stesso, perché la cosa importante per un bambino è capire le emozioni e i sentimenti che ruotano intorno alla sessualità. Spiegagli cosa è il pene, a cosa serve, raccontagli come uno spermatozoo è in grado di fecondare un ovulo in modo da fargli capire come l’uomo contribuisce alla nascita e che la gravidanza non è soltanto una “questione da donne”.
Un aiuto
Hai paura di non riuscire a trovare le parole giuste? Esistono molti libri da cui trarre consigli e ispirazione. Eccone uno che ci è piaciuto molto: “Col cavolo la cicogna!” di Alberto Pellai e Barbara Calaba, edito da Erickson.