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Il periodo della gravidanza è uno dei momenti più belli nella vita di una donna, ma anche uno tra i più delicati. Vediamo il nostro corpo trasformarsi, sentiamo una nuova vita nascere in noi e la testa ci si riempie di domande.
È importante essere informate sul percorso che ci condurrà a essere mamme: dalla fecondazione, agli esami utili, al calcolo delle settimane, così come alla dieta e allo stile di vita giusto per vivere al meglio la gravidanza.
Affrontare la gravidanza con consapevolezza è il modo migliore per vivere questo importante evento della nostra vita con serenità e tranquillità.
Apparato riproduttivo e fertilità
Parlando di gravidanza, è necessario partire dalla comprensione del nostro apparato riproduttivo e della fertilità. Sia che si abbia già un desiderio di maternità, sia che ancora questo pensiero non ci abbia sfiorato, è comunque importante conoscere che cosa determina – e anche influenza – la nostra capacità di essere fertili.
Capire come funziona il corpo femminile, e qual è il nostro periodo fertile, è fondamentale per potersi orientare al meglio nel caso si desiderasse concepire un bambino. O anche se si volesse evitare una maternità indesiderata.
L’apparato riproduttivo femminile
Come spiega nel dettaglio un opuscolo informativo del Ministero della Salute, gli organi genitali femminili sono sia esterni, sia interni. Quelli direttamente coinvolti nel meccanismo della riproduzione sono quelli interni e in particolare:
- ovaie
- tube di Falloppio (o Salpingi)
- utero
- cervice uterina (collo dell’utero).
Le tube di Falloppio sono due canali sottili che collegano l’utero alle ovaie. È qui che avviene la fecondazione, ovvero l’incontro tra la cellula uovo e lo spermatozoo.
Le cellule uovo (ovociti) sono contenute nelle ovaie: una volta che l’ovocita è fecondato, viene nutrito e trasportato fino all’utero, dove avviene l’impianto. L’impianto avviene a livello dell’endometrio, cioè la mucosa spugnosa che riveste l’utero.
La cervice uterina è la porzione terminale dell’utero, che secerne il muco cervicale, più o meno denso a seconda delle diverse fasi del ciclo. Se è molto denso, impedisce agli spermatozoi di oltrepassarlo, mentre quando lo è meno, permette il loro passaggio.
Insieme a questa struttura fisiologica, agisce il ciclo mestruale, un meccanismo complesso regolato dagli ormoni che, nelle sue fasi, determina la fertilità o l’infertilità femminile.
Fertilità nelle donne
La fertilità è la nostra capacità di riproduzione. Nelle donne, la fertilità è collegata al ciclo mestruale e alle sue 3 fasi:
- La fase proliferativa o follicolare;
- L’ovulazione;
- La fase luteinica.
L’ovulazione è il momento in cui l’ovaio rilascia un ovulo che può essere fecondato: se questo non succede, l’uovo involve in un tempo di 12-24 ore.
Considerando un ciclo di 28 giorni, se l’ovulazione avviene ad esempio al 14° giorno, la finestra della fertilità va da 5 giorni prima a un giorno dopo. Saremo dunque fertili per un periodo di circa 6 giorni, con fertilità massima nei 3 giorni che comprendono l’ovulazione (2 giorni precedenti+ giorno di ovulazione). La variabilità del ciclo, che determina anche la fertilità, è data dalla prima parte del ciclo, ovvero la fase follicolare, che non è uguale per tutte le donne.
Questo delicato e complesso meccanismo, regolato dagli ormoni, determina la fertilità o l’infertilità femminile. Devi sapere che può essere influenzato anche da fattori esterni, che ne possono compromettere il buon funzionamento.
Fattori di rischio per la fertilità
- Il peso. Sia l’obesità, sia l’eccessiva magrezza, possono causare infertilità. Per mantenere in salute il sistema riproduttivo, è fondamentale un’alimentazione equilibrata.
- Il fumo. Fumare è un’abitudine molto dannosa per le ovaie. Inoltre, può anticipare il periodo della menopausa e aumentare il rischio di osteoporosi.
- L’alcol. L’abuso di alcol incide negativamente sulla fertilità perché interferisce con il funzionamento delle ghiandole che regolano la produzione degli ormoni sessuali, causando una riduzione della fertilità sia nelle donne, sia negli uomini.
- Le malattie sessualmente trasmissibili, come la Chlamydia, che può arrecare danni all’endometrio e alle tube di Falloppio, provocando così sterilità.
- L’endometriosi. Si tratta di una malattia molto diffusa (in Italia ne soffrono circa 3 milioni di donne) e causa frequente di infertilità.
Per chi desiderasse avere una gravidanza, è molto importante curare anche questi aspetti, per non creare difficoltà nel concepimento.
Fecondazione naturale
Con il termine fecondazione s’intende quel momento in cui uno spermatozoo maschile si unisce con un’ovocita femminile. Questa unione formerà una nuova cellula, chiamata zigote, che poi si svilupperà in un nuovo essere vivente.
Perché avvenga la fecondazione, è necessario innanzitutto che ci sia un rapporto sessuale completo nei giorni vicini all’ovulazione. Al termine del rapporto sessuale, attraverso l’eiaculazione maschile, lo sperma formato da circa 300 milioni di spermatozoi, si riversa nella vagina alla ricerca degli ovociti che si trovano nelle tube di Falloppio.
Di tutti questi numerosi spermatozoi, solo qualche centinaio arriverà a destinazione in vita e solo uno riuscirà a fecondare l’ovulo.
Grazie a una specifica reazione chimica, lo spermatozoo perde la coda e penetra all’interno della cellula uovo con la sola testa, che contiene tutto il corredo genetico dell’uomo. Una volta entrato uno spermatozoo, l’ovocita si chiude, non permettendo ad altri spermatozoi di penetrare: tutti gli altri moriranno nell’ampolla tubarica e saranno successivamente espulsi dall’organismo.
Ovocita e spermatozoo a questo punto si fondono, formando una nuova cellula a 46 cromosomi, 23 della madre e 23 del padre. Dopodiché lo zigote inizia a moltiplicarsi, cominciando a diventare una ‘morula‘, ovvero un agglomerato di circa 10-15 cellule; contemporaneamente l’embrione si sposta dalle tube verso l’utero, dove arriverà dopo un percorso di circa 3 giorni.
Trovato il posto giusto nella parete uterina, l’embrione si impianta (annidamento) e inizia a trarre nutrimento dalla stessa parete attraverso i villi coriali, fino a che non si forma la placenta. Nei casi in cui l’embrione si impianti in una posizione anomala, si verifica la cosiddetta gravidanza extrauterina.
Fecondazione assistita
Possono esserci dei casi in cui la coppia desiderosa di un figlio incontra problemi di diversa natura nel concepimento.
In queste situazioni è possibile ricorrere alla fecondazione assistita, con tecniche e procedimenti di diverso genere. Da trattamenti più semplici, come l’inseminazione artificiale, a procedimenti molto più complessi, come la FIVET (fecondazione in vitro) o la fecondazione eterologa.
L’inseminazione artificiale
Attraverso questa tecnica, un campione di sperma già trattato in laboratorio, viene collocato all’interno dell’utero della donna. Questo procedimento, incrementa il potenziale degli spermatozoi e le possibilità di fecondazione dell’ovocita.
È indicata per coppie con sterilità di origine sconosciuta, o in cui la donna ha difficoltà con l’ovulazione, oppure in cui l’uomo presenta difetti moderati dello sperma, a livello di concentrazione o motilità.
La fecondazione in vitro
Questo procedimento consiste nell’unire lo spermatozoo e l’ovocita in laboratorio (in vitro), così da ottenere degli embrioni fecondati che poi saranno trasferiti nell’utero materno. La fecondazione in vitro si può effettuare con tecnica tradizionale o con tecnica ICSI (iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo), che permette il concepimento a coppie con diagnosi di qualità negativa del campione di sperma.
È indicata per coppie per cui l’inseminazione artificiale non ha funzionato, o in cui la donna dispone di un numero limitato di ovociti, o in cui si sospetta un fattore maschile come causa principale dell’infertilità.
La fecondazione eterologa
La fecondazione eterologa è quel processo attraverso il quale, una donna ricorre agli ovuli di un’altra donna per determinare la gravidanza. Con questa tecnica di ovodonazione, gli ovuli della donna donatrice vengono fatti fecondare dagli spermatozoi della coppia ricevente e, successivamente, trasferiti nella donna ricevente.
È indicata per coppie con donne in età avanzata, con deficit ovarico o con alterazioni cromosomiche.
Test di gravidanza
Se sospetti di essere incinta, l’unico modo per accertartene è quello di effettuare un test di gravidanza.
Ci sono molti sintomi fisici che possono avvisare una donna di una gravidanza in corso, ma il test è l’unico strumento diagnostico che può darti la sicurezza dell’avvenuto concepimento. Tra l’altro, è sempre preferibile effettuarlo rapidamente, così da mettere subito in atto tutte le azioni necessarie per portare avanti una gravidanza serena.
Tutti i test di gravidanza stabiliscono se è avvenuto il concepimento, grazie alla rilevazione della gonadotropina corionica umana (HCG, Human Chorionic Gonadotropin), ma esistono diversi tipi di test, domestici o di laboratorio.
Per saperne di più sui test di gravidanza a tua disposizione e sulle caratteristiche di ognuno, leggi il nostro articolo Test di gravidanza: come funziona, quale scegliere e quando eseguirlo.
Il calcolo delle settimane in gravidanza
Una volta che il concepimento è stato accertato e sai di aver iniziato una gravidanza, il calcolo delle settimane può aiutarti a conoscere la data più probabile del parto e a seguire, passo passo, lo sviluppo del feto.
Siamo abituati a pensare al tempo della gravidanza come lungo 9 mesi, ma in realtà i ginecologi utilizzano le settimane per monitorare l’avanzamento della gestazione e per verificare che tutto proceda nella norma.
Dunque, convertendo i 9 mesi in settimane, la gravidanza dura circa 40 settimane, anche se è normale che possa accorciarsi di 3 settimane o allungarsi di 2 settimane dopo la quarantesima.
Ognuna di queste 40 settimane è caratterizzata da un diverso sviluppo del feto, da crescenti modifiche nel corpo della mamma e da possibili differenti sintomatologie. Ecco perché è così importante conoscere nel dettaglio cosa succede al tuo corpo e a quello del tuo bambino, settimana dopo settimana.
In questo articolo, trovi la guida completa al calcolo delle settimane in gravidanza, con le caratteristiche specifiche di ogni periodo.
Sintomi della gravidanza
Quando una donna è in gravidanza, il suo corpo subisce diverse trasformazioni, per l’effetto di alcuni ormoni che, alternandosi tra loro secondo una sequenza ben stabilita, agiscono nel corso delle 40 settimane di gestazione.
I primi ormoni a farsi sentire sono la gonadotropina corionica umana (beta–HCG), il progesterone, gli estrogeni e la prolattina. Sono loro che provocano i cambiamenti fisici ed emotivi legati alla gravidanza, così come alcuni dei sintomi e dei disturbi iniziali tra cui la diarrea.
Chiaramente non tutte le donne sono uguali, così i primi sintomi della gravidanza possono essere più o meno manifesti o fastidiosi a seconda delle diverse situazioni individuali.
Per conoscere l’elenco dei disturbi e dei cambiamenti più diffusi, leggi il nostro articolo sui sintomi della gravidanza.
Esami in gravidanza
Durante la gravidanza, è importante monitorare la salute della mamma e la crescita corretta del bambino attraverso una serie specifica di analisi.
La stragrande maggioranza di questi esami sono molto semplici e servono ad accompagnarti nello sviluppo della gravidanza e del tuo pancione, però ce ne sono alcuni che sono particolarmente importanti per assicurare che la gestazione proceda correttamente e che sia tu, sia il tuo bambino, siate sempre in salute.
Lo stesso Ministero della Salute prevede un calendario di controlli.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro articolo Esami in gravidanza: analisi e ecografie da fare per una gravidanza serena: troverai l’elenco completo degli esami da fare in gravidanza, trimestre per trimestre.
Le modifiche del corpo materno in gravidanza
Alla crescita del feto si accompagnano inevitabili modifiche al corpo materno. Insieme alla pancia che cresce, i cambiamenti fisici del tuo corpo nel corso della gestazione sono numerosi, ed è importante conoscerli per affrontarli senza paura o ansia.
Durante la gravidanza si modifica il battito cardiaco, quindi la pressione sanguigna, che può abbassarsi rispetto ai valori di prima del concepimento. Anche i reni lavorano di più durante la gestazione e rientrano nelle lista delle modifiche del corpo materno: devono filtrare un maggior volume di sangue, così avvengono diverse modificazioni nel sistema renale.
E poi l’aumento di peso, quello del volume del seno, la possibile diastasi addominale, i gonfiori di gambe e piedi, bruciori di stomaco o l’insorgenza di dolori nella zona lombare. Insomma, una vera rivoluzione fisica: approfondisci l’argomento delle modifiche del corpo materno in gravidanza, scoprendo tutte le caratteristiche di ogni cambiamento con il nostro articolo.
Gestione della gravidanza
La gravidanza è uno dei momenti più belli nella vita di una donna, ma porta con sé diversi cambiamenti che devono essere vissuti con l’attenzione e le cure adeguate.
Ovviamente, un’alimentazione equilibrata, tarata sulle mutate esigenze della mamma e sui bisogno del bambino, è ai primi posti della lista delle accortezze per una gestione ottimale della gravidanza.
Poi, in generale, il tuo stile di vita deve adattarsi alla nuova situazione fisica ed emotiva per cui il sonno, l’attività sessuale, l’utilizzo di farmaci, la cura della persona, i viaggi in auto o aereo e tanti altri aspetti della tua vita quotidiana devono tenere conto della particolare fase della vita che stai vivendo.
Puoi scoprire tutti i suggerimenti per una serena gestione della gravidanza nel nostro articolo.
Dieta in gravidanza
Come accennato prima, seguire una dieta equilibrata durante la gestazione è uno dei fattori chiave per una gravidanza serena.
Se è vero che il nostro fabbisogno calorico durante la gravidanza cambia, è però assolutamente sbagliato pensare di poter mangiare il doppio. Infatti, un aumento di peso, così come un’alimentazione troppo restrittiva con carenze nutrizionali, è possibile causa di disturbi della crescita e dello sviluppo neuromotorio del feto, che possono ripercuotersi anche sulla sua salute in età adulta.
Esistono dei parametri medici che stabiliscono il corretto aumento di peso in gravidanza e anche delle linee guida su quali nutrienti è fondamentale assumere per una gestazione in salute.
Ma cosa mangiare in gravidanza per non ingrassare e cosa non mangiare? Scopri qual è l’alimentazione più salutare per non prendere peso in più e per assicurarti tutti i nutrienti necessari a te e al tuo bambino.
Gravidanza a rischio
Esistono situazioni in cui, purtroppo, la gravidanza presenta delle complicanze per madre o feto. È il caso delle cosiddette gravidanze a rischio, così definite perché il rischio che non tutto vada come dovrebbe è più alto che in altre.
Una gravidanza può essere a rischio basso, moderato o alto. Il rischio, spesso, si presenta durante le prime settimane di gravidanza, perché più delicate e passibili di minacce di aborto. Oppure, può verificarsi a causa dell’insorgenza di altre patologie, come il diabete gestazionale o l’ipertensione, o per malattie pre-esistenti, come ad esempio quelle autoimmuni.
È importante sapere che anche una gravidanza a rischio può avere un esito positivo, se opportunamente seguita dal medico.
Se vuoi conoscere i possibili fattori di rischio, e anche le modalità di prevenzione delle gravidanze a rischio, leggi il nostro articolo Gravidanza a rischio: cosa significa e come affrontarla.